Notizie religiose nelle Marche
Un modo diverso di affrontare le difficoltà della vita, con la consapevolezza che i valori di cui abbiamo bisogno sono dentro di noi e nelle persone che amiamo e ci sono vicine.

Una convinzione che, nella società odierna, spesso sfugge come il tempo inesorabile e solo pochi hanno il coraggio di afferrarla e tenerla stretta.
Questo coraggio lo ha avuto Guido Mai, classe 1965, che dopo aver saputo del contratto che non gli verrà rinnovato a causa della chiusura del ristorante dove lavora come chef a Londra, ha deciso di prendere in mano la sua vita e, anzichè mettersi subito alla ricerca disperata di un altro lavoro, dedicare questo tempo libero a suo figlio 19enne Gabriel, programmando un viaggio in bicicletta da Londra a Tolentino.

Ma andiamo per ordine e spieghiamo il legame che la famiglia Mai ha con le Marche e, in particolar modo con Tolentino.

Guido Mai è nato a Rapallo e cresciuto nei ristoranti gestiti negli anni dalla sua famiglia, nota anche a Tolentino per il locale di via Ozeri "La Genovese".
Guido è infatti il figlio di Sefania, conosciuta in città proprio con l'appellativo del ristorante che ha diretto fino a qualche anno fa.

"Ho vissuto a Tolentino per 18 anni - racconta Mai - poi sette anni fa mi sono trasferito a Londra per permettere ai miei figli di imparare bene l'inglese. La mia esperienza nei ristoranti mi ha portato a trovare lavoro in un locale londinese che, purtroppo, a causa del Coronavirus è ora costretto a chiudere. Non mi sono però lasciato abbattere e ho pensato che non ho mai avuto tempo da dedicare ai miei figli a causa del lavoro, così ho pensato a questa avvenuta che possa rafforzare il nostro rapporto".

Il messaggio di Guido e suo figlio Gabriel è chiaro: "Vogliamo dimostrare l'importanza dei rapporti famigliari che spesso mettiamo al secondo posto rispetto agli impegni lavorativi, dimostrando però che se si hanno un sogno o un obiettivo da raggiungere bisogna portarli avanti senza esitazioni".
Padre e figlio, infatti, per poter portare a termine il loro viaggio da Londra a Tolentino, passando per Rapallo, hanno avviato una raccolta fondi su Gofundme: "L’attrezzatura ed il necessario per trascorrere giorni in viaggio saranno costose - si legge nella lettera pubblicata nel sito di raccolta fondi - , ed è per questo che oggi chiedo a voi di sponsorizzarmi per aiutarci a prepararci per questa avventura".
Guido e Gabriel sono già riusciti a raccogliere 1300 sterline: "Per acquistare l'attrezzatura ci basteranno - commenta Guido - , mancherebbero circa mille sterline per il resto ma abbiamo ancora altre due settimane per raccoglierle. Partiremo il 4 o il 5 agosto, ci hanno detto che impiegheremo circa 25 giorni. Non ciclisti esperti quindi potremo confermare la data di arrivo solo una volta partiti. Dormiremo in tenda, perchè più economico, e ci laveremo nelle fontane e nei ruscelli. 
Non ci abbiamo mai provato prima e sarà interessante vedere cosa succederà.
Ho sempre avuto uno spirito avventuriero - dice Guido - ed ho trasmesso questa passione anche a mio figlio. Sfortunatamente, lavorando a tempo pieno e dovendo mantenere la mia bellissima famiglia, non ho mai avuto spazio per le mie passioni.
Ora che ho il tempo, ho finalmente deciso di buttarmi!
Gabriel mi ha spinto a realizzare il mio sogno. Amiamo le sfide e non c’è modo migliore di spendere tempo con mio figlio, creando ricordi meravigliosi e spingendoci oltre i nostri limiti.
Sappiamo che non sarà facile. Questa è la mia ultima occasione per sentirmi di nuovo giovane. Magari riesco anche a convincere anche chi, come me, ha qualche sogno nel cassetto ed attende di realizzarlo".
Intanto i due hanno iniziato gli allenamenti necessari per la prova e hanno grinta da vendere: "Purtroppo non sono mai riuscito a fare qualcosa da solo con mio padre - spiega Gabriel - ora che ho questa occasione voglio sfruttarla al meglio".
Il viaggio sarà documentato nel canale Youtube dei Mai, così che anche chi ha contribuito a realizzare questo sogno possa sentirsi parte della loro avvenutra.

