Circa cento persone tra soci storici e nuovi tesserati del "Circolo Auser il Bucaneve" di Camerino, hanno preso parte al pranzo organizzato presso la tensostruttura degli scout nei pressi della sede dell'associazione in località Le Mosse. Un'occasione conviviale di benvenuto all'arcivescovo Francesco Massara, attraverso la quale la presidente Giovanna Antonacci e i volontari del gruppo, hanno inteso esprimere gratitudine per il costante ascolto delle loro esigenze. Un grazie rivolto in particolare anche al primo cittadino Gianluca Pasqui, presente al pranzo con l'intera famiglia. Tra gli invitati anche don Domenico Romano e il parroco di San Venanzio don Marco Gentilucci, il segretario comunale dott. Angelo Montaruli, il presidente del Comitato di Croce Rossa di Camerino Gianfranco Broglia. Nel fare gli onori di casa la presidente del Circolo Giovanna Antonacci, non ha mancato di sottolineare quanto prezioso sia il supporto dell'arcivescovo e del primo cittadino nell'alleviare il disagio che la popolazione sta vivendo. Il momento gioioso, arricchito da tante gustose pietanze confezionate ad arte dallo staff di cuoche de "Il Bucaneve", ha rappresentato anche l'occasione per ricambiare il momento di festa di recente organizzato dalla Croce Rossa di Camerino, particolarmente apprezzato da tutti i. componenti dell'associazione camerte, impegnata nella valorizzazione del ruolo attivo degli anziani nella società.
" Noi dobbiamo essere i vostri occhi, la vostra bocca e le vostre orecchie- ha detto l'arcivescovo Francesco - Dove ci sono i vostri bisogni, ci siamo noi che ci mettiamo in moto per cercare di migliorare quello che è possibile. E lo facciamo mettendoci tutto il nostro impegno nel camminare insieme. Essere qui con tutti voi riuniti, mi fa sentire a casa, come in una grande famiglia". Subito dopo la benedizione della tavolata, ha preso la parola il sindaco Gianluca Pasqui. " Quello di oggi- ha detto- è uno degli inviti che ho accolto con più piacere. Qui ci sono le nostre radici e la nostra storia; ci sono i nostri figli e quello per cui noi dobbiamo combattere. La storia è il futuro, ma il futuro senza presente non esiste e non esiste nemmeno se pensiamo soltanto al passato. Sento di ringraziarvi per i valori che siete stati capaci di trasmettere a tutti noi- ha continuato Pasqui- Questa terra è la parte dell'Italia più forte, dove le radici sono profonde e voi quotidianamente ce le avete donate. E' grazie a quello che voi ci avete insegnato se questa città esiste ancora nella sua interezza; la città non c'è più dentro le mura ma c'è tutta nei contenuti, perchè nulla abbiamo perso di quelle che sono tutte le nostre caratteristiche vitali, dal commercio, alle scuole, all'università e voi da questi centri di aggregazione, continuate a chiedere vicinanza perchè manifestate la forza di volerci essere. E noi vi dobbiamo garantire la possibilità di spazi per potervi riunire ed è per questo- ha proseguito il sindaco- che ci adopereremo il prima possibile anche per il centro di aggregazione la cui sede era in via Vergelli, perchè da qui deve ripartire un percorso che significa restituire ai nostri figli tutto quello che i nostri padri e voi, avete dato alla mia generazione.
L'impegno di tutti- ha concluso il sindaco- deve essere questo; non un impegno delle parole facili e del puntare l'indice, ma azioni costruttive. Di certo molto avrò sbagliato e magari continuerò a sbagliare fino alla fine, ma ho agito sempre guardando all'interesse di questa comunità. Vi ringrazio perchè ho sentito tanto silenzio e questo mi fa capire che mi siete vicini. Chi parla tanto, spesso lo fa per fare baccano, chi tace o ti viene a parlare in maniera propositiva ti fa sentire dell'affetto. Ed è quello che ho sentito da voi qui riuniti e dall'intera comunità che ho sempre sentita umanamente vicina e soprattutto vicina a questa terra". Scambi di battute e sorrisi tra le tavolate, hanno reso vivace il clima di spensieratezza. Un'occasione gioiosa per trascorrere del tempo "insieme", parola che l'Auser pone da sempre al centro delle sue attività.
Carla Campetella