Per l’Organo di Controllo: Luciano Cartechini (Pro Loco Macerata) Maria Paola Miliani (Pro Loco San Severino) Maila Proietti Checchi (Pro Loco Pievebovigliana).
“Questo Comitato - fanno sapere i membri del consiglio - comincia il proprio mandato all’insegna della trasparenza, della voglia di far squadra e con la ferma volontà di voler essere un punto di riferimento per le pro loco del maceratese: di tutte le pro loco del maceratese. Il periodo che stiamo vivendo ci impone sinergie e network tra gli associati: creare una rete fruibile, per chi vive nella nostra regione ma anche per quanti la visitano, con itinerari chiari, che riescano a valorizzare le tante eccellenze - artistiche, storiche, culturali ed enogastronomiche - che albergano nel Maceratese e nelle Marche. E questo possiamo farlo con l’aiuto di tutti i nostri associati, preziosi volontari e conoscitori dei nostri tanti splendidi borghi che riescono a far innamorare chi li visita grazie alla loro passione ed amore per la loro terra. Non appena saremo pienamente operativi - aggiungono - sarà nostra cura contattare i nostri associati per illustrare quale sia il nostro programma, ascoltare le loro proposte per poi partire, tutti insieme, verso una nuova, grande avventura”.
Gaia Gennaretti
L'obiettivo è che "sia adottato un provvedimento regionale di agevolazioni ed incentivi per dotare i piccoli centri periferici e montani di bancomat polifunzionali attraverso gli uffici postali o le tabaccherie o anche con spazi appositi messi a disposizione dal pubblico.
E’ necessario - spiega Marconi - ripensare, per queste zone a interventi diversi quali deroghe specifiche per una migliore fruibilità dei servizi sanitari o scolastici, interventi riguardo la tutela dell'acqua, in particolare per eliminare le perdite delle tubature obsolete che ammontano al 30% delle attuali infrastrutture, miglioramento dell’attuale viabilità potenziando la Pedemontana delle Marche, incentivi per una maggiore tutela ambientale, una maggiore sensibilizzazione del territorio per incoraggiare la fusione dei servizi comuni, la defiscalizzazione (almeno per 5 anni) per favorire nuove attività e tanto altro.”
Le Marche sono una regione prevalentemente rurale caratterizzata dall’assenza di grandi agglomerati urbani con una bassa densità abitativa, prevalentemente concentrata nella fascia costiera e collinare; L’area marchigiana interessata dal sisma del 2016 rappresenta il 40% del territorio regionale con una popolazione direttamente interessata di circa 313mila abitanti, con un’età media più elevata per la presenza di più anziani e meno giovani e bambini.
"In queste zone montane - prosegue il capogruppo - più svantaggiate, la permanenza di attività indispensabili come i negozi alimentari, l'ufficio postale, il dispensario farmaceutico è possibile solo se sostenuta dall'intervento pubblico. Senza adeguati contributi e agevolazioni la progressiva scomparsa dei pubblici esercizi e di tutte le attività commerciali nelle zone più povere diventa inevitabile. E quando chiudono negozi, sportelli e servizi, anche gli ultimi abitanti rimasti finiscono per andarsene o per aumentare il loro pendolarismo verso il fondovalle.
E' per questo che la Ragione - propone Marconi - potrebbe intervenire nei confronti dei Comuni aiutandoli economicamente affinché questi possano stipulare convenzioni per l’erogazione di servizi non esistenti o non sufficienti nell’area individuata, ridurre gli oneri di urbanizzazione per la destinazione d’uso commerciale, concedere a titolo gratuito e per un periodo convenuto, l’uso di immobili in disponibilità ad aziende commerciali che ne facciano richiesta, stabilendo le modalità per l’uso, la gestione, la manutenzione e la restituzione o, infine, applicare l’esenzione dai tributi di propria competenza; tutto ciò attraverso uno stanziamento annuo con il quale finanziare due linee di intervento: una rivolta ai comuni montani ai quali riconoscere contributi per l'acquisto o la ristrutturazione di immobili da destinare ad attività commerciali polifunzionali, e una dedicata ai privati per aiutarli ad avviare, mantenere, ristrutturare e potenziare la propria attività garantendo un sostegno economico anche nei futuri costi di gestione.”
GS
Nell’ambito di attività di controllo del territorio tesa a contrastare reati contro il patrimonio, i militari del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Jesi hanno denunciato un 29 enne del maceratese.
Erano circa le 2 di domenica, quando un equipaggio nota aggirarsi a piedi un giovane nei pressi del centro commerciale Gallodoro di Jesi. Poiché è apparsa alquanto sospetta la sua presenza in quel luogo a quell’ora, i militari hanno proceduto ad un accurato controllo. Da una prima sommaria perquisizione, sono state rinvenute alcune dosi di hashish, alcune di cocaina, altre di marijuana ed altre ancora di polline di cannabis.
Ritenendo plausibile che il giovane presso la sua abitazione potesse occultare altre sostanze stupefacenti, i carabinieri hanno esteso la perquisizione anche presso il suo domicilio, dove hanno trovato ancora altre dosi di hashish ed una notevole quantità di metadone (10 flaconi da 500 mg) non facente parte di un attuale piano terapeutico.
Date la diversità delle sostanze rinvenute (circa 20 grammi in totale), peraltro già suddivise in dosi, nei confronti del giovane è scattata la denuncia per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.