Notizie di spettacolo nelle Marche
La presentazione dei lavori al Campus scolastico di Camerino ha riacceso a Tolentino il tema del villaggio dedicato alle scuole che dovrà sorgere in contrada Pace ma su cui resta, a distanza di quasi cinque anni dal sisma, un silenzio che preoccupa i cittadini.

Gli studenti che hanno cominciato il percorso di scuola superiore nel 2016 hanno visto i loro cinque anni segnati dal sisma prima e dal Covid poi, vissuti negli uffici della Quadrilatero adibiti a classi, nell'attesa di una scuola nuova.

Una scuola che non è arrivata nemmeno per la loro maturità, ma che si teme non possa essere pronta nemmeno per quelle a venire. Ed intanto l'istituto Filelfo stringe i denti ed accusa il colpo del calo degli iscritti.

È la rabbia per il tempo che passa: per il centro storico, per i giovani, per le scuole, per gli insegnanti, che spinge ai cittadini a chiedere risposte a questo silenzio.

"Ad oggi - commenta Barbara Salcocci, coordinatrice dell'associazione Città in Comune - la cittadinanza non conosce ancora la situazione del progetto del Campus. Ma questo non è l'unico punto poco chiaro: non solo vorremmo sapere quali sono i problemi che tengono ancora fermo l'avvio del cantiere, ma ci chiediamo cosa ne sarà delle strutture che prima ospitavano i licei. Come è possibile - si chiede - che l'amministrazione, in questi anni, non abbia informato la cittadinanza sull'indice di vulnerabilità sismica di quelle strutture e sulla gravità della situazione in cui versano. Poteva essere convocato un consiglio comunale aperto sulle scuole, aprendo un confronto con i cittadini per trovare la soluzione più facilmente percorribile".

I genitori degli studenti sono infatti i primi a rendersi conto di come la decisione di delocalizzare le scuole fuori dal centro storico possa essere una ulteriore mazzata nei confronti della zona della città che più ha risentito del sisma: "Da madre - commenta Barbara Salcocci - vedo che i giovani sono sempre più portati a trascorrere del tempo in periferia, nella zona del Retail Park, dove sorgerà il Campus. Una necessità che deriva dalla mancanza di rilancio per i luoghi di incontro nel centro: le scuole sono il fulcro della vita. Sono proprio i giovani che l'amministrazione avrebbe dovuto coinvolgere per comprendere i loro bisogni e capire quali luoghi creare in centro per permettere momenti di aggregazione. Ai giovani tolentinati che trascorrono i promeriggi fuori dal centro si aggiungono poi quelli dei paesi vicini che prima sceglievano Tolentino come città per i loro studi e ora preferiscono spostarsi. E se si spostano per studiare alle superiori - continua - chissà se poi decideranno di tornare nella loro città almeno per il tempo libero".

L'allarme dell'associazione Città in Comune nasce anche sul ricordo del ruolo che le scuole in centro hanno sempre avuto per ogni studente, di Tolentino e non, che ha studiato al Filelfo.

Per loro, il centro storico, prima del sisma, è sempre stato scrigno di momenti trascorsi tra la bellezza; su ogni piazza ed in ogni via sorgevano i punti di riferimento in cui i giovani trascorrevano il tempo libero.

"Questo - conclude Barbara Salcocci - è quello che dovrebbero continuare a vivere i ragazzi di oggi e di domani, per poter apprezzare davvero la bellezza della loro città".

Giulia Sancricca

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Il cartello con il rendering del nuovo Campus scolastico
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Si è presentato spontaneamente al Comando della Polizia Locale di San Severino Marche l’automobilista, si tratta di un settempedano di mezza età, che ieri sera, intorno alle 17,45, ha investito lungo la Sp.127, subito dopo il villaggio terremotati “Campagnano”, in via San Michele, un 38enne nigeriano residente in città, sposato e padre di un bambino, facendolo finire rovinosamente a terra.

Lo straniero stava rientrando a casa dopo una giornata di lavoro in sella alla propria bicicletta quando è stato urtato da dietro e scaraventato di qualche metro. Le sue condizioni sono subito apparse gravi ai primi soccorritori, alcuni automobilisti che si trovavano a transitare lungo la strada che San Severino Marche procede in direzione Tolentino. Sono stati loro a dare l’allarme al “118” che ha inviato sul posto un’ambulanza. Viste le condizioni dell’uomo è stato disposto l’immediato trasferimento in codice rosso all’ospedale di Macerata. Il ciclista, pur avendo riportato diverse fratture, non è in pericolo di vita anche se i sanitari si sono riservati la prognosi.

L’investitore, intorno alle 20 di ieri sera, si è presentato spontaneamente al Comando della Polizia Locale. Gli agenti, guidati dal comandante, il sostituto commissario Adriano Bizzarri, e coordinati dal vice comandante, sostituto commissario Fabiana Forconi, e dall’ispettore capo, Marco Gatti, si erano messi subito sulle sue tracce dell’investitore dopo aver raccolto, sul luogo dell’incidente, i frammenti di uno specchietto retrovisore laterale e aver raccolto le testimonianze di alcuni automobilisti. Supportati dall’analisi delle telecamere, che monitorano costantemente il traffico, e dalla collaborazione con i militari della stazione dei Carabinieri di San Severino Marche, gli agenti della Polizia Locale hanno espedito tutti gli accertamenti di legge segnalando alle autorità competenti, per i provvedimenti del caso, l’automobilista.

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"L'ospedale di Camerino non si tocca, anzi, come detto in campagna elettorale, dovrà essere potenziato". Così l'assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini all'incontro che si è svolto al Lanciano Forum per parlare, con amministratori locali e cittadini, delle problematiche dell'ospedale di Camerino. L'allarme sulla situazione del nosocomio camerte era stato lanciato negli ultimi giorni da un blog creato sui social che aveva visto una grande partecipazione di cittadini preoccupati per il futuro di quello che, da un intero territorio, viene considerato l'ospedale della montagna.

All'incontro, voluto dalla regione Marche proprio per tranquillizzare la popolazione sul futuro del nosocomio camerte, sono intervenuti, oltre all'assessore Saltamartini, il vice presidente del Consiglio Regionale Gianluca Pasqui, il capogruppo in consiglio della Lega Renzo Marinelli, il direttore dell'Area Vasta 3 Daniela Corsi, i sindaci del territorio con in testa il primo cittadino di Camerino Sandro Sborgia e alcuni cittadini in rappresentanza dell'intera popolazione. Dal dibattito è emersa tutta la preoccupazione per il depotenziamento che l'ospedale Santa Maria della Pietà sta subendo in alcuni reparti, soprattutto a causa della carenza di personale medico.

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"Purtroppo siamo ancora in piena pandemia - ha dichiarato l'assessore Saltamartini che si è anche lasciato sfuggire un possibile ritorno delle Marche in zona arancione - e abbiamo dovuto redistribuire le risorse umane perchè ci sono vite da salvare. Tuttavia c'è un preciso impegno del governo regionale che non appena possibile cercheremo di rafforzare questo plesso ospedaliero. Abbiamo già bandito concorsi e in attesa del loro esito continueremo a garantire i servizi aggregando personale da Macerata e da Civitanova. Si tratta di salvaguardare diritti dei cittadini, per lo più residenti in zone colpite dal sisma e per questo cercheremo di fare il massimo". A testimonianza di ciò anche l'annuncio che l'ospedale di Camerino è uno dei punti scelti dalla regione per la campagna vaccinale che partirà a breve anche per la popolazione ultraottantenne e per le persone più fragili.

f.u.


