Coldiretti incontra la giunta di San Severino. "Tanti gli impegni presi dall'amministrazione"
28 Mar 2018“Vogliamo rafforzare il concetto dell’imprenditore agricolo a presidio del territorio e collaborare con l’amministrazione per l’economia di San Severino” . Parola di Francesco Fucili, presidente di Coldiretti Macerata e presidente della sezione di San Severino, che nei giorni scorsi insieme al direttivo comunale ha incontrato il sindaco Rosa Piermattei e la giunta comunale per riallacciare il dialogo interrotto a causa del terremoto. Anzitutto da Coldiretti c’è stato il plauso per la conferma degli spazi adiacenti il chiostro di San Domenico per il mercato di Campagna Amica (secondo sabato del mese). Inoltre si sono toccati vari temi sui quali c’era già stato l’impegno da parte dell’amministrazione comunale: dalle forniture per le mense scolastiche di prodotti a filiera corta alla possibilità per le attività agricole di poter lavorare a fianco del Comune per liberare strade in caso di neve o di smottamenti, potatura, manutenzione del verde pubblico sia in aree urbane che rurali, eccetera.
“Abbiamo condiviso la volontà – spiega Fucili – di intervenire sulla viabilità, soprattutto quella rurale. San Severino ha un territorio molto vasto e spesso i collegamenti tra il paese, le frazioni e le aziende agricole o gli agriturismo sono difficili. Le imprese chiedono che le risorse straordinarie del sisma già stanziate per il ripristino della viabilità siano utilizzate anche per le frazioni più sperdute dove ci sono imprese agricole che fanno ricettività turistica e vendita diretta”. La giunta si è inoltre impegnata a far partecipare Coldiretti alle iniziative comunali e ad appoggiare le battaglie della categoria per tutelare la qualità del cibo, l’alimentazione salutare come, ad esempio, la petizione “Stop al cibo falso” per chiedere all’Unione Europea l’indicazione di origine su tutti i prodotti alimentari in vendita.
Con l'ondata di gelo e le temperature siberiane che hanno fatto scendere il termometro abbondantemente al di sotto dei 10 gradi sotto lo zero, cresce la preoccupazione degli agricoltori marchigiani per i danni alle colture nei campi ma anche per piante da frutto e ulivi.
" Era anche prevedibile che il ritorno di temperature rigide ci sarebbe stato e avrebbe creato dei problemi- afferma il presidente di Coldiretti Macerata Francesco Fucili- e, soprattutto, all'indomani di due mesi caldi come lo sono stati la fine di dicembre e tutto il mese di gennaio, nei quali le temperature si sono mantenute al di sopra della media e si è avuta una ripresa vegetativa soprattutto delle piante da frutto. Piante da frutto- continua Fucili- che oggi potrebbero veder compromesso il futuro raccolto dei mesi estivi a venire. Il problema - segnala il presidente di Coldiretti- è più che altro nell'imminente per le colture orticole; mi riferisco a tutti quegli ortaggi che nelle nostre vallate del Potenza, del Chienti e anche della bassa valle del Musone, vengono raccolti proprio in questo periodo come le insalate, l'ascolana, i finocchi, il 'cardo bianco' o classico gobbo, che si trovano sotto la coltre nevosa ma che sicuramente il gelo avrà bruciato. Ad avere problemi saranno sicuramente anche alcune varietà di radicchio, e, forse le uniche che non subiranno danni saranno le carote che stanno sottoterra. E difficile è anche la situazione degli allevamenti delle zone terremotate con tutte le problematiche connesse al maltempo che incombe su strutture comunque temporanee".
I trattori degli agricoltori di Coldiretti si sono rivelati provvidenziali per garantire viabilità in molte zone rurali.
" Attraverso la Legge Orientamento- spiega Fucili- le imprese agricole negli anni, si sono dotate di strumenti idonei anzitutto per l'uso proprio aziendale e per non compromettere il lavoro soprattutto se la sede si trovi in punti difficilmente raggiungibili. D'altra parte gli Enti territoriali, comuni e province, si sono resi conto che, stipulare degli accordi, programmare e mettere in allerta le imprese agricole che stanno sul territorio e dunque vivono capillarmente in ogni angolo della provincia e della Regione, rappresenti un presidio sicuramente migliore, rispetto all'ipotesi di far partire dei mezzi 'centralizzati' o stipulare convenzioni con grandi aziende. Il che ha contribuito a rendere più fruibile la viabilità. Si sono avute delle piccole criticità ma anche grazie al supporto degli agricoltori, non si sono avuti problemi di frazioni isolate o alungo non raggiungibili. il problema più grande oggi- conclude Fucili- sono le basse temperature e la formazione di lastre di ghiaccio che interesserà soprattuto le aree più interne, dove questa notte si sono toccati i -12 gradi centigradi e forti risch,i oltre che per le colture, anche per la viabilità".
C.C.