Ricerca Unicam eccellente. Finanziati due nuovi progetti per oltre sei milioni di euro

Lunedì, 07 Gennaio 2019 17:00 | Letto 2182 volte   Clicca per ascolare il testo Ricerca Unicam eccellente. Finanziati due nuovi progetti per oltre sei milioni di euro Notizie eccellenti per la ricerca di Unicam, che conferma la qualità e la vitalità dei ricercatori dell’Ateneo. Ben due i progetti che vedono infatti impegnati gruppi di ricerca Unicam che hanno superato le difficilissime selezioni e sono stati appena finanziati nell’ambito del programma Horizon 2020, il programma quadro dell’Unione Europea per il finanziamento della ricerca e dell’innovazione relativo al periodo 2014-2020. In particolare, grazie al gruppo di ricercatori afferenti alle Scuole di Scienze e Tecnologie e di Architettura e Design e coordinati dal prof. Andrea Dall’Asta, Unicam è uno dei 15 partner, tra cui anche il Comune di Camerino, del progetto “La capacità di resilienza delle aree Storiche innanzi ad eventi climatici o comunque Catastrofici”, che vede come capofila un ente di ricerca tedesco e che è stato finanziato nell’ambito del pilastro “Societal Challenges” per un totale di 6 milioni di euro. E’ stato poi finanziato interamente nell’ambito Excellence Science ERC- Proof of Concept, una sorta di oscar della ricerca, il progetto “Launch Test of Natural Biocides for the Control of Insect Borne Diseases, coordinato dalla prof.ssa Irene Ricci, della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria Il finanziamento, pari a 150 mila euro, da parte del prestigioso European Research Council (ERC) è riservato a ricercatori già vincitori di “starting grants”, forma di finanziamento erogata sempre dall’ERC a sostegno della ricerca di frontiera, quale è stata la prof.ssa Ricci nel 2011, ed ha l’obiettivo di rafforzare il collegamento tra ricerca e mercato, in modo tale da valorizzare il potenziale della ricerca di eccellenza e non perderlo per mancanza di investimenti. Obiettivo del progetto Unicam è quello di potenziare la nuova struttura gestita da Biovecblock, spin off dell’Ateneo, per il test ed il monitoraggio dell’effetto di biocidi naturali in insetti nocivi. “Notizia magnifica ed inaspettata che ci ha fatto chiudere l’anno nella maniera migliore – ha sottolineato con entusiasmo il Rettore Unicam Claudio Pettinari. Come definito anche nel Piano Strategico di Ateneo 2018-2023, l’Ateneo conferma l’intenzione di sostenere e sviluppare le attività dei gruppi di ricerca che operano nelle cinque Scuole di Ateneo, affinando la capacità degli stessi di inserirsi nei quadri di riferimento europeo, nazionale e regionale, sviluppando ricerche di qualità rispetto al contesto internazionale, sia dal punto di vista dell’originalità e del rigore metodologico, che dell’impatto sulla comunità scientifica”. “Il tutto – prosegue il Rettore Pettinari – per consentire la partecipazione con tasso di successo elevato, a bandi competitivi a tutti i livelli, internazionali, nazionali, regionali e locali, anche grazie alla collaborazione fra le diverse strutture e quindi l’interdisciplinarità e multidisciplinarità della ricerca”. “Ovviamente – conclude Pettinari – Unicam punta alla qualità della ricerca di base e applicata, aperta all’internazionalità, come requisito fondamentale per garantire agli studenti un’istruzione superiore di elevato livello, e per sostenere attraverso il trasferimento di competenze e know-how, o sviluppo delle imprese e del territorio tutto”.

Notizie eccellenti per la ricerca di Unicam, che conferma la qualità e la vitalità dei ricercatori dell’Ateneo. Ben due i progetti che vedono infatti impegnati gruppi di ricerca Unicam che hanno superato le difficilissime selezioni e sono stati appena finanziati nell’ambito del programma Horizon 2020, il programma quadro dell’Unione Europea per il finanziamento della ricerca e dell’innovazione relativo al periodo 2014-2020.

In particolare, grazie al gruppo di ricercatori afferenti alle Scuole di Scienze e Tecnologie e di Architettura e Design e coordinati dal prof. Andrea Dall’Asta, Unicam è uno dei 15 partner, tra cui anche il Comune di Camerino, del progettoLa capacità di resilienza delle aree Storiche innanzi ad eventi climatici o comunque Catastrofici”, che vede come capofila un ente di ricerca tedesco e che è stato finanziato nell’ambito del pilastro “Societal Challenges” per un totale di 6 milioni di euro.

E’ stato poi finanziato interamente nell’ambito Excellence Science ERC- Proof of Concept, una sorta di oscar della ricerca, il progetto “Launch Test of Natural Biocides for the Control of Insect Borne Diseases, coordinato dalla prof.ssa Irene Ricci, della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria

Il finanziamento, pari a 150 mila euro, da parte del prestigioso European Research Council (ERC) è riservato a ricercatori già vincitori di “starting grants”, forma di finanziamento erogata sempre dall’ERC a sostegno della ricerca di frontiera, quale è stata la prof.ssa Ricci nel 2011, ed ha l’obiettivo di rafforzare il collegamento tra ricerca e mercato, in modo tale da valorizzare il potenziale della ricerca di eccellenza e non perderlo per mancanza di investimenti.

Obiettivo del progetto Unicam è quello di potenziare la nuova struttura gestita da Biovecblock, spin off dell’Ateneo, per il test ed il monitoraggio dell’effetto di biocidi naturali in insetti nocivi.

Notizia magnifica ed inaspettata che ci ha fatto chiudere l’anno nella maniera migliore – ha sottolineato con entusiasmo il Rettore Unicam Claudio Pettinari. Come definito anche nel Piano Strategico di Ateneo 2018-2023, l’Ateneo conferma l’intenzione di sostenere e sviluppare le attività dei gruppi di ricerca che operano nelle cinque Scuole di Ateneo, affinando la capacità degli stessi di inserirsi nei quadri di riferimento europeo, nazionale e regionale, sviluppando ricerche di qualità rispetto al contesto internazionale, sia dal punto di vista dell’originalità e del rigore metodologico, che dell’impatto sulla comunità scientifica”.

“Il tutto – prosegue il Rettore Pettinari – per consentire la partecipazione con tasso di successo elevato, a bandi competitivi a tutti i livelli, internazionali, nazionali, regionali e locali, anche grazie alla collaborazione fra le diverse strutture e quindi l’interdisciplinarità e multidisciplinarità della ricerca”.

“Ovviamente – conclude Pettinari – Unicam punta alla qualità della ricerca di base e applicata, aperta all’internazionalità, come requisito fondamentale per garantire agli studenti un’istruzione superiore di elevato livello, e per sostenere attraverso il trasferimento di competenze e know-how, o sviluppo delle imprese e del territorio tutto”.

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