Un approfondimento con le foto della preparazione sarà pubblicato nel settimanale L'Appennino Camerte in uscita il 16 luglio.

Giulia Sancricca

 

 
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Buone notizie arrivano dall’ultimo Consiglio di Amministrazione della Quadrilatero Marche-Umbria Spa.
"È stata infatti approvata - si legge in una nota - la perizia di variante del secondo stralcio della Pedemontana delle Marche, i cui lavori di realizzazione del tratto da Cerreto d’Esi a Matelica Nord sono in corso. Nella variante sono state accolte anche le richieste del Comune di Matelica e la conclusione dell’intero intervento è stato previsto per febbraio 2022. 

Per la fine del 2020, invece, è previsto il completamento del primo stralcio, nel tratto Fabriano-Cerreto d’Esi, la cui realizzazione attualmente è al 65% dell’opera".

Sono stati anche consegnati i progetti esecutivi del terzo e quarto stralcio, da Matelica a Muccia.

"Dopo le necessarie istruttorie e la conseguente approvazione - prosegue la nota - , l’obiettivo è di consegnare i lavori anche di questi stralci entro fine anno".

Novità per la realizzazione definitiva dello svincolo di Muccia: è stato nuovamente aggiornato il progetto con le varie modifiche richieste, anche dal Comune.

“Finalmente potranno ricominciare i lavori dello svincolo attualmente sospesi - afferma Antonio Pettinari, in qualità di consigliere della Quadrilatero Marche-Umbria Spa - non appena sarà approvata la perizia di variante dal CdA della Quadrilatero, che ho chiesto di inserire all’ordine del giorno del prossimo Consiglio, in programma il 30 luglio”.

Per ciò che riguarda l’innesto della statale 16, a seguito della validazione delle ulteriori indagini relative al sottosuolo e ai terreni delle opere necessarie per l’inserzione della superstrada a Civitanova Marche (due rotatorie e un sottopasso), la società di progettazione sta procedendo al completamento del progetto esecutivo, con i lavori necessari alla bonifica dei siti interessati, il quale sarà sottoposto alla conferenza dei servizi convocata poi dal MIT. 

Per la bretella Campogiano-Macerata la valutazione delle questioni ambientali e le sue procedure, non potranno essere svolte dalla Provincia di Macerata come concordato precedentemente con la Regione e con la Quadrilatero, in quanto spetterebbero al Ministero dell’Ambiente. “Un’altra testimonianza dei vincoli oramai inaccettabili che si pongono sul cammino delle opere pubbliche - commenta Pettinari -, quella semplificazione tanto auspicata e così richiesta a tutti i livelli”. 

"Infine - conclude il comunicato - per l’intervalliva San Severino-Tolentino, la società di progettazione procederà alla redazione dello studio di fattibilità di un secondo tracciato, ai fini della sua comparazione con il precedente. La decisione è stata assunta con la condivisione degli enti interessati: la Regione Marche, la Provincia di Macerata e i due Comuni di Tolentino e San Severino".

