Terremotati in piazza il primo giugno. “Dobbiamo essere uniti e arrabbiati”

Giovedì, 11 Aprile 2019 11:02 | Letto 1371 volte   Clicca per ascolare il testo Terremotati in piazza il primo giugno. “Dobbiamo essere uniti e arrabbiati” 1 giugno 2019 è la data da segnare sul calendario. Nelle ultime settimane si sono susseguiti incontri fra diversi gruppi di terremotati con l’intenzione di organizzare una manifestazione di protesta per dire basta alle lungaggini che hanno imbrigliato e immobilizzato i territori del cratere. Una situazione drammatica in tutti quei casi in cui il sisma ha distrutto tutto e l’avvicendarsi di tre commissari per loro non ha portato a soluzioni concrete. Così i terremotati hanno deciso che non è più possibile aspettare e hanno deciso di scendere in piazza nella speranza di coinvolgere anche associazioni, comitati, ordini professionali e cittadini solidali con la parte di Marche che dopo due anni e mezzo sta soffrendo. Tutti i dettagli della giornata saranno resi noti a breve, anche sulla pagina Facebook “La voce dei terremotati”. La data del 1 giugno è stata scelta poiché successiva alle elezioni al fine di evitare strumentalizzazioni: “Manifestiamo nei confronti delle istituzioni tutte - si legge - con lobbiettivo che si cambi passo e si inizi con la ricostruzione vera delle nostre case e dei nostri territori. Daltronde tre governi e altrettanti commissari ma la musica è sempre la stessa. Dobbiamo essere uniti e arrabbiati per chiedere a tutti un cambio di passo, no a strumentalizzazioni politiche e elettorali”. g.g.

1 giugno 2019 è la data da segnare sul calendario. Nelle ultime settimane si sono susseguiti incontri fra diversi gruppi di terremotati con l’intenzione di organizzare una manifestazione di protesta per dire basta alle lungaggini che hanno imbrigliato e immobilizzato i territori del cratere. Una situazione drammatica in tutti quei casi in cui il sisma ha distrutto tutto e l’avvicendarsi di tre commissari per loro non ha portato a soluzioni concrete. Così i terremotati hanno deciso che non è più possibile aspettare e hanno deciso di scendere in piazza nella speranza di coinvolgere anche associazioni, comitati, ordini professionali e cittadini solidali con la parte di Marche che dopo due anni e mezzo sta soffrendo. Tutti i dettagli della giornata saranno resi noti a breve, anche sulla pagina Facebook “La voce dei terremotati”. La data del 1 giugno è stata scelta poiché successiva alle elezioni al fine di evitare strumentalizzazioni: “Manifestiamo nei confronti delle istituzioni tutte - si legge - con l'obbiettivo che si cambi passo e si inizi con la ricostruzione vera delle nostre case e dei nostri territori. D'altronde tre governi e altrettanti commissari ma la musica è sempre la stessa. Dobbiamo essere uniti e arrabbiati per chiedere a tutti un cambio di passo, no a strumentalizzazioni politiche e elettorali”.

g.g.

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