Notizie di spettacolo nelle Marche

Progetto Live Winter: raggiunto il primo obiettivo. Dopo poche settimane dall’avvio della raccolta fondi di don Luca Ferro, parroco della parrocchia San Severino Vescovo, è stato già raggiunto il primo step, l’acquisto e la realizzazione della pavimentazione per una delle tensostrutture donate alla parrocchia dopo che il sisma ha reso inagibile il centro Don Orione. La struttura ha bisogno anche di chiusura con porta, adattamento alle norme prescritte nonché dell’arredo.

La raccolta fondi è stata promossa sia con metodi tradizionali che attraverso l’applicazione per smartphone, Rise Again, inventata dallo stesso don Luca. 

g.g.

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Se la nuova piazza di Caldarola si è trasferita sui social la deriva della civiltà è sempre più vicina.

Così il sindaco di Caldarola, Luca Maria Giuseppetti, commenta la segnalazione dellex sindaco del paese, Mauro Capenti, sui problemi del detto del palazzo dei cardinali Pallotta.

Quando c’è un problema – scrive il primo cittadino in una nota - , un disservizio o un qualsiasi intervento da fare nel proprio Comune generalmente un “buon padre di famiglia”, come ama definirsi in un post di denuncia su Facebook l’ex sindaco Mauro Capenti, non se ne lamenta sui social ma va a segnalarlo negli uffici preposti proprio per uno spirito collaborativo e con l’intento di ottenere sempre il meglio per la sua comunità e non screditarla pubblicamente.

Una polemica che scaturisce dalla sistemazione del tetto del palazzo comunale inagibile, avvenuta pochi giorni dopo la segnalazione dellex sindaco. 

Ciò sta avvenendo sempre più spesso, ad opera di chi si sta facendo lusingare da facili successi di pubblico sui social network – scrive Giuseppetti - senza minimamente porsi il dubbio che con le sue parole offende le persone e il lavoro altrui. 

L’ex sindaco di Caldarola Mauro Capenti, ironizzando sui social, ha deriso non solo gli attuali amministratori e l’assessore competente ai lavori pubblici – precisa il sindaco - , ma anche i dipendenti comunali suoi concittadini che sicuramente dal terremoto ad oggi non sono stati a guardare il paese cadere a pezzi nel totale immobilismo.

Un comportamento, quello di Capenti, che il sindaco non vede come suggerimento costruttivo, ma frutto dellavvicinarsi della campagna elettorale.

Dov’erano i suoi suggerimenti qualche mese fa, vista la sua lunga esperienza di amministratore – chiede Giuseppetti - . E’ la campagna elettorale a risvegliare il suo interesse di cittadino?

GS

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San Severino si prepara ad abbracciare il nuovo vescovo Francesco Massara. La cerimonia ufficiale è prevista per domenica 28 ottobre alle 18 nella basilica di San Lorenzo. Qui monsignor Massara celebrerà la Santa Messa insieme al clero locale. 

Prima però, l’arcivescovo sarà ricevuto dal sindaco Rosa Piermattei.

“Carissimo don Franco – aveva indirizzato il proprio saluto all’arcivescovo il sindaco, Rosa Piermattei, in occasione della cerimonia di insediamento in Arcidiocesi – mi permetto di rivolgermi a lei in modo così informale perché lei stesso si è rivolto a noi con semplicità, con un approccio umile ed empatico che ci ha sorpreso e ci ha aperto il cuore. Mi rivolgo a lei con profondo spirito di accoglienza e animo pieno di speranza nella certezza che saprà raccogliere al meglio il prestigioso testimone dell’opera del suo predecessore monsignor Francesco Giovanni Brugnaro. La nostra terra ha profonde radici cristiane, testimoniate da tantissimi segni della fede popolare, una fede semplice e radicata nel cuore della nostra gente. Gente laboriosa e schiva, gente determinata e profondamente innamorata di questi luoghi che anche lei, ne siamo certi, imparerà presto ad apprezzare”.

g.g.

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“L’organizzazione dei servizi dell’Area Vasta 3 non è ottimale. Sono sempre di più le persone che chiedono aiuto per situazioni di malattia”. 

La Caritas di San Severino lancia un sos sul funzionamento del servizio sanitario pubblico, specie quello del maceratese che, sempre di più, starebbe venendo a mancare. Vuoi per questioni burocratiche, vuoi per problemi legati alla gestione o all’organizzazione, anche i servizi più semplici, quelli di ordinaria amministrazione, stanno diventando inaccessibili per anziani e persone in difficoltà.

“Spinti dai nostri principi statutari - scrive la Caritas di San Severino in una nota - ci sentiamo quasi in obbligo di fare alcune considerazioni anche per dar voce ai più svantaggiati. Vediamo come tutti i governi cerchino di adoperarsi per contrastare la povertà che però non è solo un problema economico”. Si parla poco delle persone, dei disagi, delle cause e conseguenze di questi disagi, della solitudine e di quei fenomeni come la ludopatia e le dipendenze o dei problemi di integrazione.

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Ma quello che più interessa la Caritas in questo momento sono le difficoltà legate alla sanità, che riveste  una forte incidenza nei contesti familiari, specie se in stato di indigenza: “Vediamo come man mano si stia rodendo il diritto alla salute, con un numero sempre più consistente di richieste di aiuto per situazioni di malattia. Quello che lascia di più l’amaro in bocca è poi constatare come magari certi servizi siano attivi ma per varie ragioni non arrivino con le forme e modalità necessarie a chi ne ha bisogno. Di conseguenza, per aspetti burocratici discutibili, gestione, organizzazione e quant’altro poco funzionali sempre più spesso il cittadino è costretto a provvedere con risorse proprie, quando è nella possibilità di farlo”. Diversamente, ci si rivolge alla Caritas o ai Servizi Sociali. E in questo contesto però, continuano a proliferare strutture private non convenzionato con il servizio sanitario nazionale, che dunque offrono servizi a pagamento. “Svolgono una notevole mole di lavoro - tornano a dire - ma, pur con gratitudine verso coloro che le hanno create ampliando l’offerta di servizi, ci sembra però che ciò sia indice di come la situazione stia evolvendo verso una direzione assolutamente non auspicabile. Un’altra considerazione - aggiungono - riguarda il fenomeno derivante da un’applicazione nostro giudizio storta del concetto di Area Vasta, che dirotta pazienti che hanno necessità di prestazioni sanitarie oggettivamente di ordinaria amministrazione, verso strutture sanitarie distanti da quelle più vicine al Comune di residenza, non considerando fatto le conseguenti difficoltà logistiche ed economiche delle persone anziane o svantaggiate. L’integrazione avviata nell’alto maceratese dall’Area Vasta 3 non è di certo ottimale”.

(Alessandro Maccioni, direttore Area Vasta 3)

Alessandro MAccioni

Ovvio che non si può pretendere un servizio sanitario come quello degli anni passati, ma è pur vero anche che i cambiamenti vanno orientati in maniera efficiente. Va tenuto conto ad esempio del sempre maggior numero di anziani, vera futura emergenza secondo la Caritas, andrebbero rese realmente fruibili a tutti le prestazioni specialistiche, la diagnostica, la riabilitazione e soprattutto le prestazioni domiciliari, tutte da sviluppare. “Altrimenti in futuro sempre più persone dovranno ricorrere a prestazioni a pagamento non solo presso strutture private ma anche all’interno di strutture pubbliche, che rappresenta sicuramente uno dei nodi della sanità pubblica da rivedere radicalmente. In buona sostanza, senza campanilismi giudizi di tipo politico, si chiede semplicemente, almeno, servizi ordinari più funzionali ed utili. Qualora ci fosse data la possibilità dagli enti preposti - concludono - potremmo supportare le nostre osservazioni con situazioni specifiche che ben conosciamo, per dare contributi che derivano dalle esperienze concrete che viviamo quotidianamente, rappresentando la Caritas anche osservatorio sociale privilegiato”.

Gaia Gennaretti

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Caccia sospesa nei Siti Natura 2000.

Una decisione che arriva a seguito di un ulteriore ricorso presentato dal WWF e dalla LAC, il Consiglio di stato ha emanato la sentenza 5165 del 22 ottobre con la quale ha sospeso, con effetto immediato, la caccia di tutte le specie cacciabili nei Siti Natura 2000 (SIC – Siti di Importanza Comunitaria, ZPS – Zone di Protezione Speciale, ZSC – Zone Speciali di Conservazione). 