GS
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Nell’ambito dell’emergenza Covid-19, al fine di attenuare le gravi conseguenze economico-sociali da essa determinate, la Regione Marche ha deliberato un “Intervento straordinario di sostegno al pagamento dei canoni di locazione” . Il contributo straordinario, non cumulabile con altre forme simili riconosciute dalla Regione Marche, è rivolto  a famiglie che risiedano in abitazioni condotte in locazione e che abbiano subito una diminuzione del reddito disponibile a causa del'emergenza epidemiologica da Covid 19. La misura è rivolta alle famiglie residenti in abitazioni condotte in locazione in virtù di un contratto regolarmente registrato 
Ai richiedenti che presentano tutti i requisiti richiesti, verrà riconosciuto un contributo mensile pari al 60% del canone di locazione.
Gli interessati debbono presentare domanda entro il termine perentorio del 24 luglio, esclusivamente per via telematica utilizzando il sistema informatico regionale SIFORM2 raggiungibile al seguente link https://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Piattaforma-210/Sostegno-alla-locazione.

c.c.

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La scelta dei due consiglieri regionali pentastellati, Gianni Maggi e Romina Pergolesi di uscire dal Movimento 5 Stelle e passare al gruppo misto, in un momento in cui ci si prepara alle prossime elezioni regionali, avrà sicuramente delle ripercussioni per il partito di Beppe Grillo.
A commentare come potrebbero cambiare gli assetti politici dopo questa mossa è il candidato governatore Gian Mario Mercorelli: "Inesorabilmente inciderà - dice - . Credo che, visto l'astio con cui Maggi e Pergolesi se ne sono andati, inciderà positivamente piuttosto che in maniera che negativa.
Pensando di destabilizzare il Movimento - spiega - non si sono resi conto che con la loro operazione di appesantimento di qualsiasi attività erano diventati ingombranti in senso negativo. La loro mossa solleverà l'animo di molte persone e ci sottrae chi, tecnicamente, negli ultimi mesi, si è comportanto come un sabotatore interno".

Romina pergolesi
Romina Pergolesi

Mercorelli fa quindi riferimento alla loro posizione per l'emendamento alla modifica della legge elettorale: "Entrambi lo hanno votato in maniera convinta - dice - quando tutto il Movimento era in opposizione a quella modifica. Senza voler essere antipatico credo che la loro decisione inciderà in meglio".
Poi un commento sulla volontà dei due consiglieri passati al gruppo misto di una possibile allenza giallo-rossa per le prossime elezioni regionali: "Le alleanze il Movimento le fa sui temi e sulla discontinuità - precisa - . Queste operazioni si svolgono nel Movimento con trasparenza e partecipazione. Non voglio mettere in discussione le loro buone intenzioni in quella fase, ma volevano creare le condizioni per incatenare il Movimento ad un progetto che avrebbe fatto solo Maggi.
Era lui - conclude - che aveva degli incontri per possibili alleanze. E' la modalità che era sbagliata".


GS

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A Camerino, si avviano ad essere ultimati i lavori di massima urgenza, rivelatisi necessari sull'immobile del Teatro Filippo Marchetti. A poco più di un mese dall'apertura del cantiere, è pressochè terminato l'intervento di messa in sicurezza del tetto e di alcune pareti dell'edificio storico.  Quelle le parti che hanno risentito dei danni più seri a causa del terremoto del 2016, in seguito al quale si era anche verificato il crollo parziale di una parete antistante il palcoscenico. In particolare, con l'alleggerimento dell'originario tetto in coppi, sostituito da una lamiera, si eviteranno successive infiltrazioni e compromissioni della struttura.
Lavori a tetto teatro
"Abbiamo ritenuto di dover immediatamente dare il via alla messa in sicurezza di quello che può essere considerato un gioiello della nostra città- afferma il sindaco Sandro Sborgia-. I lavori si sono resi necessari perchè, rispetto ai danni già procurati dal sisma, le infiltrazioni avrebbero rappresentato un forte e ulteriore rischio. Bisognava intervenire immediatamente e lo abbiamo  fatto con una procedura di somma urgenza. I lavori di messa in sicurezza sono quasi terminati e, salvo imprevisti dell'ultima ora, nell'arco di una decina di giorni e con l'anticipo di un mese rispetto alla data fissata per la consegna, tutta l'operazione arriverà a completamento. La nostra attenzione - continua il primo cittadino- è particolarmente sensibile alla assoluta necessità di evitare che il patrimonio storico artistico e monumentale di questa città, vada disperso, subisca aggravamenti o danni ulteriori rispetto a quelli già riportati. Insieme ai lavori  riguardanti il teatro, vanno in questo senso gli stessi interventi del recupero del Maschio della Rocca borgesca come quelli della fortezza di Rocca Varano che era stata totalmente dimenticata, nonchè una serie di altri interventi sui quali siamo attivamente impegnati". In corso anche la valutazione di messe in sicurezza da attuarsi nell'abitato di Vallicelle dove sono presenti molti palazzi seriamente danneggiati. " E' in corso di valutazione la tipologia di interventi da eseguire sia a Vallicelle, sia nelle frazioni cittadine, data la presenza di situazioni cheesigono di essere monitorate e sulle quali è necessario intervenire al più presto. Il lavoro che stiamo svolgendo è davvero impegnativo ed estremamente complesso- conclude Sborgia-.Le attvità proseguono grazie all'impegno dell'assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli  che segue puntualmente ogni intervento. Cerchiamo di farvi fronte quotidianamente e, in molti casi, riprendendo in mano una situazione per troppo tempo lasciata a se stessa. ". 
c.c. 

