Cas percepiti indebitamente: la finanza di Camerino incastra 120 “furbetti”

Lunedì, 18 Giugno 2018 11:23 | Letto 5276 volte   Clicca per ascolare il testo Cas percepiti indebitamente: la finanza di Camerino incastra 120 “furbetti” Contributo di Autonoma Sistemazione: accertati dalla Guardia di Finanza di Camerino 120 casi di illecite richieste, per un totale di oltre 500mila eurodi contributi indebitamente percepiti.Oltre 120mila euro i sequestri già seguiti.    Sono questi i numeri dell’Operazione “Anubi”, condotta dai finanzieri della Tenenza di Camerino a partire dai primi mesi di erogazione del Cas. Già i primiaccertamenti avevano fatto emergereimportanti anomalie,facendo scattare un campanello d’allarme ed innescare una capillare rete di controlli sulle istanze presentate. Anomalie per lo più legate al fatto che molti dei Comuni del cratere sismico,sonomete turistiche e di villeggiatura, sia estive che invernali, con la conseguente presenza di numerose seconde case, vissutesolamente per brevi periodidell’anno da persone aventi, in realtà, la dimora e gli interessi principali in altre località, in Italia o all’estero. È, di fatto, in questo contesto che ha avuto la sua genesi l’operazione di servizio, condotta attraverso l’esame di autodichiarazioni e riscontro dei dati dichiarati dai singoli richiedenti il contributo con indagini di polizia giudiziaria, dapprima di iniziativa e successivamente coordinate dal Procuratore della Repubblica di Macerata Giovanni Giorgio.   Le indagini svolte, hanno fatto emergere una moltitudine di soggetti, i qualiavevano dichiarato falsamente di essere in possesso dei requisiti normativamente previsti, ovvero di essere stati costretti a trovare una nuova sistemazione alloggiativa, in quanto la propria abitazione era risultata inagibile a causa del sisma.  In realtà, si è appurato che, già da prima degli eventi sismici del 2016,alcuni vivevano e lavoravano in altre località, perfino fuori Regione, altriavevano addirittura concesso l’abitazione in locazione a studenti universitari e/o lavoratori, altri ancora, al fine di far lievitare il contributo, avevanoinserito nella domanda la presenza di parenti e/o affini che in realtà vivevano stabilmente già da diversi anni altrove (in alcuni casi all’estero). A questi vanno aggiunti, inoltre, coloro che hanno continuato a vivere stabilmente presso la propria abitazione, pur dichiarando di alloggiare altrove.   Complessivamente, sono 120 le persone denunciate all’Autorità Giudiziaria per aver illecitamente percepito oltre mezzo milione di euro di contributi per l’autonoma sistemazione.Mentre ammontano ad oltre 120mila euro le somme già sequestrate. L’operazione evidenzia il costante presidio della Guardia di Finanzanel settore della Spesa Pubblica, a tutela dei cittadini onesti rispettosi delle regole.Gaia Gennaretti

Contributo di Autonoma Sistemazione: accertati dalla Guardia di Finanza di Camerino 120 casi di illecite richieste, per un totale di oltre 500mila eurodi contributi indebitamente percepiti.Oltre 120mila euro i sequestri già seguiti  

Sono questi i numeri dell’Operazione “Anubi”, condotta dai finanzieri della Tenenza di Camerino a partire dai primi mesi di erogazione del Cas.

Già i primiaccertamenti avevano fatto emergereimportanti anomalie,facendo scattare un campanello d’allarme ed innescare una capillare rete di controlli sulle istanze presentate.

Anomalie per lo più legate al fatto che molti dei Comuni del cratere sismico,sonomete turistiche e di villeggiatura, sia estive che invernali, con la conseguente presenza di numerose seconde case, vissutesolamente per brevi periodidell’anno da persone aventi, in realtà, la dimora e gli interessi principali in altre località, in Italia o all’estero.

È, di fatto, in questo contesto che ha avuto la sua genesi l’operazione di servizio, condotta attraverso l’esame dautodichiarazioni e riscontro dei dati dichiarati dai singoli richiedenti il contributo con indagini di polizia giudiziaria, dapprima di iniziativa e successivamente coordinate dal Procuratore della Repubblica di Macerata Giovanni Giorgio.  

Le indagini svolte, hanno fatto emergere una moltitudine di soggetti, i qualiavevano dichiarato falsamente di essere in possesso dei requisiti normativamente previsti, ovvero di essere stati costretti a trovare una nuova sistemazione alloggiativa, in quanto la propria abitazione era risultata inagibile a causa del sisma. 

In realtà, si è appurato che, già da prima degli eventi sismici del 2016,alcuni vivevano e lavoravano in altre localitàperfino fuori Regione, altriavevano addirittura concesso labitazione in locazione a studenti universitari e/o lavoratori, altri ancora, al fine di far lievitare il contributo, avevanoinserito nella domanda la presenza di parenti e/o affini che in realtà vivevano stabilmente già da diversi anni altrove (in alcuni casi all’estero). questi vanno aggiunti, inoltre, coloro che hanno continuato a vivere stabilmente presso la propria abitazione, pur dichiarando di alloggiare altrove.  

Complessivamente, sono 120 le persone denunciate all’Autorità Giudiziaria per aver illecitamente percepito oltre mezzo milione di euro di contributi per l’autonoma sistemazione.Mentre ammontano ad oltre 120mila euro le somme già sequestrate.

L’operazione evidenzia il costante presidio della Guardia di Finanzanel settore della Spesa Pubblica, a tutela decittadini onesti rispettosi delle regole.
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