La Santa Messa ai piedi di Pizzo Meta è un’esperienza spirituale nata dall’idea di trascorrere un momento di fraternità in un luogo che ci permettesse di essere più vicini a Dio; affidare a Lui tutte le nostre particolari intenzioni di preghiera e, nel contempo, ringraziarlo per le meraviglie del creato. Sono diversi nel Vangelo i momenti in cui troviamo Gesù che sale in cima ad un monte per ritirarsi in preghiera e, in qualche modo, allontanarsi dal rumore della vita quotidiana.

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Se Gesù, che è Dio, ha avuto bisogno di questo silenzio, tanto più noi ne abbiamo una necessità ancora maggiore.  Come ci ricordava il nostro Papa emerito Benedetto XVI il monte è, da sempre, il luogo della speciale prossimità con Dio. Ricordiamo benissimo il monte della tentazione, il monte della grande predicazione, il monte della preghiera, il monte della Trasfigurazione, il monte dell'agonia, il monte della Croce e, infine, il monte del resuscitato. Forse non tutti sanno che, tra gli altri, uno dei primi nomi di Dio era proprio “il Montanaro”; colui che abita le cime dei monti. Poi nella traduzione il termine originale divenne “l’Onnipotente”.  

L’altra sera, durante la Celebrazione, ci siamo soffermati nella riflessione sul fatto che molte volte è proprio necessario avere uno sguardo superiore sulle cose e sulle persone. Questo non significa mettersi su un piedistallo e sentirsi migliori degli altri. Tutto il contrario. Guardare dall’alto ci aiuta ad entrare un po’ nel modo di pensare di Dio, che è modello di umiltà. Siccome Dio è umile, solo se ci facciamo piccoli come Lui lo possiamo incontrare. E dall’alto Dio vede tutti gli uomini per quello che sono: senza etichette o inutili pregiudizi; perché Lui è nostro padre e noi siamo “tutti fratelli”. (Mt 23,8)

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Dopo la Cena Eucaristica a cui hanno partecipato nonostante l’incertezza del tempo più di 100 persone, abbiamo consumato la cena francescana, portata da ognuno dei partecipanti e condivisa insieme.  Per coloro che non ne avevano ancora abbastanza, poi, ci siamo incamminati verso la vetta di Pizzo Meta dove, ai piedi della croce e illuminati dalla luna ormai liberata dalle nuvole, abbiamo ringraziato il Signore per la bellissima esperienza.

Padre Moreno - Frati Minori di San Liberato

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Grande partecipazione della comunità, ieri, all’insediamento del nuovo sindaco di San Ginesio, Giuliano Ciabocco, e del nuovo consiglio comunale eletto il 10 giugno scorso.

Dopo il giuramento di Ciabocco sulla Costituzione italiana, sono stati nominati gli assessori e assegnate le rispettive deleghe: Daris Belli sarà vicesindaco, con deleghe a Bilancio, Programmazione, Ambiente e Territorio; Giordano Saltari assessore all’Urbanistica e alla Ricostruzione (Sisma); Maria Alessandrini, detta Fausta, assessore ai Servizi Sociali e all’Istruzione; Angela Maria Maria sarà invece assessore esterno con deleghe a Rapporti con le associazioni, Sport, Attività ricreative. Il sindaco si è riservato le deleghe a Personale, Lavori Pubblici, Cultura, Turismo, Viabilità e Attività produttive. Per quel che riguarda i capigruppo, Francesco Paletti sarà quello di maggioranza e Eraldo Riccucci quello di minoranza.

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Dopo i ringraziamenti di rito, Ciabocco ha pronunciato un breve discorso intorno ad alcuni concetti chiave quali comunità, condivisione, dialogo, anche con l’opposizione.

