Stava urinando nei pressi della chiesa all’interno delle mura di Pitino. Un giovane e volenteroso settempedano lo ha cacciato. È successo mercoledì pomeriggio, Giorgio Soverchia, di San Severino, era arrivato al castello di Pitino per una passeggiata quando si è imbattuto in un fatto spiacevole: “Mi sono imbattuto in una persona che stava urinando all’interno della chiesa. Erano in due, stranieri e non li avevo mai visti prima. Una volta cacciati, sono rimasto lì dentro, ho preso un sacco che avevo con me, indossato i miei guanti e raccolto tutta la spazzatura. Poi - racconta - ho chiuso la porta, riposizionato la rete di sicurezza e le grate che coprono le buche”. I resti del castello di Pitino sono fra i più belli e magici del territorio settempedano, una delle 12 fortezze più importanti e meglio conservate.
“Quando vedo le condizioni del sito - dice - con la mancanza di attenzione alla sicurezza e all’incuria in cui si trova, penso alle amministrazioni comunali. Sono anni che avrebbe bisogno di un recupero in memoria della sua storia e in onore della sua bellezza. E altrettanto vale per altri siti medievali della città come Aliforni, Carpignano e Isola”.
L’argomento cade a pennello visto che si parla di rilanciare i territori del cratere anche a partire dal turismo. Il castello di Carpignano, ad esempio, è anche l’unico ad aver subito danni dal sisma ed è in atto un’opera di messa in sicurezza.
“C'è un gran bisogno di progetti di restauro e riqualificazione - riflette il giovane settempedano - e anche di un progetto per rilanciarci a livello turistico. Abbiamo dei monumenti dolcemente sparsi per il territorio eppure tanto umiliati. Evitiamo che vengano scambiati per bagni pubblici”.
g.g.