Fucili: "Distretto biologico unico, possibilità di valorizzare anche la filiera zootecnica"
16 Feb 2021Sono queste le parole con le quali il presidente di Coldiretti Macerata, Francesco Fucili, ha commentato l'annuncio del vicepresidente regionale Mirco Carloni che ha presentato i nuovi criteri per il riconoscimento dei Distretti del cibo annunciando un sistema unico per il biologico, chiamato a valorizzare al massimo questo comparto che caratterizza la nostra regione, ai vertici italiani per incidenza sulle superfici agricole.
“In tutti i nostri territori – prosegue Fucili - dalla costa all'entroterra ci sono molte imprese che già da decenni operano in regime bio, dalla coltivazione di cereali e foraggi, alla gestione dei pascoli. Nella zona di Matelica abbiamo molte aziende vitivinicole e anche lungo le aste fluviali del Potenza e del Chienti anche diverse aziende orticole fanno vendita diretta di prodotti biologici. La stessa zootecnia, compresa la filiera avicola sia da carne che da uova, che può già contare su una larga diffusione di produzioni dedicate di cereali e leguminose per mangimi, potrebbe trarne giovamento distinguendosi dal convenzionale, valorizzandosi così sul mercato. Il Distretto unico potrebbe avere anche questa finalità”.
La Coldiretti di Macerata sta portando avanti, insieme ai produttori del territorio, progetti che mirano a far aumentare la consapevolezza dei cittadini anche nelle scelte alimentari.
“Come coldiretti stiamo dando il nostro piccolo ma significativo contributo”- dichiara Giordano Nasini, Direttore Coldiretti della provincia di Macerata - “Lo stiamo facendo attraverso una realtà che ormai si è consolidata e si sta sempre più consolidando, che è quella del Mercato Coperto di Campagna Amica, dove i nostri i produttori agricoli provenienti dalla provincia di Macerata e in special modo dall’entroterra, in uno spazio a loro dedicato possono mettere nella disponibilità di tutti i cittadini Maceratesi il vero km 0. Questo per noi significa dare sostegno ai territori, alla biodiversità e all'ambiente.
È ovvio che la filiera corta e il km 0, è una parte di quello che è il nostro progetto Coldiretti, perché la pandemia ha messo in evidenza quelle che sono le criticità del sistema, un sistema fragile, dove diventa centrare la sovranità alimentare che vogliamo garantire con il km 0 e con dei progetti di filiera che si contrappongono allo strapotere delle grandi multinazionali”.
Barbara Olmai
Originario di Montecassiano è stato da sempre in prima linea per migliorare le condizioni di vita degli agricoltori. Oltre all'impegno nell'associazione
degli agricoltori Latini è stato anche impegnato in politica nelle fila della Democrazia Cristiana, ricoprendo la carica di consigliere regionale dal 1985 al 1990.
Il funerale sarà celebrato domani, martedì 6 ottobre, alle 10 alla chiesa di Sambucheto.
f.u.

"Purtroppo le tanto attese piogge si sono in alucne zone della provincia trasformate in eventi estremi - segnala il presidente di Coldiretti Macerata Francesco Fucili - La grandine, caduta copiosamente, ha causato numerosi danni alle colture in atto, principalmente cereali, grano duro, orzo, foraggi, ma anche alle colture orticole. Un danno ancora da quantificare in una zona particolarmente estesa, ma purtroppo in alcuni casi è stato completamente vanificato il lavoro di un intero anno".

f.u.

“Le nostre imprese florovivaistiche- spiega il direttore di Coldiretti Macerata Giordano Nasini- non rientrano purtroppo all’interno del Decreto ministeriale che autorizza la possibilità di continuare a commercializzare leproduzioni da un punto di vista agroalimentare. Ovvio che, in un momento come quello che stiamo vivendo, il materiale prodotto dai nostri florovivaisti potrebbe non considerarsi di prima necessità, ma il dato reale è che si sta mettendo a dura prova un settore fondamentale e strategico anche per la nostra provincia e che ruota intorno a molte imprese e molti lavoratori. Il nostro appello è nei confronti delle pubbliche ammnistrazioni e, personalmente– aggiunge Nasini- ho inviato anche una comunicazione al Prefetto di Macerata affinchè, nel rispetto totale e assoluto delle norme di prevenzione e sicurezza ( lavaggio mani, mascherine, distanza superiore ad un metro)si possa dare la possibilità di tenere aperte queste tipologie di attività che in questo periodo dell'anno erano pronte con piantine da utilizzare per gli orti o con le coltivazioni floreali che rischiano di appassire “.
Nell’appello alle ammnistrazioni dei comuni, la richiesta ai sindaci di affidare alle aziende del florovivaismo, tramite assegnazione diretta e senza gara, lavori per la piantumazione di aree pubbliche, la sistemazione di giardini e parchi comunali, l’implementazione delle aree verdi e la manutenzione del verde urbano.