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Mercoledì, 10 Febbraio 2021 20:03

Al Politeama le storie di imprese di successo

Tre appuntamenti ospitati nel contenitore culturale, il Politeama di Tolentino, per raccontare altrettante storie di successo. Dal 19 febbraio prenderà il via “Storie.com” un ciclo di incontri gratuiti in streaming, realizzati in collaborazione con Confindustria Macerata e Companies Talks, dedicati alla cultura d’impresa: 3 eventi incentrati sulla storia della creazione di importanti aziende internazionali, nate da start-up, che sono diventate delle primarie aziende mondiali.

“La cultura di impresa fa muovere le idee in tutto il mondo. Conoscere le storie della creazione, dello sviluppo di alcune grandissime imprese mondiali dot-com, nate magari da una semplice idea, può essere lo spunto per tanti giovani per innamorarsi di fare Startup, di fare business e di una nuova metodologia di lavoro o di sviluppo del lavoro”. Massimo Zenobi, direttore del Politeama Tolentino, parla di questi incontri come di un segnale, un'attività che il Politeama deve fare nell’ ambito della sua vita culturale. “Abbiamo creato questo piccolo Format insieme a Companies Talks, una società italiana che ha avuto l'idea di trasformare in storytelling la storia di aziende come Airbnb, WhatsApp, Netflix e tante altre, con un attore che racconta in maniera molto semplice e in modo teatrale, come queste aziende si sono sviluppate, diventando le più grandi aziende dot-com nel mondo. Quindi abbiamo modificato il format per renderlo fruibile qui al Politeama con un'attività in streaming e con la collaborazione importante di Confindustria Macerata con ospiti in presenza che, dopo la visione dei video, porteranno la loro esperienza.”

Tutti gli eventi in streaming saranno visibili sul canale YouTube del Politeama: https://www.youtube.com/c/PoliteamaTolentino. Di seguito le date e gli argomenti degli incontri. Venerdì 19 febbraio ore 18,30 La storia di WhatsApp. venerdì 26 febbraio ore 18,30 La storia di Netflix.venerdì 5 marzo ore 18,30 La storia di Airbnb.

Barbara Olmai
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Centrodestra unito alle prossime elezioni comunali di Castelraimondo sul modello della maggioranza che governa la Regione quando, per la prima volta nella storia, la sinergia tra istituzioni è rafforzata dalla presenza di ben tre consiglieri eletti nelle aree montane della provincia maceratese. È quanto emerso dall’incontro tenutosi nei giorni scorsi dove Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e UDC-Popolari Marche hanno condiviso anche la volontà di aprirsi alla partecipazione della società civile.

Castelraimondo, comune virtuoso, è chiamato alle impegnative sfide che post sisma e pandemia riservano ai territori, in particolare l’entroterra montano che vede nella Valpotenza un fronte nevralgico per la ripartenza.

Il Centrodestra cittadino si dice pronto a rispondere alle aspettative della cittadinanza proprio grazie a questa visione di prospettiva in cui alla coesione operativa della politica fa riscontro la condivisione degli obiettivi e della redazione dei programmi nel corso di incontri pubblici che saranno organizzati con cittadini, associazioni, parti sociali, imprese ed ogni componente della vita cittadina al fine di individuare le migliori figure rappresentative ed un programma in cui concretezza e risposte alla popolazione sono al primo posto.


CENTRODESTRA UNITO CASTELRAIMONDO
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Sicuramente la curiosità lo ha spinto alla ricerca, alla raccolta, alla catalogazione. Essere un collezionista richiede tempo e pazienza. Tutto o quasi oggi è virtuale e anche questo gesto si fa molto meno. Andrea Merlini ha 48 anni, è di Tolentino, si occupa di assistenza nel campo della tecnologia e ha una grande passione per gli adesivi. “Li ho raccolti e conservati per portare con me dei ricordi, delle emozioni così come si fa per foto e cartoline.”

