Un patto tra Comune, Prefettura, Forze dell’Ordine e cittadini per tutelare la sicurezza urbana attraverso azioni di controllo, prevenzione e di contrasto alle forme d’illegalità presenti nel territorio. E’ una moderna concezione della sicurezza urbana, quella contenuta nei due protocolli sottoscritti a Macerata, alla presenza del vice ministro all’Interno Matteo Mauri, da Comune, Prefettura e Forze dell’Ordine, nella quale la cittadinanza diventa parte attiva, a supporto del ruolo imprescindibile svolto dalle Forze dell’Ordine, nel contrasto delle azioni di criminalità, nonché dell’azione della Amministrazione comunale per favorire migliori condizioni di vivibilità.

incontro in prefettura
 
La giornata del ministro Mauri a Macerata è iniziata alle 9 in Prefettura, dove si è svolto l’incontro con i rappresentanti delle Forze dell’ordine e delle istituzioni. Presenti, con il prefetto Iolanda Rolli, il sindaco Romano Carancini,  il questore Antonio Pignataro, il  comandante provinciale dei Carabinieri Michele Roberti, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Amedeo Gravina, il vice comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Mirko Mattiacci, l’assessore alla sicurezza Mario Iesari.

Il vice ministro ha poi inaugurato in Comune la sala operativa della videosorveglianza della Polizia Locale, diretta dal comandante Danilo Doria, e dopo una visita allo Sferisterio si è recato al Parco di Fontescodella divenuto luogo simbolo di un’azione sinergica di controllo per la sicurezza del territorio che insieme ad un intervento di riqualificazione e manutenzione lo ha restituito alla fruizione pubblica e alla città.

Taglio del nastro 001
 

 “A Macerata abbiamo siglato oggi due importanti Protocolli per garantire al meglio la sicurezza dei cittadini. - afferma il vice ministro Mauri - Oltre alle fondamentali attività di presidio del territorio da parte delle Forze di polizia, è necessario al contempo lavorare sul piano sociale. La repressione deve andare di pari passo con interventi di prevenzione del disagio e di riqualificazione urbana, secondo un modello di sicurezza integrata.”
 
“Sono stati due anni di intenso lavoro” - ha sottolineato il prefetto Rolli, che si accinge a lasciare la città per altro incarico – “Un lavoro di condivisione e coesione di una squadra che si è rafforzata, creando un nuovo modello di sistema per la sicurezza, nato dal confronto tra le forze di polizia e le istituzioni, perché dal confronto nascono le cose migliori.”

Il sindaco Romano Carancini ha ringraziato il vice ministro Mauri per la visita a Macerata che “dà la misura della sensibilità del governo su questo tema.” - ha sottolineato il primo cittadino – “Oggi abbiamo siglato un accordo importante, un progetto dinamico che coinvolgerà anche tanti altri Comuni della provincia per tutelare la sicurezza dei cittadini attraverso non solo la repressione e il controllo ma la prevenzione e la partecipazione della cittadinanza per creare una comunità salda.” Il sindaco ha poi ringraziato l’assessore Mario Iesari che in questi anni ha portato avanti e coordinato questo importante lavoro di squadra per la sicurezza urbana e la videosorveglianza. Un progetto e un sistema che proseguirà ancora in un ottica di collaborazione tra enti locali estendendosi a ulteriori 25 comuni della regione (province di Ancona, Macerata Fermo, Ascoli Piceno), per ampliare la rete di controllo del territorio.

f.u.

