Il vice presidente del Consiglio regionale Gianluca Pasqui ha visitato l'hub vaccinale delle Terme Santa Lucia di Tolentino. Pasqui, che è anche membro della IV Commissione permanente Sanità e Servizi Sociali, era accompagnato dal presidente del Consiglio comunale di Tolentino, Carmelo Ceselli, e dal consigliere comunale Luca Scorcella.

La delegazione è stata accolta dall’amministratore delegato di Assm spa, dott. Graziano Natali, e dal direttore sanitario delle Terme, dott. Danilo Compagnucci, che ha illustrato agli ospiti l'attività dell'hub vaccinale che somministra quotidianamente circa 90 dosi di vaccino Pfizer e Astrazeneca.

All’incontro era presente anche il dottor Fabrizio Scoccia, presidente dell’associazione Terme delle Marche che per prima ha chiesto e ottenuto che le strutture termali potessero essere utilizzate per le vaccinazioni.

TERME 1

Pasqui si è complimentato con tutto il personale delle Terme e lo ha ringraziato per la professionalità e l'impegno che quotidianamente mettono in campo, sottolineando la valenza strategica di questo polo che serve un'area vasta e popolosa come quella di Tolentino e del suo circondario, evitando agli utenti di doversi spostare per raggiungere gli altri hub che si trovano a diversi chilometri di distanza. Un plauso è stato rivolto anche al sindaco Pezzanesi, che ha fortemente voluto un punto vaccinale in città, e ai vertici di Assm spa che hanno messo struttura e personale delle Terme a disposizione di questa postazione fondamentale per il territorio.














Forni crematori. Un problema sollevato negli ultimi tempi, a Tolentino, dove le minoranze avevano fatto appello alla Regione Marche affinchè si impegnasse a colmare il vuoto normativo per la loro costruzione.
Dopo l'interessamento dell'amministrazione Pezzanesi per realizzarne uno nel cimitero cittadino, più forze politiche e associazioni cittadine erano intervenute in merito, fino al coinvolgimento dell'assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini e degli altri consiglieri di minoranza e maggioranza.
Una richiesta che non è caduta nel vuoto, tanto che ieri è stata presentata una mozione dalla capogruppo regionale Forza Italia, Jessica Marcozzi, e il consigliere regionale FI, Gianluca Pasqui.

“Consentire a tutti di lavorare con regole certe. Questo uno dei compiti della politica. Questo lo spirito alla base della mozione che, concordata con l’amministrazione regionale, abbiamo presentato per un piano di coordinamento per la realizzazione di impianti crematori nelle Marche”. Così, in una nota, i due, in merito alla mozione sottoscritta anche dai consiglieri Dino Latini, Giacomo Rossi e Luca Santarelli.
“Le norme tecniche per la realizzazione dei crematori, relativamente ai limiti di emissione, agli impianti  e  agli  ambienti tecnologici, nonché ai materiali per la costruzione delle bare per la cremazione non sono mai state emanate - scrivono - e pertanto in assenza di tali norme l'eventuale proliferazione di tali impianti costituisce motivo di forte preoccupazione per gli aspetti sanitari e ambientali, nonché per gli aspetti legati alla svalutazione immobiliare degli edifici circostanti. In assenza del Piano di coordinamento e col vuoto normativo, si sta assistendo in tutta la regione ad un proliferarsi di proposte da parte di privati. Diventa così fondamentale, imprescindibile, normare quanto prima quest’ambito. E la Regione è pronta a dare risposte, certezze normative, ai territori e a chi è intenzionato ad investire”.

GS
Il vicepresidente del Consiglio regionale delle Marche, Gianluca Pasqui, ha incontrato questa mattina il comandante della Stazione dei carabinieri di Tolentino, luog. Gaetano Barracane.
Pasqui era accompagnato dal presidente del Consiglio comunale di Tolentino, Carmelo Ceselli, e dal consigliere comunale Luca Scorcella.
Il vicepresidente del Consiglio ha ringraziato il comandante Barracane per il costante impegno dell’Arma sul territorio, ponendo l’accento sulla meritoria iniziativa che i carabinieri di Tolentino stanno portando avanti da qualche settimana. I militari, infatti, sono a disposizione della popolazione anziana e più svantaggiata per il supporto nelle procedure di prenotazione via web alla somministrazione del vaccino anti Covid 19.
Si tratta di un ulteriore servizio per i cittadini che va a sommarsi, ad esempio, a quelli già attivi di ritiro delle pensioni per gli anziani impossibilitati a raggiungere gli uffici postali o la scorta al trasporto dei vaccini sul territorio.
Per quanto riguarda la prenotazione dei vaccini, i cittadini possono recarsi in caserma e ricevere l’assistenza necessaria oppure, qualora avessero difficoltà negli spostamenti, richiedere l’intervento a domicilio. Va precisato che, al fine di scongiurare qualsiasi tentativo di truffa, i Carabinieri incaricati presteranno assistenza sempre in uniforme di servizio.
“Anche in questa occasione” ha detto Pasqui “l’Arma si conferma concretamente vicina alle fasce di popolazione più deboli, con un’opera meritoria che non mancherò di sottolineare alla direttrice dell’Asur Storti affinché sia presa da esempio e diffusa sempre più sul territorio marchigiano”.
I consiglieri Ceselli e Scorcella hanno, da parte loro, assicurato il massimo supporto da parte del Comune di Tolentino.


