Notizie religiose nelle Marche
Quella guidata da Tarcisio Antognozzi, nuovo volto del centrodestra di San Severino, è la più giovane delle liste che correrà al Municipio settempedano: lo è per età media, per il leader più giovane (Tarcisio Antognozzi, appunto, ndr), e per il primo candidato consigliere settempedano nato negli anni 2000, Leonardo Simoncini.Insieme per San Severino”, questo il nome scelto per la coalizione, è riuscita a concentrare le quattro colonne del centrodestra settempedano. Un percorso di sintesi iniziato nello scorso maggio e che si è protratto fino agli ultimi giorni utili per sciogliere le riserve. Trattative estenuanti, che alla fine hanno portato a una “sintesi”, parola ampiamente tra le più utilizzate nella conferenza stampa di presentazione in cui Antognozzi si è svelato agli elettori.

L’altra parola chiave è stata “futuro”. Antognozzi lo ha più volte sottolineato, sostenendo come la sua investitura a capo della coalizione sia una scelta arrivata “dal basso, con il supporto di tutti i partiti che animano il sodalizio. Ma non sarà un percorso di stretta attualità. Quello che proporremo è una visione della città orientata ai prossimi venti anni. I cardini – spiega Antognozzi – dovranno essere la politica sanitaria, la ricostruzione, il turismo, la viabilità. Tutte sfaccettature della città che crediamo debbano essere migliorate. La squadra che abbiamo formato è pronta ad accettare le sfide che ci siamo proposti e che la cittadinanza ci chiede di vincere. Crediamo fermamente nella politica del fare, ma anche in quella del pensare, confrontare, discutere, programmare. Questo sarà il nostro modo di amministrare”.

Antognozzi ha poi proseguito nello spiegare le motivazioni che hanno portato alla scelta della sua figura quale capofila della coalizione: “Il sodalizio mi ha indicato come uomo di responsabilità per questo nuovo centrodestra unito. È una scelta politica di lungo periodo, non autoreferenziale. Saremo pronti, se la cittadinanza lo riterrà opportuno, a governare con immediata efficienza: non ci saranno ‘lune di miele elettorali’. Puntiamo a parlare delle ‘prime cento ore di governo’, non dei famosi ‘primi cento giorni’. Lo faremo con il contatto e con l’ascolto. Non è campagna elettorale, ma la nostra firma”.

Ad affiancare Antognozzi nel suo discorso di presentazione, il Senatore Antonio Saccone e Luca Marconi, entrambi Udc. Il candidato sindaco ha sottolineato questo aspetto: “Le mie radici politiche affondano nella Democrazia Cristiana, poi divenuta Unione di Centro. Partendo da quelli che sono i miei valori politici, abbiamo avviato questa progettualità, capace di abbracciare il mondo civico e delle associazioni per riportare la politica tra le persone”.

La chiusura riservata ai temi più scottanti: la sanità, con l’ospedale Bartolomeo Eustachio, e la viabilità. In entrambi i casi Antognozzi parla di “sinergia tra Comuni e con le istituzioni sovracomunali: pensare a un ospedale competitivo, eccellente, capace di offrire una sanità radicata sul territorio soprattutto per le persone anziane e per la medicina non specialistica è fondamentale. La viabilità – chiude Antognozzi – è un nodo cruciale. Collegarci alla Pedemontana, oltre ai notevoli passi avanti fatti nella burocrazia che riguarda l’intervalliva, sarà un eccezionale volano per un Comune che deve rappresentare un riferimento per tutta l’alta valle del Potenza”.

l.c.
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Non si è mai fermato e non lo farà nemmeno per la prossima stagione il Politeama di Tolentino che questa mattina ha presentato il cartellone che quest'anno si intitola "Sempre più spettacolo".

"Una serie di spettacoli e concerti con grandi titoli e interpreti popolari - si legge nella nota - , pensata con la passione che lo contraddistingue, per far dimenticare i lunghi mesi passati all’insegna delle restrizioni e con profonda fiducia verso il graduale miglioramento della situazione generale.