Lavori tetto teatro e monti

Lavori teatro cortile palazzo comunale
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"Sono 30 anni che applico alla mia vita pratiche di sostenibilità e di ecologia. Importante anche l'attenzione ai giovani e alle loro competenze. Macerata? Si sta piegando su se stessa". È Roberto Cherubini, uno dei quattro candidati sindaci di Macerata, che rappresenta il Movimento 5 Stelle. A sostenerlo ci saranno altri gruppi, e questo è uno dei primi casi in Italia. 
Con lui abbiamo delineato i punti cardine del suo programma ma anche fatto il punto sull'andamento della campagna elettorale.

Roberto Cherubini, lei parla molto di ecologia, ambiente, decoro urbano ma anche di giovani. Quali sono i capisaldi del suo programma?

Parlo di ecologia e sostenibilità ambientale perché la applico da molti anni nella mia vita, essendo uno dei fondatori del gruppo di acquisto solidale e avendo una casa ecologica. Faccio delle proposte ben precise. Ad esempio, per aiutare i giovani che stanno scappando, credo ci sia assolutamente bisogno di rimettere al centro competenza e professionalità a discapito del clientelismo che anche da noi è molto presente. Abbiamo una classe dirigente composta per lo più da persone per lo più raccomandate dalla politica e quindi i giovani sono costretti a fuggire all’estero per vedere riconosciute le loro competenze. Credo che ognuno di noi ne conosca. Sicuramente un neo laureato non ha competenze lavorative ma bisogna creare le condizioni affinché questi ragazzi abbiano delle possibilità. La città poi si deve rigenerare, è ripiegata su se stessa già da prima della pandemia e quindi c’è bisogno di ricostruire molte cose. Alla base di tutto c’è la sostenibilità ambientale è: abbiamo proposto dei piccoli mezzi elettrici che conducano in centro storico, delle proposte serie contro lo spreco alimentare, e un no deciso ai pesticidi. Abbiamo tutta una serie di proposte che vanno verso la qualità della vita. Non è che le propongo come fanno tutti oggi perché è di moda ma perché sono trent’anni che le metto in pratica. 

Uno dei suoi concorrenti, Cicarè, sostiene che lei in qualche modo abbia strizzato l’occhio a Parcaroli. Cosa risponde?

