Accompagnati dagli insegnanti, tutti i giovani studenti hanno riflettuto su diritti e doveri, sul valore delle regole, sulla consapevolezza del loro ruolo come strumento di aiuto della dignità. Ogni classe ha lavorato su un argomento, con ricerca, letture, elaborazioni e laboratori.
La mostra, virtuale, è visitabile al link https://we.tl/t-UiQthgJ5nL
l.c.
Il cuore della città continua a battere. E’ perfettamente riuscito “In 200 uniti per non mollare”. Un bellissimo sole e una gioiosa moltitudine di camerinesi hanno favorito il formarsi del grande cuore in piazza Cavour. Non solo i diretti protagonisti, ma molte altre persone si sono ritrovate all’appuntamento delle ore 11.00. La giornata di festa della ricorrenza di “Ognissanti” ha richiamato a Camerino presenze anche da fuori; si è approfittato per rivedere la piazza da poco riaperta e condividere la sorpresa di una singolare manifestazione d’amore cittadina.
Voglia di futuro e di rinascita nel cuore dei camerti, determinati ad andare oltre le ferite inferte dal sisma; muniti di caschetti colorati hanno risposto sì all’iniziativa ideata dal fotografo Roberto Conti. Poche indicazioni e, in un’atmosfera finalmente serena si è potuto formare il grande cuore umano, immortalato dal drone e centrato dall’obiettivo. Per sollevare il più possibile il punto di ripresa, il fotografo Conti si è avvalso di una piattaforma aerea messa a disposizione dall’amministrazione comunale. All’evento, che sarà inserito nel Progetto Fotografico “ La mia vita prima della zona rossa”, hanno partecipato anche la Croce Rossa Italiana con il presidente della sezione cittadina Gianfranco Broglia e i volontari di Protezione civile. Spirito d’aggregazione, positività e voglia di non mollare, si sono liberati nel corale abbraccio all’ amata città.
“ Questa volta siamo stati favoriti da una magnifica giornata- ha commentato con soddisfazione il fotografo Roberto Conti- Un bellissimo sole e assenza di vento, condizioni ideali per far volare il drone e per realizzare quello che avevamo in mente. Il grande cuore è il segno del nostro amore e della grande voglia di riprendere possesso della città. Il gesto simbolico dedicato a Camerino è perfettamente riuscito anche grazie all’aiuto e alla collaborazione degli amici Carlo Orsolini, Francesco, Elisabetta, di mia moglie Anna Lisa e della nostra figlia Elisa; tutti hanno messo del loro nella preparazione dello scatto e nelle riprese realizzate. Ringrazio tutti i camerinesi che sono saliti in piazza Cavour per prestarsi solidarmente a questo segno.
Un’altra bella pagina che inserirò nel Progetto “ La mia vita nella zona rossa”, un omaggio fotografico che, in primis, ho voluto dedicare ai miei amici commercianti, perché è la categoria che ha subito i maggiori disagi e, tuttora, è in sofferenza. Molti di loro stanno svolgendo la loro attività in condizioni limite, altri debbono ancora ripartire. Per chi vive del proprio lavoro e della propria attività - ha aggiunto- la situazione è davvero dura. E’ un messaggio che vorrei lanciare alle istituzioni, non tanto a quelle comunali che hanno fatto, stanno facendo e, scommetto, che faranno tanto, bensì più in alto, rivolgendomi alla Regione e la Governo centrale. C’è bisogno di visioni per il futuro di Camerino; da parte nostra ce la metteremo tutta, ma lo Stato deve essere più presente, più vicino alle popolazioni e anche più veloce. Le persone non possono più aspettare. E’ passato un anno, ed è troppo”.
Carla Campetella
Aperta dai saluti del rettore Flavio Corradini ha avuto luogo al polo didattico del Campus dell’Università di Camerino l’inaugurazione di due mostre promosse dal Dipartimento Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Si tratta delle esposizioni” L’Italia in Europa, l’Europa in Italia” e “ La cittadinanza in Europa dall’antichità a oggi”
Numerosi gli studenti delle scuole superiori della città di Camerino presenti all’evento, coordinato da Catia Eliana Gentilucci, docente della scuola di Giurisprudenza Unicam ; ad approfondire i vari aspetti delle tematiche europee l’intervento di Marcello Pierini, responsabile scientifico del Master Unicam in Politiche e programmi di progettazione europea.