“Dalla dialettica tra idee e programmi che a volte si contrappongono - ha dichiarato il sindaco - e dal confronto tra coloro che pensano diversamente trae alimento la democrazia, maturano le società, si consolidano le comunità, e San Ginesio ne ha davvero bisogno. Dobbiamo tutti contribuire a un modello nuovo di paese, una comunità risoluta e pronta a rinascere partendo dalle persone e dai loro bisogni. Non basta solo fare, occorre fare bene, ma è oltremodo necessario che al fare si anteponga il pensare, e lo scegliere insieme nell’interesse di molti e non di pochi”.

La seduta si è animata nel momento in cui il sindaco ha voluto rendere conto di tutti gli ultimi fatti relativi al Nuovo Polo scolastico, dal parere contrario del Mibact agli incontri della nuova amministrazione con la struttura commissariale. “Ieri (mercoledì) il Commissario De Micheli mi ha comunicato che il Mibact si è preso altri due giorni di tempo - ha spiegato Ciabocco - per decidere la controproposta al precedente progetto, che consiste nel permesso di costruire il polo scolastico nello stesso sito già individuato con caratteristiche progettuali simili. Da parte mia ho ribadito che, anche nel caso che il Ministero accettasse la controproposta del Commissario, vorrei che tutte le eventuali modifiche fossero condivise con il Comune.

In questi giorni in molti hanno scritto sui mezzi di informazione e sui social in merito a scelte attese per il futuro di San Ginesio. Ebbene, a tutti dico che qualsiasi iniziativa e decisione sarà ponderata e condivisa nell’esclusivo interesse della comunità ginesina. Facciamo tutti insieme in modo che il domani possa appartenerci”.

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Sono arrivati da tutta Italia nella contrada Vallato di San Ginesio, sede dell’Agrinido della Natura /Centro Agri-Infanzia, per animare la “Carovana dei Pacifici” e fare pace con la Terra dopo i terremoti del 2016. Una intera comunità si è messa in marcia per la ricostruzione di un  servizio educativo per la prima infanzia portando nel piccolo borgo dell’Appennino marchigiano oltre 300 pacifici, sagome colorate e pupazzi di legno o cartone. La simbolica “carovana” ha collegato l’area che ospita la tenda Yurta, sede provvisoria dell’Agrinido della Natura, con il terreno acquistato dall’Associazione dei genitori “Nella Terra dei Bambini” e donata al Comune di San Ginesio insieme al progetto cantierabile per la costruzione del nuovo polo scolastico integrato 0-6 anni. Dal 30 ottobre 2016 l’Agrinido della Natura / Centro Agri-Infanzia con i suoi 16 bambini di età compresa tra 1 e 5 anni è rimasto operativo all’interno di una tenda Yurta, allestita grazie alle donazioni di tanti cittadini comuni. Una soluzione innovativa nella gestione dell’emergenza che a causa della burocrazia della ricostruzione post-terremoto rischia di diventare una condizione permanente per anni. “Una situazione insostenibile e incomprensibile nella gestione della ricostruzione post-terremoto” dichiara Federica Di Luca responsabile della Società agricola “La Quercia della Memoria”, soggetto gestore dell’Agrinido della Natura / Centro AgriInfanzia. “Dopo l’acquisto del terreno e la realizzazione del progetto esecutivo servono le risorse per concretizzare la costruzione della nuova scuola non essendo possibile recuperare a norma di Legge le vecchie strutture rese inagibili dal terremoto. Un milione di euro da ricercare nel fiume di denaro che lo Stato ha stanziato per la ricostruzione ma che una assurda burocrazia rende al momento introvabili”, continua Federica Di Luca.

La storia dell’Agrinido di San Ginesio è unica nel suo genere, nato nel 2012 da un progetto di agricoltura sociale voluto dall’Assessorato Agricoltura della Regione Marche a settembre 2016 aveva avviato una sperimentazione innovativa sulla continuità dall’asilo nido alla scuola per la prima infanzia, adottando modelli educativi che attingono a figure storiche della pedagogia come Maria Montessori e Loris Malaguzzi. Il piccolo centro di Vallato a San Ginesio era diventato negli anni un riferimento a livello nazionale della cosiddetta “pedagogia della natura”, dove il contesto naturale straordinario del Parco Nazionale dei Monti Sibillini rappresenta un valore aggiunto alla normale prassi educativa. La natura è da sempre la migliore delle scuole e all’Agrinido di San Ginesio si è passati dalla teoria alla pratica.

