Impiego di manodopera clandestina e una serie di violazioni alle normative ambientali. È quello che i carabinieri di Tolentino – in azione insieme ai colleghi del Nucleo ispettorato del lavoro di Macerata e al Gruppo tutela del lavoro di Venezia – hanno contestato al titolare di un’azienda agricola di San Ginesio nel corso della scorsa settimana. L’uomo, un cinquantenne del luogo, è stato multato per 32mila e 500 euro e rischia ulteriori sanzioni penali che prevedono il pagamento di somme oltre i 120mila euro. L’azienda è stata nel frattempo posta sotto sequestro.

L’attività dei carabinieri sul territorio ha portato al controllo della ditta agricola negli scorsi giorni. L’azienda, con a disposizione circa sessanta ettari di terreno, si occupava di allevamento di bovini da latte e della coltivazione di foraggio. Al momento dei controlli dei militari è emersa la presenza di due braccianti agricoli di origine indiana risultati in seguito irregolari sul territorio nazionale e dunque impiegati illegalmente. Da qui è partita la prima denuncia all’autorità giudiziaria. In seguito i controlli hanno fatto luce su un vasto invaso artificiale di circa 600 metri quadrati. La fossa era stata realizzata nei pressi delle stalle in modo da raccogliere le acque reflue grazie a un sistema di pompaggio. I carabinieri hanno per questo allertato i Forestali di Sarnano, che hanno attestato le irregolarità sotto il profilo ambientale e hanno posto l’area sotto sequestro.

Oltre a questo i militari hanno rilevato violazioni sulla sicurezza, dall’aggiornamento del DVR, sulla mancanza di formazione e informazione dei lavoratori, sull’assenza della designazione del medico competente e del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dei rischi. Contestate anche una serie di omissioni relative al mancato invio dei lavoratori alle visite periodiche. Mancavano infine le certificazioni di conformità della messa a terra dell’impianto elettrico, della cisterna del gasolio per il rifornimento dei mezzi agricoli, del silos per il mangime e della struttura metallica delle stalle.

Una volta terminati gli accertamenti i carabinieri hanno posto sotto sequestro l’azienda, applicando appunto prescrizioni e ammende penali che prevedono sanzioni fino a 120mila euro. Oltre a questo è scattata anche la maxi multa da 32mila e 500 per il lavoro sommerso.

Controlli dei carabineri in materia di sicurezza sul lavoro nei cantieri della ricostruzione. Il titolare di una ditta edile è stato denunciato per il mancato rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro e per l’installazione di passarelle e andatoie irregolari. Per l’uomo anche una sanzione di 3000 euro. Multe e prescrizioni anche per il titolare di un’azienda che si occupa di installazione di ponteggi e per il coordinatore della sicurezza in fase esecutiva dei lavori. Sono questi i risultati dei controlli coordinati dal comando provinciale dei carabinieri di Macerata, messi in atto in maniera congiunta dai carabinieri di Tolentino e dal nucleo per l’ispettorato del lavoro di Macerata.

Nel primo caso i militari hanno denunciato il legale rappresentante della ditta appaltatrice di un cantiere di Tolentino. L'azienda era operativa in una palazzina di otto appartamenti nel centro della città. Il controllo dei carabinieri ha fatto luce su diverse irregolarità sul piano della sicurezza relativa alla viabilità nei cantieri edili e alle difese nelle aperture. L’attività è stata sospesa, mentre al titolare è stata comminata una sanzione amministrativa di 3000 euro.

Altre violazioni sono state contestate al legale rappresentante di una ditta di installazione di ponteggi e al coordinatore della sicurezza in fase esecutiva per la mancata redazione del piano di montaggio, uso e smontaggio del ponteggio. In questo caso sono state applicate prescrizioni e ammende penali.

Controlli anche sulle strade. Un sessantenne residente in provincia è stato denunciato per recidiva alla guida con patente revocata. I militari dell’aliquota radiomobile lo hanno fermato alla guida e l’uomo ha esibito la fotocopia di un titolo di guida rilasciato in Spagna. Dai controlli dei militari è emerso che il titolo originale gli era stato ritirato nel 2018, dopo essere stato emesso a seguito della conversione della sua patente italiana, revocata invece nel 2017.

