Centro sociale Vallicelle, Fanelli attacca Pasqui e Lucarelli

Sabato, 14 Luglio 2018 18:07 | Letto 1978 volte   Clicca per ascolare il testo Centro sociale Vallicelle, Fanelli attacca Pasqui e Lucarelli Sul centro sociale in località Vallicelle a Camerino, inaugurato nel luglio dello scorso anno e mai utilizzato, continua la polemica a distanza tra il consigliere comunale Marco fanelli, che aveva sollevato la questione, e la governance cittadina. Di seguito lultima nota, in ordine di tempo, di Marco Fanelli: I toni intimidatori nei miei confronti dell’accoppiata Pasqui e Lucarelli, utilizzati nel comunicato stampa riguardo la donazione di ADA, sono gravissimi e inaccettabili. Che mi denuncino pure “per procurato allarme”, facciano tutte le denunce che vogliono, sarò ben lieto di spiegare nelle aule di tribunale tutto quello che so. L’importante è che non paghino gli avvocati con le casse del Comune. Mi fa piacere che il Presidente dell’ADA abbia trasmesso una nota con la quale ha subito smentito la notizia che quello diramato da Pasqui sia nella sua interezza un comunicato congiunto. Il presidente ha infatti precisato che, per tutto ciò che concerne la politica locale, non intende entrare minimamente nel dibattito. Nel mio ruolo di consigliere ho sempre parlato di argomenti che interessano i cittadini, con interventi circostanziati e non ho mai pensato a denunce ed esposti, magari sbagliando, nonostante mi sia trovato di fronte a operazioni scarsamente o per nulla trasparenti. Il tentativo di cercare di azzerare il dibattito ed esasperare sempre i toni è la cosa peggiore per una città che deve rinascere. La rinascita passa attraverso il dibattito, anche aspro, ma non attraverso il silenzio. Ma questo non interessa a chi pensa che la cosa più importante sia la poltrona. A questi signori comunque dico in modo fermo e deciso che non mi fanno paura, che non riusciranno a tapparmi la bocca con questi atteggiamenti, soprattutto quando di mezzo c’è la salute dei camerinesi e di molti miei amici. Certo, sarebbe stato più comodo per loro che nessuno avesse parlato del fatto che il centro sociale di Vallicelle donato dall’ADA è stato inaugurato nel luglio del 2017 e che ad oggi risulta ancora risulta chiuso. Sicuramente un argomento scomodo da giustificare dopo tutti i festeggiamenti che sono stati fatti: per questo, probabilmente, pretendevano che nessuno ne parlasse. In spirito di totale collaborazione avevo già posto il problema delle linee elettriche dell’alta tensione nel consiglio comunale di settembre 2017, occasione nella quale il vice sindaco Lucarelli dichiarava con assoluta certezza: «La costruzione è posizionata al di fuori del campo dell’elettrodotto». Peccato però che il parere reso da Terna Rete Italia, ente gestore degli elettrodotti, datato 25 ottobre 2017 (cioè dopo il consiglio: come faceva Lucarelli ad affermare ancor prima del parere che fosse tutto a posto?), afferma che le opere non risultano compatibili con la vigente normativa in materia di distanza, tra edifici, opere di urbanizzazione e conduttori elettrici. Mi chiedo quindi: sulla base di quali elementi Lucarelli ha fatto quelle dichiarazioni, sulla base di cosa ha rassicurato la popolazione? Per di più in una sede ufficiale qual è quella del consiglio comunale? Mi chiedo anche perché nel parere di Terna si parla di opere in progettazione e non di opere già realizzate (abbiamo fatto i furbetti?)? Perché il nuovo studio, affidato a una ditta privata, è stato effettuato solo successivamente al mio articolo del maggio 2018 e non prima? Perché non prima di realizzare le opere? O, meglio, perché non prima dell’inaugurazione, avvenuta ripeto a luglio 2017? Le dichiarazioni di Lucarelli sul fatto che tali analisi si sono rese necessarie a seguito della diffusione della notizia sulla presunta inutilizzabilità insultano l’intelligenza di tutti. Primo perché il centro era già chiuso da dieci mesi e secondo perché non me le sono inventate io ma la non compatibilità è stata sollevata dal Gestore della rete elettrica nazionale. Ora infatti l’amministrazione ci dice che è tutto a posto sulla base di una relazione fatta da una società privata che conta in totale due addetti. Ci dica il Sindaco, sulla base di cosa io ed i cittadini di Camerino dovremmo fidarci ciecamente di quello che dice questa ditta e non dovremmo tenere in considerazione quello che ha scritto Terna Rete Italia che è il gestore della rete elettrica nazionale e che gestisce i flussi di energia su oltre 72.000 km di linee di alta tensione? Spero di essere smentito, perché di luoghi ricreativi ne abbiamo bisogno tutti, ma ad oggi mi sembra solo un tentativo di giustificare il pasticcio che è stato fatto. In ultimo chiedo al Sindaco di pubblicare sul sito istituzionale del Comune di Camerino la relazione di cui parla ed il parere di Terna Rete Italia, sperando che quest’ultimo non sia stato “smarrito” come già accaduto con i documenti relativi ai sopralluoghi effettuati sulla Chiesa di Santa Maria in Via prima del crollo del Campanile. Gli ricordo che i cittadini hanno il diritto di conoscere questi documenti e lui ha il dovere di renderli pubblici.