Questi territori e i loro limiti non sono segnalati da specifiche tabelle, “sarà opportuno e necessario, pertanto - scrive la giunta regionale in una nota -, che il cacciatore assuma informazioni alle Polizie Provinciali, nelle proprie Associazioni, negli Ambiti territoriali di caccia, poiché chiunque si trovi in queste zone in atteggiamento di caccia, può essere perseguito penalmente”. 

“Appare strano – commenta l’assessore regionale alla Caccia, Moreno Pieroni – che il Consiglio di Stato non abbia tenuto conto della L.r. n.7/95 che con grande chiarezza evidenzia la validità e l’efficacia della pianificazione faunistico-venatoria esistente. L’attività venatoria in ogni caso proseguirà regolarmente in tutti gli altri territori, secondo il calendario previsto.”

Giulia Sancricca

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Nel pomeriggio di ieri, nel garage di un 39enne di origini siciliane, con precedenti di polizia per reati contro la persona e in materia urbanistico-edilizia, i Carabinieri del Reparto Operativo di Macerata, diretto dal Tenente Colonnello Walter Fava, hanno trovato un vero e proprio arsenale di armi giocattolo prive del tappo rosso.

Durante alcune perquisizioni effettuate d’iniziativa dagli investigatori nella giornata di ieri, sono state rinvenute:

− in una sacca nascosta all’interno di un armadio, numerose armi giocattolo prive di tappo rosso: 5 pistole, 1 carabina di precisione ad aria compressa, 1 fucile riproduzione di un “canne mozze” oltre a 2 maceti, 5 pugnali, 1 sfollagente e 2 tirapugni in metallo;
− presso un’altra abitazione nelle disponibilità dello stesso, sono stati trovati un’altra pistola, 3 porta tesserini con distintivi metallici, privi di matricola, con le scritte rispettivamente dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza; 1 paletta con adesivo rinfrangente con scritto “reparto investigativo”, un paio di manette in metallo e vari tesserini plastificati con su scritto “CIA” e “FBI”.
I Carabinieri hanno sequestrato tutto il materiale detenuto dal 39enne, al verosimile scopo di compiere attività delittuose, denunciandolo in stato di libertà per possesso di segni distintivi contraffatti, reato per il quale dovrà rispondere dinanzi alla locale Procura della Repubblica.

Come emerge dalle foto, sono risultate particolarmente fedeli le riproduzioni di tutte le armi, sia delle pistole ( una delle quali si avvicina di molto, anche per il peso a quella in dotazione individuale alle Forze di Polizia ), che dei fucili.

Sono in corso indagini a cura dei militari al fine di appurare se le armi giocattolo in questione sono state modificate nelle caratteristiche tecniche previste per legge e se sono già state utilizzate in episodi delittuosi. Alle attività condotte dagli investigatori di macerata è stato fornito supporto dai Carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche.

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Mercoledì, 24 Ottobre 2018 11:51

I social network "stuzzicano" gli amministratori

Non è trascorsa nemmeno una settimana dal problema che aveva evidenziato su Facebook l'ex sindaco di Caldarola, Mauro Capenti, che il Comune si è subito attivato per sistemare il tetto del palazzo dei Cardinali Pallotta.

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"È tornata la pioggia - aveva scritto Mauro Capenti corredando il post con una foto delle condizioni del tetto del palazzo - , da due anni il tetto del nostro comune è in questo stato. Quanti di voi lascerebbero la propria casa in queste condizioni? Basterebbe qualche ora con un cestello.Bisognerebbe amministrare con la diligenza del buon padre di famiglia".

Un post che ha scatenato non pochi commenti dei cittadini indignati e che, a quanto pare, non è passato inosservato nemmeno all'amministrazione comunale che si è immediatamente attivata per risolvere il problema.

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Una storia che si ripete: qualche settimana fa, sempre l'ex sindaco aveva segnalato l'incuria in cui versava l'edicola di San Domenico e, in poco tempo, le erbacce sono state sistemate e l'edicola ripulita.