Visita Parco Fontescodella 001
Visita Parco Fontescodella

Incontro con associazioni 001
Incontro con le associazioni 

Punizione esemplare per un bar di Macerata, nel centro storico, che somministrava alcolici ai minori. Il questore Antonio Pignataro ha emesso l'ordinanza di chiusura per cinque giorni. L'operazione è stata presentata oggi in una conferenza stampa congiunta a cui hanno preso parte, oltre al questore, anche il comandante provinciale dei Carabinieri, Michele Roberti, e il comandante della polizia locale Danilo Doria. Alla task force hanno collaborato anche i militari della guardia di finanza.
"Non è repressione ma prevenzione - ha puntualizzato Pignataro - ed è anche una collaborazione con le attività commerciali che facciano il loro lavoro con serietà e nel rispetto della legalità. Sono sempre a difesa delle giovani generazioni e devo dire che in molte città si sono verificati fatti gravi e con questo provvedimento adottato abbiamo evitato questi fatti. La collaborazione della comunità è massima e noi siamo a disposizione h24 per tutte le attività e in perfetta sintonia con tutti i cittadini di Macerata". Il provvedimento è stato adottato non solo a tutela dei giovani ma anche dei residenti nei pressi del locale costrette a subire schiamazzi spesso fino a tarda notte. I controlli ai locali del centro storico, erano stati peraltro anticipati ai titolari dei locali che erano stati invitati più volte a rispettare le norme nella gestione dei rispettivi esercizi commerciali, evitando soprattutto di somministrare alcool a ragazzi minorenni. 
Durante il controllo del 18 giugno nei confronti del locale, è stata invece riscontrata la somministrazione di bevande alcoliche a ragazzini minorenni ai quali, come appurato da agenti in borghese, non veniva chiesto né il documento di identità, né veniva semplicemente richiesta da parte del personale la loro età. 

Tale comportamento da parte del gestore del locale e del personale sono stati considerati di particolare gravità, per l'oggettivo pericolo che costituiscono per l’ordine e la sicurezza pubblica e per l'allarme sociale che generano in quanto si inseriscono nell’ambito di una condizione di degrado della sicurezza e della tranquillità nell’area del centro storico maceratese. 
La sospensione della licenza per 5 giorni, ha pertanto l’obiettivo di impedire il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale e, nel contempo, di prevenire il reiterarsi di tali situazioni pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica segnalate piu’ volte al Comando di Polizia Municipale di Macerata da parte dei residenti in ordine: "Questo è stato un caso di eccesso ma nell'ultimo weekend sono stati osservati comportamenti - ha affermato il comandante Doria - nel rispetto delle normative. Abbiamo ricevuto il ringraziamento dai clienti e da chi vive il centro e questo è molto gratificante. L'apparato che abbiamo messo in piedi dà sicurezza e credo che la città ne possa essere orgogliosa". 
I controlli saranno ripetuti per tutto il periodo estivo, visto che, come ha sottolineato il colonnello Roberti, divertirsi è lecito ma vanno rispettati i limiti: "Il divertimento è lecito soprattutto per i ragazzi ma con intelligenza e buonsenso. Sicuramente somministrare alcolici ai minori è al di fuori di ogni regola di buon senso e di intelligenza. Non possiamo consentire che inizino a fare uso di alcolici così giovani e soprattutto non può permetterlo un esercizio commerciale. Anche perché purtroppo l'alcol determina danni irreversibili talvolta, oltre a rappresentare un pericolo qualora si mettano in strada con i motorini o con mezzi di amici. Possono superare il limite, lo vediamo spesso quindi non possiamo consentire questi comportamenti".

Gaia Gennaretti
Come da tradizione domani si festeggerà il 205esimo Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri. L’inizio della celebrazione è fissato per le 10 alla Caserma Pasquale Infelisi di Macerata, sede del Comando Provinciale. Durante la cerimonia militare saranno consegnate le ricompense ai carabinieri che si sono particolarmente distinti in alcune operazioni di servizio dello scorso anno. Fra questi il tenente colonnello Walter Fava, comandante del Reparto Operativo, e altri 17 militari del nucleo investigativo, per le indagini condotte dopo il terribile omicidio a Pamela Mastropietro che hanno portato alla condanna all’ergastolo di Innocent Oseghale. 

