Mentre Sefro si adegua per garantire lo smart working dei dipendenti comunali, il primo cittadino, Pietro Tapanelli, si lascia ad alcune riflessioni su come fin ora è stata gestita l’emergenza pandemia: "Ovvio che gestire una pandemia non è cosa semplice - afferma - ma occorre il coraggio di dare lo scettro del comando ad una struttura unica. Non necessariamente una persona sola, ma una singola unità operativa. La dichiarazione dello stato di emergenza va in quella direzione, ma poi, lo abbiamo visto, si sono susseguiti una serie di provvedimenti legislativi convulsi e poco chiari, con sovrapposizioni continue tra Stato e Regioni. Basti pensare al modulo per gli spostamenti – puntualizza – che, pur traducendosi in una banale autocertificazione, è stato rettificato quattro volte. Non va bene, perché oltre ad alimentare la confusione, si rischia di creare un alibi normativo a chi poi si adopera per fare il furbetto. A Sefro, per fortuna, i cittadini sono molto collaborativi e i controlli dei Carabinieri sono sempre molto puntuali”.

Intanto il sindaco ha firmato un’ordinanza per lo smart working dei dipendenti comunali, individuando i servizi essenziali e razionalizzando, ulteriormente, con contatti telefonici e telematici i servizi comunali.

“Insieme al geometra comunale Alessandro Poduti, abbiamo attrezzato le postazioni per il lavoro a distanza, mentre gli operai stanno sfruttando le ferie pregresse per evitare al massimo la presenza in sede dei dipendenti comunali”. In tutto ciò, anche la neve che però non mette in difficoltà il Comune, già da tempo pronto con il piano neve e mezzi pronti ad intervenire.

L’amministrazione comunque, continua a lavorare benché a distanza, “ci sentiamo quotidianamente con tutti - dice Tapanelli - e soprattutto con il vicesindaco Rodolfo Rossi ché, in caso di necessità, deve essere pronto a subentrare ma sia con l’assessore Stefania Penna che con gli altri consiglieri facciamo un briefing quotidiano via WhatsApp”.

g.g.
"Sono stata presa in giro, i miei cittadini sono stati presi in giro. Ho confidato nella politica, e l’amarezza più grande è stato scoprire questo tradimento di nascosto, alle 23:40 del 31 dicembre 2019. Siamo arrivati ad aiutarci tra sindaci perché oggi è capitato a San Severino, ma domani potrà succedere anche agli altri. Non ci fermeremo fino al ritiro della determina 742 e finché non sarà ridata dignità ad un territorio già provato dal sisma e dalle tante difficoltà che lo caratterizzano". Con queste parole del sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, si potrebbe sintetizzare quanto emerso ieri sera al consiglio comunale urgente che si è svolto al Cinema Teatro Italia. Presenti tantissimi primi cittadini della provincia ma non solo, della montagna ma anche della costa. E fra questi, qualcuno lo ha detto: "Finalmente". Finalmente i sindaci hanno capito che è l'unione a fare la forza, che da soli non si va da nessuna parte perché in politica sono i numeri che contano specie in questo delicato momento in cui si avvicinano le elezioni regionali. La sanità è materia regionale, anche se l'assessore regionale Angelo Sciapichetti, a cui sono stati riservati fischi e parole di malumore, ha affermato che "ci sono norme nazionali che dobbiamo rispettare altrimenti ci tagliano le risorse e ci commissariano. Non si può dare colpa alla Regione". Però esistono degli emendamenti alle norme nazionali e delle peculiarità per le zone montane in cui i parametri nazionali e le leggi fanno delle eccezioni. Sta di fatto che tutti i primi cittadini presenti (ma moltissimi altri non hanno potuto partecipare alla serata pur aderendo alla 'protesta' democratica messa in atto dalla Piermattei) hanno fortemente e fermamente criticato non solo la determina 742 che colpisce l'ospedale di San Severino, ma anche il piano sanitario regionale che passerà in consiglio regionale il 4 febbraio, definito "vuoto, inconsistente" e soprattutto, come ha ricordato il vicesindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini, "privo dell'approvazione della Conferenza dei Sindaci che sarebbe prevista per legge"
Anche il direttore dell'Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, è stato fortemente criticato, in special modo dall'ex sindaco Manlio Rossi (tanto che il presidente del consiglio Sandro Granata ha dovuto richiedere l'intervento degli agenti della polizia locale per placare gli animi). Ha elencato tutti gli investimenti fatti fin ora a San Severino e non solo, i servizi attivati e affermato che "nulla cambia se una unità è definita semplice dipartimentale o solo semplice. Il modello organizzativo non ha nulla a che fare con i servizi e le prestazioni. La qualità la fa il medico, non il “grado” e su San Severino abbiamo investito circa 3milioni e 517mila euro". Però si è detta del tutto insoddisfatta il sindaco Piermattei che, in conclusione, ha ribattutto: "Non siamo mica stupidi, conosciamo la differenza fra unità semplice dipartimentale e unità semplice. Ci dovete dire qual è il futuro del nostro ospedale senza prenderci in giro, siamo stati colpiti dal sisma quindi vogliamo i servizi per un territorio già martoriato e soprattutto non mi fermerò finché la 742 non sarà annullata". 
I Comuni che hanno aderito all'iniziativa del sindaco Piermattei sono: Apiro, Belforte, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo, Castelraimondo, Castelsantangelo Sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Civitanova, Esanatoglia, Fiuminata, Fiastra, Gagliole, Matelica, Montecavallo, Muccia, Pieve Torina, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Sefro, Sarnano, Serrapetrona, Serravalle del Chienti, Tolentino, Treia, Ussita, Valfornace, Visso, Fabriano, Arcevia, Genga, Frontone, Mergo, Sassoferrato, Serra San Quirico, Cupramontana, Pergola, Cagli.

