Aziende maceratesi saranno ospiti della due giorni di festa all'insegna della solidarietà prevista in questo fine settimana nel centro cittadino di Imola dove l’iniziativa “Il cuore degli artigiani”, richiamerà una folta rappresentanza di artigiani, produttori e associazioni provenienti da Macerata.

L’evento nasce dalla collaborazione, divenuta oramai un gemellaggio, tra le CNA di Imola e Macerata che prese il via l’indomani del sisma 2016. L’Associazione della città emiliana si diede subito da fare, infatti, per raccogliere fondi da destinare ad una attività commerciale delle Marche gravemente colpita dalle scosse di terremoto.
Lucia Pistelli, capo delegazione dei maceratesi e co-organizzatrice dell’evento per CNA Macerata, racconta: “Loro, che qualche anno prima avevano fatto la stessa brutta esperienza del sisma, conoscevano bene l’importanza della solidarietà e della vicinanza. Ci hanno chiesto un elenco delle attività maggiormente danneggiate e dalla lunga lista la CNA di Imola ha scelto un piccolo negozio di frutta e verdura di Camerino con a capo una giovane donna”.

Ora che ci apprestiamo a vivere il Natale, la collaborazione tra i due territori non poteva che proseguire con un nuovo evento. “Il cuore degli artigiani” prevede un fitto programma di iniziative che animeranno il centro cittadino di Imola sabato 17 e domenica 18 dicembre. “La finalità della collaborazione – precisa Lucia Pistelli – è quella di dare una occasione di visibilità e valorizzazione al nostro territorio ed in particolare alle aziende della zona sisma.
Nell’area dedicata alla mostra mercato una rappresentanza degli artigiani maceratesi e imolesi proporranno, fianco a fianco, i loro prodotti.
Nel pomeriggio di sabato 17 dicembre ci sarà una sfarzosa sfilata con abiti e accessori storici che vedrà protagonisti l’associazione I difensori della Rocca di Imola e le nostre associazioni Corsa della spada e Palio città di Camerino, Soavi Allegrezze dei Da Varano, gli arcieri Da Varano e i tamburini Emma Magini.
Nel pomeriggio di domenica, saranno invece protagonisti l’associazione Cingoli 1848, l’Accademia di Oplologia e Militaria, l’ente La disfida del bracciale di Treia e l’associazione Setteottavi tamburini di Treia”.

I produttori maceratesi che animeranno il mercatino saranno il Mulino Bravi, Amor di lavanda, La Crescia e la Pizzeria 30 vizi di Cingoli, Franco Properzi con i suoi salumi da Colmurano, SabSet di Sabrina Settimi da Corridonia, l’Agriturismo I 3 monti con i suoi vini di Matelica, L'antico oleificio di Sant’Angelo in Pontano e La bottega del corniciaio di San Severino.


Sono state pubblicate le liste dei candidati per le prossime elezioni politiche di settembre.
CNA Macerata, per voce del suo Presidente, aveva rivolto un appello alle forze politiche affinché scegliessero candidati locali per quei seggi contrassegnati come eleggibili. “I problemi delle imprese e del territorio sono molteplici ma chi ci aiuta ad affrontarli se eleggiamo parlamentari di altre regioni?- era stata la questione amletica posta da CNA.
“Come Associazione di categoria degli artigiani e delle piccole imprese – sottolinea Tritarelli - abbiamo più volte segnalato le difficoltà del comparto produttivo locale. Se il caro energia, le difficoltà nel reperimento delle materie prime e la mancanza di manodopera accomunano tutta l’Italia, nella nostra provincia si aggiungono i problemi legali alla ricostruzione post-sisma, sia fisica che socio-economica, e l’annoso gap delle nostre infrastrutture. Sono criticità specifiche – aggiunge - che vanno portate a Roma, nei centri decisionali. Sono nodi cruciali per lo sviluppo locale che vanno affrontati con un approccio di dialogo e di condivisione insieme con i territori interessati”.
Stando ai sondaggi ed ai calcoli fatti dagli esperti, sembra ora assai probabile che a sedere sugli scranni di Montecitorio ci saranno al massimo due o tre maceratesi.
Il Presidente dell’Associazione datoriale fa quindi una riflessione: “Con il taglio dei parlamentari e con questa legge elettorale, la rappresentanza territoriale in politica è drasticamente diminuita. Ne fanno le spese soprattutto le aree periferiche e marginali, non certo i grandi centri e le metropoli che conteranno decine e decine di rappresentanti in parlamento e al governo. È vero che un quartiere di Milano ha più
abitanti di una nostra Unione montana ma non può essere un calcolo solo quantitativo di elettori; è un intero territorio che va rappresentato”.