Colpiti dall’emergenza causata dal Covid-19, sono anche altri settori fondamentali per l'economia delle aziende agricole.
“Con l’arrivo della Pasqua- conclude Nasini- siamo molto preoccupati anche per il settore dell'allevamento di agnelli e- sottolinea Nasini- qui l’appello lo facciamo alla grande distribuzione, ai negozi di vicinato e supermercati, affinchè si acquisti carne e prodotti locali, perché il rischio è che se arriva prodotto estero, la qualità straordinaria delle carni e delle produzioni delle nostre montagne, resterà invenduta”.
Messo a dura prova anche il settore vitivinicolo, a causa del blocco delle esportazioni e di tutto il canale della ristorazione e delle mense. Preoccupa molto anche il comparto del fresco, come latte e relativi prodotti di trasformazione che, in un periodo di estrema di difficoltà per tutti, rischia di andare perso.
C.C.
“Oltre ai danni alle colture che denunciamo da anni, oltre al fatto di non poter scegliere quali colture mettere a dimora – segnala Francesco Fucili, presidente di Coldiretti Macerata - per chi vive nell’entroterra c’è anche questo rischio: nel migliore dei casi, quando non si tratta di incolumità personale, bisogna mettere in conto dei soldi per riparare o acquistare, a seconda dell’entità dei danni, i mezzi. L’equilibrio è saltato da tempo e per tornare ad avere il controllo della situazione occorre mettere in atto tutti gli strumenti ordinari e straordinari per abbassare il numero di capi, anche tramite abbattimenti”.
E' di pochi giorni fa la notizia di un altro incidente causato da cinghiali a San Severino nei pressi dell’ospedale. Proprio per chiedere un intervento delle Istituzioni, Coldiretti ha manifestato lo scorso 7 novembre davanti a Montecitorio a Roma. Nella Capitale anche tanti esasperati agricoltori della provincia maceratese.
cc


A lanciare l'allarme è la Coldiretti: "Dall’inizio dell’anno - scrive in una nota - , in Italia, sono stati registrati oltre 2 eventi meteorologici straordinari e distruttivi al giorno tra grandinate, trombe d’aria, nubifragi e tempeste di neve. Fenomeni in aumento del 12% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno secondo una rielaborazione di Coldiretti Marche su dati Eswd. L’evento di ieri arriva al termine di un giugno dal caldo record che ha registrato temperature di due gradi superiore rispetto alla media degli ultimi 20 anni, a sua volta anticipato dal maggio freddo e piovoso. Una situazione disastrosa soprattutto nelle province di Ancona e Macerata".
“Siamo in piena fase emergenziale – denuncia Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche - poiché nelle campagne della nostra regione lo scenario è apocalittico. I danni riscontrati sono ingenti e hanno colpito in maniera trasversale tutte le province e ogni tipologia di realtà produttiva, dai frutteti agli oliveti, dalle aziende zootecniche a quelle a seminativi, senza risparmiare le strutture di vivai ed agriturismi. La nostra agricoltura sta vivendo delle ore di indicibile difficoltà con la compromissione non solo del raccolto di stagione ma di tutte le attività future. È necessario che venga richiesto lo stato di calamità e che ogni organo di competenza si adoperi affinché nessuno degli imprenditori e dei cittadini colpiti rimanga solo”.
L’area più colpita è quella del Conero dove tra Osimo, Numana, Castelfidardo e Camerano si sono registrati danni ingenti alle colture da orto come meloni e pomodori (già in ritardo per via del freddo di maggio) ma anche alberi abbattuti. In zona Coppo, a Sirolo, sono rimasti a terra olivi secolari e querce. A Filottrano la furia del vento ha scoperchiato diverse serre. In Vallesina danni negli orti, ad albicocchi e peschi. A Monte San Vito la caduta di alberi ha danneggiate le coperture di serre. Nel Maceratese, tra Recanati e Porto Recanati, interi campi di mais e girasole sono rimasti allettati dopo il passaggio della burrasca che ha anche distrutto un capannone agricolo.
