L’Unione Montana Potenza Esino Musone partecipa al bando per la selezione di operatori volontari da impiegare in progetti afferenti ai programmi di intervento di servizio civile universale pubblicato dal Dipartimento per le Politiche Giovanili.

Nell’ambito del bando, per il programma “Marche attive e resilienti”,l’ente comunitario seleziona 107 giovani per due progetti denominati “Insieme si può”, per il quale sono disponibili 98 posti di cui 25 riservati a giovani con minori opportunità con difficoltà economiche certificate da attestazione Isee pari o inferiore a 15mila euro, e “Cultura in circolo 2022”, per il quale sono disponibili 9 posti.

I progetti hanno una durata di 12 mesi, con un orario di servizio di 25 ore settimanali articolato in 5 giorni, e prevedono un periodo di tutoraggio di 3 mesi.

Possono presentare domanda di partecipazione alla selezione i giovani in possesso dei seguenti requisiti: cittadinanza italiana oppure di uno degli altri Stati membri dell'Unione Europea oppure di un Paese extra Unione Europea purché il candidato sia regolarmente soggiornante in Italia, aver compiuto il diciottesimo e non aver superato il ventottesimo anno di età , non aver riportato condanne.

Non possono presentare domanda i giovani che appartengano ai corpi militari e alle forze di polizia, abbiano interrotto un progetto di servizio civile universale, digitale, ambientale o finanziato da "Garanzia Giovani" prima della scadenza prevista, intrattengano con l'ente titolare del progetto rapporti di lavoro o di collaborazione retribuita a qualunque titolo, oppure abbiano avuto tali rapporti di durata superiore a tre mesi nei 12 mesi precedenti la data di pubblicazione del bando.

I candidati dovranno produrre domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Dol raggiungibile tramite all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it 
I cittadini italiani residenti in Italia o all’estero possono accedervi esclusivamente con S
pid, il sistema pubblico di identità digitale.

Le domande di partecipazione devono essere presentate esclusivamente nella modalità on line entro e non oltre le ore 14 del giorno 10 febbraio 2023. 

Per maggiori informazioni è possibile contattare l’ufficio dell’Ambito Territoriale Sociale17 ai seguenti recapiti telefono 0733/637245 interno 2,  oppure mail 
L’ufficio è aperto nei giorni di martedì e giovedì dalle ore 9 alle ore 14 e dalle 15 alle 18.
Acque del Potenza e dello Scarzito dirottate verso il lago Castreccioni, secco «no» dei sindaci. Un rifiuto annunciato già in conferenza stampa qualche settimana fa e ora ribadito in maniera formale, con un documento inviato al ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, al presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli,  e agli assessori regionali alle Risorse idriche, Stefano Aguzzi, e ai Servizi pubblici e agli Enti locali, Guido Castelli.

L’idea avanzata dal Consorzio di bonifica nella scheda di progetto Pnrr presentata dal direttore dell’area tecnica, Nafer Saqer, prevede la realizzazione di una serie di condutture per prelevare le acque dalle alti valli del fiume Potenza, del suo affluente Scarzito e dal Chienti a Valcimarra. La rete di tubature arriverebbe in questo modo a San Severino, dove sarebbe previsto un raccordo, poi l’attraversamento della valle fino all’invaso di Cingoli.

Le motivazioni dietro al progetto derivano dalla situazione di sofferenza del lago di Castreccioni, i cui livelli si sono abbassati a causa della siccità. La risposta dei sindaci della valle del Potenza è stata chiara: un «no» perentorio, visto che l’assenza di precipitazioni dello scorso inverno sta mettendo a dura prova anche i loro territori. La posizione degli amministratori è trasversale. Il sindaco di Pioraco e presidente dell’Unione montana Potenza Esino Musone, Matteo Cicconi sottolinea come, dopo la preoccupazione della prima ora testimoniata insieme ai vertici Assem e ai sindaci di Sefro e Fiuminata, si sia arrivati a un fronte compatto con tutti i primi cittadini della vallata. «Non si tratta di una protesta campanilistica – precisa –, ma di un rifiuto ragionato. Il nostro territorio vuol fare sentire la sua voce». Proprio Cicconi è il primo firmatario del documento. Con lui il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, in qualità di ente capofila, e i sindaci di Treia, Franco Capponi, di Castelraimondo, Patrizio Leonelli, di Fiuminata, Vincenzo Felicioli, di Sefro, Pietro Tapanelli e di Gagliole, Sandro Botticelli.

