Camerino i cittadini informano”. Nuovo incontro aperto alla partecipazione della cittadinanza organizzato dal Comitato concentrico; l'assemblea è prevista questo sabato 9 marzo alle ore 17:00 presso la sala riunioni del seminario di Camerino in via Macario Muzio. “Tema di questo nuovo incontro- spiega il presidente Francesco Nobili- sarà fare il punto sulla situazione delle perimetrazioni che, al momento, sono l’atto politico che è stato deliberato dall’amministrazione per procedere con la ricostruzione. Cercheremo quindi di ricostruire, sempre documenti alla mano, questa situazione e vedere a che punto è la sua evoluzione”.

Di recente, il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui ha pubblicamente esternato l’idea di sottoporre alla maggioranza una possibile modifica della scelta che è stata adottata nel maggio dello scorso anno, sulla quale si è ancora in attesa di ricevere risposta dall’Ufficio Ricostruzione. Se la maggioranza sarà d’accordo, in una sorta di consultazione popolare, sarà chiesto ai cittadini se vorranno o meno togliere le perimetrazioni.

“ Il commento che posso fare su questo - dichiara Nobili- non è certamente riferito ai passi che vorrà intraprendere l’amministrazione, quanto piuttosto sul fatto che se è importante parlare degli strumenti, ancora più importante sarebbe affrontare il tema di una strategia e di un futuro per Camerino. E’ vero che riguardo alla possibilità della comunità di esprimersi sull’ eventualità di una conferma o modifica delle perimetrazioni- continua-  il nostro lavoro non è quello di prendere una posizione, ma è sempre stato quello di informare;  riteniamo che se i cittadini sono chiamati a giudicare qualcosa, lo debbano fare a ragion veduta e con tutte le informazioni disponibili. Un argomento che sta particolarmente preoccupando i residenti della ‘zona rossa” del centro storico- aggiunge Nobili-  è la problematica dei ripetuti atti di sciacallaggio all'interno delle case. Al Comitato concentrico sono infatti giunte diverse segnalazioni sulle quali, più che raccoglierle non possiamo fare, spettando ai singoli intraprendere iniziativa e denunciare l’accaduto a chi di competenza. Di certo- conclude Nobili- è la conseguenza di una zona rossa e di un centro storico inaccessibile ormai da troppo tempo, nel quale i cittadini hanno difficoltà ad entrare; evidentemente, non è la stessa cosa per i malfattori

C.C.

"Il percorso deciso in solitaria dall'amministrazione Pasqui è un vicolo cieco". Ad affermarlo Sante Elisei, un cittadino libero come lui stesso si definisce, che ha inviato la seguente nota.

Venerdì 22 febbraio ho partecipato al gremitissimo incontro pomeridiano promosso dal comitato Concentrico. Un incontro molto ben organizzato dove sono stati esposti dati estremamente importanti sullo stato delle cose riguardo le messe in sicurezza nel centro storico di Camerino, dati raccolti ed elaborati da semplici cittadini che hanno svolto un lavoro faticoso ma utile a tutta la collettività. Uso questo termine non a caso ma perché reputo che la mancanza di informazioni, come la sciagurata mancanza del centro di Camerino, riguardi tutti, sì proprio tutti; sia i camerinesi, che gli studenti, i commercianti, i dipendenti pubblici e i liberi professionisti che fino al 26 ottobre del 2016, cioè 815 giorni fa, vivevano prevalentemente il centro storico ma anche chi, ne beneficiava meno assiduamente e che, allo stesso modo, ha subito una perdita sociale, culturale ed economica stravolgente. Vorrei sottolineare che anche chi non ha perso né casa né lavoro, comunque affronti il problema, non ha più Camerino. Credo sia superfluo rimarcare che il principale motore economico locale e territoriale sia l’Università, che da sola da reddito a mille persone ed indirettamente alla quasi totalità del resto della cittadinanza! Perché cari signori, gli studenti universitari, venivano a Camerino sì per la qualità formativa ma anche per la qualità della vita, del contesto architettonico, culturale e ricreativo, che oggi risulta quasi azzerato!

In tutto ciò la lettura dei dati raccolti ci mostra nella sua imbarazzante evidenza che il percorso deciso “in solitaria” dall’amministrazione comunale è un vicolo cieco. Avere ad oggi messo in sicurezza solamente il 25% degli immobili previsti non fa che certificare il fallimento della strategia impiegata.

Ma quanti anni occorreranno ancora per completarle? Con il passare degli anni, quanti danni subiranno le nostre case? Chi pagherà le opere finita l’emergenza?

Ci rendiamo conto che stiamo parlando solo delle messe in sicurezza delle vie principali, una volta completate dovranno iniziare i lavori di ricostruzione, ad oggi bloccati da una scelta di “perimetrare” le zone più colpite ma che sta degenerando nei tempi molto oltre quanto annunciato a maggio 2018.

Il tempo è nostro nemico, lo hanno capito i proprietari ultrasettantenni ma anche le giovani coppie con figli piccoli o adolescenti, l’attesa inerme sta logorando i più anziani e cancellerà la memoria di Camerino in intere generazioni.

La storia di una cittadina così antica non può finire così miseramente, è necessario reagire e far comprende a chi amministra che i cittadini non sono ostaggio di nessuno, lo dobbiamo a noi stessi a chi con i sacrifici e le lotte lo ha creato per noi e soprattutto per i nostri figli.

 

lotti

Incontro pubblico molto partecipato quello organizzato dal Comitato " Concentrico" nell'aula magna del Polo scolastico Provinciale. Alla nutrita platea è stato illustrato tutto il lavoro di raccolta di dati pubblici che il comitato per la salvaguardia e la ricostruzione del centro storico di Camerino ha realizzato nell'ambito dell'azione di monitoraggio civico da poco intrapresa con il supporto dell'associazione Action Aid e cooperativa Metys. " Camerino: i cittadini informano. Stato dell'arte nella città storica a due anni dal terremoto"il titolo scelto per portare a conoscenza dei camerinesi lo stato delle messe in sicurezza e lo stato del danno riportato in varia misura dagli immobili all'interno del centro storico, il tutto corredato da aggregazione di dati estrapolati dal sito del comune  e da immagini riferite alle uscite effettuate in più occasioni nell'arco di due anni.

pubblico concentrico

 

In apertura le rapppresentanti di Action Aid e Cooperativa Metys hanno fornito un quadro di alcune delle esperienze di monitoraggio civico realizzate con successo a L'Aquila con il coinvolgimento dei ragazzi delle scuole medie e, il progetto di 'open data' realizzato in collaborazione con USR e ateneo con la finalità di rendere accessibile e indagabile tutte le varie fasi del percorso di ricostruzione post-sisma aquilano, riferito sia al pubblico che al privato. Il presidente di " Concentrico" Francesco Nobili ha quindi illustrato i passi che hanno condotto al lavoro di documentazione, fatto sulla base di fonti certe e attendibili estrapolate dal sito del comune di Camerino e nello specifico, dalla sezione amministrativa degli atti e provvedimenti e, con l'intento di metterli a disposizione della cittadinanza. Nell'occasione è stato quindi presentato anche il sito web www.Concentrico.info, approntato per rendere fruibile a tutti il lavoro fin qui svolto e i successivi sviluppi. Dal sito si può anche attivamente contribuire inviando schede, foto e dati che, con la collaborazione degli stessi cittadini, permetteranno il continuo aggiornamento della situazione. Il piano delle messe in sicurezza sulla pubblica via del centro storico prevede in totale 138 interventi che al momento compresi quelli avviati assommano circa ad una cinquantina, dei quali 35 sono quelli già conclusi. Un lavoro complesso e importante quello che è già stato svolto ma, come sottolineato nel corso dell'assemblea, l'auspicio è che le messe in sicurezza possano rappresentare d'ora in poi la vera priorità; mancando infatti a due anni dal sisma  ancora il 75 per cento degli interventi, quello che ci si è augurati è che se ne riesca a velocizzare la realizzazione, inserendo l'impiego di più personale dal profilo adeguato. Il continuo monitoraggio della situazione, realizzato dai componenti del comitato sia attraverso la raccolta dati che con le visite dirette all'interno del centro storico, ha proprio la finalità di seguire il progresso dei lavori che vi vengono eseguiti. A conclusione dell'incontro il presidente Nobili si è detto soddisfatto dell'interesse dimostrato dai cittadini sperando con forza un loro fattivo contributo.

C.C. 

