“Non vedo appelli e inviti rivolti a Tolentino Popolare”. Alessandro Massi, ex assessore della giunta Pezzanesi e leader dell’associazione, ha commentato così il messaggio arrivato dai coordinatori comunali del centrodestra della città, intenzionati a proporre un fronte simile al modello Marche per le prossime elezioni amministrative. Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Udc uniti in coalizione e “aperti al dialogo e al confronto con tutte le forze politiche che intendono rispondere ai bisogni della popolazione – hanno detto proprio i coordinatori –, non abbiamo preclusioni verso nessuno. Il nostro invito a un confronto sui temi importanti per la città non ha ancora avuto riscontro positivo da parte delle forze con le vorremmo dialogare”.

Avrebbe potuto essere un assist vero e proprio per Massi, ma l’ex assessore non la vede così: “Molti hanno creduto i partiti si rivolgessero a me, ma non credo: io sono fuori dalla coalizione di centrodestra. Pezzanesi è il deus ex machina della politica di quell’area da anni e penso sia strano che i partiti vogliano riprendere in pugno la situazione dopo aver lasciato tutto in mano al sindaco e a Silvia Luconi. Non ci vedo un appello a me – spiega Alessandro Massi –, anche perché io faccio politica con chiarezza. Se nel comunicato del centrodestra avessi letto ‘dialogare con coloro che negli ultimi anni sono stati estromessi’, allora ci avrei letto un invito. Il messaggio potrebbe essere per Stefano Gobbi, per lo stesso Pezzanesi e la sua civica Tolentino nel cuore. Io ho letto semplicemente un appello generalizzato, che in politica può valere tutto e niente. Per me vale niente: non c’è un progetto, non c’è un’indicazione, non c’è chiarezza. Se i partiti vogliono tornare a fare politica, facciano nomi, cognomi e presentino un’idea”.

In foto Aloisi, Massi e Montemarani di Tolentino Popolare

l.c.
Il centrodestra corre unito anche a San Severino. Scioglie la riserva anche il coordinamento locale di Forza Italia che, dopo l'ufficializzazione della candidatura di Tarcisio Antognozzi, aveva deciso di temporeggiare.
Negli ultimi giorni, infatti, non era ancora chiaro se il partito di Silvio Berlusconi avrebbe scelto di appoggiare l'ex assessore dell'amministrazione Piermattei e quindi correre con il cosiddetto "modello Marche" o se invece avrebbe preferito smarcarsi e sostenere il sindaco uscente.
Con una nota, invece, gli azzurri fugano ogni dubbio: "Il Circolo di Forza Italia di San Severino Marche - scrivono - in vista delle elezioni per il rinnovo della consiliatura che dovrà amministrare la città a partire dal 4 ottobre prossimo esprime il proprio sostegno alla coalizione di centrodestra che vede quale candidato alla carica di sindaco del nostro Comune Tarcisio Antognozzi. Questa adesione - specificano - è la conferma delle intenzioni già espresse lo scorso marzo ed aprile quando si auspicava vivamente l’unione del centrodestra. In quella occasione fu steso un attento e preciso programma elettorale ispirato ai nostri ideali che auspichiamo possano essere di sostegno e di aiuto, attraverso i candidati, alla coalizione che parteciperà alla tornata elettorale".

GS





La sintesi a lungo ricercata dal centrodestra settempedano è stata finalmente raggiunta. Sarà Tarcisio Antognozzi, già assessore della giunta Piermattei, il candidato sindaco del centrodestra di San Severino. Lo ha fatto sapere Fratelli d'Italia con una nota, dopo che nei giorni scorsi le trattative sul tavolo a cui sedevano Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega e Udc avevano subito una decisa e decisiva accelerazione.

Antognozzi dunque è il primo candidato a uscire ufficialmente allo scoperto, mentre non sono ancora chiare le altre personalità che comporranno la lista che correrà il prossimo ottobre alla fascia tricolore. Appoggiato da Udc, Lega e FdI, proprio Antognozzi ha commentato: "Sono molte le proposte sul tavolo, molte le idee. La nostra sarà una lista civica moderata. Stiamo lavorando a una progettualità che sappia includere personalità e vedute proprie del mondo civico e, appunto, moderate. La nostra formazione - conclude il candidato sindaco - si avvarrà dei contributi della società civile, dell'associazionismo e delle attività produttive". 

l.c.
Incessanti e laboriose le manovre che il centrodestra di San Severino sta portando avanti in questi giorni. Scenari che si sovrappongono, cambiano e si mescolano. La presumibile calma di ferragosto non ha infatti smorzato le trattative, ormai decisive, per un accordo tra le varie forze della coalizione. Non è ancora chiaro come si strutturerà il centrodestra settempedano a cinquanta giorni dalle urne, e la discussione gravita proprio intorno a questo tema: quali i nomi che potranno mettere d'accordo i quattro partiti? 

Su questo si lavora incessantemente, mentre le indiscrezioni parlano di un fine settimana decisivo in questo senso. Trovare figure condivise da Fratelli d'Italia - sembrato negli ultimi mesi la stella polare della coalizione, il partito con il pallino in mano - Lega, Forza Italia e Udc, significherebbe arrivare al 2 settembre (termine ultimo per la presentazione delle liste, ndr) con un centrodestra di larghe intese, capace di inglobare anche alcune delle realtà e delle personalità civiche non ancora affiliate alla concorrenza. Un risultato che auspicano dai vertici dei diversi partiti, che riporterebbe il centrodestra ai massimi livelli di competitività. Questo per evitare le divisioni intestine che, in passato, hanno portato alla sconfitta di Chiodi prima e di Panicari poi. 