Il Presidente CNA Macerata fa quindi un’analisi amara: “La disaffezione verso la politica sembra sia alimentata anziché contrastata. Grazie ad un meccanismo di listini bloccati e collegi così detti blindati, tutti i partiti hanno pensato bene di annacquare la rappresentanza locale con candidati
esterni. Non discutiamo il loro valore, per carità, ma la sottrazione, ancorché lecita, del pezzetto già esiguo di ‘potere politico’ che spetta al nostro territorio. Ci vorrebbe una legge, certo, ma anche e solo un po’ di buonsenso potrebbe bastare”.
L’ultimo appuntamento del tour CNA dedicato agli incontri con i candidati sindaci ha fatto tappa a Castelraimondo, dove il presidente dell’associazione maceratese Maurizio Tritarelli ha posto ad entrambi i candidati alla fascia tricolore di primo cittadino i temi prioritari della ricostruzione post-sisma e quello delle risorse in arrivo da Bruxelles: “Castelraimondo, come altri comuni dell’entroterra, ha un basso tasso di imprenditorialità con circa una impresa ogni 11 abitanti. Crediamo quindi sia opportuno da parte della prossima amministrazione comunale mettere in campo sostegni e agevolazioni a chi vorrà creare impresa. Le risorse – prosegue Tritarelli – per la post-ricostruzione e quelle previste nel PNRR, ci sono e ci saranno”.

Un progetto di lungo periodo quello proposto dal presidente Tritarelli che però va pianificato fin da subito: “Occorre far sedere attorno allo stesso tavolo tutti i soggetti coinvolti, a qualsiasi livello ed in rappresentanza di tutte le parti in causa. È fondamentale ascoltare i diversi fabbisogni, le aspettative e le proposte e quindi coinvolgere i migliori professionisti per tradurre tutte le informazioni in progetti concreti ed efficaci”.

Il metodo partecipativo proposto da CNA per la gestione dei fondi europei è stato accolto favorevolmente dai due candidati.

Patrizio Leonelli ha precisato innanzitutto come già alcune risorse siano in arrivo grazie a progetti presentati dall’ultima amministrazione in carica a Castelraimondo. Leonelli ha quindi sottolineato che saranno realizzate diverse opere, tra cui una scuola di alto livello per la formazione professionale, la sistemazione del palazzo comunale da destinare ad altre attività, l’ammodernamento del cavalcavia al centro della città e la nuova sede del municipio nel borgo cittadino. Il candidato ha condiviso l’importanza di saper intercettare le risorse europee disponibili, mettendo per questo a disposizione l’esperienza amministrativa personale e quella della sua squadra.