La questione della nuova caserma dei carabinieri di Camerino, oggetto dell'incontro straordinario del consiglio dell'Unione Montana, finisce sul tavolo del Sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto.Una lettera al vice ministro è stata inviata dal presidente del Consiglio regionale Gianluca Pasqui, chiamato anche a partecipare al suddetto consiglio.

 "Dalla riunione - 
sottolinea Pasqui che rivolge il suo plauso ai sindaci e al presidente dell'Unione Montana per il modo in cui hanno condotto il percorso e per la vicinanza dimostrata all'Arma dei Carabinieri - sono risultate chiare le problematiche che si stanno incontrando per poter procedere finalmente alla costruzione della struttura. Purtroppo è emerso che si sta attraversando un iter burocratico che rallenta la pratica per il definitivo atto di concessione gratuita all’Agenzia del Demanio per la porzione di edificio che dovrebbe ospitare la futura caserma della Compagnia dell’Arma di Camerino. Resta solo da stabilire chi e come si accolli le ultime spese per superare il cavillo definitivo e legato ai lavori necessari per la messa a norma dell’impianto di sicurezza antincendio. La cifra necessaria è stata stimata intorno ai 30mila euro. Al di là delle responsabilità che hanno portato a questa situazione di stallo che sono comunque ben chiare, è inaccettabile che l’iter per la costruzione di una struttura di fondamentale importanza per un intero territorio si possa arenare per la somma di 30mila euro. Della questione ho già parlato nel corso del Consiglio regionale di martedì, dedicato alla Ricostruzione, alla presenza del Commissario straordinario Giovanni Legnini e dell’assessore Guido Castelli ai quali ho anche chiesto un intervento per risolvere tale questione. Per poter addivenire quanto prima a una soluzione che possa sbloccare questa situazione di stallo, ho inoltre interessato il sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto al quale ho inviato una lettera per chiedere il suo intervento e consentire al territorio dell’entroterra di poter riavere presto una struttura di fondamentale importanza come la Caserma dell’Arma.



f.u.
Donatella Pazzelli non ricoprirà più il ruolo di segretaria del sindaco di Camerino Sandro Sborgia. Una decisione, quella del primo cittadino camerte, commentata da Gianluca Pasqui, capogruppo in Consiglio Comunale di "Radici al Futuro" e già sindaco della città. 
Nella nota diffusa da Pasqui, che in occasione del suo mandato si era avvalso della collaborazione della dottoressa Pazzelli, si legge: "Apprendo questa mattina, con sincero dispiacere e rammarico, la notizia che per volontà del sindaco di Camerino, la dottoressa Donatella Pazzelli non ricoprirà più il ruolo di segretaria dello stesso primo cittadino. Una decisione decisamente inaspettata, viste le indiscusse capacità professionali che la dottoressa Pazzelli ha costantemente manifestato nel corso dei tanti anni in cui ha ricoperto con competenza e passione la sua missione lavorativa. Prima con il sindaco Fanelli, poi con il sindaco Conti e ancora con il sottoscritto, la dottoressa Pazzelli si è sempre dimostrata estremamente preparata e impeccabile nello svolgimento di un ruolo che le si addice e nel quale è sempre riuscita ad esprimere compiutamente tutte le sue capacità, anche sotto il profilo delle pubbliche relazioni. Avvocato, giornalista, scrittrice per diletto (proprio recentemente è stata pubblicata la sua ultima opera), come sindaco e come amministrazione comunale abbiamo sempre trovato in lei una validissima collaboratrice anche per quanto concerne l’organizzazione delle attività culturali a Camerino, in particolare stagione teatrale e Premio Betti. A nome mio e di tutto il gruppo consiliare Radici al Futuro, faccio alla dottoressa Pazzelli i migliori auguri per il prosieguo della sua attività professionale all'interno dell'ente locale, qualunque essa sarà, perché ha dimostrato capacità professionali e umane non comuni che certamente saranno un prezioso bagaglio che arricchirà la sua prossima avventura". 

l.c.
Primo passo in avanti per la proposta di legge a salvaguardia del tribunale di Camerino che era stata depositata dal vice presidente del Consiglio regionale Gianluca Pasqui.
E’ stata portata in Commissione Affari Istituzionali, presieduta dal consigliere Renzo Marinelli.