Possibile che gli incontri decisivi e le soluzioni definitive si realizzino proprio a cavallo di questo ferragosto: da una parte l'unione e la maxi coalizione con apertura al civismo, dall'altra il rischio di un nuovo centrodestra diviso, con i vari schieramenti a sottrarre voti alla coalizione che sarebbe necessariamente più forte. Tra qualche giorno il quadro definitivo.

l.c.
“Siamo ancora alla ricerca di un metodo condiviso, ma dagli incontri con i referenti locali emergono segnali positivi”. Riccardo Sacchi, nelle sue vesti di coordinatore provinciale di Forza Italia, fa il punto sulle questioni dell’universo centrodestra a due mesi dalla tornata elettorale. San Severino è tra i Comuni più importanti che andrà alle urne, e la situazione settempedana è ancora in divenire.

“Metodo” dice Sacchi. La discussione deve necessariamente ruotare intorno ai motivi di questa ricerca. Cosa intende il coordinatore? Certamente l’indicazione che arriva dalle sue parole è quella di un panorama ancora poco nitido. Le intenzioni del centrodestra – lo abbiamo visto e ascoltato più volte dai diversi protagonisti – sono quelle di trovare un punto di contatto tra le quattro galassie (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Udc, ndr), ma sono questioni su cui i massimi esponenti settempedani, guidati dai relativi referenti provinciali, stanno discutendo senza soluzione di continuità da almeno un mese.

Cosa emerge da queste discussioni tra gruppi politici e attori protagonisti è ancora poco semplice da scorgere. Sembrerebbe, però, che la disputa sia più sulle personalità che non sui programmi. Le esigenze e le sfide che la prossima amministrazione deve affrontare sono, orientativamente, note ai più: il procedere della ricostruzione pubblica, l’incedere di quella privata, l’ospedale, la bretella. Trasversali i temi che occuperanno l’agenda del prossimo governo comunale al netto del colore politico, su cui già la frazionata politica settempedana aveva saputo far quadrato. Evidentemente i programmi delle varie liste potranno differire sui “metodi” di risoluzione dei problemi, non sulla loro individuazione.

Torniamo quindi al “metodo” citato da Sacchi. Probabile che gli abboccamenti debbano essere trovati proprio sulle diverse soluzioni che i vari politici – ancora tabù parlare di nomi – vorrebbero offrire. A questo punto spingere un personaggio piuttosto che un altro significherebbe scegliere una soluzione piuttosto che un’altra. Potrebbe essere questo il motivo per cui le manovre del centrodestra siano ancora nascoste e – sembrerebbe – lente.

l.c.
Mentre il leader del Carroccio, Matteo Salvini, ha dedicato la mattinata di ieri alle Marche, partendo da Osimo e toccando altri centri tra cui Montegranaro e Fermo, potrebbe essere Fratelli d'Italia ad aggiudicarsi il candidato del centrodestra per le possime elezioni regionali.
Una conferma che potrebbe arrivare nelle prossime ore a seguito di diverse riunioni tra i vertici dei principali partiti del centrodestra da cui dovrebbe emergere il nome del deputato Francesco Acquaroli, come rivendicato da Giorgia Meloni già a dicembre scorso.
Se così fosse decaderebbe quindi il nome di Fabrizio Ciarapica, sindaco di Civitanova, che era il favorito delle liste civiche e del leader della Lega.
Un nome, quello di Acquaroli, che sta prendendo piede sul tavolo nazionale di centrodestra che alla fine sembra possa essere disposto a cedere sul primo dei nomi fatti da tempo, nonostante la Lega abbia subito rifiutato le candidature della Meloni in tutte le regioni di riferimento. 
Una volta confermato il deputaro resta poi da capire quali saranno i nomi che sosterranno questa candidatura.

GS

Svolto stamane lo scrutinio per il rinnovo del consiglio provinciale. Passa in maggioranza il centrodestra che si aggiudica cinque seggi: dalla lista "Centrodestra Macerata" sono stati scelti Fabrizio Ciarapica e Filippo Saltamartini, rispettivamente sindaci di Civitanova e Cingoli, Deborah Pantana e Paolo Renna, consiglieri comunali di Macerata, e Debora Brugnola consigliere di Esanatoglia. Passa invece a quattro seggi da sei che ne aveva in partenza, la sinistra rappresentata dalla lista "Territori Maceratesi": i nomi degli eletti sono Paolo Micozzi e Enrico Marcolini, consiglieri di Macerata, Francesco Acquaroli, consigliere di Morrovalle, e Stefania Settimi, consigliere di Corridonia. Conferma tre seggi la lista moderata, di centro, denominata "Per la nostra terra delle Armonie": il bis per Tarcisio Antognozzi, assessore di San Severino, poi Rossella Ruani, consigliere di Morrovalle e Rosalba Ubaldi, vicesindaco di Porto Recanati.

Non è fra gli eletti il consigliere comunale di Tolentino, Sonia Dignani, e senza rappresentante in Provincia anche i Comuni della montagna (ex Comunità Montana di Camerino) che a priori avevano deciso di non candidare nessuno.

g.g.

 

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo