Sono la fascia più debole. Lo erano quasi quattro anni fa, dopo il sisma. Hanno continuato ad esserlo fino ad oggi in attesa di riavere la loro casa. E lo sono oggi, ma non solo perchè più attaccabili dal virus, ma per la solitudine in cui sono ripiombati. 
Sono gli anziani ed è per questo che l'impegno della maceratese Manuela Berardinelli, da sempre in prima linea per le persone più fragili ed per i malati di demenza, si è subito attivata con l'associazione Alzheimer Uniti Italia che presiede e con l'Associazione Familiari Malati di Alzheimer.
"Il momento è difficile e complesso per tutti - spiega - in maniera particolare per loro a cui è più complicato spiegare che devono restare a casa e gestire una quotidianità che si svolge diversamente dal solito.
Il pensiero agli anziani che vivono nella solitudine delle loro case o nelle case di riposo oggi diventa davvero forte. Abbiamo una preoccupazione a livello morale, sia personale che associativa, che ci spinge a poter fare qualcosa per dare risposte ad una categoria più debole, non solo di salute ma anche in termini psicologici".
Diverse le azioni messe in campo per essere vicini, seppur virtualmente, a queste persone ed alle loro famiglie: "In collaborazione con l'Associazione italiana di Psicogeriatria e l'Associazione Argilla, abbiamo attivato un numero di telefono che risponde tutti i giorni dalle 15 alle 19, compresa la domenica. Una linea telefonica che si propone di dare vicinanza, ma anche risposte concrete a domande che vengono poste. Il numero è 3515834933". 
Soluzioni che arrivano anche dalla tecnologia: "Sia a livello nazionale che locale - prosegue - , ogni giorno, sulla nostra pagina Facebook, ma anche nelle chat dei familiari degli anziani, inviamo dei video fatti da persone competenti che, in maniera molto semplice, cercano di dare una organizzazione alla quotidianità. Un modo anche per avitare di cadere nella noia, anticamera diretta alla depressione". 
L'impegno dell'associaizone non si ferma qui, ma guarda a fare di più anche nei prossimi giorni: "Stiamo pensando di organizzare un momento di socialità virutale - aggiunge Manuela Berardinelli - . Chiamiamolo "Caffè Alzheimer" o in qualsiasi altro modo. Daremo un link e, tramite delle piattaforme, ci incontreremo per vivere una socialità a distanza. Stiamo poi provando ad organizzare una serie di almeno tre o quattro videoconferenze di approfondimento con un esperto che possa dare una formazione in un momento di grande difficoltà". 
Oltre alla linea telefonica attivata in campo nazionale, l'Afam mette a disposizione un'altra linea locale, sempre attiva: 3779841431.
"Rispondiamo non solo per dare indicazioni - conclude - , ma anche semplicemente per parlare ed avere un effetto consolatorio".

Giulia Sancricca
"Le persone anziane fragili con alterazioni cognitive. Come intervenire nelle emergenze".
È questo il titolo del manuale presentato questo pomeriggio, in anteprima nazionale, alla caserma dei vigili del fuoco di Tolentino.
Un vademecum necessario soprattutto a chi interviene nei primi minuti dell'emergenza e, oltre alla situazione difficile, si trova ad entrare in contatto con persone fragili che hanno bisogno di una attenzione in più.
Dalla necessità di imparare quelle attenzioni e dalla richiesta di questi particolari arrivata da coloro che, negli ultimi tre anni dopo il sisma, si sono visti crollare gli unici punti fermi, è nato questo manuale.
Su indicazione dell'associazione Alzheimer Uniti Italia Onlus, presieduta da Manuela Berardinelli, da sempre impegnata in prima linea su questo fronte, è nato un opuscolo a cura dell'associazione Italiana di Psicogeriatria, della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, della Società Italiana di Psicologia dell'Invecchiamento, con la partecipazione dell'Ambito territoriale 16-17-18 della Regione Marche e dell'ISRAA di Treviso.

