Notizie di spettacolo nelle Marche
Scuole nel mirino del Covid in diverse zone della provincia.

A preoccupare maggiormente è Tolentino dove sono stati registrati due casi certi alla Lucatelli ed uno all'istituto Filelfo.
Proprio per questo motivo, a seguito di una riunione con i vertici regionali e comunali, è stato deciso di porre in didattica a distanza gli studenti degli istituti di Tolentino: Lucatelli, Filelfo e Martin Luther King. Mentre sono sottoposti alla quarantena i bambini dell’infanzia Rodari e le classi direttamente coinvolte della scuola primaria Martin Luther King e Liceo Scientifico Filelfo. Un altro caso positivo si registra nella prima media della Scuola Vincenzo Monti di Pollenza.

Per monitorare immediatamente l’andamento dell’epidemia, da questa mattina è stato predisposto un drive through nel piazzale davanti alla Piscina comunale di Tolentino, per sottoporre a tampone molecolare gli studenti dell’Istituto Lucatelli, dell’Istituto Martin Luther King e tre classi della prima media di Pollenza.
Martedì verranno sottoposti a tampone salivare i bambini della materna Rodari, e al tampone molecolare i ragazzi del Liceo scientifico Filelfo.
Contestualmente verrà sottoposto a tampone anche il personale docente e dipendente dei medesimi Istituti.

Altri tre casi si sono registrati al Rodari di Castelfidardo. Tutte le classi sono state messe in quarantena e chiesta la DAD per gli Istituti comprensivi interessati dalla positività. Questa mattina anche gli studenti e il personale si stanno sottoponendo al tampone molecolare.

Non sarebbero riconducibili alla variante ingelse, invece, i casi riscontrati nelle scuole di San Severino: oltre alla scuola dell'infanzia colpita nei giorni scorsi, anche la scuola primaria del Comprensivo Tacchi Venturi sta registrando diversi casi di Covid Scuola. Nella scuola della frazione di Cesolo una dipendente scolastica sarebbe risultata positiva e questa mattina è in atto la sanificazione dei locali.

GS





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Si celebra oggi, 7 febbraio, la 43esima Giornata della Vita.

La proposta e la successiva istituzione di questa giornata annuale da dedicare alla difesa della vita, nacque dal consiglio permanente della CEI nel 1978 con l’obiettivo di promuovere l’accoglienza della vita, in particolare della vita nascente.

La celebrazione avviene ogni anno, la prima domenica di febbraio, e le numerose associazioni locali aderenti al Movimento per la Vita nazionale, accogliendo l’invito dei vescovi, si uniscono ad essi per organizzare momenti di preghiera ed eventi di sensibilizzazione su temi di bioetica.

La CEI propone, per oggi, il tema: “Libertà e vita”, sostenendo che “La correlazione é veramente molto stretta, ma si interrompe quando, in nome della libertà, si toglie la vita al più debole”.

Per la giornata è intervenuto anche l’arcivescovo Francesco Massara con il seguente messaggio che pubblichiamo per intero:

"C’è una linea sottile che unisce “tutte le persone di buona volontà” ed è la difesa della sacralità che in ogni tempo e luogo va riconosciuta alla vita. Nei documenti del Magistero, come nei testi di spiritualità, viene costantemente ribadito quanto l’esistenza umana sia un dono, dal concepimento fin al suo termine naturale. La vita è bella, titolava una celebre pellicola.

In questo momento così difficile per l’umanità, avvertiamo ancora più forte l’esigenza di tutela e di salvaguardia verso i più fragili e i più indifesi. Madre Teresa di Calcutta diceva che non c’è nessuno al mondo più povero del bambino non nato. Papa Francesco ha richiamato più volte il significato e la testimonianza di coloro che resistono alla malattia, pur nella consapevolezza che tutti i mali tutto i mali vanno curati, ma non tutti possono essere guariti.




È esperienza quotidiana quella di un santo e commovente attaccamento alla vita da parte di quanti, pur nella sofferenza, non vedono eclissarsi la speranza e la luce che ci illumina anche quando non ce ne rendiamo conto. La vita va tutelata ancora di più quando le condizioni di vulnerabilità la espongono maggiormente alle inevitabili intemperie. In tutte le fasi la presa in carico della persona dovrebbe sempre prevalere: il sacro rispetto per la dignità non può mai abbandonarci in alcuna situazione di difficoltà.

Siamo figli di Dio e tra noi fratelli nella buona come nella cattiva sorte. Quanti operano nei diversi ruoli ( sanitari assistenziali, educativi, caritativi) si trovano investiti dell’alta missione di accompagnare i fratelli e le sorelle, mettendosi nei loro panni, condividendone apprensioni e attese. Un famoso romanziere, Ernest Hemingway, esortava a non chiedersi mai “per chi suona la campana”: suona per ciascuno di noi. Nessuno può chiamarsi fuori dall’impegno individuale e collettivo a protezione della vita.

Le Encicliche dei Pontefici, dal dopoguerra ad oggi, richiamano continuamente la necessità interiore e sociale di mettere l’esistenza umana al riparo dalle contingenze legislative e dalle “mode” disumanizzanti. Dal calvario fino ai piedi della croce, Maria sostiene Gesù nella sua agonia e lo sorregge durante il trapasso. È l’immagine della Pietà scolpita da Michelangelo che deve guidare la sollecitudine (personale, familiare e sociale) a difesa della vita in tutti i suoi momenti. Senza mai arrogarsi il falso diritto di decidere chi nasce e chi muore. Se la vita è un dono di Dio, come noi credenti siamo chiamati a testimoniare, in nome di quale “umanità” o di quale “libertà” si possono stabilire tempi e modi di permanenza su questa terra?".

GS


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Sapete cosa rende simile Castelsantangelo sul Nera ai numerosi comuni d’Italia? Triste a dirsi ma sono le restrizioni causate dalla pandemia. Anche qui quest’anno non si festeggerà il carnevale. Per il resto il piccolissimo paese è molto diverso dagli altri. I residenti sono pochi e la maggior parte è avanti con l’età. Vivono “delocalizzati” nelle Sae, le famose soluzioni abitative di emergenza.

Pietro Blanchi, è un residente, uno dei pochi che ha avuto la “fortuna” di restare con la sua famiglia nella sua casa. Il terremoto non lo ha costretto ad andarsene. E’ una persona solare e propositiva. In tutti questi anni l’ho sempre visto impegnarsi per il suo paese e per il territorio di cui è sicuramente orgoglioso. Fa anche parte della Pro Loco. Però vivere qui è dura se hai 50 anni. “La situazione è un po' triste. Vedendo questa piazza così, tutta vuota in questo periodo del carnevale, quando eravamo abituati agli scherzi, ai giochi dei ragazzi, ai carri e invece niente siamo desolati.” Dice Pietro sconsolato. “Questo periodo di pandemia è un grosso colpo per noi, piccolo paese. Siamo all'incirca 120 persone, la maggior parte ha una certa età. La piazza rimane sempre vuota. Ci sono pochi bambini, ci sono 4,5 ragazzi a Castelsantangelo. Fortuna che con la scuola a Visso fanno aggregazione perché sennò è una desolazione, è triste. Come genitore reputo che la scuola in presenza sia molto importante, più che altro perché c’è socializzazione, stanno tra compagni, fanno esperienze tra ragazzi.”

Prima di salutarci chiedo a Pietro cosa si augura per Castelsantangelo e se avverte che la ricostruzione stia partendo. “Speriamo che parta al più presto ma è una situazione in cui ci vorranno anni per vedere qualcosa. Serve il giro dei cantieri aperti, degli operai e dei vecchi residenti nati qui e che ritornano a vedere casa. Tutto questo crea socializzazione. Serve parlare, perché adesso non vedi più nessuno.”

Barbara Olmai

Approfondimento su L’Appennino Camerte in uscita giovedì prossimo
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Nell'ambito della ricostruzione post-sisma continua la sperimentazione del badge elettronico nei cantieri. Nuove adesioni si aggiungono a quelle già manifestate dal Presidente della Provincia, da S.E il Vescovo di Camerino  dal Dirigente della Cedam Casse Edile delle Marche e dal rappresentante legale di MIC Srl. In questi giorni hanno infatti comunicato la partecipazione al progetto anche l'Università degli Studi di Camerino e il Sindaco del Comune di Castelsantangelo sul Nera con tre cantieri.

Segnali positivi che fanno sì che il modello Macerata registri un ulteriore passo in avanti per la legalità, la sicurezza e la salute nei cantieri che saranno interessati dalla ricostruzione.

Un progetto, quello del badge elettronico, che si pone l'obiettivo ambizioso non solo della prevenzione nei cantieri da possibili infiltrazioni da parte della criminalità organizzata, non solo di assicurare il rispetto delle regole contrattuali, retributive e contributive ma, in questo particolare momento interessato dalla pandemia, anche di garantire l'osservanza della normativa anticovid, riguardo il rispetto del divieto di assembramento all'interno dei cantieri mediante il controllo elettronico.
c.c.

Nella foto il Prefetto Flavio Ferdani
Ferdani
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Visitata dai ladri una palazzina condominiale in via Caccialupi 64/66 a San Severino Marche. Ignoti malviventi ieri pomeriggio si sono introdotti all'interno di 4 abitazioni, approfittando dell'assenza dei proprietari. Identico il modus operandi dell'effrazione alle finestre per aprirsi il varco.  A segno il colpo in uno degli appartamenti dal quale sono stati prelevati tre piccoli monili in oro del valore stimato di circa 400 euro. Per le altre tre abitazioni visitate si è invece trattato solo di un tentativo di furto magari evitato da qualche rumore sospetto che ha messo in allarme i malviventi e li ha fatti scappare, anche se restano comunque i danni dell'effrazione. I fatti sono stati denunciati dai proprietari alla locale Stazione dei Carabinieri.  In corso le indagini per scovare i malfattori.Sopralluoghi sono stati effettuati dai militari della locale stazione e del Nucleo Operativo Radiomobile Tolentino. L'area del furto è purtroppo sprovvista di telecamere di videosorveglianza. 

C.C.
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Sono stati oltre 450 le studentesse e gli studenti delle scuole superiori di tutta Italia, che hanno partecipato questa mattina al primo appuntamento dell’edizione 2021 di Porte Aperte in Unicam, l’iniziativa dedicata all’orientamento alla scelta universitaria.
Quest’anno gli incontri, che si tengono in modalità telematica, hanno preso il via oggi sabato 6 febbraio e si ripeteranno sabato 20 febbraio, venerdì 26 marzo, giovedì 29 aprile per consentire la più ampia partecipazione degli studenti delle scuole superiori di tutta Italia.

Collegati dalle proprie abitazioni o dalle loro classi in Sicilia, Lombardia, Umbria, Sardegna, Lazio, Emilia Romagna, Abruzzo, Piemonte, Veneto, Toscana, Trentino Alto Adige, Campania, oltre che naturalmente dalle Marche, tutti i partecipanti hanno potuto confrontarsi con docenti, ricercatori, professionisti, studenti universitari e personale Unicam, che hanno illustrato l’offerta formativa attivata dalle cinque Scuole di Ateneo, Architettura e Design, Bioscienze e Medicina Veterinaria, Giurisprudenza, Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, Scienze e Tecnologie, e sono stati a disposizione per ogni approfondimento ed informazione.

La mattinata si è aperta alle ore 9.30 con una sessione plenaria in diretta streaming nel corso della quale sono intervenuti il Rettore Unicam Claudio Pettinari, la Delegata all’Orientamento Valeria Polzonetti, Samuele Grasselli in rappresentanza degli studenti Unicam e Mariano Carcatella del Cus Camerino. I partecipanti si sono poi collegati nelle stanze virtuali dei corsi di laurea, dove i docenti hanno illustrato il corso con seminari ed attività specifiche, e gli studenti hanno potuto interagire in diretta facendo domande per chiedere informazioni o chiarire dubbi o semplici curiosità.


