“Dati importanti che certificano come la ricostruzione dei territorio colpiti dal sisma sta avanzando ad un buon ritmo”. A sostenerlo il Commissario straordinario Giovanni Legnini sulla base dei dati appunto forniti dalla Cassa depositi e prestiti che certificano il record dei pagamenti alle imprese impegnate nella ricostruzione in questi primi cinque mesi del 2022. Sono stati, infatti, erogati quasi 500 milioni di euro con un incremento del 66% rispetto al 2021.

“Alla fine di aprile – prosegue Legnini - a fronte di 22.500 domande di contributo presentate dai privati ne sono state approvate quasi 13.800, con la concessione di 4,1 miliardi di euro. In tutto il cratere sisma 2016 sono stati completati 6.900 cantieri ed in questo momento ce ne sono altri 6.780 autorizzati ed in fase di lavorazione. La revisione del prezzario, la conferma del Superbonus 110% fino al 2025 per le eventuali spese in accollo ai proprietari, l’accelerazione delle procedure e la stabilizzazione della normativa, offrono oggi ai cittadini, ai tecnici e alle imprese, che possono contare su pagamenti rapidi e liquidi, le migliori condizioni possibili per dare un nuovo decisivo impulso alla ricostruzione di questa grande area del paese, che anche grazie ai fondi del Pnrr per le aree sisma può guardare al futuro con grande speranza”, ha concluso il Commissario.
Nuovo accordo tra banche e Cassa Depositi e Prestiti per accelerare i tempi di erogazione delle somme concesse a titolo di contributo per la riparazione degli edifici danneggiati dal sisma del 2016.

"In base al nuovo accordo - si legge in una nota della struttura commissariale - Cassa Depositi e Prestiti provvederà ad effettuare due erogazioni mensili alle banche convenzionate anche ad agosto e dicembre, invece che una come è stato fatto finora. Gli istituti di credito, da parte loro, si impegnano ad erogare i contributi di ricostruzione riconosciuti sulla base degli stati di avanzamento dei lavori, utilizzando le anticipazioni della Cassa DP, entro tre giorni lavorativi anzichè cinque".

Il commissario Giovanni Legnini ha sottolineato la necessità che gli istituti convenzionati si attengano ai nuovi tempi di erogazione dei pagamenti: “Ringrazio la Cassa Depositi e l’Associazione Bancaria - ha detto - . E’ un passo avanti, una risposta alle istanze dei cittadini e delle imprese sui tempi di pagamento, di cui ci siamo fatti portavoce, e alle esigenze di questa nuova fase della ricostruzione, molto più veloce del passato, che non può prescindere dall’efficienza del sistema finanziario”.

GS
L’imminente acquisizione delle filiali Ubi Banca da parte di due gruppi bancari differenti: BPER e Banca Intesa preoccupa il sindaco di Caldarola che accende i riflettori su un problema che ancora una volta colpisce i terremotati.

"La comunità di Caldarola - scrive Luca Maria Giuseppetti in una nota -, così come altri comuni del centro Italia colpiti dal terremoto, potrebbe subire un nuovo disagio che, con uno sguardo proiettato verso un probabile futuro, può trasformarsi in un vero e proprio disservizio.

Uno dei due gruppi bancari, infatti, non è abilitato alla trattazione delle pratiche legate alla ricostruzione post terremoto. Nel dettaglio proprio la BPER, la cui filiale sarà presente a Caldarola, non è convenzionata con ABI – Cassa Depositi e Prestiti.

Gli utenti quindi, anche molti anziani, saranno costretti ad espletare le pratiche relative  ai danni sisma nella sede più vicina del gruppo bancario Intesa. Ciò comporterà - denuncia il sindaco - per forza di cose ritardi, perché dovranno essere aperte posizioni nuove con nuovi clienti, spostamenti, file e inutili lungaggini.

Senza considerare il possibile pericolo di una probabile chiusura della filiale di Caldarola in un futuro non troppo lontano, per una drastica diminuzione dell’utenza costretta a migrare in altre filiali per portare avanti le pratiche legate alla ricostruzione".

Per scongiurare queste possibile conseguenze il sindaco Giuseppetti rivolge il suo appello, che si unisce a quello di altri sindaci, alla direzione BPER la cui sede centrale è in Emilia Romagna, regione “gemellata” con Caldarola e che ha sempre dimostrato vicinanza e comprensione dopo il terremoto.

Giuseppetti chiama in causa anche la Regione Marche e il Commissario per la Ricostruzione Legnini: “Sono più di 4 anni - dice - che combattiamo con tenacia i danni economici, morali e sociali che il sisma ci ha causato, da un anno affrontiamo e combattiamo il Covid, che comporta problemi a tutti, ma ai terremotati che vivono nelle piccole SAE sicuramente di più. Non ci si può mettere anche la burocrazia ad accentuare le difficoltà. L’appello, a chi di dovere, è di non vanificare quanto fatto fino ad oggi per snellire e accelerare le pratiche - conclude il primo cittadino - speriamo il prima possibile di superare anche questo ennesimo problema”.

GS

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