Felici i cittadini di vedere che simboli importanti del paese vengano curati, ma si accentua forse la rabbia nel constatare come siano necessarie segnalazioni sui social per risolvere problemi da tempo sotto gli occhi di tutti.

GS

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Lunedì prossimo torna a riunirsi il Consiglio comunale di San Severino. L’appuntamento è alle 20:30 e tra gli argomenti all’ordine del giorno,figurano la ratifica della delibera di Giunta sulle variazioni al bilancio di previsione 2018-2020 per parziale destinazione delle donazioni sisma alla sistemazione dell’area adiacente la nuova scuola provvisoria di via Lorenzo d’Alessandro, la sostituzione di un componente della Commissione locale per il paesaggio, la regolarizzazione dello stato di fatto dei confini tra la corte della scuola media “P. Tacchi Venturi” e quella di un fabbricato privato adiacente. L’Assise settempedana sarà infine chiamata a votare la mozione presentata dal consigliere Mauro Bompadre relativa ad azioni da intraprendere per l’adesione all’operazione “Plastic free” proposta dal ministero dell’Ambiente.

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Niente più plastica monouso in Comune e negli eventi da esso organizzati o patrocinati.

L’invito, attraverso una mozione che si discuterà il prossimo 29 ottobre in consiglio comunale, proviene dal Movimento 5 Stelle di San Severino (rappresentato da Mauro Bompadre) che arriva dopo la sfida lanciata dal Ministro per l’Ambiente Sergio Costa. L’obiettivo è quello di eliminare la plastica monouso all’interno del Ministero e di tutti gli altri e ha esteso l’invito anche a Regioni, Province e Comuni. L’iniziativa peraltro arriva dopo le recenti disposizioni emanate dalla Commissione Europea per mettere al bado la plastica e il disegno di legge proposto dal senatore Morese, sulle “disposizioni per il divieto di uso di stoviglie di plastica destinate alla ristorazione collettiva”.

È su questa lunghezza d’onda quindi che si pone l’iniziativa dei grillini settempedani, affinché anche San Severino, che ha già aderito al Patto dei Sindaci per il clima e l’energia ed è sensibile ai temi ambientali, dia il buon esempio: “Praticamente - si legge nella mozione - in tutti i tipi di materie plastiche ci sono sostanze tossiche e la maggior parte delle tonnellate di plastica prodotta nel mondo viene rielaborata in prodotti monouso che, dopo un breve uso, finiscono in discarica o in mare. Il rapporto 2017 sulla gestione dei rifiuti nelle Marche - aggiunge il Movimento - dice che ogni abitante produce 314 chili di rifiuti differenziati, di cui 16,5 in plastiche”. Pertanto lunedì prossimo all’amministrazione sarà chiesto di aderire alla campagna lanciata dal Ministro Costa, predisponendo ogni azione necessaria affinché nelle sedi del Comune ma anche in tutti i servizi e gli eventi organizzati o patrocinati, vengano eliminati gradualmente tutti gli articoli di plastica monouso, anche quelli legati alla vendita tramite distributori automatici.

G. G.

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Denunciato ieri pomeriggio un 27enne di origini baresi. È residente nel fermano e si è reso responsabile del furto di un impianto stereo del valore di circa 2mila euro da una abitazione di Loro Piceno in cui era entrato da una finestra. Incastrato dai Carabinieri della Compagnia di Tolentino.

L’intervento è stato richiesto alle 16:30 circa di ieri, e l’attività d’indagine, svolta nell’immediatezza dai Carabinieri delle Stazioni di Loro Piceno e Urbisaglia, con l’intervento della Radiomobile, ha consentito di acquisire e visionare alcuni filmati della zona, dai quali sono subito emersi sospetti in relazione ad un’autovettura in particolare, già nota ai militari in quanto in uso a soggetto gravato da precedenti penali specifici in materia di stupefacenti e reati predatori.

Il giovaneè stato rintracciato presso la propria abitazione, dove èsubito scattata la perquisizione, che ha consentito di rinvenire tutta la refurtiva precedentemente sottratta, ancora occultata all’interno dell’autovettura.

Dovrà rispondere di furto in abitazione aggravato.

Gaia Gennaretti 

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