“Per il momento - dice Marinelli - è stata approvata in Commissione. Riguarda la possibilità di riaprire il Tribunale di Camerino. Contiene un accordo per il quale la Regione si farebbe carico di alcuni costi come quelli della manutenzione e della custodia della struttura. E’ passata all’unanimità e tra circa venti giorni dovrebbe passare in consiglio regionale.

Dopo questo passaggio la proposta arriverà alla Camera. Ci abbiamo lavorato per diverse sedute - spiega - perchè l’intento era quello di avere l’unanimità affinchè si potesse ottenere un atto più pesante da presentare al Parlamento.

Ci siamo riusciti - dice - e l’augurio è che, una volta approvata in consiglio regionale, le Camere la prendano in considerazione e si possa riaprire il tribunale di Camerino. Si tratta di un punto di riferimento per il territorio: un segno di rinascita e volontà di ripartire da parte di questi luoghi. Coinvolgere tutte le forze politiche significa che tutti riconoscono il peso della questione a livello territoriale. Ma è sicuramente un valore aggiunto per quando sarà portata alle Camere”.

GS
Una serie di incontri con amministratori, autorità, imprenditori e con altre realtà del territorio marchigiano. E’ quella che da sabato sarà avviata dal Vicepresidente del Consiglio regionale, Gianluca Pasqui, per approfondire la conoscenza  delle diverse problematiche in essere, delle peculiarità che caratterizzano gli stessi territori e delle esigenze emergenti. 

Gli incontri  – evidenzia - sono fondamentali per lavorare in sinergia con le amministrazioni locali. Un confronto costante consente di pianificare azioni concrete ed efficaci. Fondamentale, in questo momento particolarmente complesso a causa dell’emergenza pandemica, capire anche le difficoltà del tessuto produttivo della nostra regione e gli interventi da mettere in atto per un adeguato sostegno e per nuove prospettive future".

Il primo appuntamento fissato in calendario dal Vicepresidente è per sabato 13 febbraio a Serravalle di Chienti. "Non è una scelta casuale. Ho deciso di iniziare da  questo  Comune - spiega Pasqui - perché per me si tratta di un luogo dal grande valore simbolico e affettivo per diversi motivi. E proprio qui ho iniziato tanti anni fa il mio impegno politico”.
E' stata depositata ieri la proposta di legge regionale che mira al ripristino del Tribunale di Camerino.
Promossa dal vice presidente del Consiglio regionale delle Marche, Gianluca Pasqui, e sottoscritta dai consiglieri regionali Jessica Marcozzi, Dino Latini e Giacomo Rossi .Oggetto della Pdl "Modifiche al decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155  recante nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero, a norma dell’articolo 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n. 148"al decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155  recante nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del Pubblico Ministero, a norma dell’articolo 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n. 148
Il documento è stato redatto con la fondamentale collaborazione dell'avvocato camerte Corrado Zucconi che ne ha curato tutti gli aspetti giuridici e normativi. A darne notizia  è lo stesso vice presidente della Regione marche Gianluca Pasqui con un comunicato nel quale viene ricordato come la riforma del 2012 abbia avuto come conseguenza fondamentale la soppressione di sedi di tribunale e delle relative procure della Repubblica, nell’ottica del contenimento della spesa pubblica e della stabilizzazione finanziaria e di una miglior organizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari.
In evidenza il fatto che "già al momento della sua entrata in vigore e poi con le prime avvisaglie dei suoi effetti, la riforma non era apparsa indolore, poiché era palese che sguarnendo i territori di questi importanti presidi di giustizia e del relativo apparato amministrativo si andava ad impoverire tutto un contesto, sociale, economico e civile, isolando ancora di più i cittadini delle zone più periferiche, con speciale riguardo alle aree interne, che già soffrono da tempo lo spopolamento conseguente alle difficoltà legate alla crisi economica. Nelle Marche fu soppresso il Tribunale circondariale di Camerino con relativa Procura della Repubblica, senza tener conto della presenza di una antica Università con Facoltà di Giurisprudenza. La concentrazione del “servizio giustizia” solo presso i tribunali delle città capoluogo di Provincia,  eliminando i tribunali delle zone interne- ricorda la nota-  ha reso estremamente gravoso l’accesso alla giustizia, anche a causa delle estensioni territoriali dei circondari giudiziari, nonché delle difficili condizioni orografiche, logistiche e infrastrutturali, senza tra l’altro produrre né una minore spesa, né l’accelerazione dei procedimenti giudiziari né una miglior resa qualitativa o quantitativa della macchina giudiziaria, con la presenta proposta di legge alle Camere si vuole innovare il sistema delineato dal decreto legislativo 155/2012, attribuendo un ruolo attivo e propositivo alle Regioni stesse. Nel caso del circondario di Camerino si sono aggiunte, oltre all’impoverimento della Facoltà di Giurisprudenza, anche le difficoltà causate dal terremoto del 2016 per cui il ripristino del servizio giustizia nell’entroterra ricreerebbe pure economia e posti di lavoro.
In particolare, con l’articolo 1, che introduce l’articolo 8 bis, si prevede che le Regioni interessate possono richiedere al Ministro della Giustizia che, sulla base di apposite convezioni, sia stabilito il ripristino della funzione giudiziaria, nelle rispettive sedi, dei tribunali circondariali e delle Procure della Repubblica soppressi dall’articolo 1 dello stesso d. lgs. 155/2102.

