Notizie di spettacolo nelle Marche
Non solo downhill ed enduro a San Lorenzo di Treia, ma anche cicloturismo.
È questa la scommessa dell’amministrazione comunale di Treia.

"Dall’analisi del panorama turistico nazionale - si legge in una nota del Comune - c’è un dato che suscita l’interesse dei molti operatori coinvolti nell’ambito di promozione nazionale, locale e territoriale; il crescente interesse nei confronti del cicloturismo, fenomeno in fortissima crescita, che trova il suo naturale concretizzarsi in un territorio come quello italiano, dove il contesto paesaggistico e territoriale proiettano il Paese in posizione dominante rispetto al resto d’Europa".

In quest'ottica, il Comune di Treia ha deciso di sottoscrivere il protocollo d'intesa relativo al progetto “Noi Marche Bike Life” per la promozione cicloturistica. Una iniziativa dell'associazione Noi Marche nata nel 2012 e che vede l'adesione anche dei Comuni fondatori di Civitanova, Appignano, Cingoli, Fiastra, Montegranaro, Morrovalle, Penna San Giovani e Sarnano oltre ai nuovi ingressi di Colmurano, Francavilla d’Ete, Loro Piceno, Montegiorgio, Potenza Picena, Ripe San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, San Ginesio, San Severino Marche e Urbisaglia.

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Gli obiettivi del progetto sono la realizzazione di un percorso cicloturistico permanente tra i vari Comuni che hanno aderito con la relativa mappatura e tracce GPS, da scaricare gratuitamente; la creazione di un network tra tutti gli operatori interessati al cicloturismo; la realizzazione di un prodotto cartaceo e multimediale con l’inserimento gratuito di tutte le notizie utili al cicloturista come luoghi da visitare, presenza di Bike Hotels o Bike Friendly, dove noleggiare una bici o come prenotare una guida specializzata o quant’altro utile al visitatore.

Negli itinerari saranno fornite anche informazioni su cosa visitare, dove mangiare, dove acquistare prodotti tipici, dove contattare una guida cicloturistica.

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“L’amministrazione comunale – prosegue la nota del comune - confida in questo progetto che vede sia in ambito regionale che in quello locale una destinazione cicloturistica, con la possibilità di rilancio delle aree colpite dal sisma e l’obiettivo, inoltre, di diversificare e destagionalizzare il turismo marchigiano sia nelle aree montane che sulla costa, attraverso l’avvio di uno sviluppo turistico sostenibile, in grado di creare un nuovo indotto economico ed occupazionale”.