Cicarè è un amico e lo rispetto. Abbiamo fatto un percorso simile nella sostenibilità ambientale e ma quello che dice è chiaramente propagandistico. Io ho detto una cosa ben precisa, perché conosco personalmente Parcaroli e tu e ho semplicemente detto che è una persona straordinaria, è un uomo che ha portato lavoro in tutta la zona e anche fuori, è un mecenate perché aiuta tante associazioni senza nemmeno farlo sapere E quindi ho dato un giudizio alla persona. Ho anche aggiunto che purtroppo però rappresenta un centro destra che, al di fuori di lui, ha quasi il nulla. La mia stima è profonda verso Parcaroli, poi a livello politico ha un centro destra molto debole. 

Come sta affrontando e vivendo questa campagna elettorale? 

L’aggettivo giusto è emozionante. Saremo il primo caso d’Italia in cui, oltre al movimento 5 stelle, saremo sostenuti da almeno tre liste. L’esperienza umana e personale è assolutamente straordinaria, si stanno avvicinando tante persone e altrettante hanno partecipato E abbiamo quasi completato i programmi grazie ai gruppi di lavoro mentre gli altri stanno ancora arrancando. Ho pensato che luglio e agosto sarebbero stati dei mesi difficili e quindi anche a livello di comunicazione e sto trasmettendo a tutti cittadini le nostre proposte attraverso dei video che divulghiamo sul mio sito Internet e pagina Facebook. 

Abbiamo già parlato di Parcaroli e Cicarè. Come vede i suoi concorrenti? 

Sicuramente con la candidatura di Parcaroli il centro destra parte favorito, e secondo il mio giudizio avrebbe la meglio se andasse al ballottaggio con il centro sinistra che in città governa da 10-15 anni lavorando poco e male. Credo che per i cittadini che abbiano a cuore la sostenibilità, i giovani e gli ultimi, la scelta potrebbe essere verso di noi e, al ballottaggio, sicuramente sconfiggeremo sia il centro destra che di centro sinistra. Per cui penso sia difficile ma se arrivassimo al ballottaggio potremmo avere la possibilità di governare la città. Credo che Cicarè possa puntare ad un consigliere.
Gaia Gennaretti 

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È uno dei quattro candidati in corsa per il ruolo di primo cittadino di Macerata. Classe ‘70, laureato in scienze politiche all’Università di Macerata dove lavora, è sposato e papà di due gemelli. Alberto Cicarè da anni è attento ai temi della mobilità sostenibile e della cura dei beni comuni e degli spazi verdi. Nonostante la politica lo appassioni da sempre, fin ora non aveva mai trovato un gruppo in cui poter confluire finché non è nato Strada Comune, composto da persone impegnate nei più disparati ambiti sociali. 

Cicarè, lei è uno dei quattro candidati in corsa per le comunali di Macerata. Una lista civica, quali sono i punti cardine del vostro programma?

Strada Comune è un progetto nato un anno fa dall’insoddisfazione di un gruppo di persone per il clima e per le politiche praticate in città negli ultimi anni. Da questo abbiamo deciso di partecipare attivamente alla vita pubblica. Libertà e partecipazione sono le due colonne portanti. La libertà perché siamo persone che non hanno nulla da guadagnare o da perdere con la politica quindi abbiamo la possibilità di lavorare senza condizionamenti. Abbiamo individuato sei punti fondamentali per il programma elettorale. Riconversione ecologica, e quindi attenzione particolare all’ambiente; ripensamento della mobilità urbana, perché pensiamo che muoversi in maniera efficiente e sicura sia fondamentale e fa sì che la città sia realmente per tutti; recupero degli spazi abbandonati, perché la città, per colpa della crisi e anche di politiche sciagurate, ha tantissimi spazi abbandonati nel centro e anche nelle frazioni dove è possibile fare pure impresa. Vorremmo lavorare per dare a questi spazi nuova vita. Un altro tema è quello dell’abitare, non solo per i migranti ma anche per tutte le persone in difficoltà. Con questo tema mettiamo al centro tutte le politiche sociali che in questi anni sono state lasciate indietro. C’è poi la questione giovanile: oggi i ragazzi vengono considerati quasi un peso, noi vogliamo coinvolgerli e farli partecipare; in merito ai quartieri e alle periferie, sono state abbandonate negli ultimi anni. Sono quasi maceratesi di serie B e noi infatti abbiamo voluto ripartire dalle frazioni con gli incontri. Proponiamo poi, per la ricostituzione dei quartieri, anche dei luoghi di incontro, e infine c’è il tema della democrazia municipale. Troppe scelte sono state calate dall’alto e noi vogliamo che dal basso verso l’alto arrivino proposte. Pensiamo alla giunta itinerante, all’ufficio relazioni con il pubblico da spostare in piazza. 