Camerino i cittadini informano: stato del centro storico.  E’ il titolo dell’incontro pubblico che è stato organizzato per questo venerdì 22 febbraio ore 17.30, nell’Aula Magna del Polo scolastico provinciale. Sulla scia del percorso intrapreso con il supporto di ActionAid Italia e della Cooperativa Mètis Community Solutions con i quali è stata avviata un’iniziativa di monitoraggio civico, il Comitato per la salvaguardia e la ricostruzione del centro storico di Camerino, ha promosso un incontro aperto alla partecipazione dei cittadini. “ Tema centrale – spiega il presidente del comitato “Concentrico” Francesco Nobili- è illustrare un lavoro di raccolta dati  fatto negli ultimi mesi e che analizza la situazione nel centro storico: qual è lo stato degli immobili a livello di agibilità e inagibilità e qual è lo stato  del piano di messa in sicurezza che, lo ricordiamo, è un piano che si propone l'obiettivo di ripristinare la viabilità principale all'interno del centro storico, al fine di garantire poi l'accesso ai mezzi che dovranno intervenire per la ricostruzione o magari per permettere l'accesso alle abitazioni che risultano agibili. E’ pertanto un lavoro di raccolta dati che sono stati aggregati, in maniera tale da poterli rendere facilmente consultabili e che saranno resi pubblici anche attraverso un sito web che è in fase di costruzione”.

Pochi giorni fa, nell’ambito dell’iniziativa di monitoraggio civico, una delegazione del comitato aveva anche effettuato una visita nella zona rossa del centro storico per verificare lo stato delle messe in sicurezza. Tematiche diverse sono state approfondite nel corso degli incontri precedenti che hanno offerto spunti d’interesse e occasione di chiarimento e delucidazione sulle normative e su diversi aspetti della ricostruzione.

 “ Lo studio che presenteremo sullo “stato del centro storico”- continua Francesco Nobili- si basa su atti pubblici; non abbiamo fatto altro che raccogliere dati già disponibili ma dispersi e quindi li abbiamo aggregati per renderli fruibili, elaborabili da parte di ogni cittadino e, in maniera  tale che ognuno abbia la possibilità di fare le proprie riflessioni. Con l’occasione vogliamo anche ringraziare gli operatori dell’ufficio tecnico comunale per la loro disponibilità nel fornirci chiarimenti e spiegazioni. L’incontro è naturalmente aperto a tutta la cittadinanza e, come già detto, i dati che presenteremo saranno disponibili ai cittadini anche in seguito attraverso il sito web che, seppur in fase embrionale, verrà presentato nel corso dell’appuntamento di venerdì 22 febbraio”.

C.C.

Una delegazione del Comitato Concentrico ha visitato ieri il centro della città di Camerino. Obiettivo della visita autorizzata dal Comune, il monitoraggio delle operazioni di messa in sicurezza all'interno della zona rossa,
Durante il tragitto è stato possibile visionare 15 interventi di messa in sicurezza sui circa 35 completati o in corso nell’area.
La visita- prosegue la nota-  è una tappa del percorso di monitoraggio degli interventi sulle opere pubbliche nelle fasi di emergenza e ricostruzione che il Comitato per la salvaguardia e la ricostruzione del centro storico di Camerino, intende realizzare con il supporto di ActionAid Italia e della Cooperativa Mètis Community Solutions.
All’interno di questo percorso, già nel mese di novembre del 2018 , il Comitato ha collaborato e partecipato a un Laboratorio di Monitoraggio e Azione civica organizzato da Actionaid Italia e Mètis Community Solutions, a Palazzo Sabbieti
Durante il laboratorio sono state illustrate le opportunità fornite dalle azioni di monitoraggio civico, utili alla cittadinanza per avere un’informazione puntuale e trasparente sullo stato di avanzamento degli interventi legati all’emergenza e alla ricostruzione, e sono state presentate alcune esperienze di monitoraggio intraprese a L’Aquila, nei territori del post-sisma emiliano e del sisma che ha interessato il Centro Italia nel 2016-2017.
Il lavoro di approfondimento e monitoraggio della ricostruzione da parte del Comitato Concentrico, proseguirà con l’obiettivo di lavorare per una ricostruzione trasparente e condivisa con la cittadinanza del territorio camerte. 
concentrico 2

 “Strategie per la ricostruzione”, al centro del terzo incontro informativo rivolto alla popolazione  organizzato dal Comitato Concentrico di Camerino. L'appuntamento è fissato per venerdì 9 novembre alle ore 17.30 nella sala riunioni del Seminario nuovo, in via Macario Muzio . Le finalità attuative della pianificazione e le relative norme, saranno affrontate grazie al contributo del prof. Massimo Sargolini, architetto e professore ordinario di urbanistica dell’Università degli Studi di Camerino.  Il prof. Sargolini  è membro del Comitato Tecnico Scientifico della struttura del Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione post-sisma e coordinatore del progetto "Nuovi sentieri per le aree interne dell'Appennino marchigiano" che, in collaborazione tra i quattro atenei delle Marche, ha l’obiettivo di creare nuovi percorsi e prospettive di sviluppo per l’area montana.

L'ordinanza n. 39 del settembre 2017 regola la pianificazione attuativa connessa agli interventi di ricostruzione. Avvenute  le perimetrazioni, senza i Piani Attuativi in pratica nessun intervento di ricostruzione può essere autorizzato in centro storico. 

Sargolini foto

" Noi ci accorgiamo che in questi centri storici da ricostruire e, Camerino è forse uno dei più importanti per la sua estensione e per i suoi risvolti emblematici  -spiega il prof. Sargolini- , c'è un problema di fondo: si rischia di intervenire in modo puntuale su elementi e parti della città tra loro separate e distinte, senza un pensiero complessivo,senza una visione più ampia che metta insieme le diverse parti della città che dopo la ricostruzione assumeranno un ruolo diverso da quello originario perchè comunque ci saranno dei cambiamenti; magari a Camerino non si avranno grandi modifiche  ma in altri nuclei da ricostruire i cambiamenti saranno molto rilevanti, come lo spostamento di parti abitate o di alcune funzioni, creazione di parti, nuovi ingressi alla città, parti che verranno demolite e non ricostruite. Tante sono dunque le questioni sul campo che non possono essere mai pensate isolatamente e che è necessario considerare in una visione complessiva e  questo è il senso del Documento Direttore- continua Sargolini-; senza tale visione complessiva della città di Camerino e di molte altre, noi rischiamo molto sul futuro di queste realtà. Non è pensabile che si possa ricostruire dei centri urbani, agendo per parti separate le une dalle altre, senza conoscere le interazioni che ci sono tra di loro. Il fatto che il Documento Direttore nell'ordinanza n.39 non sia previsto come un obbligo da parte delle amministrazioni - prosegue l'architetto- non significa che non sia importante. Personalmente non credo nella coercizione per poter far fare le cose, ma credo molto nella scommessa culturale. A quella ordinanza ci ho molto lavorato per capire cosa potesse essere utile per poter ricostruire;  si è molto discusso se presentare il Documento Direttore come obbligo o come strumento leggero e rapido che metta in gioco la comunità tutta, a prescindere dai colori politici.  Non è un Documento che fa il sindaco - sottolinea Sargolini- ma è un qualcosa che riunisce la cittadinanza tutta a riflettere attorno ad un tema. Il fatto che sia facoltativo non ne diminuisce l'importanza: il suo significato è quello di mettere in gioco la sfida di una scelta culturale di  una città che possa definirsi tale, una sfida che non può essere mai ritardata". 

C.C.

 Il comitato "Concentrico" per la salvaguardia e la ricostruzione del centro storico di Camerino, ha scelto la via dei social per indirizzare un messaggio al sindaco Gianluca Pasqui:  Caro Sindaco- recita il post- a 2 anni dal sisma, il centro storico di Camerino è ancora inaccessibile: qual è il progetto di sviluppo urbanistico, sociale ed economico? Quale la situazione delle messe in sicurezza? Quale lo stato dell'arte per perimetrazioni, piani attuativi, documento direttoreSarebbe bello avere queste risposte in un'assemblea pubblica; il centro di Camerino merita di tornare a vivere presto”.