Costantino Mariani ha raccolto l’invito di Tritarelli, sottolineando come la disponibilità di dati, indicatori e progetti che la CNA, grazie al Centro Studi, al Team sisma e alla rete di consulenti, è in grado di mettere a disposizione saranno fondamentali. Mariani ha quindi posto la ricostruzione in cima alle priorità della sua agenda amministrativa, evidenziato come Castelraimondo sarà chiamato a recuperare l’ultimo anno trascorso senza una guida politica. Il candidato ha espresso la volontà di formare ed adeguare la struttura organizzativa del Comune in modo da renderla efficace e capace, anche con l’aiuto di specifiche professionalità esterne, di intercettare i finanziamenti pubblici disponibili.
Giorgio Ligliani lascia dopo 8 anni la Presidenza CNA Macerata, venerdì l’elezione del successore
Maceratese, 52 anni, artigiano odontotecnico dal 1994, Giorgio Ligliani conclude venerdì il suo doppio mandato da Presidente della CNA provinciale di Macerata e fa un bilancio del lavoro svolto: “Impossibile raccontare tutto quello che è stato possibile realizzare dal 2013 ad oggi. Con l’incredibile velocità dei cambiamenti in cui siamo immersi, in questo lasso di tempo è cambiato il mondo ed è cambiata anche la nostra Associazione”.
“Ricordo – sottolinea Ligliani – che l’Italia ed il mondo erano nel pieno di una crisi economica iniziata qualche anno prima e mai terminata. Anzi, quella crisi economica è stata surclassata solo l’anno scorso dalla crisi, ancor più grave, venuta come conseguenza della pandemia Covid. Nel frattempo nella nostra provincia si sono aggiunti il crack Banca Marche ed il sisma”.
Il Presidente uscente fa un conteggio amaro: “Sono stati anni durissimi per le imprese, colpite dalle sciagure che di volta in volta si sono presentate; ne abbiamo perse 2.600 solo nella nostra provincia, una su 10 ha dovuto chiudere”.
In questo contesto socio economico in costante calo, il Sistema CNA ha però tenuto: “Nonostante tutti gli avvenimenti avversi per l’economia – afferma orgogliosamente Ligliani - la nostra Associazione ha conquistato passo dopo passo autorevolezza. È stata protagonista, dinamica e pro-attiva, si è fatta promotrice di proposte e, dobbiamo riconoscerlo, spesso è stata anche ascoltata dalle istituzioni”.
Ligliani rivendica quindi il ruolo dell’Associazione di categoria: “La pandemia ci ha insegnato che per capire ciò che accade intorno a noi occorre affidarsi alla scienza. Poi la politica ha sempre l’ultima parola sulle decisioni e sulle scelte, ma mai come in questo periodo ha basato la propria linea sulle basi scientifiche che, di volta in volta, le sono state sottoposte. Così come ha fatto il mondo scientifico, la CNA e il nostro Centro Studi, hanno fornito dati, strumenti e proposte alla politica per aiutarla nelle scelte. È così che siamo riusciti ad ottenere moltissimi risultati per le piccole imprese e per l’economia in generale”.
