Riqualificazione dei borghi, rilancio del territorio, valorizzazione dei propri tesori. I comuni dell’entroterra si affidano ai fondi del piano complementare al Pnrr per trovare nuove opportunità. Un tema valido anche per San Severino Marche, che si appresta a pigiare il piede sull’acceleratore per due opere molto sentite dalla cittadinanza. Da un lato il castello di Pitino, dall’altro i giardini Giuseppe Coletti.

Per quanto riguarda la torre, il comune ha lanciato le procedure di gara per l’affidamento congiunto della progettazione esecutiva e dell’esecuzione dei lavori. Un milione e duecentomila euro: questo l’importo finanziato per riqualificare il castello e l’area di Pitino. La zona si inserisce anche all’interno del percorso tracciato dalla ciclovia del Potenza e rappresenta una grande attrattiva per i molti cicloturisti e appassionati che battono spesso le strade a cavallo tra Treia, San Severino e Cingoli.

Sono invece 740mila gli euro destinati alla rigenerazione e alla valorizzazione dei giardini storici Giuseppe Coletti in centro. Anche in questo caso progettazione esecutiva e lavori saranno affidati in maniera congiunta. Già al centro della bagarre politica e capace di dividere l’opinione pubblica sui pro e i contro dell’abbattimento e la ricostruzione del chiosco, ora per i giardini arriva un altro importante investimento. I lavori riguarderanno in questo caso tutta la parte botanica, oltre agli allestimenti come le panchine, i percorsi e i giochi dedicati ai bambini.

l.c.
I progetti del Pnrr al centro dei primi giorni di lavoro della nuova amministrazione comunale. A poco più di due settimane dalla vittoria elettorale, la giunta guidata dalla sindaca Daniela Ghergo ha mosso i primi passi per la realizzazione di diverse opere pubbliche in città. Sono cinque gli interventi previsti dai progetti depositati nei giorni scorsi dall’Ufficio tecnico comunale e sottoposti all’approvazione della struttura commissariale guidata da Giovanni Legnini. Se approvati, saranno finanziati grazie ai fondi del Piano complementare al Pnrr per le aree colpite dai terremoti del 2009 e del 2016.

Nella fattispecie, gli oltre due milioni di euro stanziati per Fabriano verranno utilizzati per la riqualificazione urbana e per la manutenzione straordinaria di strade e marciapiedi. Proprio per le strade comunali e per i marciapiedi della città sono previsti fondi per 440mila euro. Attenzione alta, come in altri comuni, anche alla riqualificazione del verde urbano: 170mila euro saranno destinati ai lavori nei parchi Unità d’Italia, della Pisana e in quello di via Don Minzoni. Investimenti anche sul tema della sicurezza e del decoro urbano in centro storico dove, grazie a 410mila euro, il comune provvederà alla realizzazione della nuova illuminazione pubblica. Lavori importanti anche per alcuni degli edifici e zone storiche della città: piazzale XXVI settembre 1997 e l’edificio comunale subiranno interventi di riqualificazione per 785mila euro, mentre per il teatro nell’area dell’Istituto scolastico “Vivarelli” e per la realizzazione di un percorso carrabile da Sala Ubaldi il comune ha previsto una spesa di 282mila euro. In questo progetto rientra anche la realizzazione di una rampa di accesso al parcheggio già esistente.

Progetti dunque consegnati, che saranno ora sottoposti al vaglio del commissario straordinario alla ricostruzione.

Fondi per 5 milioni di euro a favore della mobilità sostenibile: queste le cifre di cui potrà beneficiare l’area montana dell’alto maceratese e anconetano, con il coinvolgimento delle Unioni Montane di Camerino, Potenza Esino Musone e Monti Azzurri. Progetti per interventi che mirano ad abbattere il volume di inquinamento. Matteo Cicconi, presidente dell’Unione Montana Potenza Esino Musone, ha spiegato: “Sono fondi che vanno a rilanciare le nostre aree interne. Potrebbero sembrare molti, ma sono destinati comunque a un territorio molto vasto, che comprende molti comuni e addirittura due province. Sono progetti importanti per finalità e obiettivi e speriamo di riuscire ad attivare interventi che possano valorizzare il territorio renderlo più sostenibile per i residenti, attivando servizi a loro beneficio, ma anche per attrarre turisti, ad esempio con la realizzazione di piste ciclabili. Quest’ultimo è uno dei punti dove dovranno investire maggiormente le aree interne per una forte ripartenza e rinascita post sisma e post covid. La riscoperta della montagna e questi investimenti sono sicuramente un volano che potrà dare nuova vita alle nostre zone”.

Red.

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