GS
L’imprenditrice agricola Alba Alessandri di Pieve Torina entra a far parte dell’esecutivo nazionale di Coldiretti Giovani Impresa. La nomina è avvenuta nel corso dell’assemblea nazionale di Roma che ha eletto Veronica Barbati a nuova leader del movimento giovanile di Coldiretti. L'incarico alla ventottenne Alba Alessandri, alla guida di Coldiretti Giovani Impresa della provincia di Macerata e titolare dell’omonima azienda che alleva galline bio per la produzione di uova a Pieve Torina , è è stato attribuito dall'assemblea elettiva che ha riunito "colleghi d'impresa" provenienti dalle campagne di tutte le Province e Regioni italiane, in rappresentanza di oltre 70mila giovani. "Un onore e soprattutto un onere far parte della giunta nazionale- ha commentato Alba Alessandri- Nel rappresentare tutta l'agricoltura green italiana, ognuno di noi dell'esecutivo sente la responsabilità di doversi far portavoce di un numero consistente di giovani che come noi hanno deciso di scommetere in agricoltura , non solo come fonte lavorativa e di guadagno ma sopratutto come fonte di vita". Soddisfazione è stata espressa dal presidente di Coldiretti Macerata Francesco Fucili, fiducioso che questa nomina che giunge in un momento di particolare difficoltà, possa rappresentare un ulteriore impulso per tutte le Marche, regione che sta registrando nel settore un ritorno epocale come non avveniva dalla rivoluzione industriale. Altri componenti della giunta sono Danilo Merlo (Piemonte), Carlo Maria Recchia ( Lombardia), Alex Vantini (Veneto) Francesca Lombardi (Toscana) Francesco Panella (Umbria), Benedetta Liberace ( Puglia) e Massimo Piacentino (Sicilia).
C.C.
Alternanza scuola lavoro come grande occasione di formazione per un gruppo di studenti toscani, in trasferta nelle zone terremotate della Provincia di Macerata. Il gruppo è composto da 15 ragazzi e resteranno sul territorio fino a sabato 23 giugno; dormono in tenda in un camping di Fiastra con vista lago e Sibillini e pranzano nelle aziende dove sono destinati. Apprendono lavorando ma anche dando una mano alle aziende di un territorio che cerca di rialzarsi. Un'iniziativa organizzata dall'Istituto tecnico agrario di Firenze, in collaborazione con Coldiretti Macerata, che ha segnalato cinque aziende di Valfornace e Pieve Torina (dalle Sorelle Girolami, Maccario Aureli, all'agriturismo Roccamaia, all'azienda agricola Rivelli, all'allevamento di galline ovaiole bio di Alba Alessandri) ed elaborato insieme alla scuola i progetti di cooperative learning, guidati dai loro docenti Michele Cencini e Rosa Dimilta In questi giorni stanno affrontando dal vivo sia la gestione di mucche, pecore e galline ma anche l'aspetto della ristorazione nelle aziende che hanno ampliato la loro attività con l'agriturismo. Ieri, hanno incontrato i vertici provinciali di Coldiretti. Il presidente Francesco Fucili, la delegata dei Giovani Alba Alessandri e il direttore Giordano Nasini, hanno parlato ai ragazzi di biologico, cucina, gestione dei pascoli ma soprattutto del modello agricolo maceratese messo a confronto con quello toscano, dei mercati di Campagna Amica e di tutte le battaglie di Coldiretti sull'etichettatura obbligatoria, sulla difesa della qualità del nostro Made in Italy. L'ha definita un'esperienza di crescita reciproca il presidente di Coldiretti Macerata, Francesco Fucili: " L’ esperienza degli studenti toscani in provincia di Macerata – spiega- è già al secondo anno. Lo stesso Istituto, vuoi per solidarietà vuoi per vicinanza alle nostre popolazioni colpite dal sisma, l'anno scorso aveva infatti mandato nelle nostre zone alcuni studenti per un primo progetto di alternanza scuola lavoro ancora un po’ embrionale. Visto l'andamento positivo dell'iniziativa-- continua Fucili- grazie anche a fondi Por comunitari, hanno deciso di realizzare un nuovo progetto per avvicinare gli studenti dell'Istituto a quello che è il mondo rurale vero e proprio. Dalle stesse testimonianze dei ragazzi che abbiamo incontrato, si è infatti capito che, a differenza degli istituti agrari delle Marche, essendo la loro scuola incastonata nel centro storico di Firenze e non avendo un’azienda agraria vera e propria, dotata di serre, stalle, vigneti e terreni, il loro può essere solo un apprendimento terorico. L' Essere arrivati a fare pratica qui da noi nell'entroterra, in mezzo alle montagne più sperdute dove hanno trovato delle aziende agricole molto ben strutturate, li ha colpiti moltissimo e hanno intuito loro stessi che a partire dai loro studi e applicandoli con serietà anche con delle attività agricole, si può dare un contributo alla crescita di un territorio come il nostro entroterra. Per i giovani toscani- conclude il presidente - dunque due settimane intense durante le quali hannopotuto toccare con mano la vera agricoltura Maceratese; di sicuro torneranno entusiasti nella loro Firenze e, insieme ai docenti che li hanno accompagnati e sono stati i loro tutor non mancheranno di proporre nei prossimi anni per i ragazzi del quarto anno dell'Istituto, il ripetersi di un’esperienza che è stata molto formativa per loro e, oltretutto, abbiamo ricevuto dei 'feeddback' di riscontro positivo anche da parte dei nostri imprenditori , rimasti stupiti dalla serietà e dalla voglia di fare di questi giovani”.
C.C.