L’odontotecnico che ha rappresentato le piccole imprese nel sindacato artigiano riconosce come: “soprattutto in quest’ultimo anno, c’è stato un ascolto attento da parte della politica al mondo delle imprese; una attenzione che è stata conquistata con autorevolezza e fiducia, giorno per giorno, e senza distinzione di colore politico. Ne sono passati tanti di governi, di tutti i colori e con le più diverse composizioni, e con tutti la CNA ha dialogato proficuamente facendo valere tutto il suo peso di rappresentanza, forte delle oltre 700.000 imprese rappresentate in tutta Italia”.
Ligliani consegna quindi al suo successore una CNA Macerata solida e forte: “Abbiamo avviato un fondamentale ricambio generazionale interno che ci permette di guardare con ottimismo al futuro e che dovrà essere portato fino in fondo per ridare costante energia e slancio alla nostra proposta sindacale e di rappresentanza. Abbiamo allargato la gamma dei servizi offerti ai nostri clienti, creando consulenze specializzate e innovative per le imprese. La nostra Società di servizi, grazie all’accorpamento della parte fermana, è cresciuta molto sia quantitativamente che qualitativamente ed è oggi più forte e competitiva che mai”.
In contro tendenza rispetto alle altre associazioni di categoria e oltre ogni aspettativa e previsione, l’Associazione in provincia di Macerata, in questo ultimo terribile anno, è addirittura cresciuta: “La CNA Macerata cresce e, seppur inaspettata, questa crescita non è affatto una coincidenza o un dato casuale ma frutto della pronta reazione che tutto il sistema CNA Macerata ha saputo mettere in campo per dare risposte alle imprese. In pieno marasma, quando tra dpcm, protocolli, norme e regolamenti, ufficiali o solo annunciati, codici ateco compresi o esclusi, i nostri uffici hanno dato risposte pronte e certe, lì abbiamo vinto la sfida”.
Il Presidente Ligliani ringrazia, infine, gli artefici di questo successo che hanno collaborato con lui: “è con immenso orgoglio e gratitudine che ringrazio tutto il Sistema CNA Macerata, il gruppo di presidenza, le presidenze territoriali e di mestiere, tutti i collaboratori, i capo ufficio e i responsabili dei servizi, i nostri rappresentanti
nazionali e regionali, gli artigiani e gli imprenditori associati, con un ringraziamento speciale per il Direttore Ramadori, vero motore e mente di tutta la struttura. È stato un grande onore rappresentarvi e lavorare al vostro fianco”.
L’Assemblea per eleggere il nuovo Presidente CNA Macerata è in programma venerdì 18 giugno alle ore 17 presso le tenute Muròla di Urbisaglia; previste dirette sui social network dell’Associazione e in tv sul Canale 14. Parteciperanno, portando il loro contributo alla discussione sul tema “L’artigianato e le PMI per la ricostruzione e la ripartenza”, Sergio Silvestrini Segretario generale CNA, l’on. Anna Ascani Sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo Economico, i Rettori UniMC e UniCam Francesco Adornato e Claudio Pettinari, gli Assessori regionali Filippo Saltamartini e Guido Castelli, Rosa Piermattei Sindaca di San Severino Marche, Gino Sabatini Presidente Camera di Commercio delle Marche e Paolo Mariani Direttore generale Uni.Co.