Lei ha parlato di incontri di quartiere e con la cittadinanza. Dopo il Coronavirus, cosa percepite da parte del cittadino?

Chiaro che c’è una crisi che si innesca su un tessuto sociale già in grossa difficoltà. Non è cosa di adesso questo momento difficile, Macerata sembra aver smarrito la propria identità. Le politiche portate avanti hanno provato a mettere delle toppe ma serve affrontare le cose con più organicità. Abbiamo sentito i commercianti e loro sono per primi che risentono della crisi economica e di quella contingente al Covid. C’è smarrimento e necessità di aiuto e quindi serve una visione di una città che sappia offrire qualità della vita, servizi.

Come sta vivendo lei questa campagna elettorale?

La sto vivendo con difficoltà perché siamo nuovi, i tempi sono stretti e dovremo fare una campagna elettorale in piena estate. Ci affacciamo per la prima volta alla politica e quindi è un compito difficile, una missione quasi impossibile. Ma è comunque affascinante. Ad esempio stamane abbiamo appeso alcuni striscioni in centro e installato a terra delle sagome per mostrare come potrebbero diventare quelle teste con un arredo urbano che possa creare socialità. Questo è il segno che vogliamo comunque farci conoscere, non possiamo certamente spendere migliaia di euro come gli altri. Credo che quella parte della città che vuole cambiare potrà capire e darci la sua preferenza. 

Siete quattro candidati, l’ultimo che si è aggiunto è Sandro Parcaroli. Come vede i suoi sfidanti?

Non sono abituato a critiche alle persone. Guardo solo a ciò che fanno. Parcaroli è un imprenditore di successo e una persona che si è impegnato per la città. Politicamente credo sia digiuno e non si comprende che posizione abbia, sembra sia più vicino alla Lega anche se sembra più moderato. Ricotta è espressione dell’amministrazione uscente, se vogliamo uscire da questa lenta decadenza probabilmente lui non è la scelta più idonea. Per Cherubini, devo dire che alcune idee le abbiamo simili. L’unica cosa è che ultimamente pare abbia fatto un assist a Parcaroli e quindi sembra sia più pronto ad avvicinarsi a chi è più forte e questo non mi piace. Per cambiare bisogna affidarsi a chi è più libero. Infine, in merito alla Gianfelici non mi esprimo poiché non la conosco, non so praticamente nulla e non sono abituato a dare pareri senza conoscere.
Gaia Gennaretti 

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Sul fatto che la politica sia l'arte del possibile e la scienza del relativo, come diceva Bismark, nulla da obiettare.
E la dimostrazione arriva in tempi di composizione di liste dove "partenze e ritorni" sono più numerosi che sul tabellone di una stazione ferroviaria.
Al centro della discussione, in questi giorni, la possibile candidatura del sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, nella lista di Forza Italia a sostegno del candidato governatore regionale Francesco Acquaroli.
Ricordano tutti, infatti, la spaccatura tra il primo cittadino e il partito di Silvio Berlusconi dopo la scelta di estromettere dalla carica di assessore Alessia Pupo.
In un incontro a Tolentino, il coordinatore provinciale del partito, Riccardo Sacchi, in difesa della Pupo ricordò come "Forza Italia avesse dato un contributo decisivo all'elezione del sindaco con quasi mille voti e una percentuale del 10,74%. Un contributo disconosciuto, rimettendo in discussione tutta quell'alleanza elettorale premiata dai cittadini nel 2017 e che ne ha determinato l’elezione".