I terremoti del 2016 hanno reso inagibile oltre il 70% delle strutture dell’azienda agricola ed hanno reso precaria questa esperienza educativa. La risposta immediata nel post terremoto è stata la tenda Yurta che ha garantito la continuità del servizio educativo per i 16 bambini, ma per dare un futuro a questa esperienza, unica nel suo genere, è necessario realizzare rapidamente la nuova struttura del polo scolastico il cui progetto esecutivo, cantierabile, è già pronto. Anche questo realizzato dall’Associazione dei genitori e dall’Azienda agricola “La Quercia della Memoria” e oggi donato simbolicamente al Comune di San Ginesio.

Per Edward Breda, Presidente dell’Associazione dei genitori “Nella Terra dei Bambini” “l’esperienza dell’Agrinido della Natura di San Ginesio rappresenta un caso esemplare di resistenza di una comunità nel post terremoto, 16 famiglie con caparbietà hanno voluto mantenere un servizio di welfare per la prima infanzia per dare un futuro al territorio colpito dal sisma. Perché senza bambini non c’è futuro. Tanti comuni cittadini hanno fatto la loro parte raccogliendo i fondi necessari per acquistare il terreno e per realizzare un progetto cantierabile, adesso ci aspettiamo una azione responsabile da parte di tutte le Istituzioni competenti, Parlamento, Governo e Regione, per realizzare questo centro per l’infanzia”.

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I 300 pacifici che hanno animato la manifestazione di San Ginesio sono arrivati da tante scuole italiane e delle Marche, dall’Agrinido Piccoli Frutti Maghenzani di Cremona, alle scuole di Bastia Umbria, dalla scuola Sacro Cuore di Montelupone, all’Agrinido di Gagliole, dalla scuola primaria di Caldarola ai plessi Bezzi e Grandi di Tolentino, dalle scuole dell’infanzia di San Ginesio, Passo San Ginesio e Sarnano. Ha partecipato alla realizzazione dei pacifici anche tutta la rete dei nidi del Comune di Macerata nell’ambito del progetto “Quissi cresce”. Anche i ragazzi e le ragazze dell’ ANFFAS - Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale – di Pian di Pieca (San Ginesio) hanno realizzato i loro “pacifici” con un laboratorio realizzato nell’ambito di un progetto in collaborazione con ARCI Marche.

La “Carovana dei pacifici” è stata accompagnata dalla musica, canti e balli popolari, a cura dei gruppi musicali “Lu Trainanà” di Caldarola, l’Associazione musicale “Selifa” e i “Terremotus” di San Ginesio. Per tutta la giornata sono stati realizzati laboratori di acquarello con colori naturali vegetali, a cura dell’Associazione ViVo “Bimbi del Bosco” di Ascoli Piceno, allestito il punto lettura “Nati per Leggere”, svolte attività di conoscenza e primo avvicinamento ad asini e caprette e gioco libero con il Play Ground (area gioco attrezzata). Nel terreno acquistato dai genitori dei bambini dell’Agrinido sono state allestite le mostre “Con gli occhi di bambino” realizzata dai bambini dell’Agrinido della Natura di San Ginesio e “Tutti giù per terra” a cura del “Museo della Scuola” dell’Università di Macerata.  All’interno dell’evento “Carovana dei Pacifici” si è svolta anche la cerimonia di consegna del libro “Guarda che Faccia” della Giunti Kids, destinato ai nuovi nati nel Comune di San Ginesio nel 2017 e 2018, nell’ambito del Progetto regionale “Nati per Leggere” per la diffusione della lettura tra i bambini da 0 a 6 anni.