(Il tenente colonnello Fava)
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Inoltre, quest’anno, per la prima volta, 15 Istituti scolastici del Capoluogo e della Provincia potranno seguire l’evento in diretta streaming dalle loro aule.
Un breve richiamo alla storia, per ricordare che l’Arma dei Carabinieri festeggia la ricorrenza il 5 giugno, per onorare e commemorare la Bandiera dell'Arma, che esattamente il 5 giugno 1920 fu insignita della prima Medaglia d'oro al Valor Militare per la partecipazione dei Carabinieri alla prima guerra mondiale.
L’occasione è utile anche per fare un bilancio dell’attività operativa svolta dai Carabinieri del Comando Provinciale dal 1° maggio 2018 al 15 maggio 2019.

(Il colonnello Michele Roberti, comandante provinciale)
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Controllo alla circolazione stradale:
cinque incidenti stradali con altrettanti decessi, 261 incidenti con 304 feriti e 418 incidenti con solo danni alle vetture.


I carabinieri hanno effettuato 901 interventi per assistenza stradale, elevato 3.901 sanzioni, ritirato 179 carte di circolazione e 117 patenti, sequestrato 162 veicoli e 80 quelli sottoposti a fermo amministrativo.


Iniziative a favore della popolazione: sono state organizzare 4 visite alle caserme per 241 partecipanti, 32 conferenze nelle scuole per un pubblico di 2.980 studenti e tenute due conferenze sull’educazione stradale per 60 partecipanti. 


Controllo del territorio: al 112 sono pervenute 80.354 richieste di intervento e sono stati svolti complessivamente 41.083 servizi di cui 19.989 perlustrazioni e pattuglie, 2.410 interventi di soccorso, 18.600 servizi antisciacallaggio sisma e 84 servizi del cosiddetto Carabiniere di quartiere, un particolare servizio svolto da un singolo militare a piedi. 


Attività di polizia giudiziaria: i reparti del comando provinciale hanno seguito l’86 per cento dei delitti avvenuti in provincia con i seguenti risultati: 7.651 reati perseguiti su 8.942 totali, 2.103 reati scoperti, 202 persone arrestate, 3.161 persone denunciate 20 chili di droga sequestrata.


Servizi di ordine pubblico: assicurano la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica in occasione di manifestazioni pubbliche e sportive, convegni, concerti, feste di paese e altro. Nel periodo considerato sono stati impiegati complessivamente 18.879 militari, che hanno svolto 9.463 servizi. 

Gaia Gennaretti


Duro colpo alla rete di spaccio maceratese. In 27 finiscono in manette, fra i quali anche Innocent Oseghale, già sotto accusa e in carcere per l’omicidio di Pamela Mastropietro, Lucky Awelima e Desmond Lucky, anche questi ultimi due coinvolti nell’indagine per l’uccisione della giovane. 

Una grande operazione, quella condotta dai Carabinieri e dalla Polizia di Stato e coordinata dalla Procura di Macerata, che ha portato all’esecuzione di 27 arresti e alla ricostruzione della rete di spaccio a Macerata e fino a Treia e Passo di Treia. Alcuni soggetti sono ancora ricercati e un altro è stato ritrovato a Ferrara benché risultasse ospite in uno dei casolari gestiti dal Gus a Treia. 

Tutto ha avuto inizio con il ritrovamento del cadavere di Pamela Mastropietro: da lì si sono snodati due filoni di indagine, uno partito a fine febbraio e condotto dalla Squadra Mobile della Polizia di Stato diretta dal commissario Maria Raffaella Abbate: “È stata un’intensa attività che ha richiesto sia l’uso di strumentazioni sofisticate e sia di tecniche più tradizionali come i pedinamenti o gli appostamenti. Si trattava per lo più di soggetti extracomunitari e ciascun spacciatore aveva il suo ‘pacchetto clienti’. Trattava per lo più eroina, ma anche hashish all’occorrenza - spiega il commissario - e agiva un po’ come fosse un rappresentante. Con la nostra indagine siamo risaliti a 1.250 cessioni. Già a luglio avevamo emesso cinque provvedimenti restrittivi, ora altre 15 di cui 13 in carcere e gli altri due con l’obbligo di firma e dimora. Questa per noi è una conquista e una ricompensa per tutta l’attività svolta”. A capo della rete in questione c’era il nigeriano Osas Nelson Adoghe, di 35 anni