(Sul prossimo numero di Appennino Camerte, in edicola giovedì, è previsto un servizio di approfondimento)

g.g. 


 




La raccolta differenziata porta a porta è un sistema di raccolta di rifiuti che prevede una prima divisione dei vari materiali che quotidianamente troviamo nelle nostre abitazioni e che gettiamo mediante l’utilizzo di appositi sacchetti di diverso colore a seconda del composto. Essa viene poi ritirata periodicamente a domicilio. Questa suddivisione permette in una fase successiva un trattamento di smaltimento o recupero pertinente che può essere la discarica, l’incenerimento per l’indifferenziata, il compostaggio per l’organico ed il riciclo nel vero e proprio significato della parola per il vetro, la carta, l’alluminio, la plastica, ecc… Il recupero di quest’ultimi materiali costituisce un grande vantaggio per la sostenibilità dell’ambiente ma anche per il recupero di materie prime ed energia che se venissero depositate nel sacchetto della raccolta indifferenziata (color giallo) in fase di termodistruzione provocherebbero un maggior impatto atmosferico.

I Comuni di Pioraco, Fiuminata e Sefro invitano tutti i loro cittadini a prestare una maggiore attenzione nei confronti della raccolta differenziata così da migliorare i propri dati mensili ed annuali. Sul sito web cosmarimc.it è possibile vedere come in due dei tre suddetti Comuni la percentuale della raccolta differenziata rispetto al 2018 sia sensibilmente scesa. Lo scorso anno Pioraco aveva una percentuale del 71,60% mentre quest’anno 66,35%, il dato mensile più alto del 2019 è stato registrato con un 80,60% a marzo ed il più basso con un 58,29% a luglio. Il paese della carta nel 2012-2013 è stato premiato come “Comune Riciclone” ma quei risultati sembrano ormai lontani. Fiuminata nel 2018 aveva raggiunto il 64,34% mentre quest’anno la raccolta differenziata si è fermata al 57,07% ed il dato mensile più alto è quello di giugno con il 76,89% mentre il più basso quello di marzo con un 40,34%.
Il Comune di Sefro invece rispetto agli altri due del comprensorio ha migliorato il suo dato, lo scorso anno la percentuale era del 59,83% mentre quest’anno è del 69,72% ed il miglior dato stagionale raggiunto è pari al 76,59% in agosto mentre il peggiore è stato registrato a gennaio con un 54,24%. I tre paesi hanno in comune un’isola ecologica, la quale è attrezzata per la raccolta differenziata dei rifiuti, dove i cittadini possono portare il materiale non smaltibile tramite il normale sistema di raccolta, un esempio possono essere i rifiuti ingombranti tipo elettrodomestici, mobilio, ecc… i quali non possono essere gettati mediante la raccolta porta a porta. Essa è nata con lo scopo di evitare lo smaltimento di questi prodotti in discarica per recuperare così le risorse e tutelare nel miglior modo possibile l’ambiente circostante nel quale noi ogni giorno viviamo. A partire dal 7 dicembre, vista la stagione invernale, il Centro di Raccolta di Valle Orsina sarà aperto esclusivamente tutti i sabati dalle ore 9.00 alle ore 13.00. Un ringraziamento particolare a tutti coloro che con impegno cercano di rispettare nel miglior modo possibile questo sistema di raccolta creando vantaggi non solo per sé stessi ma anche per gli altri.