GS
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Ripristinare, attraverso specifiche ordinanze, le stalle e i ricoveri per animali chiusi ad Ussita a seguito delle disposizioni dell'ex sindaco Marco Rinaldi e del commissario  prefettizio Maurizio Passerotti. E' la richiesta contenuta nella mozione con la quale il consigliere di minoranza Guido Rossi sollecita l'impegno della sindaca Silvia Bernardini e della Giunta comunale di Ussita
Nel ricordare come nelle linee programmatiche di mandato della sindaca, uno dei punti sia proprio quello della "Accelerazione della ricostruzione e riattivazione delle strutture pubbliche cercando ove possibile la pronta riapertura, Guido Rossi evidenzia nella sua mozione il caso di due allevatori di Ussita i quali hanno scritto alll'amministrazione comunalel"facendo presente l' attuale situazione delle proprie aziende agricole e la volontà assoluta di espansione delle stesse chiedendo la possibilità di avere assegnati spazi all'interno delle stalle o presso altre strutture dove ricoverare i propri animali, così come concesso ad altri allevatori locali e, avere in conclusione quelle opportunità di sviluppo aziendale alle quali aspirano".
Con l'auspicio che i giovani possano avere un futuro dove sono nati e cresciuti, Rossi sottolinea che "per poter offrire loro un'occupazione è assolutamente fondamentale rilanciare lo sviluppo economico e turistico, per creare nuove opportunità di impiego perchè la naturale proiezione del territorio ussitano è proiettata verso l'agricoltura, allevamento e turismo". La richiesta è dunque quella di un impegno dell'amministrazione ad attuare quanto necessario al fine di ripristinare stalle e  ricoveri danneggiati dal sisma. "Gli allevatori che prima del sisma occupavano le stalle- dichiara Rossi- sono stati "accontentati" con delle nuove strutture. Le vecchie stalle rese inagibili dal terremoto ma, nel giro di 4 anni, non è stata fatta alcuna ordinanza di demolizione o altro. Chiedo pertanto all'amministrazione di intervenire, affinchè si decida che cosa bisogna fare e renderle al più presto agibili. Ci sono almeno sei allevatori che attendono quelle strutture per poter dar vita a quello che ritengono il loro futuro attraverso un allevamento. Mi risulta anche che in questo momento le stalle siano occupate- aggiunge il consigliere di minoranza-  per cui, visto che il Comune non interviene,  desumo che non vi siano dei grossi pericoli di incolumità.  Alla maggioranza che guida il paese chiedo pertanto che si dia da fare affinchè quelle strutture che sono abbandonate ormai da 4 anni, vengano rimesse in funzione e a disposizione dei giovani
allevatori di Ussita che, attraverso quelle strutture, possano così iniziare a pensare di avere anche loro un futuro". 
c.c.



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Orto sociale in carcereRegione e Amministrazione penitenziaria Marche rinnovano il protocollo d’intesa
per la riabilitazione e l’inserimento lavorativo dei detenuti in agricoltura.
L’obiettivo è aumentare il numero delle strutture penitenziarie marchigiane coinvolte nei progetti agricoli formativi e riabilitativi, con l’inserimento della Casa detentiva di Pesaro e l’ampliamento delle attività zootecniche a Barcaglione di Ancona. Contestualmente si avvieranno le attività già previste a Monteacuto di Ancona e proseguiranno quelle svolte nel carcere di Ascoli Piceno.
Lo strumento per regolamentare queste iniziative è rappresentato dal rinnovo del protocollo tra Regione Marche e il Provveditorato dell’amministrazione penitenziaria per l’Emilia Romagna e le Marche.

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A Palazzo Raffaello (sede della Giunta regionale), il vicepresidente Mirco Carloni, assessore all’Agricoltura e il provveditore Gloria Manzelli hanno sottoscritto l’intesa che sosterrà i progetti di orticoltura sociale e didattica, promossi insieme all’Assam, nelle carceri marchigiane, nel periodo 2021-2023.

“Sono progetti che offrono dignità e prospettive sociali alle persone coinvolte – ha evidenziato Mirco Carloni – Chi sconta una pena detentiva deve avere una formazione e possibilità lavorative. Su questi parametri si misura il nostro livello di civiltà: non c’è un dentro e un fuori incolmabile, non ci sono divisioni che non possano essere superate con una progettualità concreta e formativa, capace di offrire opportunità di reinserimento”.
Il provveditore Gloria Manzelli ha sottolineato come il decennale rapporto di collaborazione con la Regione Marche punti “all’obiettivo, condiviso e comune, della risocializzazione dei detenuti. Un progetto che implica una professionalizzazione delle persone, esaltando il legame con il territorio. Al detenuto offriamo una scelta di non recidiva, di vita diversa. Non costruiamo cattedrali nel deserto, ma come dimostra la fattoria di Barcaglione, produciamo prodotti di eccellenza legati al territorio marchigiano, altamente concorrenziali sul mercato. Non cerchiamo vie agevolate, ma puntiamo a imporci con la qualità delle produzioni, convinti che l’impegno sociale e l’aspetto economico facciano la differenza”.
Il direttore degli istituti penitenziari di Ancona (Montacuto e Barcaglione) Manuela Ceresani ha ricordato che “da anni lavoriamo a realizzare opportunità per il reinserimento dei detenuti. L’orto sociale attivato è un’esperienza quasi unica in Italia nel settore penitenziario. Diamo un’opportunità per il cambiamento, lavoriamo al reinserimento sociale del detenuto come prescritto dall’ordinamento penitenziario e dalla Costituzione. Le opportunità di lavoro acquisite e la crescita professionale raggiunta andranno poi spese per reinserirsi nella società in maniera operosa e attiva”.
“Orto sociale in carcere” rappresenta un’articolazione del più vasto progetto regionale di agricoltura sociale e didattica denominato “Ortoincontro”. Il settore che coinvolge gli istituti penitenziari valorizza la vocazione agroalimentare del territorio. I detenuti coinvolti, individuati dal Provveditorato sulla base di una sottoscrizione volontaria di un patto di “alto profilo trattamentale”, mira alla riabilitazione del detenuto, coinvolgendolo nei processi produttivi stagionali e al suo inserimento lavorativo, al termine della pena, nel settore agricolo, grazie alle competenze acquisite.

