Volto coperto e pistola giocattolo. Così un ragazzo di 25 anni residente a San Severino Marche avrebbe rapinato domenica scorsa, l’autogrill lungo la superstrada 77 tra Tolentino Sud e Tolentino Ovest. Un colpo da 1300 euro in contanti, più diversi Gratta&vinci. Ma non è andato lontano. Giusto qualche ora dopo, infatti, i carabinieri lo hanno arrestato e portato in carcere ad Ancona. Dovrà rispondere del reato di rapina aggravata.

L’azione si è sviluppata in maniera fulminea. Intorno alle 13 il giovane è entrato nell’autogrill, ha battuto la pistola sul banco – gli inquirenti hanno poi scoperto che si tratta di un arma ad aria compressa priva del tappo rosso sulla canna – e ha minacciato la commessa del bar, facendosi consegnare l’incasso e i Gratta&vinci. Nel giro di un minuto era già fuori dal locale, allontanandosi passando sul retro.

Immediato l’arrivo dei carabinieri di Tolentino. Le immagini della videosorveglianza hanno dato le prime indicazioni sull’autore della rapina: pantaloni viola, giubbotto e scarpe nere. La direzione di fuga dell’autore della rapina ha dato ulteriori indicazioni. Gli inquirenti hanno infatti ipotizzato che il rapinatore potesse essere diretto verso San Severino Marche. I loro sospetti si sono quindi concentrati su di un ragazzo classe ’99 che dagli ultimi giorni dell’anno scorso aveva manifestato problemi familiari e connessi all’uso di droghe. Episodi per i quali erano intervenuti anche i carabinieri di San Severino Marche.

I controlli incrociati effettuati grazie alla videosorveglianza hanno confermato i movimenti sospetti dell’auto intestata al ragazzo. I militari hanno raggiunto la sua abitazione e hanno accertato come il giovane fosse rientrato a casa, si fosse cambiato i vestiti per poi ripartire ancora in direzione Tolentino. Mentre le pattuglie della Compagnia di Tolentino, del Norm e delle stazioni limitrofe continuavano la ricerca dell’auto, i militari hanno perquisito la stanza del ragazzo, dove hanno trovato i vestiti che indossava poco prima insieme alla pistola ad aria compressa, una dose di hashish, banconote di piccolo taglio e il passamontagna.

Il cerchio si è stretto intorno alle 16, quando grazie alle telecamere i militari hanno approfondito le ricerche nell’area della zona industriale di Tolentino. Una pattuglia ha rintracciato il ragazzo in un autogrill lungo la superstrada in direzione mare e lo ha arrestato. In tasca aveva Gratta&vinci e 180 euro in contanti. Con lui un altro uomo, denunciato per il porto di un coltello. L’autore del colpo è finito in carcere in attesa dell’udienza di convalida, dove potrà presentare la propria difesa.


Beve dalla fontanella e viene rapinato. Denunciato il responsabile. I fatti risalgono alla tarda serata dello scorso 28 giugno a Tolentino. Intorno alle 23, un uomo si era avvicinato ad una fontanella per bere un po’ d’acqua. Lì ha incontrato un’altra persona, a lui sconosciuta, che stava riempiendo una borraccia. Qualche parola di circostanza per attaccare bottone, poi la colluttazione. Lo sconosciuto lo ha colpito ad una spalla e alla nuca, gli ha strappato di dosso il borsello ed è scappato a bordo di un’auto.

Nel borsello, oltre al portafogli, ad un portamonete e alla sua tessera sanitaria, c’era anche il telefono cellulare. Per questo la vittima si è rivolta ad alcuni passanti in modo da poter chiamare i carabinieri, intervenuti sul posto per i primi accertamenti del caso. Da lì è partita la macchina investigativa, supportata dalla videosorveglianza del comune, dalla testimonianza della vittima e dai tabulati telefonici del telefono rubato. Tutti gli indizi hanno puntato su un uomo già gravato da precedenti specifici. Sulla base di questo, il Pubblico Ministero ha emesso un decreto di perquisizione a carico del sospettato. Durante le operazioni i carabinieri sono riusciti a recuperare la refurtiva proprio a casa dell’indagato, mettendo il bottino sotto sequestro. L’uomo è stato denunciato a piede libero per rapina e la sua posizione è al vaglio dell’autorità giudiziaria.

