Movida lungo la costa, denunce e multe per il mancato rispetto delle misure anti contagio
29 Ago 2020
Mancato rispetto delle misure anticontagio nella movida lungo la costa, intervengono i carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche. I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno sanzionato due attività commerciali del centro civitanovese, un noto bar pasticceria ed un kebab, ove sono state accertate irregolarità relative al mancato impianto ed aggiornamento del registro delle operazioni di igienizzazione, l’omessa informazione ai clienti delle misure di prevenzione, la presenza di persone sprovviste di mascherina, nonchè l’utilizzo di mascherine non conformi a quanto stabilito dal decreto ministeriale.
A Porto Potenza i carabinieri della locale stazione hanno scoperto 25 giovani, alcuni dei quali minorenni, che avevano organizzato una festa con musica e balli senza tener conto delle norme relative al distanziamento sociale e sprovvisti di mascherina. I giovani sono stati identificati e multati.
Denunciata, infine, alla Procura della Repubblica e multata di 400 euro una trentaduenne fermana che ha tentato invano di eludere i controlli dei militari, ingiuriando e aggredendo gli agenti che le contestavano il mancato utilizzo della mascherina obbligatoria mentre passeggiava in pieno centro a Civitanova.
f.u.
A Porto Potenza i carabinieri della locale stazione hanno scoperto 25 giovani, alcuni dei quali minorenni, che avevano organizzato una festa con musica e balli senza tener conto delle norme relative al distanziamento sociale e sprovvisti di mascherina. I giovani sono stati identificati e multati.
Denunciata, infine, alla Procura della Repubblica e multata di 400 euro una trentaduenne fermana che ha tentato invano di eludere i controlli dei militari, ingiuriando e aggredendo gli agenti che le contestavano il mancato utilizzo della mascherina obbligatoria mentre passeggiava in pieno centro a Civitanova.
f.u.
I carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche, a seguito di ordinanza emessa dal Gip, hanno arrestato Maamri Mokhles, tunisino domiciliato a Porto Potenza Picena, responsabile del reato continuato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il provvedimento scaturisce da complesse ed articolate indagini condotte dai militari del Nucleo Operativo e relative allo spaccio nella città rivierasca. Grazie a specifici servizi di osservazione e alla positiva documentazione di numerose cessioni di sostanze stupefacenti, per lo più accertate presso la stazione ferroviaria, i giardini di varco al Mare ed il Corso Umberto nel periodo compreso tra gennaio e marzo di quest’anno, i militari sono riusciti a dimostrare la sussistenza di indizi a carico dello straniero, responsabile di oltre ‘mille’ episodi di spaccio di eroina e cocaina.
Il quadro probatorio, unito alla possibilità concreta di reiterazione del reato, oltre alla sua manifesta e qualificata attitudine allo spaccio di sostanze stupefacenti, ha convinto il giudice a disporre a carico del trentaquattrenne tunisino, irregolare sul territorio nazionale, la misura della custodia cautelare in carcere.
L’arrestato è stato arrestato e tradotto presso il carcere di Ancona Montacuto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
f.u.
Il provvedimento scaturisce da complesse ed articolate indagini condotte dai militari del Nucleo Operativo e relative allo spaccio nella città rivierasca. Grazie a specifici servizi di osservazione e alla positiva documentazione di numerose cessioni di sostanze stupefacenti, per lo più accertate presso la stazione ferroviaria, i giardini di varco al Mare ed il Corso Umberto nel periodo compreso tra gennaio e marzo di quest’anno, i militari sono riusciti a dimostrare la sussistenza di indizi a carico dello straniero, responsabile di oltre ‘mille’ episodi di spaccio di eroina e cocaina.
Il quadro probatorio, unito alla possibilità concreta di reiterazione del reato, oltre alla sua manifesta e qualificata attitudine allo spaccio di sostanze stupefacenti, ha convinto il giudice a disporre a carico del trentaquattrenne tunisino, irregolare sul territorio nazionale, la misura della custodia cautelare in carcere.
L’arrestato è stato arrestato e tradotto presso il carcere di Ancona Montacuto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
f.u.
Il Covid 19 ferma l’Italia, ma non i malintenzionati. I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Civitanova Marche, impegnati nelle operazioni di controllo del territorio, sono intervenuti nei pressi dello stabilimento balneare G7 dove ignoti avevano tentato di scavalcare la recinzione, dileguandosi all’arrivo della pattuglia con uno dei soggetti che, dandosi alla fuga, ha perduto il proprio cellulare grazie al quale i militari stanno cercando di risalire all’identità.
Un secondo intervento dei carabinieri si è reso necessario in via Principe di Piemonte, dove due uomini stavano forzando le portiere di alcune auto in sosta. Accortisi della presenza dei carabinieri i due si sono dati alla fuga, con i militari che sono riusciti a bloccare un 27enne extracomunitario, domiciliato in città, che è risultato essere il proprietario del cellulare rinvenuto lungo la battigia.
Così per l’uomo sono scattate le manette, mentre il complice è ancora ricercato.
f.u.
Un secondo intervento dei carabinieri si è reso necessario in via Principe di Piemonte, dove due uomini stavano forzando le portiere di alcune auto in sosta. Accortisi della presenza dei carabinieri i due si sono dati alla fuga, con i militari che sono riusciti a bloccare un 27enne extracomunitario, domiciliato in città, che è risultato essere il proprietario del cellulare rinvenuto lungo la battigia.
Così per l’uomo sono scattate le manette, mentre il complice è ancora ricercato.
f.u.
Minaccia la mamma per costringerla a consegnargli soldi, poi addirittura la aggredisce con calci e pugni. Tutto ciò nonostante il divieto di avvicinamento alla sua abitazione impostogli dal Tribunale di Macerata a seguito delle numerose denunce sporte dalla donna contro suo figlio. L'episodio è avvenuto a Recanati. La donna, dopo essere stata aggredita è riuscita a barricarsi in casa e a chiamare i carabinieri che, giunti sul posto mentre l'uomo stava tentando di rompere la porta della stanza in cui si era chiusa sua madre con in mano un grosso coltello da cucina, hanno messo le manette ai polsi del giovane, sequestrandogli anche, oltre alle due carte di credito sottratte alla madre, cinque grossi coltelli da cucina usati durante il tentativo di aggressione. La donna è stata subito trasportata presso il pronto soccorso per gli accertamenti sanitari e le cure necessarie e dimessa con prognosi di dieci giorni.
g.g.
g.g.