c.c.

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Dopo "l'anticipo" giocato dagli under18 a dicembre, da domenica 7 febbraio riprenderanno tutti i campionati di pallanuoto giovanili del girone Marche-Umbria della stagione 2020/2021
Saranno partite con la formula del concentramento, si giocheranno dopo aver effettuato a tutti i partecipanti il tampone antigenico rapido e rispettando il protocollo Fin. Si svolgeranno concentramenti per ogni categoria, uno al mese, a febbraio e a marzo, dall'under 12 all'under 20 per il maschile, under 14 e under 16 per la femminile.
La società Npn Tolentino parteciperà ai campionati  under18, Under16 e Under14 per il settore maschile e under14 e Under16 per il settore femminile.

Saranno proprio gli Under16 maschili a scendere in acqua per primi, i ragazzi tolentinati affronteranno i pari età proprio domenica 7 febbraio in casa dalle ore 16.30.
Ecco il calendario degli incontri:
1° giornata domenica 7 febbraio 2021
Girone 1 -  Piscina Comunale Tolentino
Ore 16.30 Pn Tolentino – BGT San Severino
Ore 18.00 LRN Perugia”B”- BGT San Severino
Ore 19.15 LRN Perugia”B”- Pn Tolentino

c.c.
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I Reparti del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Macerata, in sinergia con l’I.N.P.S. e con il coordinamento della locale A.G., hanno condotto una serie di interventi  con particolare riguardo all’indebita fruizione del reddito di cittadinanza: denunciate 31 persone per aver percepito, complessivamente, indebiti sussidi per circa 200.000 euro.

Si tratta di soggetti anche di  origine straniera, residenti nella provincia di Macerata, i quali  hanno percepito il reddito di cittadinanza senza averne diritto, scoperti dai finanzieri del Comando Provinciale Macerata, nell’ambito di autonome attività finalizzate al contrasto di illeciti in materia di spesa pubblica.
 Come noto infatti per beneficiare della suddetta misura di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale, occorre essere in possesso di una serie di particolari requisiti di cittadinanza, di residenza, di soggiorno, di reddito e di patrimonio che debbono sussistere all’atto di presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio. Necessari anche ulteriori presupposti di “compatibilità, ovvero la mancata sottoposizione a misure cautelari personali e il non aver subito una condanna definitiva, nei dieci anni precedenti, per una serie di gravi reati.

Sulla base di tali premesse, sono state intraprese mirate attività di analisi nei confronti di una vasto numero di persone, allo scopo di verificare la sussistenza delle condizioni legittimanti la percezione del sussidio.