Lisa Grelloni


Un territorio che, nel momento in cui la ricostruzione sembra partire, ha assoluto bisogno di sicurezza. Per questo il prefetto di Macerata, Iolanda Rolli, ha voluto incontrare a Camerino i vertici militari e gli amministratori dei territori del cratere. “Un territorio che ho conosciuto visitando tutti i comuni nel momento in cui sono arrivata a Macerata – così il prefetto Rolli – Ora che alcune amministrazioni sono cambiate è importante continuare questo percorso di conoscenza e vicinanza per poter affrontare tutti insieme i molti problemi che questo territorio ha, sia quelli legati al sisma sia quelli comuni a tutte le realtà italiane”. Soprattutto nel cratere sismico molte questioni sono legate, oltre che ai disagi che la popolazione continua a vivere, anche alle tematiche della ricostruzione. “Dopo la conta dei danni – continua il prefetto – ora che la ricostruzione sta partendo è necessario che tutti siamo attenti affinchè questo processo venga vissuto nella legalità. Ecco il motivo per cui abbiamo chiesto ai sindaci e alle forze dell’ordine di intercettare qualsiasi anomalia al riguardo”.
Un intervento a 360 gradi quello del sindaco di Camerino Sandro Sborgia, che ha trattato di tutte le problematiche che insistono nella sua città e non solo. “Un’occasione importante quella offerta dalla sensibilità del prefetto nei riguardi del territorio – le parole del primo cittadino di Camerino – Un territorio i cui problemi non sono solo legati al sisma, ma alcuni di essi sono endogeni. Si è parlato, infatti, di allarme stupefacenti, di ludopatia, di questioni inerenti la ricostruzione e le problematiche che potrebbero nascere sotto il profilo dell’ordine pubblico, i problemi di natura sociale provocati dal terremoto, primo fra tutti quello della solitudine. Far fronte ad una situazione di stravolgimenti non è assolutamente facile, ma siamo sicuri che, anche attraverso la vicinanza del Governo, rappresentato dal prefetto, riusciremo a farvi fronte”.



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i presenti e l'intervento del sindaco Sborgia

L’importanza dell’incontro è stata sottolineata anche dal sindaco di Visso, Gian Luigi Spiganti Maurizi. “Molte le questioni sul tappeto – ha affermato – Una delle più importanti sicuramente il benessere della popolazione e la necessità di dover intervenire, nei casi in cui ce n’è bisogno, sull’assistenza sanitaria. Altresì importante aver concesso a noi sindaci di poter esprimere le nostre idee alla ricerca delle migliori soluzioni ai molti problemi che affliggono le nostre comunità”. “Fondamentale guardarsi in faccia – fa eco il sindaco di Sefro Pietro Tapanelli – La sicurezza è essenziale e per questo abbiamo chiesto aiuti per l’istallazione di telecamere, mezzo essenziale per la prevenzione dei reati. Il fatto, poi, che stia partendo la ricostruzione è motivo ulteriore per non abbassare la guardia. E’ importante lavorare in sinergia su politiche di territorio”.

