Non ce l'ha fatta Michela Sotgia. I genitori hanno autorizzato l'espianto degli organi

Sabato, 03 Novembre 2018 00:20 | Letto 2826 volte   Clicca per ascolare il testo Non ce l'ha fatta Michela Sotgia. I genitori hanno autorizzato l'espianto degli organi Non ce l’ha fatta Michela Sotgia. E’ morta la 19enne di origine sarda trasferitasi da appena un mese in Toscana per frequentare il Corso di Laurea in Fisica all’università di Pisa. I genitori hanno autorizzato l’espianto degli organi . Nella notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre insieme a due amici era stata travolta da un’auto mentre attraversava la strada all’uscita di una nota discoteca di Marina di Pietrasanta. Una serata di festa si è trasformata in tragedia; da subito si era parlato di condizioni serissime per la giovane che dall’ospedale di Lido di Camaiore era stata trasferita a Cisanello. L’investitore dei tre giovani coetanei, insieme a Michela, Lorenzo Pettinari di Camerino e Francesco Paolo Macchitella, fuggito senza prestare soccorso, si è costituito qualche ora dopo ammettendo le sue responsabilità. Con la morte della giovane di Dogliari, si aggrava la sua posizione mentre si attendono i risultati tossicologici degli esami cui è stato sottoposto per verificare se fosse alla guida in stato di alterazione da alcoolici, sostanze stupefacenti o psicotrope.  Il conducente dovrà rispondere di omicidio stradale, oltre che omissione di soccorso e di lesioni per gli altri due giovani. Stazionarie le condizioni di Lorenzo Pettinari, figlio del rettore di Unicam, tuttora in terapia intensiva ma non in pericolo di vita; grave e in prognosi riservata  Francesco Paolo Macchitella di Ostuni, sottoposto ad intervento chirurgico . 

Non ce l’ha fatta Michela Sotgia. E’ morta la 19enne di origine sarda trasferitasi da appena un mese in Toscana per frequentare il Corso di Laurea in Fisica all’università di Pisa. I genitori hanno autorizzato l’espianto degli organi . Nella notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre insieme a due amici era stata travolta da un’auto mentre attraversava la strada all’uscita di una nota discoteca di Marina di Pietrasanta. Una serata di festa si è trasformata in tragedia; da subito si era parlato di condizioni serissime per la giovane che dall’ospedale di Lido di Camaiore era stata trasferita a Cisanello. L’investitore dei tre giovani coetanei, insieme a Michela, Lorenzo Pettinari di Camerino e Francesco Paolo Macchitella, fuggito senza prestare soccorso, si è costituito qualche ora dopo ammettendo le sue responsabilità. Con la morte della giovane di Dogliari, si aggrava la sua posizione mentre si attendono i risultati tossicologici degli esami cui è stato sottoposto per verificare se fosse alla guida in stato di alterazione da alcoolici, sostanze stupefacenti o psicotrope.  Il conducente dovrà rispondere di omicidio stradale, oltre che omissione di soccorso e di lesioni per gli altri due giovani. Stazionarie le condizioni di Lorenzo Pettinari, figlio del rettore di Unicam, tuttora in terapia intensiva ma non in pericolo di vita; grave e in prognosi riservata  Francesco Paolo Macchitella di Ostuni, sottoposto ad intervento chirurgico . 

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