Sanzioni amministrative, invece, per un 53enne residente in provincia che nel febbraio scorso aveva causato un incidente sulla strada provinciale 78. Dai rilievi delle forze dell’ordine era emerso come l’uomo avesse invaso l’altra corsia, andando a sbattere contro due auto. In seguito era risultato positivo alle analisi eseguite all’ospedale di Macerata con un tasso alcolemico di 0,8 grammi per litro. È scattata a questo punto la denuncia per guida in stato di ebbrezza. Oltre a questo è emerso come al momento dell’incidente l’uomo fosse sprovvisto del titolo di guida, in quanto la patente gli era stata ritirata nello scorso gennaio. Per questo i carabinieri lo hanno segnalato alla Prefettura di Macerata per la revoca del titolo di guida.

l.c.
Manca la segnalazione dei prezzi visibile dalla carreggiata, distributore di metano multato dalla Guardia di finanza. È successo nell’entroterra maceratese, dove una stazione di rifornimento di metano e gpl è stata sanzionata dai finanzieri per non aver esposto i prezzi dei carburanti secondo la normativa prevista dalla legge. Il prezzario era infatti visibile solamente sulle colonnine di rifornimento. Ulteriori indagini della Finanza hanno portato alla luce anche le mancate comunicazioni al Ministero dello Sviluppo Economico sui prezzi e sulle variazioni applicate ai carburanti nell’ultimo periodo. Per le fattispecie contestate al distributore è stata applicata una sanzione compresa tra 516 e 3.098,74 euro.

La Guardia di Finanza fa sapere come «i controlli sui distributori siano finalizzati non solo a garantire il corretto assolvimento degli obblighi impositivi ma anche il regolare funzionamento dei sistemi di erogazione, la qualità del prodotto venduto, il rispetto della normativa in tema di trasparenza dei prezzi al consumatore e, soprattutto, la riduzione di tali prezzi per effetto dei recentissimi tagli alle accise disposti dal Governo».
Animali senza certificazione in un allevamento di Fiuminata.
E' quanto hanno scoperto i militari delle Stazioni Carabinieri Forestale di Fiuminata e San Severino in due allevamenti in localita' Bufeto e in località San Cassiano.
L’attività investigativa è iniziata in seguito al rinvenimento di alcuni suini, privi di marca auricolare di identificazione, che si trovavano all’interno di alcuni recinti posti a poca distanza dalla sponda destra del fiume Potenza.

Durante le indagini è emerso che i due allevamenti sono intestati a Z. C. un cittadino di origine Rumena ma residente in Italia.
I controlli effettuati ed i conseguenti accertamenti alla Banca Dati Nazionale Veterinaria hanno evidenziato numerose violazioni alla normativa di riferimento sugli allevamenti di suini ed in particolare sull’identificazione delle aziende e degli animali e sui trattamenti farmacologici veterinari.

Gli animali non erano stati identificati ed il proprietario non è stato in grado di riferire sulla loro provenienza, ma ha indicato solamente che provengono dal trasferimento di località di un secondo allevamento, quello di Bufeto, spostamento di cui però non esiste traccia nella documentazione del Servizio veterinario.
Inoltre, l’allevamento di San Cassiano era stato autorizzato per soli 4 animali, ovvero per uso famigliare, mentre al suo interno sono stati trovati 11 suini, di cui una scrofa, un verro ed alcuni magroni. Degli animali presenti, solamente 2 magroni da ingrasso risultavano correttamente identificati, ma erano stati acquistati da poco ed inseriti nel registro aziendale dell’allevamento sbagliato.

Gli animali sono stati sequestrati mentre il titolare dei due allevamenti dovrà pagare sanzioni amministrative per più di 40mila euro ed è stato nominato custode degli stessi con l’obbligo di accudirli e fornire loro le cure necessarie fino al momento in cui i suini verranno definitivamente identificati dal Servizio Veterinario ed eseguite le obbligatorie profilassi di stato e quindi saranno assegnati ad un allevamento in regola con la Normativa di settore.