Toni forti quelli utilizzati dal coordinatore provinciale che ora, stando ad alcune indiscrezioni, potrebbe ritrovarsi con il sindaco del "rimpasto di giunta" nel gruppo.
Ma è lo stesso Pezzanesi a commentare l'indiscrezione: "Quando sono stato in Forza Italia con due candidature alle elezioni provinciali - dice - ho ottenuto percentuali come il 34%, con la vittoria dei due collegi in cui ero presente. Nelle mie performance elettorali - precisa - dovute al grande e profondo legame dovuto con i cittadini di Tolentino e dei paesi vicini, ho dimostrato che al di là del partito in cui si milita deve essere messo in campo il cuore".
Poi il commento sull'allontanamento dal partito: "Lasciai Forza Italia quando divenni sindaco di Tolentino - dice - . Successivamente l'allontanamento dell'assessore Pupo, insieme a quello di Massi,  si è prestato ad una serie di interpretazioni che hanno riempito colonne di giornali e polemiche. La verità è che io sono il sindaco di Tolentino e ho degli impegni nei confronti della cittadinanza, nel momento in cui qualcuno, che ha preso l'impegno insieme a me per un unico obiettivo, dovesse avere delle distrazioni, ci sono dei provvedimenti da prendere.
Tutte queste polemiche sono strumentali per sentirsi vivi - aggiunge - . Quando si pensa di più alla carriera piuttosto che alla collettività si rischia di scomparire dalla scena e di dire o scrivere cose non vere".
Infine un commento sulla sua possibile candidatura con Forza Italia: "Ho un grande rispetto nei confronti di tutti i partiti di questo Paese che hanno a cuore la collettività. Forza Italia, che pure oggi non annovera più quelle percentuali di consenso che lo avevano reso il primo partito del Paese con un Berlusconi scintillante, avrà avuto pure il tempo di pensare a quale errore possa aver fatto la sua classe dirigente per veder scendere la percentuale. Credo che questo valga per ogni partito che vede i propri consensi calare. Non avevo alcuna guerra allora, non ho alcun pentimento che mi porti ora a riavvicinarmi a Forza Italia.
Con questo partito ho affinità che riguardano la moderazione, il centro, l'aspetto dell'ascolto e della determinazione di raggiungere i risultati. Chiaro che oggi io sono orgogliosamente civico, ho collaborato con chi vuole cambiare la Regione a prescindere dall'orientamento politico. Una collaborazione con Forza Italia e tutto il centro destra l'ho sempre avuta, dimostrandolo anche con la composizione della mia giunta che vede insieme anche Lega e Fratelli D'Italia. Sono un moderato più di centro che di destra - conclude - senza disdegnare di collaborare per il bene della colletitvità".

Nulla di certo, quindi, per quanto riguarda una sua possibile presenza nel gruppo del partito di Berlusconi. Una indiscrezione che però, se fosse vera, escluderebbe Alessia Pupo dalla corsa per le regionali. Sale su una ferita aperta che ha segnato una delle pagine di storia politica di Tolentino.

GS


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Venne ricostruito dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale, nel 1944, e il sisma del 2016 lo mise di nuovo a dura prova, ma il Torrione di San Catervo è di nuovo pronto a mostrarsi alla sua Tolentino in tutto il suo splendore, tornando ad essere uno dei simboli della città.
Tutto pronto, infatti, per l’inaugurazione e la consegna ufficiale del ponte di via Nazionale, del Torrione di San Catervo e del nuovo impianto di illuminazione dei due monumenti.

Sabato prossimo, alle 21.30, sarà tagliato il nastro, sarà accesa la nuova illuminazione e dopo la benedizione e saranno illustrati gli interventi di restauro che hanno interessato sia il ponte che lo storico Torrione.