l.c.
Armato di coltello irrompe in una tabaccheria, ruba l’incasso e si dà alla fuga. Arrestato poco dopo in semi-flagranza di reato per rapina aggravata un diciottenne di Macerata. È successo ieri all’ora di pranzo, nella zona di piazza Pizzarello, nel capoluogo. Attimi di paura per il titolare di “Vintage tab”, questo il nome della tabaccheria rapinata, e per un altro commerciante della zona accorso in suo aiuto: entrambi, infatti, sono stati minacciati di morte dal giovane. Un colpo riuscito a metà, quello del diciottenne. Gli inquirenti hanno impiegato poche ore a identificarlo e ad irrompere nella sua abitazione per arrestarlo.

Decisiva la presenza delle telecamere di sorveglianza della tabaccheria, oltre alle testimonianze raccolte dalla Squadra Mobile di Macerata, immediatamente arrivata sul posto per i primi rilievi. La ricostruzione dei fatti è partita da lì, grazie alle parole dei testimoni oculari e alle immagini raccolte. Il giovane, a volto coperto, vestito di nero e armato con un coltello da cucina, è entrato nel locale e ha minacciato il titolare. Ha preso con sé una parte dell’incasso e si è poi dato alla fuga a bordo di un’auto parcheggiata poco lontano. Proprio mentre se ne stava andando è intervenuto l’altro commerciante, nel tentativo di aiutare il collega. Anche lui si è visto puntare addosso il coltello.

Alla fuga del giovane ha assistito anche un terzo testimone. Gli agenti hanno sentito anche lui e hanno quindi controllato le immagini riprese dalla telecamera interna alla tabaccheria. È così che sono riusciti a risalire al numero di targa dell’auto e ai dettagli decisivi sull’abbigliamento del ragazzo. Grazie ai controlli incrociati è emerso che l’auto era intestata proprio al giovane, un italiano residente in città, già gravato da precedenti penali simili. I poliziotti si sono precipitati a casa sua nel tardo pomeriggio, dove all’interno hanno trovato i vestiti che il ragazzo indossava qualche ora prima durante la rapina – una felpa nera con una stampa rossa, un foulard, un cappellino –, circa 300 euro in banconote di piccolo taglio e il coltello utilizzato per minacciare i due commercianti. Al momento è detenuto nel carcere di Montacuto, a disposizione dell’Autorità giudiziaria in attesa dell’udienza di convalida.

l.c.
Sono finiti ai domiciliari con braccialetto elettronico, indagati per tentata rapina pluriaggravata in concorso e per ricettazione, i due uomini ritenuti responsabili di una serie di colpi tra Marche e Umbria. Le indagini sono partite lo scorso 29 ottobre a San Ginesio e si sono concluse stamattina, quando i carabinieri di Tolentino e di Camerino, in collaborazione con i colleghi di Perugia, hanno arrestato la coppia alla periferia del capoluogo umbro. Le perquisizioni domiciliari hanno fatto luce su denaro contante e attrezzi da lavoro: questo il bottino che la coppia era riuscita a trafugare da diverse abitazioni tra Umbria e Marche.

La prima denuncia è arrivata alla fine dello scorso ottobre: uno dei due uomini arrestati era riuscito ad entrare nella casa di un anziano a San Ginesio. Proprio l’anziano li aveva messi in fuga e, soprattutto, aveva recuperato il numero di targa dell’auto con cui i malviventi si erano allontanati. Da lì sono partite le indagini dei militari. Grazie alle informazioni fornite dalla vittima ginesina, i carabinieri sono risaliti a due stranieri dell’hinterland perugino che utilizzavano spesso la macchina individuata, intestata ad una terza persona.