c.c.
Prorogare il credito di imposta per le imprese del cratere sismico 2016. È per avanzare questa richiesta che il presidente di CNA Macerata, Giorgio Ligliani, ha inviato una lettere al Ministro per lo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti. La proroga è una misura necessaria secondo CNA, e desta perplessità il fatto che il credito di imposta sia stato prorogato per altre aree del paese come il Mezzogiorno e le Zone Economiche Speciali.

Sembra che i nostri problemi siano stati risolti – ha affermato Ligliani – ma non è così. Le risorse per questa proroga ci sono: questa agevolazione non può essere smantellata dopo nemmeno un paio d’anni. Se non è stata usata appieno è solo perché, soprattutto nel 2020 e in piena pandemia, ancora non c’erano le condizioni minime di ripartenza. Ora, invece, è il momento giusto: la situazione è cambiata rispetto all’anno scorso e ci sarebbe un grande interesse attorno a questo strumento”.

La lettera, che Ligliani ha inviato personalmente al Ministro e alla segreteria del MISE, prosegue: “È inutile nascondere che la situazione della nostra area interna è in un momento cruciale e l’agevolazione ‘Credito di imposta’ sbloccherebbe gli investimenti delle imprese in macchinari, impianti e attrezzature”.

Il Presidente territoriale di CNA fa quindi appello al Ministro Giorgetti e auspica l’accoglimento della richiesta in tempi brevi: “La questione deve essere inserita organicamente in un testo di legge – ha concluso Ligliani – come il Decreto Sostegni o Mille proroghe, perché come emendamento è stato finora sempre stralciato”.

l.c.
CNA Macerata, per voce del suo direttore Luciano Ramadori, plaude al nuovo stanziamento di Invitalia che permette alle imprese che hanno sede all’interno del Cratere sismico di accedere a finanziamenti a tasso zero: “accogliamo favorevolmente questa opportunità che arriva in una fase cruciale per il rilancio produttivo dell’intera zona. Ancora una volta il Commissario straordinario per il sisma 2016 Giovanni Legnini ha dato prova del suo impegno e della sua capacità di mettere a terra soluzioni concrete”.
La Misura dell'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa si aggiunge al bando regionale di prossima pubblicazione che prevede contributi a fondo perduto destinati alle aziende dei settori messi più in difficoltà dalla crisi sanitaria. “Grazie a questo stanziamento - commenta il Direttore CNA - ogni azienda potrà beneficiare di un contributo per ciascun lavoratore che, nel periodo dal 23 febbraio 2020 ad oggi, ha fruito di ammortizzatori sociali. Anche in questo caso i beneficiari sono piccole e medie imprese con sede legale e operativa nelle aree di crisi industriale o in area sisma”.
Secondo Ramadori la strada imboccata è quella giusta, tuttavia sono ancora molte le tappe da percorrere per poter garantire alle aree interne pari opportunità di sviluppo rispetto al resto del Paese: “occorre innanzitutto riattivare la cabina di regia per i progetti di sviluppo dell’area sisma centro Italia che darebbe organicità ed efficacia a misure altrimenti isolate e sporadiche. Ancor prima però è necessario riammettere le imprese del terremoto nel credito d’imposta, prorogato ad oggi inspiegabilmente solo per il Mezzogiorno e per le Zone Economiche Speciali”.
Ramadori tiene a precisare che i fondi per questa proroga ci sono: “non necessitano nuove risorse in quanto ne sono avanzate molte dalla prima programmazione. Questa agevolazione non può essere smantellata dopo solo un paio d’anni. Se non è stata usata appieno è solo perché ancora non c’erano le condizioni minime di ripartenza, mentre ora la situazione è cambiata e ci sarebbe un grande interesse attorno a questo strumento”.
“La nostra Associazione – conclude Ramadori - si è subito attivata per sensibilizzare il governo su questa importante istanza di proroga. Nel frattempo siamo pronti a fare la nostra parte aiutando le imprese ad intercettare le risorse al momento disponibili”.