 

Dott. Franco Ferroni

Responsabile Agricoltura

Specialista Senior Area Biodiversità

WWF Italia

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I “pacifici” sono partiti ieri dalla contrada Vallato di San Ginesio per partecipare a Macerata alla Controra di Musicultura 2018, gli eventi che per una settimana hanno accompagnato i concerti con arte, cultura e spettacolo. 
 
Federica Di Luca, titolare dell’Agrinido della Natura ha raccontato ieri nel cortile del Palazzo municipale di Macerata nella Controra di Musicultura 2018 la storia di resilienza del servizio educativo 1-6 anni di San Ginesio che ha resistito ai terremoti del 2016. All’evento di Musicultura 2018, ideato da Silvia Luciani, hanno partecipato anche il Presidente dell’Unione dei Comuni montani dei “Monti Azzurri, Giampiero Feliciotti, e il coordinatore dell’Ats XVI (Ambito Territoriale Sociale) Valerio Valeriani.
L’esperienza del servizio educativo per la prima infanzia dalla scossa del 30 ottobre 2016 ad oggi sarà parte integrante di un film documentario diretto da Silvia Luciani, regista e sceneggiatrice cinematografica marchigiana, all’interno di due comunità, San Ginesio e Penna San Giovanni.
“Tutto è qui – Storie marchigiane di resilienze e ricostruzione sospesa” è un’idea progettuale volta alla realizzazione del film documentario con una serie di proiezioni nei comuni del sisma accompagnate da dibatti sul tema della resilienza con esperti del settore sociale dell’Ats XVI. “Tutto è qui” è la storia di tre donne coraggiose che vivono in piccoli paesi montani colpiti duramente dal terremoto, tra queste anche Federica Di Luca titolare dell’azienda agricola “La Quercia della Memoria”, soggetto gestore dell’Agrinido della Natura, Centro Agri-Infanzia. 
Il progetto “Tutto è qui” è un’iniziativa cineaudivisiva che si svilupperà in un percorso teorico e pratico con l’obiettivo di costruire i presupposti di una memoria storica e collettiva futura partendo da ciò che è stato. Durante le fasi di produzione e distribuzione del film saranno coinvolti in un percorso formativo i giovani del Cgs Bachelet e degli istituti scolastici di riferimento del territorio dell’Unione Montana dei Monti Azzurri. Per la colonna sonora del film e del trailer sono state scelte due canzoni tra le otto vincitrici di Musicultura 2018.
L’incontro di ieri a Macerata è stata l’occasione per presentare la manifestazione “Carovana dei Pacifici per fare pace con la Terra. Una comunità in marcia per la ricostruzione post-terremoto”, che si svolgerà domenica 24 giugno dalle ore 10.00 alle 18.00 presso la Contrada di Vallato di San Ginesio. La manifestazione promossa dall’Associazione “Nella Terra dei Bambini” animata dai genitori dei bambini che frequentano o hanno frequentato l’Agrinido della Natura, Centro Agri-Infanzia vuole evidenziare l’urgenza della reperibilità dei finanziamenti necessari per la ricostruzione delle strutture del servizio educativo per la prima infanzia, oggi completamente inagibili a causa dei terremoti del 2016.
La mattina dalle ore 10.00 alle 13.00 il programma prevede una Tavola rotonda con rappresentanti delle Istituzioni dedicata al tema “I diritti di bambini e bambine alla ricostruzione”, per un confronto sui servizi educativi per la prima infanzia nel post-terremoto.
La manifestazione proseguirà tutto il giorno, fino alle ore 18.00, con l’allestimento della “Marcia dei Pacifici”, sagome colorate di cartone realizzati in collaborazione con la Rete di Cooperazione Educativa ( www.retedicooperazioneeducativa.it ) da decine di scuole, gruppi di cittadini ed Associazioni di tutta Italia che hanno risposto all’appello dell’Agrinido di San Ginesio. La marcia virtuale dei “pacifici” partirà dalla tenda Yurta collocata nell’ azienda agricola “La Quercia della Memoria” per raggiungere il  terreno acquistato dall’Associazione dei genitori e donato al Comune di San Ginesio per la realizzazione del nuovo polo per l’infanzia 0-6 anni.  Previsti nel corso della giornata anche laboratori per i bambini e attività del Punto “Nati per Leggere”, mostre fotografiche e documentazioni educative sull’infanzia dopo il terremoto.
 
