Scioglie ogni dubbio e si presenta ai matelicesi. Il consigliere di minoranza Massimo Baldini oggi ha presentato la sua candidatura a primo cittadino per la tornata elettorale che si appresta ad iniziare. La sua lista civica si chiamerà “Matelica Futura” e avrà tra le fila dei sostenitori l’appoggio del centrodestra e del Movimento 5 Stelle.
Prima di tutto, dice, si deve lavorare per ricomporre la spaccatura creatasi negli ultimi cinque anni di amministrazione Delpriori: “Non c’è stata progettualità e programmazione verso il futuro e inoltre abbiamo sofferto di una mancanza di collaborazione e dialogo costruttivo. Noi vogliamo ridare forza alla nostra amatissima città come un tempo, quando facevamo dei piani a lungo termine”.
Non sono stati resi noti i nomi del resto della squadra ma il programma di Baldini pare essere già ben chiaro e dovrà tenere conto delle difficoltà economiche. La ricostruzione post sisma dovrà
rappresentare il volano per una ripartenza concreta e tangibile. Impensabile non sfruttare tutte le opportunità di finanziamento che si prospetteranno ma, cosa più importante, “la squadra si è già suddivisa in gruppo per controllare la situazione del Comune in base ai vari settori. Visiteremo i quartieri per ascoltare i cittadini e daremo tutta l’importanza possibile alla nuova scuola, alla ricostruzione, e a tutti i problemi che possono pesare sulla vita dei miei concittadini”.
Con lo slogan “Lavorare per Matelica” dunque, si apre ufficialmente la campagna elettorale. Il simbolo di “Matelica Futura” è composto da un lampione, segno di nuova luce, colline che rimandano a quelle tipiche del territorio, dalla fontana con l’acqua che dà vita e la torre simbolo di rinascita dopo l’ultima distruzione di Matelica da parte dell’imperatore Ottone nel 1199.
Gaia Gennaretti