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Dopo la conclusione dei lavori di rifacimento degli asfalti, oggi alle 12.00 alla presenza del sindaco di Pioraco Matteo Cicconi, del sindaco di Sefro Pietro Tapanelli, della consigliera provinciale Debora Brugnola, della presidente dell’ASSEM Manila Amici e del responsabile tecnico dell’ANAS è stato inaugurato il tratto della SP361-SP97 “Pioraco-Sefro”. Il costo sostenuto per gli interventi è stato di alcune decine di migliaia di euro.
Queste alcune delle parole rilasciate dal primo cittadino di Pioraco: “Grazie all’ASSEM, all’ANAS, alle ditte ed ai tecnici che hanno lavorato con tanto entusiasmo e dedizione per realizzare il tutto in modo ottimo. Un ringraziamento particolare va anche al presidente della provincia Antonio Pettinari perchè il buono stato di questi piccoli tratti provinciali dell’entroterra è fondamentale per la viabilità dei cittadini”.

Lisa Grelloni
Aperta a Sefro dalla suggestiva cerimonia di riconoscimento come “Opera di Pace delle Marche” della chiesa di San Tossano di Agolla, la settima edizione di “Se vuoi la pace prepara la pace”, manifestazione organizzata dall'Università per la Pace, con il sostegno del Consiglio regionale.
L’iniziativa ha quest’anno deciso di focalizzare l'attenzione su territori feriti del maceratese e del fermano, scegliendo i comuni di Sefro e Amandola come luoghi simbolo del sisma.
Toccante e significativa la cerimonia nella frazione di Agolla alla quale sono intervenuti Mario Busti - Presidente Università per la Pace, Stefania Penna - assessore di Sefro, Maria Giannatiempo Lopez – già funzionario Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici delle Marche.
Le indagini frutto della ricerca condotta dalla studiosa dell’arte hanno condotto ad enucleare l’ipotesi che la Chiesa di San Tossano di Agolla, ospiti la più antica immagine di San Francesco realizzata su affresco nel territorio marchigiano. Questa la motivazione che ha spinto a tributarle il riconoscimento come “Opera di pace delle Marche”. L’ex chiesa parrocchiale di Agolla risale alla fine del XIII secolo e quel dipinto raffigurante in origine la Crocifissione con alcune figure di santi ai lati della Croce, sarebbe stato realizzato presumibilmente tra i sessanta e i cento anni dopo la morte di San Francesco, avvenuta nel 1226.  I riscontri con altri dipinti del tardo Duecento e il confronto con analoghe raffigurazioni di san Francesco presenti nell'entroterra maceratese, hanno portato la professoressa Giannatiempo a sostenere la sua tesi. In aggiunta anche il fatto storico legato al francescanesimo nell’Appennino marchigiano per il quale avrebbe avuto un ruolo il Beato Bernardo di Quintavalle, primo seguace del santo ritiratosi  per alcuni anni in eremitaggio sui monti di Sefro e che avrebbe diffuso  la venerazione del poverello d’Assisi tra la popolazione e ispirato  la sua raffigurazione nell’affresco realizzato all’interno della chiesetta di Agolla.
Durante la cerimonia è stata anche scoperta la targa che attesta il riconoscimento della chiesa come “Opera di Pace delle Marche”.

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Dopo Sefro la manifestazione proseguirà nel pomeriggio ad Amandola. Qui all’Auditorium “Vittorio Virgili”, in programma un incontro pubblico su “L'economia del bene e del Male” nel corso del quale verrà presentato il progetto pluriennale “Non tremare...non temere”. Sempre ad Amandola in serata, piazza Risorgimento sarà il palcoscenico dello spettacolo teatrale “Il racconto del poema dei monti naviganti”, con Roberta Biagiarelli e Sandro Fabiani, tratto dal libro “La leggenda dei monti naviganti” di Paolo Rumiz. Domenica 8 settembre la giornata si aprirà con una passeggiata curata dal Cai di Amandola. Nel pomeriggio, a partire alle 16.30, ancora un incontro pubblico nell'auditorium “Vittorio Virgili” Protagonisti Asmae Dachan e Amedeo Ricucci con “Cronache dal fronte: parole e immagini”. 
Secondo il Presidente dell'Università per la Pace, Mario Busti, il terremoto può essere visto come un paradigma esistenziale più ampio: “ Se la terra trema, allo stesso modo l'umanità trema in balia di ben altri scossoni, le guerre, il terrorismo, le migrazioni, le crisi finanziarie e politiche”.