La sua passione è cominciata intorno ai vent’anni ed è proseguita nel tempo. “Negli anni '80 '90 era consuetudine per noi ragazzi avere adesivi attaccati sulle bici, sui motorini, sul raccoglitore ad anelli della scuola. Si acquistavano in tabaccheria, quelli dei brand più famosi o dei personaggi noti dello sport e dello spettacolo. Io preferivo i gratuiti, mi piaceva l'idea che qualcuno dal basso si facesse notare e poi crescesse.” Tra gli adesivi che più hanno per lui un valore, c’è sicuramente quello del gruppo podisti che ha frequentato. “La “Podistica amatori Tolentino” con cui sono cresciuto sportivamente ed umanamente: per anni ed anni tutte le domeniche andavamo in gruppi di almeno 20-30 podisti a correre in giro per le Marche e su questo si potrebbe scrivere un libro, sulle avventure con lo struzzo Beep Beep.”

Andrea ha ripreso in mano quegli adesivi aprendo una scatola nella sua casa di Tolentino dove vive fin da quando era bambino. Gli adesivi lo hanno riportato un po’ indietro nel tempo e, con una immagine da toccare, ha rivissuto le esperienze passate, quando per divertirsi bastava viaggiare con la fantasia, magari guardando un adesivo appiccicato ad un motorino “Ciao”.

Barbara Olmai

Approfondimenti nel prossimo numero de L' Appennino Camerte
Pubblicato in Cultura e Spettacolo
L'Ordine degli architetti di Macerata piange il collega Franco Domizi, scomparso ieri sera.
Conosciuto per il suo impegno a seguito dell'emergenza sismica, Domizi lascia un grande vuoto nella sua categoria: "Un destino tragico - scrivono i suoi colleghi in una nota - che ha segnato proprio lui che per primo ha risposto alla chiamata dell’emergenza poche ore dopo il sisma del 2016, e che in prima linea e con grande energia si è messo a disposizione di tutti noi colleghi architetti per coordinare la fase emergenziale.
Era la guida instancabile di quegli architetti e dei tecnici fast che avevano voglia di fare, che avevano bisogno di una guida e una figura come te di riferimento.
Grande conoscitore della materia che si è messo a disposizione per trasmettere agli altri le sue conoscenze; sempre pronto a partire, ad organizzare incontri, ad essere presente nelle tavole rotonde e in quanto potesse essere utile a fare la ricostruzione".

GS

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Quattro associazioni settempedane hanno protocollato una petizione indirizzata al Presidente del Consiglio Comunale di San Severino Marche con la richiesta di conferimento della cittadinanza onoraria della città a Patrick George Zaki per motivi umanitari. Circolo “il Grillo Legambiente”,  Gruppo MASCI Scout - Circolo “La Zattera” e  sezione ANPI “cap. Salvatore Valerio”di San Severino Marche hanno deciso di aderire alla proposta umanitaria di Amnesty International sulla  quale si stanno dimostrando sensibili e attive  tante altre città italiane. 
Di seguito il testo del documento inviato al presidente del Consiglio Comunale di San Severino  Sandro Granata:

"Gentilissimo Presidente Granata,
come Ella certamente saprà èpassato un anno da quando Patrick Zaki, lo studente egiziano dell’università di Bologna, è stato arrestato in Egitto, all’aeroporto internazionale del Cairo. Domani, inizierà il suo secondo anno di prigionia e associazioni come Amnesty International da tempo chiedono al governo egiziano la sua scarcerazione, accusando il regime del presidente Abdel Fattah al Sisi di averlo imprigionato ingiustamente e per motivi politici.