“Unicam vi aiuterà a soddisfare la vostra voglia di scoprire, fate la scelta giusta” è stato l’augurio del Rettore Pettinari a tutti i partecipanti. “Gli open day rappresentano una grande opportunità – ha proseguito il prof. Pettinari – per illustrare al meglio l’offerta formativa del nostro Ateneo, un Ateneo vivo e vivace che non si è mai fermato, né con il sisma né con la pandemia, garantendo alle studentesse ed agli studenti tutti i servizi, le attività didattiche e la possibilità di conseguire il titolo di studio nei tempi previsti. Non solo: anche per il prossimo anno accademico attiveremo un nuovo corso di laurea, quello in Informatica per la comunicazione digitale. Abbiamo posto l’attenzione su tutti i punti di forza e le eccellenze di Unicam, attraverso i quali formeremo donne e uomini capaci di essere attori consapevoli dello sviluppo del nostro Paese”
V Polzonetti
“Sperando di poterci vedere di nuovo in presenza con le future matricole ed aprire loro davvero le porte dell’Università di Camerino – ha sottolineato la prof.ssa Polzonetti – questa iniziativa rappresenta comunque un importante momento di contatto in cui le ragazze ed i ragazzi che interverranno avranno l’opportunità di avere tutte le informazioni per iniziare a ‘costruire il proprio futuro’. Queste giornate dedicate alla scelta del proprio percorso universitario rappresentano un appuntamento importante per conoscere Unicam, i corsi di laurea ed i loro sbocchi professionali, attraverso un confronto diretto con i docenti e gli studenti dell’Ateneo”.

Il programma completo è disponibile nel sito www.unicam.it/porteaperteonline, nel quale sono illustrati dettagliatamente tutti i corsi di laurea, sia triennali che magistrali e magistrali a ciclo unico, anche attraverso video di docenti e di studenti e laureati dell’Ateneo.
c.c.

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Non una polemica, ma un invito alla riflessione ed al confronto quello dell'ex assessore di Tolentino Alessia Pupo che interviene sul nuovo piano parcheggi della città che tanto continua a far discutere i tolentinati e non solo.

"Il piano parcheggi - dice Alessia Pupo - è stato apporvato nel lontano agosto 2019, ma entrareà in vigore dal primo marzo prossimo ed è necessario quindi rendersi conto che, da quel periodo ad oggi, in mezzo c'è stata una pandemia che è ancora in corso.
Un momento che si porta dietro una pesantissima crisi socioeconomica che nella nostra città si insinua in un centro storico già fortemente colpito e penalizzato dal sisma".

Oltre a ritenere inopportuno il periodo dell'applicazione delle nuove norme sui parcheggi, l'ex assessore interviene anche da cittadina e da titolare di un ufficio in centro storico: "Dopo le critiche dei residenti e la scelta dell'amministrazione di aggiungere alle agevolazioni già previste anche l'abbonamento gratuito per la prima auto a chi non possiede il garage, si dovrebbe tener conto di tutte le categorie maggiormente coinvolte dal nuovo piano. Vorrei sottolineare che anche le varie attività economiche del centro: i professionisti e tutti gli operatori, nonché i vari dipendenti, hanno sicuramente compiuto una scelta di vita, assicurando peraltro servizi molto importanti al cuore della città, e  debbono, di necessità, vivere quotidianamente il centro e le zone limitrofe per tante ore. Mi auguro - continua Pupo - che ci sia spazio per una ulteriore discussione politica per dare la giusta attenzione a tutti gli attori coinvolti, così da rivedere, in sinergia con Assm, le tariffe e i pacchetti che hanno costi non bassi, come anche sostenuto dall’ente comunale stesso.

Con la pandemia - aggiunge l'ex assessore - è necessario uno stravolgimento dell'attività amministrativa che preveda ripensamenti e correzioni necessari alla sopravvivenza del centro, tenendo sicuramente in considerazione la fattibilità economica e la sostenibilità del piano".

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Intanto l'Assm chiarisce i dubbi sull'avvio del nuovo piano, precisando che "entrerà in vigore il primo marzo.
Nei prossimi giorni - si legge nella nota - i cittadini verranno informati sul funzionamento dei nuovi parcometri, sulle opportunità degli abbonamenti, sulla ripartizioni delle zone di sosta a pagamento, con indicazione delle aree dove si potrà beneficiare della mezz’ora di sosta gratuita.