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Maggiori informazioni sulle attività in corso sono disponibili alla pagina Facebook Agrinido della Natura Agri-Infanzia e sul sito WEB dell’Associazione dei genitori: www.nellaterradeibambini.it 
 
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Al via a San Ginesio i lavori per l'urbanizzazione delle aree che da ottobre ospiteranno 38 casette. Nasceranno tre nuovi piccoli nuclei abitativi nel centro storico, a Santa Maria in Altocielo e Pian di Pieca. Per le 12 strutture abitative d'emergenza (Sae) che verranno collocate in viale del Tramonto, a ridosso del centro storico del paese, si è aggiudicata l'appalto l'impresa Costruzioni Edil Minnozzi di Montecosaro, per le 7 della frazione di Santa Maria in Altocielo invece l'impresa Celani di Ascoli Piceno. Come da cronoprogramma le ditte partiranno con i lavori la settimana prossima, quando è prevista anche l'aggiudicazione della gara per l'area casette di Pian di Pieca. dove troveranno sistemazione 19 SAE.

Al via la mostra “Capolavori Sibillini. L’arte dei luoghi feriti dal sisma”, aperta al pubblico dal 19 febbraio fino al 1 ottobre 2017, presso il prestigioso Palazzo Campana di Osimo.

E’ stato lo stesso ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, On. Dario Franceschini. a tagliare il nastro dell’esposizione

Circa un centinaio le opere da ammirare, provenienti dalle aree colpite dal sisma, suddivise in sezioni sulla base dei rispettivi luoghi di origine: Montefortino, Montetefalcone Appennino, Smerillo, Monte Rinaldo, Montelparo, Montalto delle Marche, Loro Piceno, San Ginesio.

Il progetto è nato grazie ad un protocollo d’intesa sottoscritto il 18 novembre 2016, a cui hanno preso parte la Regione Marche, il Comune di Osimo, l’Istituto Campana, la Rete Museale dei Sibillini (di cui fanno parte gli otto comuni) e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche. Presidente del comitato scientifico è il prof. Vittorio Sgarbi.

Provenienti da San Ginesio sono ben 34 delle opere esposte; si tratta di preziosi testimonianze custodite nella Pinacoteca resa inagibile dopo le scosse del 30 agosto. “Attraverso la rete museale dei Sibillini – spiega il sindaco scagnetti- abbiamo avuto l’opportunità di non chiuderle nei depositi ma di prevedere e progettare una mostra che, grazie alla disponibilità del Comune di Osimo, è diventata realtà. In situazioni come quella che ci siamo trovati a vivere i sindaci hanno dovuto decidere con velocità. Le soluzioni nell’immediato potevano essere o l’individuazione di spazi già esistenti nel comune, dotati d’allarme e predisposti a contenere dipinti e opere d’arte, o usufruire di depositi già attrezzati in altri comuni , o ancora siti indicati dalla Sovrintendenza ( quali San Severino Marche o Ancona). Noi- continua Scagnetti- abbiamo optato per l’opportunità offertaci dalla rete museale, Comune di Osimo e Palazzo Campana, in quanto non si tratta di deposito ma di mostra delle nostre opere nelle marche. A questo- prosegue il sindaco- aggiungasi che i nostri quadri danneggiati sono stati restaurati a cura e spese del Comune di Osimo e che l’incasso ottenuto dalle visite dell’esposizione verrà devoluto ai Comuni le cui opere figurano nell’allestimento. A ottobre, chiusa la mostra- conclude Scagnetti- sicuramente saremo in grado di riavere gli spazi adatti per riportare le opere a San Ginesio. Quindi posso dire che non c’è nulla che non sia stato attentamente valutato”.