Sulla spinta di un caso Regeni, ben lontano dall’essere risolto, si è avviata la raccolta firme online lanciata per chiedere la concessione della cittadinanza italiana allo studente egiziano, affinché il nostro Paese dia un segnale fortissimo concedendo la cittadinanza Italiana per meriti speciali a Patrick Zaki e aprendo così la possibilità alla diplomazia di intervenire ufficialmente sulla vicenda. L’iniziativa, conta già più di 120mila firme. Con il riconoscimento della cittadinanza l’Italia darebbe un segnale forte alla comunità internazionale, prendendo anche una posizione politica. A sostegno dell’iniziativa, nei giorni scorsi il Consiglio comunale di Bologna ha approvato all’unanimità il conferimento della cittadinanza onoraria allo studente egiziano, così come unanimemente lo hanno già fatto il Consiglio comunale di San Vito al Tagliamento (Pn) - “riconoscendo nella figura di Patrick George Zaki, quei valori di libertà di studio, di libertà di pensiero e di libertà alla partecipazione pubblica” - e quello di San Lazzaro di Savena (Bo). Sono poi già state avviate poi analoghe iniziative nelle città di Salerno, di Palermo, di Pesaro, di Santa Croce sull’Arno (Fi) e molte altre, proprio in occasione dello scadere del primo anno di illegittima carcerazione preventiva, senza che sia avvenuta la formulazione di alcun capo d’accusa.

Questi riconoscimenti cittadini vanno, ovviamente, a sostenere la già ricordata raccolta di firme nazionale, che si è avviata grazie all’interessamento per questo caso , come per quello di Giulio Regeni, di Amnesty Italia #FreePatrickZaki: “Chiediamo che il nostro Paese, che nel frattempo continua a fare affari di ogni genere con l’Egitto, dia un segnale fortissimo, ovvero la concessione della cittadinanza Italiana per meriti speciali a Patrick, in riferimento del 2° comma dell’articolo 9 della legge sulla cittadinanza Italiana”.

Siamo pertanto certi che, considerata l’alto valore simbolico e sostanziale che tale iniziativa porta con se, che Ella vorrà prendere considerazione questa nostra proposta, calendarizzandone la discussione nella prossima assise comunale. Da parte nostra cercheremo ulteriori adesioni di associazioni e singoli cittadini che, nel frattempo, potranno sottoscrivere la petizione online. Una favorevole risposta unanime annovererebbe la nostra città, dall’antica tradizione libertaria, tra quelle che hanno a cuore il rispetto dei diritti umani e delle libertà individuali, troppo spesso obliati in democrazie, purtroppo anche vicine al nostro Paese".

Restiamo in attesa di un Suo cortese benevolo cenno di riscontro e siamo a disposizione per ogni chiarimento.

Paolo Gobbi – Presidente Circolo “il Grillo Legambiente” - San Severino Marche

L’Assemblea degli aderenti al Gruppo MASCI Scout - San Severino Marche

Lorenzo Gregorietti – Presidente del Circolo “La Zattera” - San Severino Marche

Sergio Gironi - Presidente Sezione ANPI “cap. Salvatore Valerio” - San Severino Marche

c.c.




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Mentre proseguono le consultazioni dell'ex presidente della BcE, Mario Draghi, le prime indicazioni esposte hanno riguardato l'istruzione e la necessità di prolungare l'anno scolastico per sopperire alle lezioni perse durante l'anno.
Per ora solo una ipotesi che comunque divide le posizioni degli addetti ai lavori, soprattutto visto il modo in cui la pandemia ha interessato diversamente gli istituti.

Per quanto riguarda gli istituti comprensivi, infatti, come spiega la dirigente del De Magistris di Caldarola, la situazione sarebbe diversa dalle scuole superiori: "Finora - dice la dirigente - le nostre lezioni si sono svolte normalmente e molte classi non hanno perso nemmeno un giorno di scuola. Quelle che hanno dovuto fare la quarantena, che non ha comunque superato i dieci giorni di scuola, hanno potuto usufruire della didattica digitale integrata. Rispetto agli altri anni - aggiunge - non ci sono stati viaggi d'istruzione, attività extracurricolari e non abbiamo chiuso nemmeno nei giorni dei ponti delle feste perchè siamo stati sempre orientati al recupero. Il nostro obiettivo - spiega - era quello di utilizzare le ultime due settimane di giugno per i PON, i Progetti europei facoltativi.
Ci siamo impegnati nella didattica di supporto, con la compresenza degli insegnati che hanno svolto, a pagamento, ore in più da dedicare agli studenti con qualche lacuna. Credo che allora sia meglio proseguire con qualche pomeriggio di recupero, piuttosto che pensare di portare la scuola a fine giugno con problemi anche per lo svolgimento degli esami".