Altri colpi con lo stesso modus operandi sono stati denunciati dai cittadini dell’entroterra maceratese da gennaio in poi: uno dei due uomini distraeva la vittima, mentre l’altro poteva agire indisturbato. È successo a Piaggiole di Camerino, dove uno dei due uomini diceva di voler comprare l’auto della vittima, mentre l’altro rovistava nella vettura, ma anche a Ormagnano di Seppio: in questo caso i due malviventi stavano tentando il colpo in un garage ma sono stati scoraggiati dalla padrona di casa.

Le indagini dei carabinieri, a cui hanno partecipato anche i militari della Stazione di Pioraco, hanno appurato come gli autori dei tre colpi fossero gli stessi. Sulla base delle prove fornite, tra cui anche l’individuazione fotografica di uno dei due indagati, il Gip del Tribunale di Macerata ha disposto i domiciliari, a cui i militari hanno dato esecuzione. A seguito delle perquisizioni domiciliari, con il rinvenimento di attrezzi da lavoro e di contanti, i due sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria anche per il reato di ricettazione.

l.c.
Arrestato il giovane che la sera del 16 dicembre scorso, armato di coltello e con volto coperto dalla mascherina e dal cappuccio della felpa, aveva rapinato un supermercato di Porto Recanati per 1600 euro, allontanandosi a piedi nel vicino parco, dove lo attendeva un complice in macchina.

La fuga era stata interrotta da un corriere che aveva assistito all’episodio e, realizzato quanto accaduto, ha bloccato con il proprio  furgone il veicolo dei due malviventi costringendoli a scendere e continuare a piedi, fino a quando uno dei due è stato rintracciato poco più avanti e arrestato dai militari di Porto Recanati, mentre l’altro aveva fatto perdere le proprie tracce.

Dopo diversi giorni di ricerche, osservazioni e pedinamenti dei Carabinieri, nella serata di ieri G.M., trentaduenne fermano, è stato arrestato a Porto Sant'Elpidio e portato in carcere a Montacuto in attesa dell’interrogatorio di garanzia, gravemente indiziato come autore materiale della rapina. 

red.
Paura questa mattina a Camporotondo dove, intorno alle 10, lungo la provinciale 78, un operatore addetto al ritiro degli incassi dei self service dei distributori di benzina viaggiava a bordo della sua auto con circa 20mila euro, provento dei ritiri fatti fino a quel momento.
Ad un certo punto sono sopraggiunti tre motociclisti che, senza mostrare armi, lo hanno bloccato intimandogli di scendere e di consegnargli il denaro.
L'uomo non ha potuto far altro che consegnargli la borsa con gli incassi e chiamare le forze dell'ordine non appena i malviventi si sono dileguati a bordo delle rispettive due ruote. La vittima aveva subito un medesimo furto l'antivigilia di Natale dello scorso anno.
Sul fatto indagano i carabinieri di Tolentino.

GS

Rapina a mano armataal supermercato Sì con te di via Verdi a Macerata. Pistole in pugno e volto travisato, i malviventi dopo aver minacciato con le armi una commessa, sono riusciti ad arraffare dalla cassa il denaro contenuto, per un bottino di circa 1.500 euro. Avrebbero agito in due, dileguandosi subito dopo il colpo. Sul posto gli agenti della Volante e i colleghi della squadra mobile

 

Fanno esplodere il bancomat alle poste di Treia, ma i malviventi restano a bocca asciutta. Un boato alle prime luci dell'alba ha scosso la quiete notturna a Treia, dove ignoti hanno provocato l'esplosione del bancomat dell'ufficio postale, al cui interno si trovavano oltre 50 mila euro. Qualcosa però è andato storto e i ladri sono scappati senza riuscire a trafugare neppure un euro.

Sempre a Treia ignoti malviventi hanno rubato due auto all'interno di un garage di proprietà del titolare di una pizzeria del Borgo, forzando la serranda di ingresso e introducendosi nell'autorimessa.

Su entrambi gli episodi indagano i carabinieri, che stanno cercando anche elementi per verificare eventuali collegamenti fra i due episodi criminosi.

 

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