Il ripristino del tribunale di Camerino sarebbe un passaggio fondamentale per la rinascita del territorio
dell'entroterra e, per questo, l'auspicio di Pasqui è che la proposta di legge possa trovare favorevole
accoglimento dal Consiglio regionale delle  Marche.
    c.c.
                                                                             






Sarà presentata nelle prossime ore al Consiglio Regionale una proposta di legge per la riattivazione del tribunale di Camerino. A renderlo noto il vice presidente del Consiglio regionale, già sindaco della città ducale, Gianluca Pasqui, primo firmatario della proposta di legge insieme ai consiglieri Marcozzi, Latini, Rossi.

"Apprendo dalla stampa che l'amministrazione comunale di Camerino è intenzionata a presentare una proposta di legge al Consiglio regionale delle Marche per il ripristino del tribunale nella città ducale - dichiara Pasqui - Mi pare opportuno far presente che, in realtà, la proposta di legge è già pronta e sarà presentata nelle prossime ore. Fin  dallo scorso mese di novembre, infatti, insieme all'avvocato Corrado Zucconi abbiamo lavorato proprio per una proposta di legge da presentare al consiglio regionale delle Marche per riportare il tribunale a Camerino. L'avvocato Zucconi, oltre ad essere un grande esperto di diritto, ha seguito tutta la storia relativa al tribunale e la sua evoluzione fino alla soppressione. Il sottoscritto prima da vicesindaco, poi da sindaco e oggi da consigliere regionale ha sempre seguito con la massima attenzione le vicende relative al tribunale e ne conosce nel dettaglio ogni passaggio, essendo stato anche fra i promotori del comitato "Riapriamo i tribunali".
Lo ripeto ancora una volta, ormai come un appello tanto accorato quanto inascoltato: resto sempre e comunque a disposizione dell'amministrazione comunale della mia città e delle Marche per collaborare insieme per il bene comune, ma non sono disposto a fare gare mediatiche che i cittadini faticano a comprendere".
“Ripristinare l’ambulatorio di pediatria a Camerino”: È quanto chiede il vice presidente del Consiglio Regionale delle Marche, Gianluca Pasqui, al governatore Francesco Acquaroli, all'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, alla presidente della IV Commissione Sanità regionale Elena Leonardi e alla direttrice generale dell'Asur Marche Nadia Storti.

“Con la presente – scrive nella missiva -, sono nuovamente a portare alla vostra attenzione la questione relativa al fatto che la città di Camerino, ormai da diverse settimane, ha momentaneamente dovuto fare a meno del proprio ambulatorio di riferimento per la Pediatria.

Si tratta di una situazione che sta creando innumerevoli disagi alle famiglie con bambini piccoli, costrette a spostarsi in un altro Comune per poter sottoporre i propri figli a una visita pediatrica. Il tutto, reso ancora più complicato dalle nevicate di questi giorni.
Tutto ciò è inaccettabile – denuncia - , anche perchè stiamo parlando della città di riferimento del territorio in cui insiste il numero maggiore di bambini in età pediatrica.
Prima di Natale, avevo ricevuto ampie rassicurazioni da parte della dottoressa Storti sul fatto che i primi di gennaio sarebbe stato ripristinato l'ambulatorio almeno una volta alla settimana e dal 9 febbraio la situazione sarebbe tornata alla normalità preesistente.
Di ciò, mi ero fatto latore agli organi di stampa, allo scopo di tranquillizzare i genitori che giustamente lamentavano i tanti disagi.
Ad oggi – conclude - , credo che "i primi di gennaio siano stati ampiamente superati e ancora nulla è stato fatto in concreto per riportare l'ambulatorio a Camerino”.




GS

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