(Nella foto la prof. Maria Gianna tiempo Lopez e ai lati Davide Guidi coordinatore università per la Pace e il presidente Mario Busti)


L'argomento sarà approfondito con foto ed interviste nella prossima edizione de L'Appennino Canerte.
cc
Domani 13 Agosto nel centro di Sefro ci sarà l’annuale fiera mercato. L’evento si strutturerà nel centro abitato e collegando angoli diversi del Comune. La Fiera costituisce un’occasione per visitare un luogo che convive con la natura nel suo pieno rispetto, esaltandone la bellezza. Circondato dal territorio montuoso, infatti, il Comune di Sefro permette di godere della maestosità della montagna che lo circonda, la cui vista si può ammirare anche dalle vie del mercato.
La Fiera rappresenta un’occasione per passare una serata spensierata alla ricerca di piccoli affari sulle bancarelle che saranno presenti. La Fiera inoltre, potrà soddisfare anche chi, dopo essersi immerso nella tranquillità e nella pace delle escursioni nella natura, non disdegna l’allegria tipica di eventi come questo.
L’orario d’inizio è previsto per le ore 17:00. La scelta del centro abitato è stata fatta per permettere di visitare un borgo tipico delle Marche, e allo stesso tempo, con le sue attività commerciali, garantire luoghi di ristoro per pranzare e cenare.
Questo evento è molto importante per far conoscere una delle tante piccole realtà che costellano il territorio marchigiano e che a volte sono dimenticate.

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Tutto pronto ai Piani di Monte Torroncello per il terzo appuntamento con RisorgiMarche.
Sarà Tosca ad incantare le colline maceratesi.
Con lo zaino pronto e le scarpe da trekking non resta che scegliere tra i tre percorsi che da Camerino, Sefro e Serravalle di Chienti condurranno il pubblico verso una nuova emozione.
Tre, infatti i percorsi a piedi che si potranno scegliere: quello di Sant'Erasmo (Camerino - 8 km) inizia dall'omonima frazione e sale per una strada solo inizialmente asfaltata fino alla frazione Nibbiano. In breve il percorso diventa una ombreggiata carrareccia, oggi in disuso e non è più accessibile ai mezzi carrabili. Il cammino, in continua ma costante dolce salita, regala magnifici panorami, che spaziano dalla collina dove sorge la città di Camerino fino ai Monti Sibillini. Giunti in prossimità della Fonte Ca’ e al Passo Varano, si continua su un breve sentiero affiancato alla pineta, per poi scendere negli ampi prati di un allevamento solo in parte recintato ma, per l’occasione, aperto al pubblico. In breve si giunge al luogo del concerto sui Piani di Monte Torroncello.

C'è poi il percorso Frazione Agolla (Sefro - 5 km) che parte superato il varco a fine abitato, ed è una carrareccia abitualmente utilizzata da chi ancora oggi lavora i terreni e gli allevamenti in quota nell’area di Montelago. Superato il passo Tribbio, dove è anche possibile scendere su un facile sentiero per visitare la grotta del Beato Bernardo, e la vicina Fonte Pigno, il percorso continua ancora in salita fino ad una deviazione a sinistra che conduce verso i piani di Monte Torroncello e all’area concerto. Nell’ultimo tratto il percorso pedonale coincide con la strada di servizio utilizzata dai mezzi dell’organizzazione e di soccorso, ma è possibile non lasciarsi distogliere dalla bellezza dei luoghi camminando lungo i vicini prati.

Infine il percorso di Frazione Copogna (Serravalle di Chienti - 5,9 km) quasi interamente su strada asfaltata non ombreggiata, con una pendenza continua e costante fino al Passo Salegri. Da lì si apre la vista sul piano superiore di Montelago, una suggestiva conca a circa 900 mt di quota circondata da rilievi appenninici che, con il Monte Igno, raggiungono i 1.435 mt. Si continua in discesa fino a superare il rifugio/ristoro di Montelago, le fresche acque della Fonte Ca’ e il Passo Varano, un taglio artificiale voluto nel 1.458 da Giulio Cesare da Varano, signore di Camerino, e ottenuto abbattendo la barriera naturale di roccia che separava i due piani. L’opera favorì il deflusso delle acque dal piano superiore a quello inferiore, e ancora oggi si sentono le acque scendere verso l’inghiottitoio sul piano inferiore, mentre in inverno creano un meraviglioso lago. Il cammino in questo punto attraversa un breve sentiero affiancato alla pineta, per poi scendere dal negli ampi prati di un allevamento, in parte recintati, che per l’occasione saranno aperti al popolo di RisorgiMarche. In breve si giunge al luogo del concerto sui Piani di Monte Torroncello.