Tutte le attività si svolgeranno all’insegna del rispetto delle norme per il contrasto alla pandemia e auspichiamo che ci possa essere un allentamento delle restrizioni, che permetterà di fruire la cultura con il giusto entusiasmo e leggerezza.

Anche per quest’anno il programma degli spettacoli riguarda solo la prima parte di stagione, fino a dicembre 2021 - annunciano gli organizzatori e il direttore Massimo Zenobi - , sperando di poter, subito dopo, proseguire con nuovi appuntamenti, liberi da ogni limitazione".

La grande novità del 2021 è il riconoscimento del Politeama da parte del Ministero della Cultura MIBACT attraverso l’ammissione al Fondo Unico per lo Spettacolo. "Questo rappresenta una tappa importante per la Fondazione Franco Moschini (e quindi per il Politeama) - confidano - che testimonia la qualità della sua attività, ponendolo tra i pochi soggetti marchigiani riconosciuti e sostenuti dal MIBACT.

Anche grazie a questo riconoscimento il nuovo programma del Politeama si amplia sia nelle giornate di spettacolo che nei generi, arricchendosi della nuova sezione “Danza” con oltre 24 eventi tra settembre e dicembre.

La nuova stagione sarà articolata tra teatro, musica classica, jazz e danza offrendo un panorama completo delle performing arts, proprio come prevede la mission del Politeama".

Si inizia con la musica Jazz, programmata in collaborazione con l’Associazione Tolentino Jazz, che vedrà la partecipazione di grandi nomi come Fabrizio Bosso, Fabio Zeppetella, Pablo Corradini, Marco Pacassoni, Gabriele Mirabassi e una big band in 4 concerti di grande spessore.

La musica continua con la nuova edizione del “Master Piano Festival Più”, da sempre organizzato con la consulenza artistica di Cinzia Pennesi, che prevede 3 concerti di pianoforte e ensemble, con artisti di fama internazionale come Nicola Losito, il duo Squitieri-Oliva e Francesco Di Rosa.

La danza non poteva mancare al Politeama, in una città che ospita da anni il Liceo Coreutico, e sarà sul palcoscenico con spettacoli di danza contemporanea e tango.

Infine il teatro, con un’offerta diversa per gusto e genere, con nomi come Paolo Conticini, Saverio Marconi e Cinzia Pennesi, Tiziana Foschi, Isabella Carloni, Antonio Lovascio e Valentina Illuminati.

Molti spettacoli saranno replicati per due appuntamenti, per agevolare la partecipazione del pubblico a causa della capienza ridotta imposta dalle norme anti-covid e in alcuni casi sono previste repliche specifiche mattutine per le scuole, con incontri con gli artisti, per avvicinare sempre più la cultura teatrale alle giovani generazioni.

"I prezzi dei biglietti - precisano - , nella maggior parte dei casi, sono stati ridotti al fine di favorire il pubblico nel tornare a godere del piacere dello spettacolo, a costi più abbordabili.

Il Politeama - aggiungono - rispetta rigidamente le norme per il contrasto della pandemia da Covid19 con sanificazioni regolari degli ambienti, il condizionamento con ricambio di aria esterna, il distanziamento del pubblico, la misurazione della temperatura e la raccomandazione della sanificazione delle mani. L’accesso è consentito con Green Pass e la partecipazione alle attività è quindi sicura; auspichiamo comunque che presto si possa tornare ad affollare la sala con minori restrizioni grazie a una riduzione degli effetti della pandemia".


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Trent’anni di passione per l’arte. Roberto Di Dionisio racconta la “Tolentino Arte”, l’esposizione dei quadri degli allievi per le vie della città. Da venerdì a domenica prossimi, circa settanta opere saranno accolte in via Ozeri a Tolentino.

