"Piede a terra": la Fondazione Scarponi porta la sicurezza stradale nelle scuole marchigiane
23 Mar 2022Sono le parole di Marco Scarponi, il fratello di Michele Scarponi, che insieme al presidente Francesco Acquaroli ha presentato in Regione un progetto per le scuole dedicato alla sicurezza stradale ideato dalla Fondazione intitolata al grande campione di ciclismo vincitore del Giro d’Italia nel 2011 e scomparso a causa di un incidente il 22 aprile del 2017. In sala anche la presidente dell’Associazione Manuel Biagiola, la moglie Silvia, la mamma di Marco e Michele Scarponi, l’architetto Matteo Donde e l’avvocato Andrea Colombo collaboratori della Fondazione Scarponi e Paolo Fedrigo responsabile del progetto presentato.
“La Fondazione Michele Scarponi – ha spiegato Marco - lavora sul territorio per una mobilità giusta e sicura nel nome di Michele al fine di cambiare la nostra cultura stradale. Abbiamo presentato un progetto di educazione alla mobilità sostenibile e alla sicurezza stradale rivolto agli studenti, ma anche agli insegnanti e agli educatori perchè pensiamo sia necessaria tanta formazione. L’occasione è inoltre importante per ricordare alcune iniziative europee come le “città30” (il limite di 30 km su tutte le strade urbane), la redistribuzione dello spazio urbano partendo dai più fragili: il bambino, il disabile, l’anziano, il pedone, il ciclista. Ridurre la velocità significa avere una mobilità più sicura per tutti, città più belle, spazi per la socialità e una migliore qualità della vita”.
“Oggi parliamo di temi importanti – ha sottolineato Acquaroli – che ci coinvolgono sia in una veste pubblica che in quella privata, ognuno nella propria quotidianità. Creare una cultura della sicurezza stradale è fondamentale ed in Italia finora è stato fatto pochissimo: iniziative come quelle
Il progetto si rivolge alle scuole secondarie di 1° e 2° grado intese anche come osservatori e volani di una nuova mobilità e prevede un approccio educativo nuovo alla problematica. Sono previste 4 fasi di lavoro: la prima dedicata alla formazione degli educatori della Fondazione e la seconda alla formazione degli insegnanti; la terza consisterà nella costruzione di progetti pilota nelle scuole e la quarta nella costituzione di una rete.
Nell’occasione sono state ricordate anche le prossime iniziative della Fondazione:
3 aprile: inaugurazione della scuola di ciclismo Michele Scarponi per i bambini e i loro genitori all’Acquapark Verde Azzurro di Cingoli
9 aprile: presentazione del libro “Caro Michele, una vita alla Scarponi” al Palarossini di Ancona
30 luglio: Gara Juniores Nazionale, Primo Trofeo Michele Scarponi, Filottrano-Camerino
25 settembre: Granfondo Michele Scarponi-Strade Imbrecciate a Filottrano
"Con questa stele Sarnano ha voluto omaggiare un grande campione del ciclismo marchigiano - dichiara il sindaco Luca Piergentili - che proprio su questa salita ha iniziato la sua carriera internazionale vincendo, nel 2009, la tappa di Camerino della Tirreno - Adriatico, proprio spiccando il volo su questa salita, e la stessa edizione della Corsa dei Due Mari. Scarponi amava questa salita dove veniva spesso ad allenarsi e noi vorremmo che questa ascesa diventasse sempre di più una patria del ciclismo. Abbiamo in animo nei prossimi mesi altri progetti e iniziative proprio perchè, come amministrazione, intendiamo puntare anche sul ciclismo come volano di sviluppo turistico per la città e il territorio".
f.u.
Tirreno Adriatico: una tappa importante, quella dei muri, quella partita stamattina alle 11:30 da Castelraimondo. È dedicata a Michele Scarponi, deceduto quasi un anno fa durante un allenamento a causa di un furgone che lo ha travolto.
Dall’ultimo aggiornamento di circa cinque minuti fa, sono in cinque a dominare la fuga: Steve Morabito (Groupama-FDJ), Igor Boev (Gazprom-RusVelo), Iljo Keisse (Quick-Step Floors), Dario Cataldo (Astana) e Kristjan Koren (Bahrain Merida). In testa si trova proprio Cataldo, compagno di squadra di Scarponi.
Una giornata importante e particolare: tecnicamente, poiché gli atleti arriveranno a Filottrano dopo aver percorso 178 chilometri, passando anche per la costa. Il finale presenta diversi strappi ed il cosiddetto Muro di Filottrano con pendenza 16% da percorrere tre volte; a livello emozionale, non solo perché si ricorda Scarponi ma anche perché questa partenza voleva essere un segnale forte di ripartenza anche per il territorio colpito dal sisma: “Il tempo - ha detto pochi istanti prima del via il sindaco Renzo Marinelli, ci ha un po’ rovinato la festa ma siamo comunque in tantissimi. Vedo la gente sorridere e questa è la cosa più importante. Voglio accostare questa partenza alla rinascita del nostro territorio: un segnale forte che dobbiamo dare alla popolazione tramite questi corridori che lottano per raggiungere gli obiettivi, e noi dobbiamo lottare come loro”.
(Il sindaco Renzo Marinelli con Damiano Caruso e Fabio Luna, presidente Coni Marche)
C’era commozione e emozione anche tra gli atleti, prima di posizionarsi ai nastri di partenza. Il primo ad intrattenersi con la stampa per qualche istante è stato Nicola Bagioli, del team Nippo Vini Fantini Europa Ovini, leader della classifica scalatori Tirreno-Adriatico: “è una grande emozione anche se non conoscevo benissimo Michele scarponi. È il secondo anno che sono professionista, ho corso poco con lui ma dal ricordo che ho, era una persona molto simpatica e con la battuta sempre pronta. È un’emozione ancora più grande correre questa tappa”.
(Nicola Bagioli al foglio firme)
A seguire, Dario Cataldo del team Astana, di cui faceva parte Scarponi: “Oggi è una giornata molto particolare che stiamo vivendo in modo un po’ strano. È un misto tra malinconia e il sorriso che ci esce guardando i gemellini di Michele (che erano presenti insieme alla mamma, ndr). È tutto molto strano, sembra ieri - dice - e invece è passato un anno quasi. Cercheremo di dare il massimo per onorarlo al migliore dei modi”.
A concludere, Damiano Caruso del team Bmc: “Oggi è una giornata che ha tanti significati, il più importante è quello di ricordare Michele. Sarà anche una giornata importante per difendere questa maglia. Una tappa dura, difficile, il tempo fa diventare tutto ancora più incerto ma daremo il massimo”.
Gaia Gennaretti
(Dario Cataldo)
(Altre foto della partenza)