Come per gli altri concerti seguiremo l'evento con foto e video. Segnale permettendo, vi aggiorneremo con collegamenti in diretta Radio e Facebook.
Continuate quindi a seguirci sui nostri canali.

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stand del merchandising gestito dall'Anffas Sibillini Onlus

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Le prove di Tosca 
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Le prove di Tosca 

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la scaletta

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il pubblico

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Aggregare pensieri, parole, anime. E' il desiderio e lo spirito di RisorgiMarche, festival di solidarietà per le comunità colpite dal sisma, ideato da Neri Marcorè con Giambattista Tofoni,  che prosegue giovedì 18 luglio con il concerto di Tosca ai Piani di Monte Torroncello, tra i comuni di Camerino, Sefro e Serravalle di Chienti. Per la prima volta Camerino si prepara ad accogliere il pubblico del Dopofestival, organizzato in collaborazione col Cus Camerino, approfittando degli Europei universitari di Tennistavolo.
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La presentazione dell'evento ha avuto luogo nel corso di una conferenza stampa  che ha riunito l'assessore alla cultura e al turismo Giovanna Sartori, il consigliere delegato alle politiche giovanili Riccardo Pennesi in rappresentanza del Comune di Camerino e il consigliere Marco Crispiciani  per il Comune di Sefro. Idealmente presente anche il terzo Comune coinvolto di Serravalle del Chienti, la cui amministrazione ha inviato il suo saluto. Spirito collaborativo per un'iniziativa che coinvolge una vasta zona  e che innesta nella volontà di lavorare uniti per un territorio.
"Bello vedere come anche solo per un'occasione gioiosa e ludica-ha detto l'assesore Sartori- sfumi l'importanza dei confini territoriali; quel che veramente importa è godere delle nostre bellezze naturali, ammirare i nostri incantevoli paesaggi e stare insieme, attraverso un progetto che vuole esaltare tutto questo. L'augurio per le amministrazioni comunali che condividono questa esperienza, è che nasca una sempre più forte collaborazione anche futura".   
Appuntamento al Sottocorte Village per il DopoFestival di Camerino che prevede un nuovo evento musicale alle ore 21.30 con Le Nuvole in concerto. Al popolo di RisorgiMarche, le attività ricettive e di ristorazione che vi hanno aderito, proporranno pacchetti e menù  a prezzi speciali.   
 “Abbiamo voluto il più possibile coinvolgere attività commerciali, non solo cittadine – ha spiegato ancora l'assessore al turismo Giovanna Sartori - per cercare di creare un indotto e soprattutto spingere coloro che verranno nelle nostre zone a fermarsi per conoscerle, visitare la mostra "Dalla polvere allaluce", godere degli eventi dell’Orto botanico, gustare le specialità locali".  Grazie a più iniziative collegate e di varia natura, a chi si fermerà in città anche per poco tempo, la convinzione è che resterà un bel ricordo spingendo magari a tornare da queste parti.  Il consigliere Riccardo Pennesi,ha spiegato i diversi percorsi per  raggiungere i Piani di Monte Torroncello . Da Camerino la partenza dalla frazione di sant'Erasmo passando da Nibbiano in un tragitto a piedi di circa 8 km.. Lo stesso avverrà dal versante sefrense con partenza da Agolla; qui ci sarà la possibilità di fare circa due chilometri in navetta per poi incamminarsi verso l'area del concerto. Nel comune di Serravalle si parte invece dalla frazione di Copogna e il tratto da percorrere è di circa 6 km.  Pennesi ha anche ringraziato “la Pro Loco per aver fatto da tramite nel mettere in contatto i ristoratori, nonché i proprietari dei terreni per aver da subito garantito disponibilità a utilizzare i loro spazi per parcheggiare le auto”. Concerto in bicicletta organizzato per l'occasione dal comune di Sefro con i Club dell'Alta valle del Potenza. " Il ritrovo per  i ciclisti  è alle 15.00 dal parcheggio di Agolla -ha spiegato  Marco Crispiciani- dove consegneremo un ticket che darà diritto ad una bevanda gratuita presso lo stand della Pro Loco nell'area concerto".   Anche il consigliere ha voluto sottolineare lo spirito d'unione che, fin dal primo momento, ha mosso i tre Comuni , nel farsi carico dell’organizzazione per la buona riuscita di questo gioioso "passaggio".
"Uno stimolo importante anche per il futuro”.