Sul centro sociale in località Vallicelle a Camerino, inaugurato nel luglio dello scorso anno e mai utilizzato, continua la polemica a distanza tra il consigliere comunale Marco fanelli, che aveva sollevato la questione, e la governance cittadina.

Di seguito l'ultima nota, in ordine di tempo, di Marco Fanelli:

I toni intimidatori nei miei confronti dell’accoppiata Pasqui e Lucarelli, utilizzati nel comunicato stampa riguardo la donazione di ADA, sono gravissimi e inaccettabili. Che mi denuncino pure “per procurato allarme”, facciano tutte le denunce che vogliono, sarò ben lieto di spiegare nelle aule di tribunale tutto quello che so.

L’importante è che non paghino gli avvocati con le casse del Comune.

Mi fa piacere che il Presidente dell’ADA abbia trasmesso una nota con la quale ha subito smentito la notizia che quello diramato da Pasqui sia nella sua interezza un comunicato congiunto. Il presidente ha infatti precisato che, per tutto ciò che concerne la politica locale, non intende entrare minimamente nel dibattito.

Nel mio ruolo di consigliere ho sempre parlato di argomenti che interessano i cittadini, con interventi circostanziati e non ho mai pensato a denunce ed esposti, magari sbagliando, nonostante mi sia trovato di fronte a operazioni scarsamente o per nulla trasparenti.

Il tentativo di cercare di azzerare il dibattito ed esasperare sempre i toni è la cosa peggiore per una città che deve rinascere. La rinascita passa attraverso il dibattito, anche aspro, ma non attraverso il silenzio. Ma questo non interessa a chi pensa che la cosa più importante sia la poltrona.

A questi signori comunque dico in modo fermo e deciso che non mi fanno paura, che non riusciranno a tapparmi la bocca con questi atteggiamenti, soprattutto quando di mezzo c’è la salute dei camerinesi e di molti miei amici. Certo, sarebbe stato più comodo per loro che nessuno avesse parlato del fatto che il centro sociale di Vallicelle donato dall’ADA è stato inaugurato nel luglio del 2017 e che ad oggi risulta ancora risulta chiuso.

Sicuramente un argomento scomodo da giustificare dopo tutti i festeggiamenti che sono stati fatti: per questo, probabilmente, pretendevano che nessuno ne parlasse.

In spirito di totale collaborazione avevo già posto il problema delle linee elettriche dell’alta tensione nel consiglio comunale di settembre 2017, occasione nella quale il vice sindaco Lucarelli dichiarava con assoluta certezza: «La costruzione è posizionata al di fuori del campo dell’elettrodotto».

Peccato però che il parere reso da Terna Rete Italia, ente gestore degli elettrodotti, datato 25 ottobre 2017 (cioè dopo il consiglio: come faceva Lucarelli ad affermare ancor prima del parere che fosse tutto a posto?), afferma che le opere non risultano compatibili con la vigente normativa in materia di distanza, tra edifici, opere di urbanizzazione e conduttori elettrici.

Mi chiedo quindi: sulla base di quali elementi Lucarelli ha fatto quelle dichiarazioni, sulla base di cosa ha rassicurato la popolazione? Per di più in una sede ufficiale qual è quella del consiglio comunale?

Mi chiedo anche perché nel parere di Terna si parla di opere in progettazione e non di opere già realizzate

(abbiamo fatto i furbetti?)?

Perché il nuovo studio, affidato a una ditta privata, è stato effettuato solo successivamente al mio articolo del maggio 2018 e non prima? Perché non prima di realizzare le opere? O, meglio, perché non prima dell’inaugurazione, avvenuta ripeto a luglio 2017?

Le dichiarazioni di Lucarelli sul fatto che tali analisi si sono rese necessarie a seguito della diffusione della notizia sulla presunta inutilizzabilità insultano l’intelligenza di tutti. Primo perché il centro era già chiuso da dieci mesi e secondo perché non me le sono inventate io ma la non compatibilità è stata sollevata dal Gestore della rete elettrica nazionale.

Ora infatti l’amministrazione ci dice che è tutto a posto sulla base di una relazione fatta da una società privata che conta in totale due addetti.

Ci dica il Sindaco, sulla base di cosa io ed i cittadini di Camerino dovremmo fidarci ciecamente di quello che dice questa ditta e non dovremmo tenere in considerazione quello che ha scritto Terna Rete Italia che è il gestore della rete elettrica nazionale e che gestisce i flussi di energia su oltre 72.000 km di linee di alta tensione?

Spero di essere smentito, perché di luoghi ricreativi ne abbiamo bisogno tutti, ma ad oggi mi sembra solo un tentativo di giustificare il pasticcio che è stato fatto.

In ultimo chiedo al Sindaco di pubblicare sul sito istituzionale del Comune di Camerino la relazione di cui parla ed il parere di Terna Rete Italia, sperando che quest’ultimo non sia stato “smarrito” come già accaduto con i documenti relativi ai sopralluoghi effettuati sulla Chiesa di Santa Maria in Via prima del crollo del Campanile.

Gli ricordo che i cittadini hanno il diritto di conoscere questi documenti e lui ha il dovere di renderli pubblici.

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