I prelievi idrici previsti, secondo questi ultimi «causerebbero inevitabilmente l’impoverimento del bacino idrico dell’area, in quanto il drenaggio previsto in captazione richiamerebbe le acque di falda, con conseguenze per tutto il comprensorio circostante. Attualmente – spiegano i sindaci – il nostro bacino idrico garantisce il fabbisogno idropotabile a più di un territorio comunale, oltre a garantire la sopravvivenza di alcune attività economiche fondate sulle risorse idriche, come le cartiere di Pioraco e la troticoltura a Sefto. L’operazione di prelievo che si prospetta sulla base di questa ipotesi di progetto porterebbe inevitabilmente ad un grave ammanco di acqua ad uso potabile. Già oggi – proseguono –, nei periodi estivi o di prolungata siccità, si assiste ad un notevole decremento delle portate delle sorgenti, tanto da richiedere l’attivazione di misure di contenimento della conseguente carenza idropotabile. In più, tra le sorgenti afferenti al bacino coinvolto dal prelievo in progetto ne ricadono due inserite nei piani emergenziali della Protezione civile, la sorgente San Giovanni di Sefro e Ponte Cannaro di Pioraco, la cui portata deve essere interamente garantita. Oltre a questo disagio per le aree prossime alle sorgenti, la captazione delle acque comporterebbe una significativa riduzione a valle della portata del fiume stesso con conseguente diminuzione della attuale disponibilità e qualità della risorsa idrica, sia per le irrigazioni che come risorsa per la produzione di energia idroelettrica. La valle del Potenza presenta già serie problematiche di carenza idrica: un progetto del genere non farebbe altro che aggravare la situazione. Il nostro rifiuto è totale».

l.c.
Caro prezzi delle utenze: stangate per i cittadini, ma soffrono anche i piccoli comuni. L’aumento fino al 40% delle bollette di luce e gas rischia di mettere sotto forte pressione i bilanci comunali, già alle prese con l’ombra dei pagamenti dei mutui. Le rate dei finanziamenti non sono state ancora inserite nel decreto “Milleproroghe” e, qualora non accadesse, anche i piccoli comuni dell’entroterra maceratese dovrebbero sobbarcarsi una mole di spese nell’ordine delle decine di migliaia di euro, che si sommerebbero appunto ai pesanti rincari delle bollette.

A sottolineare il problema è il presidente dell’Unione montana Potenza Esino Musone e sindaco di Pioraco, Matteo Cicconi. Già alle prese con la ricostruzione post-sisma, Comuni come il suo faticherebbero a far quadrare il bilancio. «Parliamo di spese enormi, decine di migliaia di euro che pesano moltissimo sulle casse di un piccolo comune come Pioraco – commenta Cicconi –. C’è grande preoccupazione per i cittadini, ma anche per le piccole realtà: questi aumenti sono davvero molto incisivi e a oggi non sono previsti incentivi per il ristoro di questi aumenti. Ci saranno indubbiamente problemi per la chiusura dei bilanci: l’appello alle istituzioni è di porre riparo e di aiutare i piccoli comuni. Questo vale per le bollette ma anche per le rate dei mutui: il rischio è di dover tagliare servizi essenziali per far quadrare i conti a fine anno e di rallentare anche le pratiche della ricostruzione. Le nostre zone non possono permetterselo».

l.c.
"Qualcosa non torna. In zona rossa si possono fare le vacanze di Pasqua all'estero, si possono raggiungere le seconde case, ma non ci si può spostare tra piccoli Comuni". Lo ha affermato Marco Bussone, Presidente nazionale di Uncem: torna a montare dunque la polemica sulle restrizioni, eccessivamente penalizzanti per i piccoli centri abitati e i piccoli comuni delle aree montane. Se la questione sulle seconde case non tocca direttamente le Marche, vista l’ordinanza firmata dal Governatore Francesco Acquaroli, che a cavallo delle festività pasquali ha vietato gli spostamenti verso le seconde case per i non residenti, quella sulla concessione degli spostamenti all’estero ma non tra piccoli comuni, in alcuni casi persino adiacenti, riguarda da vicino la montagna marchigiana. Ne ha parlato Matteo Cicconi, sindaco di Pioraco e Presidente dell’Unione Montana Potenza Esino Musone: "La pandemia ha creato tanta confusione normativa e tanta disparità di trattamento. Credo che sia un’assurdità la possibilità di spostarsi all’estero e di vietare invece gli spostamenti tra piccoli comuni anche per il semplice acquisto di generi alimentari. Grandi città e piccoli comuni non possono essere accomunati, visto che la disponibilità di alcuni servizi è completamente diversa. Lo stesso discorso può essere fatto sul livello di rischio contagio, molto più alto in una città che in un piccolo centro. Per l’ennesima volta la linea guida principale dovrà essere quella del buon senso: aldilà di quello che ci viene concesso o imposto è sempre importante avere coscienza di quello che facciamo".

Anche Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina e Consigliere nazionale Uncem è rimasto perplesso sulle decisioni che riguardano gli spostamenti: "Questa problematica, l’ennesima, testimonia ancora lo scollamento tra le istituzioni centrali e le piccole realtà montane. Consentire i viaggi all’estero in un momento di pandemia e vietare gli spostamenti tra comuni è una contraddizione. Invito il Governo a riflettere su queste decisioni che rasentano l’assurdo. Allo stesso tempo, in un momento storico in cui la pandemia sta colpendo anche i piccoli centri, rimane fondamentale la collaborazione tra le istituzioni, la massima attenzione delle regole che riguardano il distanziamento e le misure di sicurezza, altrimenti, al momento della riapertura, rischieremo che il sistema economico delle piccole realtà collassi".

l.c.
Fondi per 5 milioni di euro a favore della mobilità sostenibile: queste le cifre di cui potrà beneficiare l’area montana dell’alto maceratese e anconetano, con il coinvolgimento delle Unioni Montane di Camerino, Potenza Esino Musone e Monti Azzurri. Progetti per interventi che mirano ad abbattere il volume di inquinamento. Matteo Cicconi, presidente dell’Unione Montana Potenza Esino Musone, ha spiegato: “Sono fondi che vanno a rilanciare le nostre aree interne. Potrebbero sembrare molti, ma sono destinati comunque a un territorio molto vasto, che comprende molti comuni e addirittura due province. Sono progetti importanti per finalità e obiettivi e speriamo di riuscire ad attivare interventi che possano valorizzare il territorio renderlo più sostenibile per i residenti, attivando servizi a loro beneficio, ma anche per attrarre turisti, ad esempio con la realizzazione di piste ciclabili. Quest’ultimo è uno dei punti dove dovranno investire maggiormente le aree interne per una forte ripartenza e rinascita post sisma e post covid. La riscoperta della montagna e questi investimenti sono sicuramente un volano che potrà dare nuova vita alle nostre zone”.

Red.
Partita la seconda fase per la realizzazione del Contratto di Fiume. Domani è in programma a San Severino, nella sala ex Giudice di Pace alle 17, un’assemblea pubblica per discutere e individuare le strategie e la formazione del quadro sinottico del Contratto di Fiume dell’Alto Potenza.

Nel corso dell’incontro si cercherà di capire gli interventi da fare in ambito locale coinvolgendo tutti gli attori locali (per questo la cittadinanza è caldamente invitata a partecipare) e considerando anche le programmazioni già predisposte dagli enti gestori. 

All’iniziativa seguirà una riunione della cabina di regia del Contratto di Fiume per concordare le modalità per giungere alla presentazione della bozza del primo Piano di azione.

La prima fase di questo progetto, che ha lo scopo di valorizzare i territori dell’Alto Potenza, ha portato alla stesura di un quadro conoscitivo con informazioni scientifiche ma anche con conoscenze desunte dalle diverse fasi della partecipazione civica, dai sopralluoghi aperti, dai questionari, dai laboratori, svolti durante un anno di incontri e discussioni. Il piano strategico che ora si andrà ad elaborare entro qualche mese, dovrà contenere un pacchetto di azioni da realizzare. Solo a titolo esemplificativo, per quanto riguarda il territorio di Fiuminata si è pensato di creare un comparto per la pesca qualificato su tutto l’ambito dell’Alto Potenza, un progetto relativo al dissesto idrogeologico da sviluppare con il Consorzio Bonifica per il riassetto della situazione del Potenza, un laboratorio integrato per la popolazione per la rivitalizzazione dei borghi montani, per riportare i giovani anche riavviando l’economia agricola (attraverso ovviamente l’ottenimento di fondi dai canali Psr e altro). Un’altra azione riguarda il discorso turistico e della sentieristica, con l’integrazione e completamento dei sentieri a lunga percorrenza, e individuazione di nuova ricettività con il recupero di edifici pubblici abbandonati. 

Per San Severino invece, andranno individuate azioni che potranno valorizzare sia la zona della Valle dei Grilli, sia quella di Taccoli e, infine, anche quella dopo la zona industriale nei dintorni del castello di Rocchetta. 