c.c.
La CNA Macerata ha incontrato Sindaci ed imprenditori montani per capire, nelle more del recente Decreto Sostegni, quante risorse spetterebbero alla nostra montagna.
Luciano Ramadori, Direttore CNA Macerata, fa emergere una drammatica realtà: “È umiliante constatare che, interpretando quanto riportato nel DL Sostegni, per i Comuni e per gli operatori sciistici privati delle nostre montagne, Sarnano, Bolognola, Ussita, alla fine non arriverà nemmeno un euro.
Questo perché – sottolinea il Direttore CNA – nel testo approvato si individuano come beneficiarie le zone dove sono presenti ‘comprensori sciistici’ che nella nostra regione non esistono”.
Ramadori punta il dito sulle categorie individuate per il riparto dei fondi: “Noi abbiamo solo stazioni sciistiche singole, non comprensori; se interpretiamo alla lettera il Decreto, non dovremmo quindi rientrare per nulla tra i beneficiari. Inoltre – prosegue – anche i rimborsi previsti sulla base degli skypass emessi nella scorsa stagione invernale ci vedrebbero fuori da qualsiasi graduatoria in quanto nel 2019 sul nostro Appennino non ci fu neve”.
Sembrerebbe, quindi, che la base di riparto degli aiuti escluderebbe del tutto la montagna marchigiana, sia i municipi che gli operatori privati: “Vogliamo immaginare che l’intenzione del legislatore non sia stata quella di escludere in toto le piccole realtà e che vorrà porre rimedio a questo immotivata discriminazione. Come Associazione di categoria proponiamo di allargare la platea dei beneficiari a tutti coloro che hanno subito un calo degli introiti, prescindendo dalle dimensioni delle imprese, delle stazioni sciistiche e dei Comuni”.
“La nostra montagna – conclude in Direttore CNA - da anni sta affrontando emergenze su emergenze con poche e sporadiche risorse; così non si riesce a programmare ed a porre le basi per una reale ripartenza. Governo e Regione coinvolgano stakeholder e parti sociali per mettere a punto un Piano strategico più ampio e concreto”.
c.c.
Il Direttore CNA Macerata Luciano Ramadori plaude al recente stanziamento del Ministero per lo Sviluppo Economico destinato alle imprese del Cratere sismico: “È un’ottima notizia che il MISE abbia stanziato risorse importanti per la Zona Franca Urbana del Sisma Centro Italia. Innanzitutto perché è un segnale di attenzione verso le nostre aree interne che, nella crisi economica generale, rischiano di passare in secondo piano. Inoltre, si tratta nello specifico di una misura di agevolazione particolarmente utile per le imprese e per i lavoratori”.
Potranno, infatti, beneficiare delle nuove agevolazioni sia le imprese e i titolari di reddito di lavoro autonomo, regolarmente costituiti e attivi alla data del 31 dicembre 2019, sia le imprese e i professionisti, di qualsiasi dimensione che, all’interno della zona franca urbana, hanno avviato una nuova iniziativa economica in data successiva al 31 dicembre 2019 e fino al 31 dicembre 2020. Le risorse disponibili per le esenzioni fiscali e contributive sono pari a circa 90 milioni di euro. Dal 20 maggio e sino al 16 giugno 2021 potranno essere presentate le domande e gli uffici CNA sono già in grado di fornire tutte le informazioni del caso.
Ramadori ribadisce quindi l’importanza della Zona Franca Urbana: “è uno strumento strategico fondamentale che va confermato almeno per i prossimi 4 anni. Le politiche di aiuto sporadiche rischiano di annullare i benefici dei migliori strumenti; è tempo di guardare più a lungo per un piano di sviluppo realistico di tutte le aree interne”.
Il Direttore CNA chiede la proroga anche del Credito di imposta, altro strumento individuato per queste zone: “Si tratta di crediti d’imposta destinati a strutture produttive ubicate in zone assistite come il Mezzogiorno e le Zone Economiche Speciali, che premiano gli investimenti in macchinari, impianti e attrezzature varie. Tra queste aree speciali c’era anche il nostro Cratere sismico ma al momento ci risulta prorogato solo nelle altre zone”. Ramadori tiene a precisare che i fondi per questa proroga ci sono: “Non necessitano nuove risorse in quanto ne sono avanzate molte dalla prima programmazione. Anche questa agevolazione non può essere smantellata dopo solo un paio d’anni. Se non è stata usata appieno è solo perché ancora non c’erano le condizioni minime di ripartenza, mentre ora la situazione è cambiata e ci sarebbe un grande interesse attorno a questo strumento”.
La CNA si è quindi attivata per sensibilizzare il governo su questa importante istanza.

c.c.
Le esigenze della salute dei cittadini coniugate con la sopravvivenza delle imprese.

Il Dpcm emanato dal Governo per il contenimento del Covid 19 soddisfa la CNA (Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa), come sottolinea il direttore dell'associazione territoriale di Macerata Luciano Ramadori.

"La nostra associazione - afferma - si è battuta per questo obiettivo preoccupata per la sopravvivenza delle piccole imprese, dei laboratori artigiani, dei negozi, dell'attività diffusa che rappresentiamo. Abbiamo lavorato intensamente, fin dai mesi del lokdown, affinchè le nostre imprese si adeguassero ai protocolli che abbiamo concordato. Quindi venire in una nostra piccola impresa che offre servizi non rappresenta un rischio, perchè sono adottati protocolli rigidi che vengono rispettati e che noi aiutiamo a rispettare. E' chiaro che una chiusura generalizzata o per settore avrebbe causato la chiusura di migliaia di piccoli laboratori. E questo non ce lo possiamo permettere".