La “Tolentino Arte”, tradizionale mostra di quadri realizzati dagli allievi dell'Associazione “Laboratorio dell'arte”, compie 30 anni. Circa settanta opere animeranno via Ozeri a Tolentino quando, durante le feste in onore a San Nicola, dal 10 al 12 settembre, torneranno i lavori di chi frequenta la scuola di pittura e arte diretta dal professor Roberto Di Dionisio. Maestro d’arte, fondatore e insegnante dei corsi nelle sue scuole itineranti, Di Dionisio porta avanti, da 31 anni, l’insegnamento, convinto che l’arte venga a cercare l’individuo a qualsiasi età. Lui stesso iniziò a quattordici anni: “Mi piace ricordare la famosa Tolentiniana la prima edizione fu nel 1970. Io ero un ragazzo. Da lì l’arte fece parte della mia vita. In quegli anni, insieme ad alcuni amici, iniziammo a esporre quadri lungo le vie all’aperto, convinti che proporre le opere direttamente al pubblico fosse il modo migliore per cercare di far conoscere l’arte e di avvicinare le persone”.

Poi prese il via il laboratorio, una scuola prettamente pratica: “Abbiamo fatto anche lezioni di storia dell'arte – prosegue Di Dionisio – , visite guidate per cercare di coinvolgere sempre di più gli allievi della scuola, per far conoscere loro il territorio a partire proprio da Tolentino, dove la scuola nacque. Poi alcuni allievi mi chiesero se era possibile organizzare una scuola a Camerino. Da lì partirono le succursali, l’idea della scuola itinerante. Oggi siamo presenti a Tolentino, Treia, Montecosaro, Morrovalle, Civitanova Marche. Negli anni siamo stati ospitati anche in altri Comuni. Abbiamo avuto centinaia di iscritti”.

Una scuola si rivolge ad un pubblico vasto. Si va dai bambini di 5 e 6 anni fino alle sezioni degli adulti. Il professore spiega: “Non c'è un limite di età per frequentare il laboratorio. Vengono uomini e donne ma prevalentemente donne, spesso più sensibili a questo mondo. L’arte è una magia che si crea da sola, noi non possiamo fare altro che aiutarla. Una magia che funziona veramente con tanta gente a volte ‘problematica’. In 30 anni ne ho conosciute tante di persone che avevano difficoltà di diverso genere.  Dipingere è un qualche cosa che riesce a purificarci – chiude Di Dionisio – , a tirare fuori il peggio di noi e ottenere il meglio”.

Roberto Di Dionisio è maestro d’arte e professore all'Istituto IPSIA Renzo Frau. Nel tempo ha portato avanti la scuola anche con l’aiuto di sua moglie Nicoletta Anghelescu, specializzata in ceramica. Dopo la storica sede ospitata in località Le Grazie, da 12 anni il “Laboratorio dell’arte” si trova in Via Rutiloni 10 a Tolentino, pronto ad accogliere chi ha la curiosità di cimentarsi in un mondo che sa sorprendere. La mostra "Tolentino Arte", patrocinata dal Comune di Tolentino, verrà inaugurata il 10 settembre alle 17 in via Ozeri. Tra gli altri, sarà presente anche il sindaco, Giuseppe Pezzanesi.
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Sarà inaugurata mercoledì prossimo la nuova mensa dell’Università di Camerino.

Si tratta del fabbricato cosiddetto “Corpo D” all’interno del complesso universitario Colle Paradiso di Camerino.

È lì che vengono ospitati la mensa al servizio degli studenti di Unicam che, a regime, produce circa 1000 pasti al giorno, eil bar al servizio sia della mensa sia degli uffici amministrativi dell’Erdis Marche, Presidio di Camerino.

“In seguito al sisma del 2016 – si legge in una nota dell’Erdis - parte del fabbricato, più in particolare gli uffici amministrativi sono sati danneggiati ed hanno perso l’agibilità, Erdis ha dovuto quindi optare per una nuova sistemazione, facendone rimanere alcuni all’interno del fabbricato, dislocati in spazi appositamente liberati; altri in aree diverse ma sempre all’interno del complesso universitario di Colle Paradiso”.

I lavori, che hanno previsto l’adeguamento sismico del fabbricato ed il miglioramento energetico, hanno avuto un costo di oltre quattro milioni e duecentomila euro.