“ La scelta del veicolo social- spiega il presidente del comitato Francesco Nobili- anzitutto non vuole sostituire le comunicazioni ufficiali nei rapporti con l’amministrazione e con il sindaco, ma anzi, si vuole aggiungere ad altre comunicazioni sugli stessi argomenti già inviati più volte. Quanto al contenuto- prosegue il presidente di Concentrico- riguarda principalmente la richiesta di informare la cittadinanza, magari con un’assemblea pubblica, su quelle che sono al momento le due fasi che interessano il centro storico: la prima è la fase dell’emergenza e fa riferimento a tutto il discorso delle messe in sicurezza che sono partite in ritardo, anche a causa di una mancanza di accordo con i tecnici sui compensi ma che, una volta sbloccate e partite un anno dopo la presentazione dei progetti da parte dei tecnici, a nostro avviso non stanno procedendo molto velocemente. Su questo, abbiamo anche sollecitato più volte di conoscere un cronoprogramma ma la nostra richiesta ha avuto risposta negativa in quanto si è detto che non c’era la possibilità di prevedere i tempi per i singoli interventi. Certamente, oltre a questo non possiamo nascondere che c’è una piccola preoccupazione in ordine alle recenti dichiarazioni rese note da un comunicato della Protezione civile regionale nel quale si chiede di mettere velocemente fine agli interventi delle messe in sicurezza. Vorremmo pertanto che il sindaco ci fornisse una rassicurazione sul fatto che questi interventi andranno avanti e magari potranno procedere anche speditamente. Il secondo argomento su cui chiediamo rassicurazioni –continua Francesco Nobili- è quello relativo alla programmazione degli interventi di ricostruzione: desideriamo sapere a che punto siamo riguardo all’iter sulle perimetrazioni; almeno fino alla settimana scorsa ci risulta che non tutte erano state inviate alla Regione per l’approvazione. Chiediamo di sapere a che punto sono le prossime fasi che prevedranno la redazione dei piani attuativi e soprattutto lo stato dell’arte di un documento direttore che armonizzi tutti gli interventi. In sostanza- aggiunge il presidente del Comitato- è su questi temi che ci piacerebbe avere un incontro, non tanto come comitato, bensì come cittadinanza. Crediamo che sia utile convocare un’assemblea pubblica nella quale l’amministrazione comunale intervenga ad informare i cittadini su quello che sarà del centro storico e soprattutto della città. Riteniamo che gli interventi eseguiti di recente nella periferia e nell’emergenza, siano sicuramente molto importanti e ci rallegriamo del fatto che ormai si stiano concludendo, però dovremmo chiaramente ripensare anche al capoluogo e al nucleo della città e a farlo ripartire al più presto”. Il messaggio, ormai in circolazione sui social da più giorni, non sembra al momento aver ricevuto risposta da parte del sindaco e dell’amministrazione comunale. “Siamo comunque fiduciosi che, più che una risposta a noi come comitato- sottolinea Nobili- arrivi una risposta alla cittadinanza e, soprattutto, arrivi prima poi l’informazione che ci si aspetta. Con tutto questo naturalmente non intendiamo fare grosse polemiche –conclude-anzi, ci rendiamo conto che la situazione è difficile da gestire a tutti i livelli ed è per questo che auspichiamo anche che l’intervento e l’insediamento del nuovo Commissario, espressione del territorio, possa portare ad un cambio di passo”.

C.C.

Avrà per tema " La microzonazione sismica ai tempi del terremoto" l'incontro divulgativo in programma il prossimo sabato 29 settembre alle ore 17.00 nell'aula magna dei Licei di Camerino, polo scolastico provinciale. Organizzato dal Comitato concentrico, l'incontro aperto a tutta la cittadinanza, avrà per relatore il prof. Pierluigi Pieruccini del Dipartimento di Scienze della Terra all'Università degli studi di Torino

"In relazione agli eventi sismici che ci hanno colpiti - dichiara il presidente del comitato Francesco Nobili- , crediamo che si tratti di un tema di grande attualità, anche nell'ottica di utilizzare questo tipo di analisi scientifica per fare prevenzione. Ci aiuterà a comprenderne l'importanza il prof. Pieruccini che oltre ad essere docente nelle materie di geografia fisica e geomorfologia all'università di Torino, fa parte del Centro di Microzonazione Sismica nazionale. Le finalità dell'incontro sono divulgative poiché ci siamo resi conto che, mai come ora, è necessario fornire ai cittadini delle informazioni su quelli che sono gli strumenti e le normative, fondamentali per poter far fronte alla ricostruzione. Aperto alla partecipazione di tutti i cittadini- continua Nobili-  l'appuntamento toccherà anche degli aspetti tecnici e sarà l'occasione per comprendere quale ragionamento vi sia dietro agli interventi di 'mappatura' della sismicità nel Paese e soprattutto con riferimento alle nostre zone. Come comitato c'è l'intenzione di organizzare anche altri incontri divulgativi; siamo già in contatto con altri relatori ed esperti che ci possano aiutare a far luce su tutti gli aspetti della ricostruzione e della pianificazione che necessariamente dovrà precedere la stessa ricostruzione".     

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