f.u.
Forte l'impatto delll'emergenza sanitari sul settore del turismo marchigiano. Da uno studio condotto da CNA emergono risultati molto preoccupanti che prima che sia troppo tardii, richiedono interventi e misure eccezionali mirate  Gravi le perdite evidenziate dall'analisi:  per la sola provincia di Macerata si parla di un rischio pari a 800 milioni di euro, a fronte di ingenti investimenti che negli ultimi anni la Regione ha messo in campo per il rilancio del comparto e che finora avevanosortito buoni risultati. 
A riferire del quadro allarmante, è il responsabile della comunicazione di CNA MacerataLeonardo Virgili: " NUmeri preoccupanti  un po' li registriamo un po'  in tutti i settori  produttivi ma quello che riguarda il turismo è un po' più grave. Certo  difficile è fare una graduatoria ma se possibile rischia  di mandare in default tutto un settore che in questi ultimi anni ha registrato alti e bassi- afferma Virgili- Veniamo dall'anno scorso in cui, dopo lo stop forzato del dovuto al sisma del 2016 -2017,  ci sono stati incoraggianti risultati avevamo registrato un bel più 7% e, nei comuni del Cratere addirittura un più 16, 5% come presenze turistiche;  tutto sembrava cominciare a  girare,  però questo stop forzato dettato dall'emergenza sanitaria, ha colpito il settore turistico  più di altri.
Secondo l'analisi  che con il centro studi CNA, abbiamo fatto sia a livello nazionale sia a livello local, e innanzitutto è necessario  scongiurare che l'emergenza e quindi lo stop forzato, possa protrarsi fino ai mesi di giugno e luglio.  Se così fosse, sarebbe veramente dura e difficile perché salteremo a piè pari  tutta  la stagione. Auspichiamo però che così non sarà e, con un velo di ottimismo, possiamo pensare che appena sarà possibile riaprire e riaprirà tutto il cordone dei divieti,   gli italiani ricominceranno ad uscire e assisteremo ad  un turismo pressochè  locale. Le visite riguarderanno  principalmente l'interno del territorio nazionale e proprio per questo motivo la prima proposta che viene da  CNA ed emersa anche  sui tavoli del Governo, è quella di istituire un bonus vacanze per le famiglie italiane, cioè un contributo utilizzabile in Italia e spendibile in tutte le attività legate alla filiera turistica che sarebbe un primo volano importante per far ripartire la spesa turistica.  Deve essere  poi l'occasione per un consistente  progetto di promozione turistica italiana all'estero- prosegue Virgili-  nel frattempo infatti abbiamo perso diversi mercati e lo sblocco della situazione deve essere l'occasione per migliorare il livello dell'offerta turistica. Necessario quindi riqualificare le nostre strutture così come  occorre assolutamente che vengano posti in essere i servizi reali di affiancamento ai gestori di strutture ricettive, capaci di  una progettualità che conquisti nuovi mercati e nuove tendenze. E  questo lo si fa investendo sulla digitalizzazione ,sull'innovazione e sulla creazione di pacchetti, e specialmente  qui nel nostro territorio, che prevedano anche esperienze oltre la visita classica turistica. Pensiamo pertanto alla promozione congiunta di artigianato di qualità, a percorsi del Gusto ed  enogastronomici incentivanti i saperi e le tradizioni. Solo  così - conclude Virgili- potremmo riprendere quel trend positivo che ci ha portati a risalire dopo il terremoto  dal meno 50% per la nostra provincia  ad  un più 16, 50 % delll'anno scorso.  Potremmo così fin da subito ripartire con delle cifre interessanti e bloccare questa falla che rischia di essere di  800 milioni di euro di reddito mancante, per la sola provincia di Macerata e per il solo settore turistico".
C.C.
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