GS
Indignato per il sequestro dell’auto e l’ammenda da pagare, un rivenditore di auto di Tolentino ha deciso di portare all’attenzione pubblica la sua disavventura.

“Questa mattina - racconta Alberto Domizi - ero fermo in un parcheggio all’uscita della superstrada di Belforte del Chienti, a bordo di un’auto della mia attività commerciale, con la targa prova assicurata. 

Si sono avvicinati gli agenti della polizia locale ed hanno stilato il verbale adducendo che l’auto non era coperta da assicurazione, motivo per il quale hanno fatto scattare il sequestro del mezzo, la decurtazione di 5 punti dalla patente ed una sanzione di 868 euro o 607,60 se dovessi pagare entro 5 giorni”.

Il commerciante tolentinate ha subito contestato il verbale appellandosi alla sentenza della Suprema Corte di Cassazione del 25 agosto scorso, secondo cui l’utilizzo della targa prova è illegittimo sui veicoli immatricolati ma, in attesa che si pronunci l’IVASS, viene applicata una sospensiva che chiede di non elevare sanzioni in merito.

“Mi sono già rivolto al mio legale - prosegue Alberto Domizi - non solo perché ritengo la sanzione priva di fondamento, ma anche per le difficoltà che ci troviamo a vivere in un momento come questo. Non ci possono chiedere di spostare i nostri mezzi solo con il carro attrezzi. Per noi rivenditori è anche difficile assicurare le auto da rivendere, perché da qualche tempo a questa parte non ci viene rilasciato il libretto di circolazione, bensì un documento che non è valido per stipulare una assicurazione. Lavoro in questo settore da vent’anni - conclude - e non mi era mai capitata una cosa del genere”.

GS
Artigiano con 4 dosi di eroina e droga in casa. Deunciato e multato per il mancato rispetto del decreto sull'emergenza saitaria.
È l'esito dell'operazione dei Carabinieri di Cingoli che ieri, durante i controlli svolti in località Tremoline per contrastare il diffondersi dell’epidemia in atto, hanno fermato un artigiano del posto in transito alla guida del proprio autocarro, in possesso di 4 dosi di eroina, acquistate, a suo dire, poco prima a Macerata.

Successivamente è stata perquisita anche l'abitazione e, nel garage, all’interno di un armadietto, sono stati trovati altri 4 involucri di cellophane del peso di 0.6 grammi ciascuno, uno dei quali aperto e parzialmente consumato, per un totale di altri 2,2 grammi di eroina, oltre ad un bilancino elettronico di precisione.

L'artigiano è stato denunciato all’autorità giudiziaria per la detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, nonché multato per l’inosservanza del divieto di movimento senza giustificato motivo.

GS

Cinque verbali della polizia municipale di Bologna inviati in una abitazione inagibile e quindi disabitata. Poi un'ingiunzione di pagamento recapitata, questa volta, nella Sae in cui risiede la destinataria.
Il Giudice di Pace annulla l'atto. Protagonista è una donna di San Severino, terremotata, che quando si è vista recapitare l'ingiunzione di oagamento, qualche mese fa, dell'importo di 1.194 euro, si è rivolta all'avvocato Giovanni Chiarella.
La donna infatti, dopo il sisma del 2016 ha dovuto lasciare la propria abitazione perché inagibile e in zona rossa ed ha alloggiato in una struttura alberghiera fino all'agosto 2017. Dopo di che le è stata assegnata una Sae. Nel frattempo la polizia municipale di Bologna sostiene di averle notificato, nell'abitazione inagibile, svariate multe risalenti al luglio 2017 che la donna però non ha mai ricevuto.
Il giudice di pace di Camerino, Antonino di Renzo Mannino, ha rilevato “l’invalidità degli atti che sono stati inviati senza la verifica della residenza effettiva. L’amministrazione sostiene che i plichi siano stati inviati sigillati alla casa comunale ma tale circostanza non sembra documentata. I documenti prodotti attestano semplicemente il mancato ritiro”.

G.G.


 

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo