Una nuova area camper per Valfornace. Proprio nella settimana di Ferragosto, il comune ha ultimato i lavori di realizzazione di una seconda area di sosta nel territorio comunale, dopo quella già operativa a Pievebovigliana. Finanziata grazie all’ordinanza 77 del Commissario straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, la nuova area camper a Vico di Sotto è costata 104mila euro e conta 12 piazzole di sosta da 40 metri quadrati, tutte dotate di attacchi per elettricità ed acqua.

Soddisfatto il sindaco, Massimo Citracca, proprio perché nella settimana che abitualmente fa registrare il maggior numero di presenze turistiche, «il comune riesce a dare una risposta a chi deciderà di soggiornare tra le nostre colline – commenta -. Sono felicissimo che le opere siano state ultimate proprio per il Ferragosto, sarà un motivo in più per venirci a fare visita. Le bellissime cittadine di Pievebovigliana e Fiordimonte e le loro suggestive frazioni, dove è possibile fare visita a chiese, musei, santuari e castelli, o semplicemente immergersi nella straordinaria natura del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e del lago di Boccafornace accolgono sempre più visite. La valle del Fornace si conferma un territorio dalla spiccata vocazione turistica».

l.c.
Demolire e ricostruire due ponti per evitare le esondazioni e per credere nella mobilità lenta. Sono cominciati questa mattina, a Fiuminata, i lavori di demolizione del ponte Castello per il quale è stata fatta una bretella temporanea che permette l’attraversamento del corso d’acqua.

Lo stesso intervento, riguarderà più avanti il ponte Cimitero, sempre di Fiuminata, ed un progetto gemello è stato realizzato per Pievebovigliana, dove i lavori cominceranno entro l’anno.

Proprio per questo, stamattina, oltre al sindaco Vincenzo Felicioli, all’ingegnere Vincenzo Marzialetti ed al direttore dei lavori Giordano Piancatelli era presente anche il sindaco di Valfornace, Massimo Citracca.

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“Lo scopo dell'intervento è il ripristino dell'officiosità idraulica del fiume Potenza – spiega il direttore dei lavori – mediante opere di manutenzione straordinaria.
I ponti attuali a tre campate hanno evidenti segni di ammaloramento alle strutture in cemento armato, oltre ad essere sotto dimensionati per i livelli di massima piena del fiume Potenza.
I nuovi ponti, antisismici, saranno realizzati in acciaio con unica campata sopra la massima piena del fiume Potenza e saranno appoggiati su isolatori sismici.
Il ponte Castello – precisa – che collega il capoluogo Fiuminata alla località Castello, sarà sostituito temporaneamente da un bypass provvisorio realizzato a valle dell'opera da eseguire. Durante la fase esecutiva del ponte Cimitero la viabilità verrà, invece, deviata sulla strada comunale San Cassiano”.


“I progetti sono gemelli – dice Marzialetti – ed hanno un costo di 750mila euro ciascuno, vale a dire 2700 euro al metro quadrato. Le opere sono realizzate con i fondi POR FESR 2014-2020 e gli interventi sui due ponti di Fiuminata si inseriscono all’interno dei 7 cantieri che stanno partendo tra l’alto Chienti e l’alto Potenza con i fondi comunitari”.

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Vincenzo Marzialetti e Giordano Piancatelli

Soddisfatto il sindaco Vincenzo Felicioli che vede in questi lavori una importante opportunità, non solo a livello di sicurezza, ma anche per il turismo: “Nel nostro Comune – dice – sono cinque i ponti interessati dai lavori: questi due saranno demoliti e ricostruiti, mentre altri tre saranno oggetto di manutenzione. Il fiume Potenza, negli ultimi anni, ha dato qualche problema, quindi l’intervento previsto con i fondi europei consentirà anche il risanamento dell’alveo e degli argini dl fiume, sempre per impedire che possano avvenire gli episodi che nel 2012 hanno creato nella valle di Fiuminata problemi importanti.

Noi siamo felici di questo – confida - anche perché stiamo scommettendo tutti molto su una mobilità lenta, ambientale, che permetta di effettuare le escursioni con le e-bike.

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Vincenzo Felicioli

Attività che consentiranno a questi territori di sopravvivere perché non potremo mai più pensare che ci saranno insediamenti industriali. Non dico che non li vogliamo: li vorremmo ma non ci saranno. Credo che l’obiettivo della Regione di investire sulla mobilità dolce per collegare tutti i Comuni delle Marche con le piste ciclopedonali sia una strategia vicente.

Non solo consentiranno alla gente di muoversi e di conoscere le bellezze della regione, ma permetteranno ai nostri territori di poter tornare, in piccola parte, a vivere”.

GS
Casa della salute, casa di riposo, poliambulatorio: Pieve Torina si appresta a recuperare ed anzi migliorare i servizi sociosanitari importnti per il territorio dell’alto maceratese. Il poliambulatorio sarà inaugurato il prossimo venerdì 30 ottobre alle 12.30.

“Presidiare i servizi è stata la nostra priorità - sottolinea il sindaco - . Una comunità che si aggrappa con le unghie e con i denti al desiderio di rimanere qui ed anzi di crescere e svilupparsi garantendo un futuro alle nuove generazioni ha bisogno di certezze. La scuola è stato il primo passo, ora tocca ai servizi sanitari con questa nuova struttura che fungerà da presidio per la salute dei cittadini che qui potranno trovare assistenza medica di primo intervento e gli ambulatori pediatrico, oculistico, odontoiatrico; insomma, una rete di cura e prevenzione che si completerà con le altre strutture su cui stiamo lavorando. Mi riferisco alla casa della salute, che attueremo grazie alle risorse rese disponibili dalla Strategia Nazionale Aree Intere e che consentirà di assicurare diagnosi e cure specialistiche in loco evitando, per quanto possibile, l’ospedalizzazione non necessaria, e alla casa di riposo, grazie al recupero dell’ex convento di Sant’Agostino. In entrambi i casi le progettualità sono state consegnate al comune e si procederà pertanto con il proseguimento dell’iter previsto che porterà, auspicabilmente entro due o tre anni, alla realizzazione di queste strutture”. 

GS
“Non auguro a nessuno di vivere un anno e mezzo in albergo come è capitato a noi”. Tra i ricordi di Pietro Scipioni è ancora forte quello dei tempi appena trascorsi. Pietro oggi vive in una Sae a Pievebovigliana, comune di Valfornace, nato dopo la fusione con Fiordimonte. La sua casa la condivide con la moglie, due figli e una sorella disabile. E’ un commerciante, vende abbigliamento a Muccia in un locale in cui, dopo il terremoto, ha spostato la sua attività lavorativa. A Muccia c’è più movimento, più passaggio di auto, anche se le realtà economiche ubicate in queste zone hanno tanti problemi con cui confrontarsi ogni giorno. Mancano i residenti, i proprietari delle seconde case, mancano anche i turisti. Per Pietro si sarebbero dovute realizzare alcune Sae anche per i possessori di seconde case che avrebbero fatto circolare un po’ di economia, una scelta sicuramente complicata ma per lui opportuna. Tra le mancanze che avverte di più c’è quella di poter tornare a frequentare la piazza.

I luoghi di ritrovo ora sono spostati fuori dal cuore del paese e purtroppo distanti dai villaggi dove sono state costruite le soluzioni abitative di emergenza. Alcune stanno creando più di qualche problema a causa dei pavimenti da sostituire per le infiltrazioni d’acqua. In questo periodo diversi residenti di Pievebovigliana stanno uscendo dalle loro casette per consentire al consorzio che le ha realizzate, di sistemare il pavimento. Ennesimo trasloco per chi ne ha già fatti tanti ed ennesimo disagio soprattutto per gli anziani che popolano queste zone di montagna. Camminiamo tra i tre villaggi costruiti e collegati tra loro da una buona viabilità pedonale. Un ponte ti congiunge con le altre strutture residenziali.

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Da lì la vista è davvero bella: la chiesa di Santa Maria Assunta, anche se inagibile, campeggia nel cuore del centro storico, dove da qualche mese è stata tolta la zona rossa. Ora si può passeggiare tra quelle viuzze del centro del paese, un posto suggestivo ma vuoto. Pietro mi racconta con entusiasmo che tra poco in centro aprirà una nuova attività ristorativa, un bel segno di speranza per i residenti. Ci si deve arrangiare in questo periodo pieno di emergenze. Il terremoto e la lunga gestione post sisma non bastavano. Ora la popolazione della montagna si deve confrontare con una nuova paura che accomuna tutta l’Italia e il mondo intero, come il coronavirus. La scelta di utilizzare l’ospedale di Camerino per accogliere i malati da covid-19 della provincia di Macerata, non è andata giù a tanti cittadini che oltre a sentirsi abbandonati dalle istituzioni, ora si sentono sfruttati e privati delle poche eccellenze che hanno. Con la mancanza di certezze questa popolazione si è abituata a vivere, quasi non si chiedono più quando potranno rientrare nelle loro case, aspettano, aspettano che qualcosa succeda. La preoccupazione è anche quella che i ragazzi non avranno lo stesso attaccamento di chi lì ci è nato e cresciuto e che quindi sarà portato ad andare altrove per vivere il proprio futuro. Anche questi sono i pensieri dei residenti a cui non può bastare amare il proprio paese.

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Servono risposte, occorrono servizi. Alcune attività si sono organizzate per portare la spesa a casa di chi ha difficoltà a spostarsi. I negozi infatti sono abbastanza distanti dai villaggi delle casette dove più di una purtroppo è vuota, alcuni anziani non ce l’hanno fatta a resistere a tutti questi grandi cambiamenti. Pietro è molto dispiaciuto della perdita degli anziani ma continua a darsi da fare come cittadino, impegnato anche nel mondo dell’associazionismo. Si va avanti con la speranza che le cose migliorino. Bisogna crederci.

Barbara Olmai


L’intervista a Pietro Scipioni, andrà in onda nella Rubrica radiofonica “Ricostruire la speranza. Un viaggio nel cuore del sisma”, mercoledì alle ore 10,10 e alle ore 22,10 e in replica domenica alle 9:10 e lunedì alle 21:00, sulle frequenze di Radio C1 in Blu. 

Per la rubrica radiofonica si ringrazia:  
- Structura Housing appartamenti nuovi, in classe A a Porto San Giorgio 
Coldiretti Macerata e campagnamica stanno con i contadini: @campagnamica e #mangiaitaliano!  
LINK AI SITI: www.appartamentiportosangiorgio.net www.macerata.coldiretti.it

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Il sindaco di Valfornace, Massimo Citracca, risponde agli attacchi del consigliere Sandro Luciani in merito ad alcune scelte amministrative che l'ex sindaco di Pievebovigliana non condivide.
"Nonostante il perdurare delle difficoltà burocratiche - esordisce Citracca - , che stanno rallentando la ricostruzione pubblica in tutti i comuni del cratere, sono stati compiuti investimenti e sono state realizzate opere pubbliche da parte dell’attuale amministrazione comunale grazie alla generosità dei privati, che hanno proposto al Comune di Valfornace di realizzare a proprie spese alcune opere. Ad esempio, il centro di aggregazione polifunzionale dell’area Sae di Fiordimonte o il parco giochi realizzato in un’area Sae di Pievebovigliana, che verrà aperto al pubblico nel prossimo mese di febbraio, così come il presidio della Croce Rossa Italiana con annesso centro polifunzionale sono le nuove opere pubbliche che non risultano di certo presenti negli atti dell’ente attraverso delibere di approvazione di tali progetti da parte della Giunta precedente".

Il primo cittadino reputa "di cattivo gusto la rivendicazione da parte del consigliere Luciani una qualsiasi velleità di intestazione di meriti, soprattutto nella situazione drammatica per la comunità a seguito del sisma: mentre ritiene di dover ringraziare anzitutto chi si è fatto promotore delle donazioni e dei progetti, unici veri artefici di azioni concrete di solidarietà.

Poiché è naturale infatti - dice - che ogni amministrazione debba cercare di portare a compimento opere iniziate anche dalle precedenti, sia per senso di responsabilità che per non dilapidare risorse pubbliche. Anche l’amministrazione Citracca ad esempio - prosegue - , si è trovata ad inaugurare opere partite dalle precedenti scelte amministrative, anche senza condividerne la ratio. Come ad esempio l’inaugurazione dell’area commerciale che la precedente amministrazione ha blindato in un sito che risulta inopportuno in quanto slegato dal centro abitato, penalizzando così oltre ai cittadini anche gli stessi esercenti.

Già in passato lo stesso Luciani - aggiunge Citracca - si è appropriato indebitamente della paternità di opere o iniziative promosse dall’attuale amministrazione, come ad esempio in occasione del primo festival dei Mieli Novelli, quando venne smentito dallo stesso presidente del consorzio apistico, anch’egli chiamato in causa".

Il sindaco di Valfornace precisa inoltre che "il servizio idrico è stato affidato all’Assm di Tolentino, come peraltro più volte detto in passato, in quanto è la stessa normativa che vieta ai comuni la gestione diretta. Gli utenti inoltre non hanno avuto alcun aggravio di costi in quanto, come tutti sanno, la fatturazione del servizio acquedotto e fognatura è stata sospesa in conseguenza degli eventi sismici e comunque la eventuale futura ripresa dei pagamenti garantirà per un lungo periodo l’applicazione delle tariffe in vigore al momento della cessione del servizio. È pertanto evidente l’intenzione di Luciani di mirare esclusivamente a diffondere falsi allarmismi tra la popolazione, che non ha certo bisogno, in questo momento storico, di essere angosciata da falsi problemi.

L’Amministrazione Citracca - continua - , insieme ad altri otto comuni, ha ottenuto dal Gal Sibilla un finanziamento complessivo di circa 1 milione e 400mila euro per la realizzazione di una pista ciclabile lungo le sponde del lago di Polverina e ciò contraddice con quanto erroneamente affermato da Luciani, secondo il quale mancherebbero progetti legati al settore ciclabile".
Poi il chiarimento sulla approvazione del bilancio: "Nel mese di dicembre 2019 il Consiglio Comunale - dice Citracca - , per la prima volta nella sua storia, ha approvato il bilancio di previsione per gli anni 2020-2022 prevedendo nuove agevolazioni per i cittadini tra le quali l’abbassamento del buono pasto scolastico ad un euro e il riconoscimento di uno sconto nella tariffazione del servizio rifiuti, la cui fatturazione riprenderà da quest’anno. Queste misure sono state rese possibili dai maggiori trasferimenti dovuti alla fusione. Occorre altresì far notare che il consigliere Luciani, unico assente alla discussione delle delibere di approvazione del bilancio e giunto in consiglio comunale con un notevole ritardo e in coincidenza con il momento delle votazioni finali, non ha dimostrato alcun interesse nel sostenere le proprie posizioni, le quali peraltro sono state rese note soltanto mediante gli organi di stampa.

La nuova Amministrazione comunale ha provveduto a rinnovare il parco dei mezzi, i quali sono stati in parte donati da privati ed in parte acquistati con fondi propri. Non è al riguardo assolutamente pertinente il tono della polemica di Luciani, in quanto risulta evidente che solo la ricostruzione degli edifici comunali inagibili assicurerà il ricovero ai pochi automezzi che attualmente sono parcheggiati non al chiuso.

Non risulta da alcuna parte - conclude facendo riferimento all'accusa di "battere la fiacca" - che il Comune di Valfornace viaggi ad una velocità diversa dagli altri comuni del cratere. Del resto saranno sempre i cittadini che, al termine del mandato, potranno giudicare - tiene a precisare Citracca - con il proprio voto l’operato dell’attuale Amministrazione, così come hanno fatto nelle elezioni del 2017, in occasione delle quali da Luciani non sono stati illustrati i progetti che lo stesso ancora oggi sostiene di avere avviato e che, forse, proprio non esistevano”.

GS




 
"L'amministrazione batte la fiacca". Commenta così Sandro Luciani, ex sindaco di Pievebovigliana ed attualmente capogruppo di minoranza di Valfornace, il comportamento dell'attuale amministrazione comunale, accusando il primo cittadino di non nominare mai l'impegno della precedente guida.

"Chiedo al sindaco di Valfornace, Massimo Citracca, di venire a spiegare in un dibattito pubblico in tv quello che ha fatto in questi due primi anni e mezzo di mandato per il paese, se ha problemi può portarsi assessori e fiancheggiatori".
Esordisce Sandro Luciani prima di attaccare l'amministrazione punto su punto: "In occasione di alcune inaugurazioni, a cui sono stato presente - precisa - , sarebbe bastato accennare a chi ha ideato e portato avanti progetti come il centro polifunzionale donato da Amma Italia e messo a Piane Campi la struttura che sarà donata dalla Croce Rossa Italiana di Lucca. È iniziato tutto durante la mia amministrazione - spiega - , sono progetti che ho caldeggiato e portato avanti. Prima di tagliare i nastri, Citracca avrebbe fatto bene ad accennarlo, lui non si dovrebbe vantare di ciò che non ha ideato. Sul Pil si trova già a metà dell'opera, si parla la lingua delle due ruote, perché - chiede Luciani - l'amministrazione non ha mai portato avanti progetti legati al settore ciclabile, in un contesto di fondovalle dove si intrecciano la via Lauretana e la via Francescana? Nell'ultimo consiglio, in quaranta minuti, hanno approvato il bilancio di previsione che meritava una seduta a parte. Avevo chiesto di abbassare l'Imu delle seconde case per chi è originario del paese, mi è stato risposto che chi ha la casa inagibile comunque non può venire. Con i maggiori fondi disponibili grazie alla fusione dei due comuni di Pievebovigliana e Fiordimonte, si potrebbe abbassare la pressione fiscale - propone l'ex sindaco di Pievebovigliana - . Il sindaco dovrà spiegare anche perché ha affidato il servizio idrico all'Assm, per cui si prevede un forte aumento dei costi a carico dei cittadini. Questa società non risponde al governo dell'acqua della montagna. Piuttosto il sindaco renda conto di quanto elargisce alle famiglie, semplicemente per un buono pasto alla mensa scolastica. Nemmeno si è riusciti a ricollocare i mezzi comunali, perché con la fusione dei due comuni e l'acquisto di mezzi nuovi, il loro numero è salito. Perché - domanda - non c'è un luogo dove metterli? Come mai i centri vicini riescono a fare tutto e a Valfornace non si riesce a fare niente? Alcuni comuni corrono, altri segnano il passo, altri ancora battono la fiacca - conclude - , portando avanti progetti approntati dalla precedente amministrazione".

GS




Valfornace ha dato il suo ultimo commosso addio a Raul Lucarini, storico calzolaio di Pievebovigliana, spentosi lo scorso lunedì all’età di 105 anni. Un’intera comunità si è stretta intorno ai familiari del 'nonnino del paese', sempre pronto a scambiare parole con tutti e lucidissimo fino alla fine dei suoi giorni.
Lo scorso aprile, nella ricorrenza del suo speciale compleanno, in segno d’affetto e di stima da parte dell'intera collettività, l'omaggio di una targa gli era stato tributato dal sindaco e dall’amministrazione comunale.
E’ un pezzo di storia di Valfornace e, di Pievebovigliana in particolare, che se ne va. Raul è davvero nel cuore di tutti”.
Parole toccanti e affettuose quelle del sindaco Massimo Citracca che lo ricorda seduto su una panchina del paese. “E’ lì che negli ultimi anni era solito sostare ma, come vedeva passare qualcuno, era subito pronto ad alzarsi per far vedere come fosse ancora in perfetta forma. Teneva molto a far notare dell’essere autosufficiente senza gravare sulla famiglia”.
Dimostrazione concreta della formidabile tempra di Raul Lucarini anche l’essere rimasto al lavoro dalla sua bottega di calzolaio, fino all’età di 95 anni.
Una figura attivissima che trasmetteva grande positività. In tutta la sua lunga vita ha sempre lavorato - ricorda il sindaco di Valfornace-  All'inizio faceva il taxista e, con la sua Fiat 1100, riportava a destinazione le persone che dai paesi limitrofi arrivavano a Pieve con il pullman. Intrapreso anche il lavoro di ciabattino, ricordo che sin da bambino passavo davanti alla sua bottega per andare a scuola. Sempre sorridente e cordiale con tutti, non mancava mai di fare una battuta, anche su quello che lui faceva, distribuendo consigli sulle calzature e su come conservarle al meglio. Una persona a me particolarmente cara e che ho molto apprezzato, anche per questo insieme agli altri amministratori, abbiamo voluto festeggiare con un omaggio i suoi 105 anni”.
Al raggiungimento di un invidiabile traguardo, dopo aver vissuto per parecchi mesi in affitto a Matelica insieme ad alcuni familiari, Raul Lucarini aveva aggiunto anche quello di poter tornare nel borgo che aveva sempre amato, Sapeva di non poter riuscire a rivedere la sua casa d’origine danneggiata dal terrremoto, eppure non si è arreso. Giusto poco più di un anno fa, c’era anche lui in fila con gli altri cittadini ad attendere le chiavi della sua Sae di Pievebovigliana.
Lucarini Paola De Micheli
“ Presente anche l’onorevole Paola De Micheli, all’epoca Commissario straordinario – dice Citracca- proprio in quella occasione Raul le raccomandò di essere presente alla data del suo compleanno perchè si sarebbe fatta grande festa. Ho bene in mente anche il suo desiderio di tutto il tempo che ha preceduto la consegna delle casette ‘fammi morire a Pievebovigliana, non mi far stare lontano dal mio paese’, mi diceva. Voleva tornare qui e, anche in questo – conclude il sindaco-  la sua figura è da esempio della forza e della tenacia dei marchigiani e delle persone di montagna che, magari silenziosamente, sono prontissimi a rimboccarsi le maniche per cercare di ripartire, ma sempre dai luoghi dove sono stati e dove sono vissuti”.
cc

Radio C1 inBlu è felice di rendere disponibile anche sul suo sito Super Sciame Dance - Pievebovigliana 2018, l'audio documentario da ballare di Studiovuoto andato in onda il 14, 15, e 16 dicembre del 2018 sulle nostre frequenze. 

Super Sciame Dance - Pievebovigliana 2018 è parte di  s.c.i.a.m.e. (spazio costruito insieme aperto a molteplici esperienze), progetto partecipativo portato avanti dalle associazioni La città bambina (Firenze) e Les Friches (Macerata) cui hanno preso parte gli abitanti di Pievebovigliana, i bambini e le maestre della scuola elementare del paese, e nell’ultima fase i gruppi della rete S.L.U.R.P. (Spazi Ludici Urbani a Responsabilità Partecipata): Cantieri Comuni (Roma), Lemur (Bcn), Todo (Sicilia), i nomadi Senza Studio e Studiovuoto,  e il Giardino del Guasto (Bologna).

 

di:  Valeria Muledda / Studiovuoto

con: Silvana Belfiori, Alvaro Caramanti, Nicola Cecola, Massimo Citracca, Vincenzo Conforti, Telma Chessa, Annarita Citracca, Sandro Luciani, Alan Mazzoni, Pietro Paganelli, Adele Ramadori, gli abitanti di Pievebovigliana, i bambini e le maestre della scuola elementare di Pievebovigliana, i partecipanti parte della rete S.L.U.R.P. , e Lea.

 

Lo sciame sa quando è il tempo. lo sciame si prepara. lo sciame lascia, cerca, decide, sceglie. trova un nuovo spazio. lo sciame fa spazio. lo sciame ricomincia. lo sciame è la base. un gruppo di persone è più della somma dei suoi singoli elementi. sciamare. vivere. insieme. fare il miele. rifondare sé stessi insieme agli altri. rifondarsi comunità.

E’ il 2016. Il terremoto è tornato dopo vent’anni ed ha sconvolto le vite degli abitanti delle zone colpite. A Pievebovigliana gli abitanti hanno lasciato il loro paese e le loro case per lungo tempo, da poco molti di loro sono tornati, a ricominciare una vita nel luogo in cui hanno sempre vissuto. Come le api hanno sciamato, come le api si sono aiutati, come le api di questo tempo difficile per la Terra hanno avuto problemi che sovrastano le possibilità di ognuno. Piano piano ritrovano il ritmo dell’abitare, lo sguardo, l’azione, e la visione, perché la comunità insieme possa sentire la sua forza ed il miele prezioso di cui da sempre è capace. Ispirati dalle api il 6 di ottobre del 2018 come loro hanno danzato insieme in una bella festa, accogliendo la proposta di artisti e associazioni che negli ultimi due anni hanno fatto con loro un pezzo di strada. Super Sciame Dance - Pievebovigliana 2018 è la playlist della festa di questo nuovo alveare in costruzione, un audio documentario da ballare che esplora il farsi del nuovo dialogo tra spazio, comunità, e territorio a Pievebovigliana.

*

Nella prima settimana di ottobre del 2018 si conclude collettivamente il progetto s.c.i.a.m.e. (spazio costruito insieme aperto a molteplici esperienze), percorso partecipativo per la trasformazione in autocostruzione del cortile della nuova scuola elementare prefabbricata portato avanti dalle associazioni La città bambina (Firenze) e Les Friches (Macerata) cui hanno preso parte gli abitanti di Pievebovigliana, i bambini e le maestre della scuola elementare del paese, e nell’ultima fase i gruppi della rete S.L.U.R.P. (Spazi Ludici Urbani a Responsabilità Partecipata): Cantieri Comuni (Roma), Lemur (Bcn), Todo (Sicilia), i nomadi Senza Studio e Studiovuoto,  e il Giardino del Guasto (Bologna).

Super Sciame Dance- Pievebovigliana 2018 è un audio documentario da ballare di Valeria Muledda / Studiovuoto che nasce con la festa danza collettiva proposta da Studiovuoto per la conclusione del progetto. Si tratta di un’indagine documentaria dell’abitare che si fa azione collettiva, danza come arte pubblica che diventa festa liberatoria dell’urbano e della storia che scriviamo negli spazi in cui viviamo.

Le api ispirano l’azione danzante di Super Sciame Dance per le loro modalità comunitarie, il loro linguaggio, le loro danze legate al nutrimento collettivo, la loro “intelligenza di sciame”, la loro realtà sonora. Danzare è abitare, danzare insieme è abitare insieme. Super Sciame Dance è la danza delle api umane che celebrano e gioiscono la propria comunità in creazione. E’ ronzare forte l’alveare per sentire il gusto di un’altra vita urbana.

Super Sciame Dance è parte di SCIAME (2017, in progress, Studiovuoto)processo nomade di partecipazione e creazione condivisa con al centro le api, la comunità alveare e la comunità umana, il territorio; è un percorso in cui il modo di vivere delle api ispira il processo stesso, le sue pratiche condivise, le relazioni, lo spazio che ne emerge. SCIAME inizia il suo viaggio nel 2017 in Catalogna, a Barcellona, prosegue nel delta del fiume Ebro e a El Perelló, il villaggio del miele, e a Pievebovigliana, in Italia, nel 2018.

Grazie a tutti gli abitanti di Pievebovigliana, al Comune e all’amministrazione, alla Pro loco di Pievebovigliana, alle associazioni La città bambina e Les Friches, ad Alan e Bruno Mazzoni.

 

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Studiovuoto brinda con gli abitanti e le api di Pievebovigliana e vi invita alla festa dell'alveare Super Sciame Dance!
Venerdì prossimo alle 19.50 e poi sabato 15 e domenica 16 alla stessa ora andrà in onda Super Sciame Dance - Pievebovigliana 2018, l'audio documentario da ballare che è nato dall'incontro con gli abitanti di Pievebovigliana e dalla collaborazione con le associazioni La città bambina (Firenze), Les Friches (Macerata) e la rete S.L.U.R.P  - Spazi Ludici Urbani a Responsabilità Partecipata,  per il progetto s.c.i.a.m.e. (spazio costruito insieme aperto a molteplici esperienze).
Super Sciame Dance - Pievebovigliana 2018 può essere ascoltato sulle frequenze di Radio C1 inBlu (a Pievebovigliana 103.0 fm) oppure via streaming tramite la pagina del sito dell'Appennino Camerte www.appenninocamerte.info
 
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Lo sciame sa quando è il tempo. lo sciame si prepara. lo sciame lascia, cerca, decide, sceglie. trova un nuovo spazio. lo sciame fa spazio. lo sciame ricomincia. lo sciame è la base. un gruppo di persone è più della somma dei suoi singoli elementi.

sciamare. vivere. insieme. fare il miele. rifondare sé stessi insieme agli altri. rifondarsi comunità.

E’ il 2016. Il terremoto è tornato dopo vent’anni ed ha sconvolto le vite degli abitanti delle zone colpite. A Pievebovigliana gli abitanti hanno lasciato il loro paese e le loro case per lungo tempo, da poco molti di loro sono tornati, a ricominciare una vita nel luogo in cui hanno sempre vissuto. Come le api hanno sciamato, come le api si sono aiutati, come le api di questo tempo difficile per la Terra hanno avuto problemi che sovrastano le possibilità di ognuno. Piano piano ritrovano il ritmo dell’abitare, lo sguardo, l’azione, e la visione, perché la comunità insieme possa sentire la sua forza ed il miele prezioso di cui da sempre è capace. Ispirati dalle api il 6 di ottobre del 2018 come loro hanno danzato insieme in una bella festa, accogliendo la proposta di artisti e associazioni che negli ultimi due anni hanno fatto con loro un pezzo di strada. Super Sciame Dance - Pievebovigliana 2018 è la playlist della festa di questo nuovo alveare in costruzione, un audio documentario da ballare che esplora il farsi del nuovo dialogo tra spazio, comunità, e territorio a Pievebovigliana.

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Nella prima settimana di ottobre del 2018 si conclude collettivamente il progetto s.c.i.a.m.e. (spazio costruito insieme aperto a molteplici esperienze), percorso partecipativo per la trasformazione in autocostruzione del cortile della nuova scuola elementare prefabbricata portato avanti dalle associazioniLa città bambina (Firenze) e Les Friches (Macerata) cui hanno preso parte gli abitanti di Pievebovigliana, i bambini e le maestre della scuola elementare del paese, e nell’ultima fase i gruppi della rete S.L.U.R.P. (Spazi Ludici Urbani a Responsabilità Partecipata): Cantieri Comuni (Roma), Lemur (Bcn), Todo (Sicilia), i nomadi Senza Studio e Studiovuoto,  e il Giardino del Guasto (Bologna).

Super Sciame Dance- Pievebovigliana 2018 è un audio documentario da ballare di Valeria Muledda / Studiovuoto che nasce con la festa danza collettiva proposta da Studiovuoto per la conclusione del progetto. Si tratta di un’indagine documentaria dell’abitare che si fa azione collettiva, danza come arte pubblica che diventa festa liberatoria dell’urbano e della storia che scriviamo negli spazi in cui viviamo.

Le api ispirano l’azione danzante di Super Sciame Dance per le loro modalità comunitarie, il loro linguaggio, le loro danze legate al nutrimento collettivo, la loro “intelligenza di sciame”, la loro realtà sonora. Danzare è abitare, danzare insieme è abitare insieme. Super Sciame Dance è la danza delle api umane che celebrano e gioiscono la propria comunità in creazione. E’ ronzare forte l’alveare per sentire il gusto di un’altra vita urbana.

Super Sciame Dance è parte di SCIAME (2017, in progress, Studiovuoto)processo nomade di partecipazione e creazione condivisa con al centro le api, la comunità alveare e la comunità umana, il territorio; è un percorso in cui il modo di vivere delle api ispira il processo stesso, le sue pratiche condivise, le relazioni, lo spazio che ne emerge. SCIAME inizia il suo viaggio nel 2017 in Catalogna, a Barcellona, prosegue nel delta del fiume Ebro e a El Perelló, il villaggio del miele, e a Pievebovigliana, in Italia, nel 2018.

SCIAME

 

Una festa partecipata, a tratti commovente, in cui si è sentito il calore e l’atmosfera di una grande famiglia. E’ quella che si è vissuta in “Sciame Super Dance” lo scorso sabato a Pievebovigliana. Una festa maratona danzante che ha coinvolto un bel numero di persone e la cui organizzazione, curata da “Studiovuoto” dell’artista Valeria Muledda, ha richiesto alcuni giorni di preparazione. Fondato dall’artista sarda nel 2012, Studiovuoto è uno studio di architettura esperenziale, uno studio in movimento incentrato sull’azione dell’abitare lo spazio. Accolto l’invito a partecipare all’evento conclusivo dell’intero progetto S.C.I.A.M.E attraverso il quale, grazie all’associazione “La città bambina” e la rete S.l.u.r.p, la comunità si è resa protagonista della trasformazione in autocostruzione dello spazio antistante la nuova scuola prefabbricata, con Sciame Super Dance l’artista Valeria Muledda ha dato il suo contributo alla chiusura festosa e condivisa di un percorso fatto insieme sull’intero progetto e le cui ultime giornate, sono state caratterizzate da un lavoro intenso. La proposta di Studiovuoto, si è ispirata alla società delle api, insetti sapienti che, attraverso movimenti precisi e ripetuti, si tramettono informazioni altrettanto precise. La loro comunicazione avviene attraverso delle “danze” che permettono lo scambio e la circolazione di notizie raccolte dallo spazio esterno. Danzando le api prendono decisioni collettive rispetto al nutrimento, scelgono dove vivere e dove costruire la loro grande –casa città che è l’alveare. Lo Sciame dunque lascia collettivamente e rifonda collettivamente sé stesso e il suo spazio. “Prima di arrivare alla grande festa collettiva di “ SciameSuper Dance- spiega Valeria Muledda- ho lavorato coinvolgendo gli abitanti in alcuni incontri; molto spesso si è trattato di momenti svoltisi individualmente, o al massimo con due o tre persone per volta.

Sciame intervista 1

Si è parlato delle api, della comunità e dello spazio, di che cos'è comunicare e decidere insieme; tutto il progetto di Super sciame dance e della danza dello sciame, s'ispira Infatti alla vita delle api che utilizzano quella che per noi è una danza, come linguaggio di comunicazione tra di loro, per condividere le informazioni e per decidere poi insieme. Ho messo in pratica una parte del lavoro di due anni di Studiovuoto ispirato alla vita delle api, per arricchire il percorso di partecipazione con gli abitanti di Pievebovigliana. Dal momento che il paese fa parte della rete nazionale delle “Città del miele”, ho incontrato ad esempio degli apicultori e, soprattutto, gli abitanti che hanno lasciato le loro case. Mi hanno raccontato come hanno vissuto il terremoto, i loro ricordi rispetto a questa situazione dirompente, come vivono e percepiscono lo spazio dopo l’ evento e come percepiscono lo spazio attraverso i luoghi dove vivono adesso, cioè le nuove piccole case che sono state loro consegnate. I racconti hanno dunque riguardato il nuovo modo di vivere che scaturisce dagli spazi che le persone abitano; nel corso degli incontri ho proposto alle persone di dirmi quale fosse una canzone che avrebbero avuto il piacere di ballare durante la festa di Superdance. Ho pertanto costruito una playlist musicale fatta delle canzoni che le persone avrebbero voluto ballare, aggiungendo degli inserti narrativi con le loro voci. La festa a cui tutti abbiamo partecipato e in cui tutti abbiamo ballato liberamente, divertendoci tantissimo, era appunto composta delle canzoni che gli abitanti hanno richiesto e delle loro voci che hanno raccontato alcuni di questi passaggi della loro vita, nella nuova esperienza di Pievebovigliana dopo il terremoto. Ne è scaturito qualcosa di molto coinvolgente ed emozionante. E’ per questo che "Studiovuoto", "La città bambina" e tutte le associazioni che hanno partecipato a S.C.I.A.M.E,  ringraziano di cuore tutti gli abitanti che hanno partecipato ad un progetto fatto insieme”.

SCIAME percorso

C.C.

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