Romano Carancini, oggi consigliere regionale, ha salutato l’ormai ex questore di Macerata Antonio Pignataro, prossimo al trasferimento a Roma. Pignataro ha vissuto a Macerata, esercitando le sue funzioni, durante uno dei periodi più duri per la città, negli ultimi anni dell’amministrazione Carancini. Anni contraddistinti dalle vicende legate alla morte di Pamela Mastropietro e dal successivo raid di Luca Traini.

Pur non avendo un ruolo in città, Carancini ha voluto incontrare personalmente Pignataro per salutarlo e ringraziarlo, a livello sì istituzionale, ma anche umano, come affermato proprio dall’ex sindaco di Macerata ai microfoni di Radio C1 inBlu: “Il mio è stato un saluto istituzionale, ma anche umano, in ragione del rapporto che si è creato lavorando a fianco al dottor Pignataro in un momento drammatico per la città di Macerata, quando i fatti legati alle vicende Mastropietro e Traini hanno segnato profondamente la comunità. Pignataro, nominato da Minniti, ha svolto un lavoro molto importante, sapendo individuare le azioni migliori da mettere in campo per riportare ordine e serenità in città. Insieme a lui voglio ringraziare e ricordare con grande stima, anche gli ex comandanti dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, Michele Roberti e Amedeo Gravini, che insieme al Questore hanno saputo organizzare un lavoro coeso, in un’ottica di grande collaborazione tra le istituzioni”.

Carancini conclude: “Mi fa molto piacere aver portato anche i saluti di Dino Latini, presidente del Consiglio Regionale, che mi ha incaricato di salutare Pignataro e di portargli un dono istituzionale, ringraziandolo per quanto ha fatto per Macerata e di conseguenza anche per le Marche”.

Il Questore Pignataro è stato trasferito a Roma, dove prenderà servizio il prossimo primo dicembre.

Red.
Sono stati identificati gli autori delle minacce al sindaco di Potenza Picena e al Questore di Macerata.
È stata portata a termine la brillante operazione portata avanti dalla DIGOS di Macerata dopo che il 24 aprile scorso, in occasione dell'Anniversario della Liberazione, a Potenza Picena comparvero, affissi in vari punti della città,  numerosi volantini adesivi con la fotografia del sindaco Noemi Tartabini  raffigurata a testa in giù e la frase "CREDERE, OBBEDIRE, PENZOLARE" con chiaro riferimento alle note vicende di Piazzale Loreto.

Immediata la reazione della Questura di Macerata che, grazie al dispositivo di sicurezza disposto dal Questore Antonio Pignataro in occasione della festività del 25 aprile, ha consentito un intervento immediato a Potenza Picena da parte degli uomini della DIGOS diretta dal Vice Questore Maria Nicoletta Pascucci, che hanno potuto da subito raccogliere preziosi elementi probatori successivamente diventati decisivi  per le indagini e per la successiva individuazione dei responsabili del gesto.

La fotografia del sindaco Tartabini, peraltro risalente a quando era in gravidanza, suscitò subito le reazioni di tutte le forze politiche che condannarono in modo unanime l'ignobile gesto. La fotografia si diffuse velocemente in rete e la notizia ebbe da subito ampio risalto sia sulla stampa locale che nazionale.


Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Macerata, in particolare in prima persona  dal Procuratore Giovanni Giorgio, condotte sia con metodi tradizionali che telematici attraverso la testimonianza di decine di persone, l'attenta visione dei video registrati dalle telecamere di sorveglianza, servizi di appostamento e pedinamento, l'approfondita analisi  dei dati raccolti e dei tabulati telefonici nonchè le perquisizioni locali effettuate in provincia, hanno consentito di chiudere il cerchio intorno a due soggetti, entrambi residenti in provincia che sono stati denunciati e indagati dalla Procura della Repubblica per il reato di minaccia aggravata. Sono tutt'ora in corso ulteriori indagini per verificare se nella vicenda siano coinvolte anche altre persone.

GS




Un patto tra Comune, Prefettura, Forze dell’Ordine e cittadini per tutelare la sicurezza urbana attraverso azioni di controllo, prevenzione e di contrasto alle forme d’illegalità presenti nel territorio. E’ una moderna concezione della sicurezza urbana, quella contenuta nei due protocolli sottoscritti a Macerata, alla presenza del vice ministro all’Interno Matteo Mauri, da Comune, Prefettura e Forze dell’Ordine, nella quale la cittadinanza diventa parte attiva, a supporto del ruolo imprescindibile svolto dalle Forze dell’Ordine, nel contrasto delle azioni di criminalità, nonché dell’azione della Amministrazione comunale per favorire migliori condizioni di vivibilità.

incontro in prefettura
 
La giornata del ministro Mauri a Macerata è iniziata alle 9 in Prefettura, dove si è svolto l’incontro con i rappresentanti delle Forze dell’ordine e delle istituzioni. Presenti, con il prefetto Iolanda Rolli, il sindaco Romano Carancini,  il questore Antonio Pignataro, il  comandante provinciale dei Carabinieri Michele Roberti, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Amedeo Gravina, il vice comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Mirko Mattiacci, l’assessore alla sicurezza Mario Iesari.