Gli abbonamenti annuali scaduti lo scorso 31 dicembre sono considerati validi fino a prossimo rinnovo ma non oltre il primo aprile 2021. Infatti, la campagna abbonamenti partirà da subito ma fino al 31 marzo sarà possibile utilizzare il vecchio abbonamento senza incorrere in sanzioni.

In previsione di queste date sono stati già avviati i lavori di adeguamento delle aree e modifica della segnaletica ma varranno le regole del precedente piano della sosta - precisa Assm - , sia per quanto riguarda le tariffe applicate che il numero di stalli a pagamento.

Quindi, fino al primo marzo le aree a pagamento funzioneranno con i vecchi parcometri, quelli recentemente installati diventeranno operativi solo in quella data".

GS


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Botta e risposta tra il consigliere di minoranza di Ussita, Guido Rossi, ed il sindaco Silvia Bernardini, in merito alla mozione sulla ricostruzione delle stalle.

"Ho letto con attenzione la risposta della sindaco Bernardini (http://www.appenninocamerte.info/notizie-politica/item/13415-stalle-ad-ussita-sindaco-risponde-a-rossi-sono-nuove-attivita-dopo-il-sismarelativa alla mozione sulle stalle - dice Rossi - . E' abbastanza divertente leggere poi che l'ho addirittura resa felice per aver “imboccato” la strada giusta che mi compete come minoranza.

La richiesta è relativa alla sistemazione delle vecchie stalle che sono state dichiarate non utilizzabili a seguito del terremoto 2016 - precisa Rossi - ma che non sono state demolite. Siccome risultano occupate e l'amministrazione non è mai intervenuta per evitare occupazioni, è giusto pensare che gli occupanti siano in sicurezza e che le stesse possano essere oggetto di sopralluogo di tecnici per valutare i lavori  per la messa in sicurezza e, successivamente, metterle a  disposizione di allevatori locali che intendono dar vita ad un percorso di sviluppo nel campo degli allevamenti. Forse la sindaca non ricorda che sono stati delocalizzati i concessionari o affittuari  presenti nelle strutture comunali e non in stalle di proprietà propria, che forse  non tutti avevano diritto di occupare quegli spazi ed essere quindi  delocalizzati a spese della comunità e forse, non tutti sanno che per questo ci sono delle indagini in corso. Rendere agibili quelle strutture comunali è fondamentale e doveroso: significa creare possibilità di sviluppo e una filiera di lavoro nell'allevamento, così come per quelli che l'occupavano. Ovviamente è necessario possedere i requisiti e i diritti, cosi come recita il Regolamento Comunale e che la si.ra Bernardini dovrebbe conoscere molto bene. Sbaglia ancora , quando afferma che non ci siamo interessati prima perchè, anche allora, abbiamo avuto la stessa sua risposta: “stiamo aspettando” “non sono state inserite nel piano delle priorità” !

Sbaglia di nuovo - aggiunge - quando afferma che le stalle che saranno sistemate, non saranno certamente per le nuove attività ma per chi ha usufruito della delocalizzazione, dimenticando che oltre ad un'indagine sulle strutture, c'è un Regolamento Comunale che stabilisce la graduatoria di merito all'assegnazione.

Vorrei chiudere questa parentesi ricordando che abbiamo superato i 4 anni dal terremoto. Io, Marronaro e Bischi nella precedente amministrazione ci siamo impegnati da subito: mettendo in discussione le perimetrazioni e coinvolgendo  la popolazione;  abbiamo denunciato lo stato d'abbandono del cimitero facendo pubblicare le foto delle bare esposte all'intemperie e ai saccheggi dai cinghiali scandalizzando l'Italia intera, costringendo  l'amministrazione ad intervenire con delle barriere di protezione; abbiamo evitato che fossero venduti i campi da sci di Frontignano e le linee elettriche comuali; abbiamo chiesto di aggiornare Regolamenti vetusti e non in riga con le nuove leggi; abbiamo presentato mozioni per l'acquisto di giochi inclusivi per ragazzi diversamente abili; abbiamo ottenuto contributi per il campo di calcio e nonostante non più consiglieri siamo riusciti ad avere una distribuzione gratis per la popolazione di mascherine unici delle Marche da parte della Protezione Civile, dove lei lavora".