Tra i Comuni interessati, Castelraimondo, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Muccia, Pioraco, San Severino, Sefro e Treia ma anche enti come la Riserva naturale regionale del monte San Vicino e del monte Canfaito, il Consorzio di Bonifica, la Regione, le Province di Macerata e Ancona, le associazioni ambientaliste. 


(In foto, uno degli incontri avvenuti a Fiuminata) 

g.g.


A Treia ha avuto luogo un nuovo laboratorio di partecipazione, destinato all’avvio del Contratto di fiume Alto Potenza. Sottoscritto a marzo dello scorso anno da diversi sindaci del territorio, dai rappresentanti di alcune associazioni e da Matteo Cicconi, presidente dell’Unione Montana Potenza, Esino e Musone di San Severino Marche, il Contratto di fiume ha prodotto la predisposizione di una prima proposta di struttura organizzativa coordinata dall'architetto Carlo Brunelli. Si tratta del primo step che servirà a dare vita alla rigenerazione ambientale del bacino idrografico che fa riferimento a un territorio di oltre 400 chilometri quadrati, su cui insistono ben quattro siti Natura 2000 e due zone speciali di conservazione.
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Al centro dell'incontro che si è tenuto nella sala multimediale, la presentazione della prima fase della proposta di struttura organizzativa del Contratto da parte dell'architetto Brunelli, presenti David Buschittari, vice- sindaco facente funzioni del comune di Treia, gli assessori all'ambiente Luana Moretti, all'urbanistica e lavori pubblici Donato Massei e il funzionario regionale Franco Capponi. La riunione ha offerto lo spunto per recepire osservazioni e coniugarle produttivamente nel quadro conoscitivo d'insieme. 
Di interesse per il comune treiese dal punto di vista del dissesto idrogeologico, soprattutto la realta di Passo di Treia  zona a livello di rischio R4 vicina ad un campo sportivo e sull quale, allo scopo di proteggere le aree abitate dai danni delle piene, emerge uno dei progetti localizzati riferito ad aree di laminazione a difesa dal rischio idrogeologico e di miglioramento ecologico del corridoio fluviale ( così è per San Severino l'area del Ponte di Sant'Antonio e per Castelraimondo l'area a ridosso del centro storico) che, oltre al contenimento del rischio possono rappresentare anche nuovo elemento scenico e attrattore per il paese. Alla sottoscrizione  del protocollo d'intesa da parte di tutti i comuni e della Regione, sono seguiti infatti più incontri con le amministrazioni comunali volti a comprendere le problematiche da affrontare; diverse nel corso dei mesi anche le assemblee pubbliche localizzate e le riunioni aggiuntive, richieste da alcune categorie le cui attività hanno attinenza con il corso d'acqua del Potenza. 
Già dal maggio 2018, l'ascolto delle popolazioni del posto, ha offerto un primo contributo utile a conoscere diversi aspetti e criticità; ripreso l'iter dopo la pausa estiva, con l'avvio dei laboratori partecipati si sono definite alcune strutture. Ad ogni comune sono state date indicazioni di alcune situazioni puntuali e di problematicità latenti, sulle quali è stato suggerito di interloquire per capire come poter migliorare e collaborare. Dall'insieme di input, combinati con gli elementi derivanti dai quadri scientifici conoscitivi, un materiale che sarà poi da distillare in azioni e in una tabella finale. Quello di Treia era il penultimo incontro della prima fase di proposte che giunge a chiusura  col laboratorio partecipato previsto il prossimo martedì 26 novembre a Castelraimondo. A seguire, la sintesi strategica approntata e ancora in essere, verrà proposta alla Regione Marche nella giornata del 3 dicembre: l'ausipicio è che nell'arco di due- tre anni  si possa arrivare ad azioni calibrate e ad un impegno economico dell'ente regionale.
"Un lavoro impegnativo che proseguirà con nuovi incontri che consentano di dipanare ulteriori elementi - ha detto Brunelli- augurandoci di poter arrivare entro marzo 2020 ad un piano d'azione capace di raggiungere dei risultati depositati così da riuscire ad approntare azioni positive concrete, prima della tornata elettorale".
cc
E’ un intervento di portata storica quello che si appresta ad essere realizzatosul fiume Potenza, grazie allo stanziamento di fondi europei dell’asse 8 del Por Fesr, dedicati ai territori colpiti dal sisma . Di oltre 3 milioni di euro, l'intervento che interesserà il tratto che va dalla sorgente di Fonte di Brescia fino al ponte di Sant’Antonio a San Severino Marche.
Se ne è parlato ieri a San Severino presso la sede dell’Unione Montana Potenza Esino Musone, nel corso di un incontro organizzato dalla Regione Marche con  la particolare spinta propulsiva dell'assessore Angelo Sciapichetti. Alla riunione, presieduta da Matteo Cicconi alla guida dell’ente territoriale locale, oltre all'assessore Sciapichetti sono intervenuti il dirigente regionale ingegnere Vincenzo Marzialetti e i suoi collaboratori.

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E’ ormai da decenni che non viene realizzato un intervento sul letto fluviale di tale portata e, la riunione è servita in sostanza a tracciare i punti più significativi delle azioni da eseguire in tutto il tratto che va da Fiuminata fino a San Severino. All’incontro erano presenti i diretti interessati tra tecnici e Amministratori dei rispettivi territori comunali attraversati dal fiume Potenza.
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“Quanto al cronoprogramma- riferisce il presidente dell'Unione Montana-  nell'immediato  la struttura regionale competente provvederà a redigere il progetto cui farà seguito tutto l'iter procedurale e amministrativo necessario. I tempi sono comunque funzionali alla necessità o meno di alcuni passaggi, tuttavia- continua Matteo Cicconi- confidiamo e auspichiamo tutti nella più rapida realizzazione e messa in atto di quanto previsto e programmato. Un ringraziamento va sicuramente alla Regione Marche per aver voluto condividere con i territori , con i comuni e con l'Unione Montana, un progetto così significativo.che vede un investimento di risorse nell’ordine di oltre 3 milioni di euro  e la speranza – sottolinea il presidente- è che questi interventi volti alla prevenzione e messa in sicurezza dell' alveo fluviale e che lungo tutto il letto del fiume interesseranno le arginature, la sistemazione di ponti, la ripulitura delle aree di vegetazione, possa essere realizzato nel più breve tempo possibile”.


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I dodici Comuni dell’Unione Montana Potenza Esino Musone in un video dal titolo emblematico: “Un territorio straordinario”. Le immagini, disponibili anche sul canale YouTube all’indirizzo https://youtu.be/3g0kGYc_064, condensano in 13 minuti una serie di fotogrammi di panorami, monumenti e scorci suggestivi da vivere ma anche da promuovere e presentare ai turisti più attenti. 

Le riprese e il montaggio di Christian Bohm, per la regia di Nazareno Balani, mettono in risalto le bellezze di Apiro, Castelraimondo, Cingoli, Fiuminata, Gagliole, Esanatoglia, Matelica, Pioraco, Poggio San Vicino, San Severino Marche, Sefro e Treia. A firmare la produzione la Atlantide Videoservice.

Il tour virtuale conduce alla scoperta dei borghi storici, della città d’arte ma anche di una serie infinita di bellezze uniche: dal balcone delle Marche di Cingoli al castello di Lanciano, dal maestoso Cassero di Castelraimondo al percorso dei Vurgacci di Pioraco, al museo della carta e della filigrana, dal teatro Feronia di San Severino Marche alla pinacoteca civica “P. Tacchi Venturi”, dal lago di Castreccioni di Cingoli alla Collegiata di Apiro, dalla Rocca di Gagliole al museo di storia naturale, dal teatro Piermarini al museo Mattei di Matelica, dalla chiesa di Santa Maria Assunta a Poggio San Vicino alle cascatelle di Sefro, dalla piazza al museo archeologico di Treia. 
g.g.

 

 

Tavolo tecnico tra Regione Marche e Unione Montana Potenza Esino Musone per progettare e programmare una serie di interventi, in materia di sicurezza e di manutenzione, sull’alveo del fiume Potenza nel tratto che interessa i Comuni di Fiuminata, Pioraco e Castelraimondo. 

Gli amministratori locali, insieme al presidente dell’ente comunitario, Matteo Cicconi, hanno incontrato il dirigente regionale Vincenzo Marzialetti per avviare uno studio di fattibilità, e successivamente il necessario iter, al fine di salvaguardare l’alta valle del Potenza da problematiche concernenti il rischio idrogeologico ed esondazioni.

“E’ la prima volta che riusciamo a metterci seduti tutti insieme per avviare un tavolo tecnico su questa delicata materia – sottolinea il presidente Cicconi – Sono molto soddisfatto e felice che la Regione abbia accettato la proposta che è giunta dai sindaci. Solo ascoltando i territori, infatti, si possono a mio avviso prendere decisioni condivise e capaci di risolvere le problematiche locali”.
Gaia Gennaretti 

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