Gli approfondimenti, eseguiti con il coordinamento del Procuratore della Repubblica – Dott. Giovanni Giorgio e con la collaborazione dell’I.N.P.S. di Macerata, sono stati condotti seguendo due filoni investigativi. In particolare, da un lato sono state esaminate, in stretta sinergia con l’A.G., le posizioni dei soggetti condannati o sottoposti a misura cautelare dai locali Uffici giudiziari, per verificare l’eventuale godimento del beneficio, dall’altro sono state controllate le dichiarazioni rese nelle istanze da parte di un nutrito numero di soggetti già percettori del sussidio, previa adeguata analisi di rischio.

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Il primo filone investigativo ha permesso di appurare come 14 soggetti abbiano continuato a percepire il reddito di cittadinanza, nonostante siano risultati sottoposti a misure cautelari personali, in relazione alla commissione di svariate tipologie di gravi delitti: dall’associazione di tipo mafioso, all’omicidio, all’estorsione, ai reati in materia di stupefacenti, allo sfruttamento della prostituzione. Tale incompatibilità, in alcuni casi, sussisteva già al momento di presentazione dell’istanza, in altri è intervenuta durante il godimento del beneficio.

Il secondo filone investigativo, invece, ha permesso di accertare, in 17 casi, l’attestazione, da parte del richiedente, di informazioni mendaci in sede di compilazione dell’istanza, riguardanti, ad esempio, le disponibilità patrimoniali e/o reddituali, possedute oltre i limiti consentiti, la reale residenza (alcuni soggetti erano addirittura irreperibili), oppure la presenza di vincite al gioco on line di rilevanti somme di denaro.

Complessivamente, sono appunto 31 le posizioni irregolari emerse nel corso delle investigazioni. I rispettivi responsabili sono stati segnalati alla locale Procura della Repubblica e alla Direzione Provinciale dell’I.N.P.S. di Macerata, per l’interruzione dell’erogazione del sussidio ed il recupero, peraltro già in fase di esecuzione, delle somme indebitamente percepite, ammontanti, in tutto, a circa 200.000 euro.

Ulteriori posizioni irregolari, emerse dall’attività investigativa e riferite a soggetti non residenti in provincia di Macerata , ma nei cui confronti l’A.G. locale aveva emesso misure cautelari personali, sono state segnalate ai Reparti della Guardia di Finanza competenti in ragione del luogo in cui è stata commessa la violazione, per le conseguenti azioni operative.

A seguito delle comunicazioni di reato inoltrate alla locale A.G., il Procuratore ha chiesto il sequestro penale preventivo, finalizzato alla confisca, delle somme illecitamente percepite, ai competenti giudici del Tribunale, che hanno conseguentemente già emesso provvedimenti di sequestro in danno dei responsabili dei reati di cui all’art. 7 della Legge n. 26/2019 e all’art. 316-ter del c.p. di una somma complessivamente pari ad oltre 92.000 euro.

I risultati ottenuti testimoniano la costante attenzione del Corpo al corretto utilizzo delle risorse pubbliche, anche al fine di evitare, come nel caso di specie, che i benefici assistenziali vengano erogati a soggetti privi di titolo, anziché a coloro che ne hanno concretamente bisogno.

Per questo motivo, continuerà ad essere mantenuta alta l’attenzione operativa del Comando Provinciale nel delicato settore della spesa pubblica in generale, riservando, quindi, il dispiegamento di adeguate forze per l’esecuzione di ulteriori controlli su soggetti percettori del reddito di cittadinanza, individuati attraverso l’esecuzione di attente analisi di rischio fondate su mirate e qualificate attività di intelligence nonché su puntuali interrogazioni alle specifiche banche dati in uso al Corpo.
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Dai primi di dicembre, dopo 4 anni di stop “dovuti al sisma”, all' Edicola Emporio di Visso sono ritornati giornali e riviste. A distanza di un paio di mesi, siamo andati a trovare Giuseppe Capocci, titolare dell’emporio delocalizzato, per sapere come stanno andando le vendite. “Le vendite vanno abbastanza bene, anche se sinceramente mi sarei aspettato un po' più di affluenza visto le battaglie che sono state fatte sia da parte dell'Amministrazione Comunale che della Regione ma anche dai cittadini, però vediamo magari ha contribuito anche un po' il lookdown, il freddo, il brutto tempo. Andando avanti possiamo e dobbiamo sicuramente migliorare.” L’attività di Giuseppe prima del terremoto si trovava in centro a Visso, comune turistico per eccellenza. Fare il confronto con “gli anni d’oro” sicuramente non è opportuno ma vogliamo capire di che si parla.