Le due mostre, rivolte ai cittadini e in particolare ai giovani, saranno ospitate presso il Polo didattico del Campus universitario fino al 18 ottobre.
“L’Italia in Europea- l’Europa in Italia” ritrae in150 scattii momenti più salienti dell'integrazione
europeadallaGuerra Fredda ad oggi. Il percorso di costruzione dell'Europa attuale prende inizio, infatti, subito dopo la
Seconda Guerra Mondiale, dagli accordi presi tra i sei Stati fondatori, tra i quali l'Italia, per garantire la pace in
Europa, e prosegue fino agli avvenimenti più recenti che vedono gli attuali 28 Stati Membri misurarsi costantemente
con le nuove e sempre più complesse sfide che i fenomeni di globalizzazione in atto pongono, quali
l'approvvigionamento energetico, i cambiamenti climatici, le nuove minacce alla sicurezza interna.
Obiettivo della mostraè quello di far conoscere, attraverso l'aiuto di immagini storiche, non solo l'Europa e
l'azione dell'Italia al suo interno, ma soprattutto il "valore aggiunto" dell'essere cittadini europei.
“La Cittadinanza in Europa dall'antichità a oggi" è volta a illustrare il concetto di "cittadinanza" nelle diverse valenze assunte nel corso delle differenti epoche, dal periodo greco-romano fino all'età moderna. La mostra, articolata in venti pannelli, coniuga un documentato apparato grafico e fotografico a una serie di testi bilingue, redatti in italiano e inglese, che ripercorre le varie tappe, dello sviluppo storico della cittadinanza – muovendo dalla politeia greca e dalla civitas romana - fino alla elaborazione del concetto moderno di nazione e quindi alla creazione dell'Unione Europea con i relativi trattati.
“La finalità “ – è stato detto- “ è quella di promuovere la consapevolezza dei diritti derivanti dalla cittadinanza europea e la conoscenza della cittadinanza stessa, attraverso la comprensione delle molteplici forme e significati assunti dalla cittadinanza in Europa, nelle diverse epoche storiche.
A precedere il taglio del nastro, la presentazione del Progetto “ Raffaello, Angelo della Luce”, realizzato dall’ Associazione Raffaello in collaborazione con Unicam e Onsur. Il progetto consiste nell’organizzazione di una raccolta a favore dei bambini siriani che sono costretti a vivere nei campi profughi, per sfuggire alla sanguinosa guerra in atto nel loro Paese. “ Aiutando gli altri, troverete la felicità”, questo il messaggio che Nazzarena Barboni, fondatrice dell’associazione intitolata a suo figlio scomparso in tenerissima età a causa di una grave malattia, ha voluto lanciare ai giovani. “ In questo nuovo progetto – ha spiegato- sono sostenuta da Unicam e dall’associazione umanitaria Onsur per portare medicinali e giocattoli in un campo profugo siriano. Sarà forse una goccia nell’oceano – ha aggiunto- ma non possiamo rimanere indifferenti di fronte a certe tragedie che dobbiamo considerare anche nostre”.
A sottolineare l’importanza della cooperazione, il pro rettore vicario Claudio Pettinari “Cooperazione e internazionalizzazione- ha affermato- sono motori fondamentali della crescita. E’ proprio con l’obiettivo di reinvestire in cooperazione che abbiamo deciso di attivare collaborazioni a favore delle popolazioni siriane e, insieme all’Associazione Raffaello e ad Onsur, si è lavorato per donare a queste persone quello di cui hanno bisogno, farmaci innanzitutto, ma anche giocattoli e oggetti che potranno essere in grado di arrecare sorrisi e momenti di gioia ai bambini. Unicam – ha concluso- è fermamente convinta che tutto ciò rappresenti un investimento per il futuro e che la cooperazione sia fondamentale per ottenere l’integrazione con tutti gli altri popoli” .