C.C.larea del concerto



Oltre 230mila presenze in 29 concerti. Sono i numeri delle prime due edizioni di RisorgiMarche, un evento che, oltre a testimoniare la concreta vicinanza alle popolazioni colpite dal terremoto, è stato vetrina per la promozione turistica del territorio, attraverso spettacoli in luoghi incantevoli e, talora, poco conosciuti. Ora il Festival, ideato da Neri Marcorè, si prepara a vivere la sua 3° edizione, con la data inaugurale di giovedì 11 luglio quando sarà Nek ad aprire a Poggio San Romualdo RisorgiMarche 2019. Un evento che tornerà, così, a regalare giornate all’insegna del fare comunità e della solidarietà in luoghi particolarmente suggestivi delle Marche.
Di seguito le date dei concerti annunciati:

- 11 luglio - NEK - Poggio San Romualdo (Apiro, Fabriano)
- 15 luglio - concerto a sorpresa - Dosso Vallonica (Gagliole, San Severino Marche)
- 18 luglio - Tosca - Piani di Monte Torroncello (Camerino, Sefro, Serravalle di Chienti)
- 21 luglio - Pacifico (Gino De Crescenzo) + Neri Marcorè - Monte Fraitunno (Montemonaco, Montefortino)
- 28 luglio - Edoardo Bennato - Piani di Monte Gemmo (Castelraimondo, Esanatoglia, Fiuminata, Pioraco)
- 30 luglio - Marco Mengoni - Località Fontanelle (Amandola, Sarnano, Bolognola)

- 2 agosto concerto a sorpresa, una donna - Spelonga (Arquata del Tronto)
- 7 agosto Vinicio Capossela - Macereto

Poi ci saranno altri eventi e concerti che si aggiungeranno in corso d'opera. Collaborazioni anche con lo Sferisterio di Macerata e quindi con altri mondi quali l'opera. Alcuni concerti poi saranno a numero limitato di posti, poiché saranno più vicini ai borghi, una vicinanza per sostenere le aziende dei luoghi interessati.

i 70000 allultimo concerto del 2018 con Jovanotti

i 70000 all'ultimo concerto del 2018 con Jovanotti

Tofoni e Marcore durante la conferenza stampa

Tofoni e Marcore' durante la conferenza stampa

IL LINK DELLA DIRETTA FACEBOOK: https://www.facebook.com/risorgimarche/videos/367159983989026/?__tn__=K-R&eid=ARBNlAEj5fXNFb_-H4Ac1edk9uJn4zCO-UY8sPLTG5blCd89swwxvayxkifTFjdLdstklB0QLx87UHT5&fref=mentions&__xts__[0]=68.ARCfYVEAw01CIsOBX1wgqrqIi-FWK-p6Qi49kylGyO0f2ld6tqKyWRtCmTKuSKljiQreFw0ANyWwSBmz6iKR57tl_btasefTI_L8ksGVvmaBSdNnbMUJsZ0GAxXXrGbq1tLtGRfteFnJci6tCnVY5yR79Pwsq1wPsnmp6n6_SFbyehfADR9FXWRv0WrZJUZwoc88sgj_rrVVq6Dts5NZOJK8g1Lugt3BUOjkLW3KRNffQ_xZ7Ax7-xMAZtKNPtJZV6bOn7AGeVoY1OOaDXGdXbWAedanzAmwsXO938FdVkPglVHKRLXpLyH_3TG6RQCoLQ2EdLvY3KQ-1Nyrfs7BMYb5Yw

SOTTO IL VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA

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