Nel 1880 venne costruito il ponte denominato di San Catervo, che attraverso via Nazionale consente di entrare nel centro città, mutando la viabilità cittadina in quanto un tempo l’accesso avveniva attraverso Porta Marina. Fu bombardato e ricostruito alla fine della seconda guerra mondiale dalle truppe tedesche in fuga.

ponte san catervo bombardato 1944 foto giancarlo leggi
Il ponte bombardato (Foto Giancarlo Leggi)

ponte san catervo bombardato 1944 2 foto giancarlo leggi
Il ponte bombardato (Foto Giancarlo Leggi)

Il Torrione d’angolo chiamato di San Catervo faceva parte delle antiche mura castellane, oggi in quel tratto abbattute. Si erge sulla sommità di un poggio a difesa di un vasto terreno circostante. Come spiega Giorgio Semmoloni "la scarpa è in cotto e arenaria in fasce alterne, circondata da un cordone pure in cotto, dal quale si leva il corpo della costruzione sormontata da merlature. Il Torrione fu scelto dal Barone Federico Bianchi, nel corso della Battaglia di Tolentino del maggio 1815 quale sede del comando austriaco".
Il Ponte di via Nazionale è stato interessato da lavori di ristrutturazione e rifacimento delle passarelle pedonali: il progetto è stato curato da Ado Gabrielli ed i lavori sono costati circa 400 mila euro. Il Torrione di San Catervo, invece, è stato ristrutturato a seguito dei danni causati dal sisma del 2016 che aveva anche fatto cadere alcuni merli oltre a provocare problemi strutturali: il progetto è di Roberto Felicetti per circa 200 mila euro di lavori.

"La riqualificazione dell’illuminazione architettonica - si legge in una nota del Comune - è stata resa possibile, per la progettazione e la realizzazione, grazie al contributo di Fabrizio Mancini e Marco Pascucci. Sponsor tecnico per la fornitura dei materiali IGuzzini Illuminazione".

GS

torrione san catervo danneggiato sisma
Il Torrione danneggiato dal sisma

torrione s catervo
Il Torrione oggi

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Inaugurato al Sottocorte Village  il nuovo punto noleggio e-bike.  Dalla nuova piazza di Camerino, uno spazio appositamente allestito, al quale rivolgersi per  noleggiare biciclette elettriche a pedalata assistita con oltre 100 km di autonomia e partire per entusiasmanti pedalate tra i sentieri di montagna.
L’idea che si inserisce a pieno titolo nel progetto di promozione turistica “Camerino Meraviglia” è stata resa concreta dai titolari di attività commerciali del Sottocorte Village in collaborazione con l’amministrazione comunale di Camerino. In particolare, si deve ai commercianti Gianluca Broglia e Diego Serfaustini l'essersi spesi in prima persona per traghettare in porto l'iniziativa che ha subito ricevuto il plauso e l'incoraggiamento dell’assessore alla cultura e turismo Giovanna Sartori.
“ Grazie al fondamentale apporto di tutti i commercianti del Sottocorte Village e associazione Art.com -spiega il consigliere comunale Riccardo Pennesi-  siamo riusciiti a creare questo nuovo punto e-bike che offre un parco bici di circa sei modelli di diverse taglie e componentistiche differenti a seconda della necessità proprie del ciclista. Le e-bike in dotazione, possono infatti assolvere alla doppia funzione di mezzo prettamente turistico e di modello dalle caratteristiche meccaniche più adatte al trekking e fuoristrada. Siamo profondamente grati ai commercianti che si sono proposti per questa iniziativa, subito appoggiata dal Comune di Camerino nella certezza che  sarà in grado di produrre positivi riscontri in tutto l'arco dei tre mesi della bella stagione,- chiosa Pennesi-. La collaborazione anche questa volta è stata fondamentale; crediamo che questo servizio renda davvero completo il pacchetto da offrire a tutti i turisti e viaggiatori che quest’estate sceglieranno la città di Camerino come meta per le loro visite”.
c.c.

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62032 Camerino (MC)

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