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"Parte da qui - ha detto Manuela Berardinelli - perchè da queste terre, simbolo della precarietà delle persone anziane che hanno vissuto il sisma, è nata l'idea del manuale. A gennaio sarà presentato all'Osservatorio nazionale dei vigili del fuoco.
È una grande soddisfazione perchè ci siamo fatti portavoce di una richiesta arrivata dai vigili del fuoco. Dopo la visita, a dicembre 2016, insieme al presidente dell'associazione Italiana di Psicogeriatria, Marco Trabucchi, nelle case di riposo dei luoghi colpiti dal sisma, ci siamo resi conto di quanto nel dramma ci fosse un dramma. La nostra è la provincia più colpita dell'Italia Centrale in termini di sfollati e case distrutte e una delle più longeve d'Italia. Abbiamo quindi compreso quanto, seppure nella grande generosità, il sistema fosse non formato e non adeguato ad affrontare tutto questo. Sia nell'emergenza, che nel post emergenza. Anche se credo che, dopo tre anni, l'emergenza ci sia ancora. Ho incontrato il responsabile dei vigili del fuoco per l'emergenza nella disabilità, Stefano Zanut, che mi ha spiegato come questo corpo sia molto formato nel soccorrere le persone disabili, ma si trovano invece sprovveduti di fronte alle persone con demenza. Abbiamo così accolto questo appello: le tre società scientifiche hanno aderito con grande disponibilità e abbiamo realizzato questo manuale, già operativo e concreto, e che sarà distribuito in tutte le caserme dei pompieri, ma riguarda tutti, perchè ognuno di noi si può trovare ad affrontare una situazione simile".
Illuminante l'intervento del presidente dell'associazione Italiana di Psicogeriatria, Marco Trabucchi: "È stato un lavoro molto accurato da parte delle tre società scientifiche - ha detto - per riuscire a mettere assieme poche nozioni, ma chiare e utili per i vigili del fuoco che si trovano ad intervenire nei primi momenti di emergenza, quando la persona anziana, in particolare con alterazioni cognitive, è ancora in una fase di disperazione. Bisogna ricordarsi che la forza di uomini grandi e significativi è importante, ma ci vuole anche la gentilezza, l'anziano è fragile e ha paura di tutto: uno sguardo amico, un sorriso, una carezza, anche nelle situazioni più drammatiche, possono valere molto".

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In una sala gremita, nonostante il giorno feriale, a dimostrare quanto sia diffusa questa problematica in questi territori, molti cittadini, ma anche i rappresentanti della protezione civile, dei comitati locali della Croce Rossa di San Severino e Tolentino e la presidente dell'Avis Comunale di Tolentino.
Ad aprire il convegno, il sindaco Giuseppe Pezzanesi, il prefetto Iolanda Rolli, il consigliere provinciale Deborah Pantana, il comandante dei carabinieri della stazione di Tolentino Gaetano Barracane, Giovanna Faccenda di Area Vasta 3 e il presidente dell'Unione Montana Monti Azzurri, Giampiero Feliciotti.
A chiarire il percorso che ha portato alla creazione del manuale, anche il comandante dei vigili del fuoco di Macerata, Antonio Giangiobbe, ed il responsabile dell'Ambito territoriale 16-17-18 della Regione Marche, Valerio Valeriani.

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Presenti, tutti in divisa, nonostante lo sciopero odierno, i vigili del fuoco del territorio.
Una dimostrazione, la grande presenza di tutti, che, sebbene sia un territorio ferito e fragile per i motivi che tutti conoscono da tre anni, è anche un territorio pronto a stare vicino a chi è più debole.
Il posto giusto, quindi, da cui far partire un grande progetto necessario a tutta l'Italia.

L'argomento sarà approfondito nella prossima edizione del settimanale L'Appennino Camerte.

Giulia Sancricca

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