Chiedo a Giuseppe che numeri riusciva a fare durante una giornata d'estate. “I numeri già da maggio con la fioritura cominciavano ad aumentare, parliamo anche di 200 quotidiani venduti per singola testata. Si vendevano anche 300-350 quotidiani al giorno, oltre alle riviste chiaramente.” Adesso siamo in situazioni completamente differenti “Se ne vendono intorno a 20 di quotidiani, le riviste un po' più difficile fare una stima, però penso che intorno alle 50-60 adesso, prendiamola come media.” Comunque il servizio è molto importante, per ottenerlo come dicevi si sono mobilitate le istituzioni, i cittadini. “Sicuramente. Vanno ringraziati sia la regione e anche il comune visto che si è fatto da traino anche per gli altri comuni limitrofi, questo dobbiamo riconoscerlo, nonostante io personalmente ho sempre detto che non dovevamo pagare questo servizio, però questa è una mia idea personale”. E’ da ricordare infatti che la Regione Marche ha disposto un contributo alla società distributrice per garantire la fornitura. L’accordo va oltre un anno. Ci sarà da vedere poi come si proseguirà. Intanto l’invito ai cittadini è quello di acquistare giornali e periodici, non solo per restare informati ma anche per cercare di preservare un diritto alla distribuzione dei quotidiani in zone montane.

La questione della fornitura di beni e servizi ad alta quota, interessa anche i commercianti, che a volte sono alle prese con alcune rimostranze di fornitori che lamentano i lunghi chilometri da percorrere a fronte di vendite scarse, a causa delle poche persone presenti. Insomma la vita in terre considerate “marginali” è difficile, nonostante ci siano leggi che cercano di abbattere il divario e che dovrebbero far sentire gli abitanti delle zone d’Appennino meno isolati. La salubrità, l’alta qualità di vita presente in queste terre, deve andare di pari passo con la garanzia di servizi necessari.

Barbara Olmai
Pubblicato in Cronaca
Dal discorso di ieri sera del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a cui è seguito l'incontro appena concluso con l'ex presidente della BcE, Mario Draghi che ha accettato l'incarico con riserva, sono scaturiti diversi commenti anche in ambito politico locale.

Da ex assessore regionale e presidente del Circolo Aldo Moro di Macerata, è Angelo Sciapichetti a definire l'attuale situazione politica nazionale la conseguenza di "un gesto irresponsabile che ha un nome e un cognome e che non può essere condiviso. E' una partita a poker fatta sulle spalle degli italiani".

Dura la posizione di Sciapichetti nei confronti del leader di Italia Viva, Matteo Renzi: "Dopo l'apertura di una crisi al buio - dice - , fortunatamente il Presidente della Repubblica ha fatto un appello accorato al Paese e ai partiti e ha preso la scelta più saggia che in questo momento potesse fare. E' chiaro che ne escono sconfitti la politica, i partiti, e soprattutto l'Italia e gli italiani perchè è stato perso più di un mese in una situazione molto difficile".

In merito alla divisione tra chi chiede il voto subito e chi condivide la scelta di un governo di "alto profilo" come definito da Mattarella, Sciapichetti commenta: "Le elezioni sono un bagno di democrazia, ma le sagge parole del Presidente hanno spiegato il motivo per cui ora non sono possibili. Perderemmo 5 mesi in un momento in cui ci sono problemi drammatici da risolvere. 
Non possiamo permetterci un governo che faccia l'ordinaria amministrazione e ci porti alle elezioni. Il Paese ha bisogno di un governo forte e stabile e a questo punto la figura di Draghi è la più autorevole possibile".