Diversa, invece, l'opinione del dirigente di una scuola superiore: Sandro Luciani, dell'ITTS di San Severino ritiene infatti che "l'idea non sia male di fondo, ma presenta diverse problematiche da risolvere, sia a livello amministrativo che sindacale.
Di fatto - dice - , concedere agli alunni due settimane in più a giugno non sarebbe male, visto com'è andata fino ad oggi.
I ragazzi potrebbero acquisire ulteriori contenuti e competenze.

C'è il problema sindacale per i docenti, ma anche quello dello slittamento degli esami di maturità a luglio. Dal punto di vista dell'impegno dei docenti -precisa - , tenendo conto che alcuni di loro, salvo il periodo di ferie, sono comunque tenuti ad essere presenti a scuola, non ci sarebbe nulla di strano se una volta tanto venisse chiesto di attivarsi in questa emergenza fino alla fine di giugno".

Intanto nella scuola settempedana si lavora per la fine del cantiere dei laboratori di Meccanica: "La Provincia - dice Luciani - da tempo sta ultimando i lavori per la consegna. Noi speriamo che in 15 giorni vengano consegnati. I nostri alunni, pur arrangiandosi in altre maniere, sono rimasti senza macchinari per diverso tempo. Serve una autorizazione dalla Provincia per far entrare fisicamente gli alunni nei laboratori".

GS

*Nell'immagine di copertina: Sandro Luciani (Foto di Barbara Olmai) e Fabiola Scagnetti
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"Aiutaci ad aiutare". Grande partecipazione sta registrando a Camerino la raccolta solidale, attivata al Centro sociale di Montagnano dalla direzione del Comitato per la valorizzazione dell'omonimo quartiere cittadino, per inviare aiuti umanitari ai migranti bloccati in Bosnia Erzegovina. Si raccolgono alimenti per l'infanzia, scatolame di alimenti non deperibili, olio, riso, biscotti, alimentari a lunga conservazione, farmaci da banco, prodotti per l'igiene personale. Il centro è aperto allo scopo dalle ore 15 alle ore 19 e la raccolta si concluderà questo venerdì 12 febbraio. 
"Un'iniziativa che nasce dal cuore- dichiara la presidente del Comitato Montagnano Cristina Petrelli-. Camerinesi e non hanno risposto prontamente anche perchè entro venerdì 12 febbraio è necessario sistemare i vari prodotti che sono stati richiesti per convogliarli in Ancona dove confluiscono tutti i prodotti raccolti dalla regione Marche.
Bellissima la risposta che stiamo registrando e che ha visto il contributo sia dei privati cittadini, sia di qualche esercizio commerciale. Nel mio piccolo sono anche riuscita a far aderire anche dei grossisti che forniscono farmaci alla mia attività- aggiunge Cristina Petrelli-.Siamo contenti di aver incentivato e sensibilizzato per questa iniziativa umanitaria e di questa solidarietà che riteniamo debba essere espressa nei confronti di persone sicuramente meno fortunate di noi e che debbono essere accolte con uno spirito di vera fratellanza, a maggior ragione da un territorio come il nostro che ancora vive le difficoltà del post sisma  e dunque, sa bene cosa significhi la sofferenza di una situazione.e che valore abbia ricevere e dare solidarietà a chi è nel bisogno. È quello che in concreto sta avvenendo per una iniziativa nata dalla semplicità e che, con altrettanta semplicità viene svolta- conclude la presidente del Comitato Montagnano-.Per  chi volesse unirsi a noi in questo progetto, ricordo dunque che ci sono ancora pochi giorni utili. Il centro sociale è aperto tutti i pomeriggi con l'osservanza di tutte le misure anticovid e nel rispetto di ogni misura di sicurezza anti-assembramento. Ringrazio tutti per questo bellissimo segnale di partecipazione". 

c.c.
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