GS
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Continua l'impegno per sostenere il mantenimento dei servizi all'ospedale di Camerino.
Sono ferme e si aggiungono come tasselli di un puzzle ad una richiesta unanime, le posizioni dei sindaci dell'entroterra.
A quelle dei giorni scorsi, infatti, si aggiunge anche quella di Pietro Tapanelli, sindaco di Sefro, fiducioso nelle promesse fatte dal nuovo governo regionale.

"La giunta regionale - dice - si è da pochissimo insediata ed ha promesso massima attenzione anche ai presidi ospedalieri di Camerino e San Severino Marche. Entrambi sono essenziali per garantire i servizi di prossimità di tutela della saluta pubblica per le alte valli del Potenza, dell’Esino e del Chienti. Il presidente Acquaroli ha assicurato che ci sarà massimo coinvolgimento anche dei sindaci nella redazione del piano sanitario regionale e sono fiducioso sul fatto che presto si arriverà a dare un futuro, anche in ambito sanitario, ai nostri territori”.

Il sindaco prosegue ponendo l’accendo sul controllo: “il nostro compito è, come sempre, quello di vigilare e rendere l’attenzione sempre alta sui territori da noi amministrati. La sanità è di tutti e non può essere vittima di appartenenza politica. Certo che non si possono avere dieci ospedali sotto casa, ma i presidi di Camerino e San Severino Marche sono esistenti e vanno valorizzati e potenziati. Entrambi. Senza preferenze e campanilismi di sorta. Scherzosamente dico sempre che mi sento al 33% di Camerino, dove sono nato, al 33% di Sefro, dove vivo, e al 34% di San Severino Marche, dove lavoro. Ecco, quel punto di percentuale in più – sorride il sindaco - lo devo a chi mi paga lo stipendio”.

Infine la questione della pandemia che "ha rallentato sicuramente i piani inziali, ma sono fiducioso - dice - e credo che con un minimo di programmazione, abbandonando quella che ho sempre definito 'Sindrome di Calimero', puntando su poche ma efficaci tematiche di sviluppo, ora al centro anche dei piani di rilancio post COVID19, si possa dare un futuro alle nostre realtà. Certo è che i servizi devono esserci e la sanità è uno di questi".

GS
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È stato approvato il progetto di fattibilità per il parcheggio meccanizzato in viale Emilio Betti, a Camerino, inagibile a causa del sisma del 2016. Un’opera importante per la città ducale che fu tra le prime delle Marche a realizzare un impianto di risalita completamente automatizzato in grado di portare la cittadinanza e i visitatori direttamente nel cuore della città.

L’uscita del parcheggio è infatti in piazza Cavour. La Giunta ha approvato il progetto di fattibilità per la somma di un milione e 335 mila euro, che era già stata approvata lo scorso settembre dall’Ufficio Speciale per la ricostruzione, in riscontro alla “scheda per la valutazione della Congruità dell’importo richiesto” comunicando l’esito positivo della verifica svolta per l’intervento e convalidando il finanziamento.

"È stato redatto un unico progetto - spiega l'assessore Fanelli - che permette il recupero funzionale degli impianti di servizio dell’intera opera intesa come autoparcheggio e percorso di risalita meccanizzato. Essenzialmente i lavori consistono in due tipologie di interventi: il primo riguarda la riparazione del danno con rafforzamento locale dei nodi trave-pilastro e protezione sismica per vulnerabilità, il secondo   nella riparazione del danno e la manutenzione di una porzione dei solai di primo livello. Il progetto preliminare, o più precisamente il progetto di fattibilità, è il primo livello progettuale, dovranno poi essere predisposti il progetto definitivo ed esecutivo, dopodiché si potrà procedere alla gara di appalto per affidare i lavori".
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