Una crisi che pesa sulle spalle di tutti gli italiani ma che nelle Marche assume una veste ancora più drammatica: "Nella nostra regione abbiamo una emergenza nell'emergenza - commenta Sciapichetti - . Il problema del sisma dura da quattro anni e non è stato superato.
Per le Marche e per tutte le altre regioni terremotate è bene che ci sia un governo stabile e con punti di riferimenti certi. La crisi di governo non ha aiutato, non facilita, e non va nella direzione di quanto i terremotati chiedono".

Poi la ferma condanna a Matteo Renzi: "In condizioni normali - dice - i temi sostenuti da Renzi  vengono affrontati in Consiglio dei Ministri e in un tavolo parallelo che è quello dei segretari dei partiti di maggioranza. Non c'era bisogno di fare la crisi. E' stata voluta al buio, senza avere una via d'uscita nell'ipotesi in cui sarebbe andata male la questione Conte ter. Io ho votato Renzi quando era nel Pd - dice - e ne ho preso le distanze quando mi sono accorto che quello che dicevano in molti era vero: cioè il suo narcisismo che lo porta a fare scelte come quella che abbiamo detto".

Infine la risposta a chi paragona il leader di Italia Viva agli esponenti della CD: "Non ha nulla della scuola, della cultura e della capacità che poteva avere la Democrazia Cristiana. Non può esservi paragone perchè i democristiani avevano la capacità di mediare, di trovare il compromesso, di trovare le soluzioni necessarie nei momenti più difficili e drammatici del Paese. Penso a Moro - conclude - quando ebbe il coraggio di fare il governo di solidarietà nazionale con il PCI nel 1978. Tutta un'altra storia che non va affatto confrontata con Renzi perchè è offensiva per chi non c'è più".

GS

Pubblicato in Politica
In dirittura di arrivo i lavori di sistemazione definitiva della ex centrale del Ponte del Diavolo di Tolentino che ospiterà una nuova sala lettura.
L'inaugurazione è in programma per mercoledì prossimo, quando si potrà dare il via alle attività di lettura e studio, soprattutto per bambini e ragazzi.

"Un progetto - dice l'assessore alla Cultura Silvia Tatò - che l'amministrazione ha fotemente voluto, spinta dall'esigenza che avevano i ragazzi di Tolentino di avere un luogo dove studiare.
Il terremoto ha reso inagibile la struttura dove era ospitata la Biblioteca Filelfica, che sicuramente è il luogo più idoneo per  questo servizio, e purtroppo siamo rimasti con pochissime strutture.
Abbiamo pensato alla ex centrale del Ponte perchè è un luogo incantevole, vicino alle sponde del fiume, molto suggestivo, e dove abbiamo fatto delle opere di sistemazione esterna per poi dedicarci alla riconversione della stanza in una sala lettura.
Dovendo fare una scelta - spiega - ed essendo questo luogo dedicato ai ragazzi, abbiamo trasferito il settore della Bibioteca Filelfica riservato a loro.
Ci saranno i libri che possono essere utilizzati dai bambini e ragazzi fino alla terza media e stiamo cercando di implelemtare con altri testi per gli studenti delle scuole superiori.
Nella sala - aggiunge Silvia Tatò - ci sarà la connesione internet e diversi tablet saranno a disposizione per svolgere eventuali ricerche".

Un luogo che, sin dalla sua apertira, dovrà adattarsi alle normative anticontagio: "Ovviamente - dice l'assessore - con il Covid siamo costretti ad avere gli ingressi contingentati e nei prossimi giorni forniremo tutte le informazioni per effettuare eventuali prenotazioni o controllare le presenze.
Si tratta di un progetto che è durato un po' di tempo, ma per noi è importante perchè sarà un luogo in cui, oltre alla sala lettura, saranno presentati libri, ospitati laboratori; un luogo che nasce, quindi, anche per gli adulti.