Ma che Macerata fosse stata divisa in tre zone (centro, nord e sud) per la gestione dello spaccio è quanto emerso dall’indagine svolta dai Carabinieri del reparto operativo di Macerata e da quelli della Compagnia di Tolentino: 4 i nigeriani finiti in carcere (tra cui sono compresi Awelima Lucky e Lucky Desmond già condannati con rito abbreviato a 8 e 6 anni) e 2 i nigeriani con l’obbligo di dimora e firma

le tre zone di Macerata

“Quella ricostruita con questa indagine - spiega il tenente colonnello Walter Fava, comandante del Reparto Operativo - era una fitta rete composta per lo più da nigeriani che si erano suddivisi la città di macerata in tre aree con accordi rigorosi di non invasione. A capo risultava Happiness Uwagbale”. Per rintracciare quest’ultimo ieri mattina era stata organizzata un’operazione volta a setacciare tre casolari di Treia in cui il Gus aleggia i richiedenti asilo con oltre 100 Carabinieri, unità cinofile ed elicotteri. L’uomo ricercato però non si trovava lì ed è stato trovato e catturato a Ferrara: “Era una gestione a cascata, in cui l’ indagato principale cedeva le dosi sia in prima persona che attraverso altri connazionali che, come costante modus operandi, nascondevano in bocca le dosi di eroina per poi consegnarle ai clienti dopo averne riscosso il pagamento. Il dato - aggiunge Fava - che conferisce rilevanza a questa attività è l’aver ricostruito un giro di spaccio di circa 2.800 cessioni (da maggio 2016 a giugno 2018) per proventi di circa 100mila euro”.

(Il tenente Antonio Masciarelli, il tenente colonnello Walter Fava e il colonnello Michele Roberti)

tenente Antonio Masciarelli colonello Walter Fava e colonello Michele Roberti

Dall’attività investigativa è emerso che l’eroina veniva approvvigionata nel territorio di Ancona da alcuni complici che ingerivano gli ovuli per occultarli. Il sistema era, per così dire, a “compartimenti stagni”, poiché tutte le persone coinvolte erano nigeriane, domiciliate in provincia ma senza fissa dimora. 

A coordinare le attività investigative è stato il Procuratore Giovanni Giorgio: “Raccogliamo i frutti dopo la triste vicenda di Pamela Mastropietro che per le forze dell’ordine è stata una frustata psicologica ed istituzionale. Questa rete di spaccio capillare ha caratterizzato la città e non a caso abbiamo anche il triste primato delle morti per overdose (quattro nell’ultimo anno, su 19 casi complessivi). Sono aumentate rispetto allo scorso anno. Mi preme evidenziare che tra i tossicodipendenti che hanno testimoniato - aggiunge - ci sono due ragazze, poi decedute per overdose, a testimonianza che queste persone avvertivano la loro condizione di vita sbagliata. L’attività investigativa è ancora in corso perché purtroppo sono tanti gli spacciatori e quindi andremo avanti”.

(Il Procuratore Giovanni Giorgio)

procuratore Giovanni Giorgio

Soddisfazione da parte del Questore Antonio Pignataro e del Comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Michele Roberti: “Macerata - afferma Pignataro - non è fabbrica della paura ma delle risposte e della sicurezza. Abbiamo investigatori di primo livello e i risultati raggiunti sono straordinari. Abbiamo dato alla città una risposta importante e il merito va soprattutto al Procuratore”.

(Il questore Antonio Pignataro)

il questore Antonio Pignataro

“Questi risultati sono la conseguenza di una strategia posta sul piano del contrasto e della prevenzione. Vogliamo aggredire la vendita ma anche l’acquisto. Abbiamo vinto una battaglia - precisa Roberti - ma la guerra è ancora in corso e continueremo a combattere per molto tempo”.

Gaia Gennaretti

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