Il vice ministro ha poi inaugurato in Comune la sala operativa della videosorveglianza della Polizia Locale, diretta dal comandante Danilo Doria, e dopo una visita allo Sferisterio si è recato al Parco di Fontescodella divenuto luogo simbolo di un’azione sinergica di controllo per la sicurezza del territorio che insieme ad un intervento di riqualificazione e manutenzione lo ha restituito alla fruizione pubblica e alla città.

Taglio del nastro 001
 

 “A Macerata abbiamo siglato oggi due importanti Protocolli per garantire al meglio la sicurezza dei cittadini. - afferma il vice ministro Mauri - Oltre alle fondamentali attività di presidio del territorio da parte delle Forze di polizia, è necessario al contempo lavorare sul piano sociale. La repressione deve andare di pari passo con interventi di prevenzione del disagio e di riqualificazione urbana, secondo un modello di sicurezza integrata.”
 
“Sono stati due anni di intenso lavoro” - ha sottolineato il prefetto Rolli, che si accinge a lasciare la città per altro incarico – “Un lavoro di condivisione e coesione di una squadra che si è rafforzata, creando un nuovo modello di sistema per la sicurezza, nato dal confronto tra le forze di polizia e le istituzioni, perché dal confronto nascono le cose migliori.”

Il sindaco Romano Carancini ha ringraziato il vice ministro Mauri per la visita a Macerata che “dà la misura della sensibilità del governo su questo tema.” - ha sottolineato il primo cittadino – “Oggi abbiamo siglato un accordo importante, un progetto dinamico che coinvolgerà anche tanti altri Comuni della provincia per tutelare la sicurezza dei cittadini attraverso non solo la repressione e il controllo ma la prevenzione e la partecipazione della cittadinanza per creare una comunità salda.” Il sindaco ha poi ringraziato l’assessore Mario Iesari che in questi anni ha portato avanti e coordinato questo importante lavoro di squadra per la sicurezza urbana e la videosorveglianza. Un progetto e un sistema che proseguirà ancora in un ottica di collaborazione tra enti locali estendendosi a ulteriori 25 comuni della regione (province di Ancona, Macerata Fermo, Ascoli Piceno), per ampliare la rete di controllo del territorio.

f.u.

Visita Parco Fontescodella 001
Visita Parco Fontescodella

Incontro con associazioni 001
Incontro con le associazioni 

Scendono da 1000 a 100 le patenti ritirare per guida sotto l'effetto di stupefacenti o alcol.
È questo il bilancio dell'attività svolta dalla polizia con la soddisfazione del questiore Antonio Pignataro e della citadinanza che ha riconosciuto l'impegno nei controlli di prevenzione per la sicurezza stradale.

"Appena un anno fa - si legge nella nota della questura - le patenti ritirate erano state circa 1000, gli incidenti stradali erano stati numerosi specie nelle prime ore del mattino, quando  i giovani avventori usciti dai locali notturni si mettevano al volante sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o alcoliche. Attualmente grazie ai numerosi servizi svolti a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica si assiste, quindi, ad un drastico abbattimento dei ritiri delle licenze di guida registrando una statistica di circa 100 provvedimenti.

Il messaggio di controllo da parte della Polizia è stato completamente recepito dai giovani - sottolinea la questura - , la maggior parte dei quali si riconosce e si identifica nella Polizia di Stato, individuando negli operatori dei  paladini che mirano a tutelare la comunità e che hanno dato ai loro genitori una sicurezza ed una tranquillità senza precedenti.

L’attività finora svolta ha determinato un punto di rottura rispetto al passato ed ha permesso di assicurare i massimi risultati conseguibili con la gratitudine dell’intera comunità per il lavoro svolto".

Risultati che faranno proseguire, senza soluzione di continuità, il protocollo operativo in atto ormai da mesi. Una prosecuzione necessaria anche nei mesi estivi durante i quali la ripresa della movida lungo il litorale marchigiano, caratterizzato dalla considerevole presenza di locali all’aperto, rappresenta terreno fertile per il riacuirsi di situazioni potenzialmente pericolose.

"L’impegno profuso - prosegue la nota - ha permesso non solo di contenere, relativamente all’area di interesse, la diffusione del virus, ma l’analisi dei risultati conseguiti effettuata alla riapertura dei locali ha evidenziato come, contrariamente alle aspettative ipotizzate, i casi di guida in stato di ebrezza sono rimasti contenuti e, se rapportati allo stesso periodo dello scorso anno, gli stessi risultano notevolmente diminuiti se non totalmente azzerati in determinati weekend".


GS

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