Io spero che questo sia solo l'inizio - conclude - . Abbiamo infatti intenzione di lavorare affinchè a questa sala lettura si aggiungano panchine e fioriere all'esterno, per permettere di leggere e studiare anche nello splendido scenario che circonda la struttura".

GS

Di seguito le foto degli spazi in allestimento

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Pubblicato in Cultura e Spettacolo
È stato arrestato ieri pomeriggio, dai carabinieri di Camerino, un 42enne residente a Matelica, a seguito dell’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare.

L’uomo, pregiudicato per delitti inerenti il traffico di sostanze stupefacenti e già condannato ad una pena di anni 7 e 9 mesi, era sottoposto a provvedimento di affidamento in prova con obbligo di permanenza notturna, nella propria abitazione.

Il 42enne era più volte incorso in numerose violazioni delle prescrizioni imposte dal tribunale di sorveglianza di Ancona ed il 30 gennaio scorso era stato sorpreso dai carabinieri in possesso di cocaina e di un coltello a serramanico.

Per questo motivo era stato denunciato in stato di libertà.

L’ufficio di sorveglianza di Macerata, valutati gli atti trasmessi dai carabinieri della compagnia di Camerino, anche alla luce dell’ultimo episodio di cui il pregiudicato si era reso protagonista, ha revocato l’affidamento in prova, disponendo pertanto la custodia cautelare in carcere.

Ieri pomeriggio, l’uomo è rintracciato nella sua abitazione di Matelica ed arrestato.

GS
Pubblicato in Cronaca
Trasporto pubblico e rientro a scuola.
Sono stati questi i temi al centro dell'incontro che si è svolto ieri, in videoconferenza, tra il prefetto Flavio Ferdani, i Rappresentanti Provinciali e Regionali della Scuola, del Trasporto pubblico locale e ferroviario, i Sindaci dei Comuni di Macerata, Civitanova, Recanati, Corridonia, Matelica, San Genesio, San Severino Marche, Cingoli, ed il rappresentante di Regione Marche.

L'incontro è stato convocato per effettuare un monitoraggio sulla risposta del sistema trasporti nella prima settimana della ripresa dell'attività didattica in presenza del 50% degli studenti frequentanti gli istituti scolastici sopra detti a fronte di una pari capienza dei mezzi pubblici.

"Sono state analizzate - si legge in una nota della prefettura - le strategie e le soluzioni messe in campo per assicurare la capillare diffusione della conoscenza, anche in modalità telematica, da parte degli studenti delle disponibilità dei mezzi pubblici e sulle misure adottate negli scali di maggiore affluenza al fine di evitare assembramenti e garantire il distanziamento fisico.

Anche da parte del Dirigente scolastico provinciale non sono state segnalate particolari criticità ed ha confermato che prosegue l’attività per completare un percorso formativo degli studenti da parte del personale Asur,  affinchè gli studenti diventino loro stessi "protagonisti" della cultura della prevenzione per fronteggiare l'emergenza sanitaria.

 I Sindaci dei Comuni hanno rappresentato come anche le verifiche “a terra” da parte del personale delle Polizie Locali, degli steward, del volontariato e delle Forze dell’Ordine hanno permesso di evitare pericolosi assembramenti.

Dall’esito dell’incontro - conclude la nota - è emerso che dal punto di vista complessivo il sistema ha retto. Il monitoraggio continuerà anche nei prossimi giorni per riscontrare eventuali problematiche ed individuare gli accorgimenti risolutivi per garantire che il trasporto e l'attività didattica avvenga in condizioni di sicurezza".

GS
Pubblicato in Cronaca

Radioc1inblu

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