 

Primo giorno di scuola oggi per i bambini 1-3 anni dell’Agrinido della Natura di San Ginesio, il servizio educativo per la prima infanzia della rete degli Agrinido della Regione Marche, l’unico operativo oggi  nel territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini colpito dal sisma.

Riprende regolarmente dunque l'anno scolastico  2016 – 2017 del servizio nido per l’infanzia a San Ginesio, comune colpito dal terremoto del 24 agosto scorso. L’Agrinido della Natura, gestito dall’azienda agricola “La Quercia della Memoria”, associata a Coldiretti, ed è uno dei quattro Agrinido della rete attivata dall’Assessorato Agricoltura della Regione Marche nell’ambito del progetto Rurale Sociale, l’unico operativo oggi nel territorio di area vasta colpito dal sisma.

Con l’ingresso dei primi bambini 1-3 anni per la fase di ambientamento prende il via il servizio educativo per la prima infanzia che sarà operativo dal mese di settembre fino a giugno 2017. Sono al momento sette i bambini iscritti, che completano un primo modulo, con la possibilità di arrivare complessivamente a dieci bambini come capacità massima del servizio, con una utenza distribuita nei Comuni limitrofi a San Ginesio in un raggio di 25 chilometri. L’apertura regolare del servizio- si legge nella nota- è un segnale importante per il ritorno alla “normalità” della vita quotidiana dopo il terremoto, un aiuto importante per le famiglie con bambini piccoli che hanno la necessità di un servizio sociale come il nido per l’infanzia, carente in molti Comuni dell’entroterra maceratese.

L’Agrinido della Natura è allestito presso le strutture dell’Azienda agricola multifunzionale “La Quercia della Memoria” nella Contrada Vallato di San Ginesio, restaurate nel 2006 con avanzate tecniche di bioedilizia antisismiche che hanno retto senza problemi l’impatto del terremoto. Finanziato con il PSR 2000 – 2006 il progetto di bioedilizia ha ricevuto nel 2011 il primo premio della Rete Rurale Nazionale come esempio di migliore buona pratica per uno sviluppo sostenibile nei territori rurali. Il servizio di nido per l’infanzia, con il progetto “Agrinido della Natura” è operativo dal 2012 ed è giunto al suo quinto anno scolastico, con un numero crescente di iscrizioni, è collegato al CREDIA WWF, il Centro di Educazione Ambientale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini associato al WWF Italia, e sarà presto definito il convenzionamento con il Comune di San Ginesio nell’ambito della Legge regionale n.9 del 13 maggio 2003 “Disciplina per la realizzazione e gestione dei servizi per l'infanzia, per l'adolescenza e per il sostegno alle funzioni genitoriali e alle famiglie”.

Con il nuovo anno scolastico prenderà inoltre avvio un progetto sperimentale per la continuità del servizio educativo 1-6 anni nell’ambito della misura 16 del PSR 2014 – 2020 della Regione Marche. L’Agrinido della Natura, insieme agli altri Agrinido della rete regionale, parteciperà al bando della misura 16.1 per la costituzione di un Gruppo Operativo nell’ambito del Partenariato Europeo per l’Innovazione (PEI) con la proposta di un progetto d’innovazione in agricoltura sociale finalizzato alla sperimentazione di un servizio educativo all’interno di aziende agricole che al servizio di nido affianchi anche un triennio di scuola per l’infanzia coprendo la fascia di età 1 – 6 anni.

Incendio in un capannone agricolo di San Ginesio , nelle immediate vicinanze di Pian di Pieca.  Le fiamme, sono partite dall’interno della rimessa che si trova vicina ad una abitazione in C.da Morichella. All’interno della struttura erano parcheggiate due auto che sono andate completamente distrutte. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Tolentino e un’autobotte dal Comando provinciale di Macerata. Domate le fiamme i pompieri hanno provveduto agli accertamenti del caso e alla bonifica dell’area. Nessuna conseguenza per le persone

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