“L’opera – prosegue la nota - è stata in buona parte finanziata con fondi POR FESR 2014-2020, Asse 8, Interventi 25.1.2 e 28.1.2, messi a disposizione dalla Regione Marche”.

L’intervento era iniziato a dicembre del 2019 e concludono, secondo l’Erdis, con qualche mese di anticipo, rispetto alla data prevista che era dicembre 2021.

“Oltre ai lavori di sistemazione – concludono - , l’Erdis ha investito altri ulteriori circa 400mila euro per il completo rinnovo delle attrezzature delle cucine e per l’implementazione delle macchine che effettuano i ricambi d’aria interni ai locali mensa”.

GS
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“È solo un palliativo”.

Il presidente dell'Unione Montana Marca di Camerino e sindaco di Pieve Torina, seppur riconoscendo l’impegno della Regione e dell’Anci, non ferma la sua battaglia a difesa delle classi del cratere che rischiano di essere soppresse.

“Io ringrazio il presidente dell’Anci, Valeria Mancinelli, e l’assessore regionale Giorgia Latini insieme a Guido Castelli, che si sono adoperati per raggiungere questo risultato. Ma è un risultato che risulta essere un palliativo, in quanto non modifica l’assegnazione delle classi. È solamente un ‘ponte’ che ci troveremo fino a giugno”.

Dati alla mano, il presidente ricorda “la normativa del 2016 che garantiva una opportunità ai cittadini, e quindi agli alunni di questi territori, di avere una scuola degna di questo nome. Il sisma ha azzerato le nostre comunità ed il diritto allo studio è fondamentale. È riconosciuto dalla Carta Costituzionale ed è evidente che noi, da questo punto di vista, chiediamo giustizia. Oltre al fatto che, per quanto riguarda Pieve Torina, nonostante abbia i numeri per avere una classe all’interno dei parametri nazionali, questa norma viene disattesa”.

Gentilucci punta, quindi, il dito contro il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Marco Ugo Filisetti: Per quanto riguarda la scuola – dice il sindaco – lui è lo Stato nel territorio e disattende la legge per vessare in particolar modo i centri più piccoli di una terra già colpita. Questo è inaccettabile”.

Parole che provengono da un sindaco impegnato nella difesa del suo paese e dell’entroterra, tanto che, proprio nel settore scolastico, ha lanciato un incentivo per i nuovi iscritti a Pieve Torina: “Io sono uno dei tanti sindaci che si stanno adoperando per fare di tutto affinchè queste comunità possano riemergere – dice - . Per quanto riguarda Pieve Torina abbiamo creato un incentivo di 300 euro per ogni nuovo iscritto in prima elementare. Rappresenta, dal nostro punto di vista un premio a tutte quelle famiglie che hanno deciso di rimanere qui”.

GS
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“Riprendere in mano le priorità del Comune, con un occhio attento alla cooperazione con i paesi vicini e alla partecipazione e trasparenza con i cittadini”.

Sono queste le colonne portanti del programma e della campagna elettorale di Costantino Mariani e della sua lista “Castelraimondo insieme” con la quale si pone come alternativa a Patrizio Leonelli e ad una squadra che negli ultimi anni ha governato la città.

“Ci concentriamo sui temi pragmatici e immediati della ricostruzione – esordisce il candidato – partendo dalle priorità complessive del Comune che, nell’ultimo anno, è stato commissariato (dopo che il sindaco Renzo Marinelli è stato eletto in consiglio regionale, ndr) e si è quindi persa la traccia della visione amministrativa. Ci si è occupati soltanto dell’ordinaria amministrazione”.

Mariani annuncia quindi un cambio di rotta dal punto di vista amministrativo: “Vorremmo diversificare l’orientamento dell’amministrazione precedente che ha cercato poco la cooperazione con i Comuni vicini.

Noi crediamo, invece, che per uno sviluppo turistico ed economico, per la valorizzazione dell’università e per la difesa dell’ospedale, la cooperazione con i Comuni vicini sia essenziale”.

Ma il candidato parla anche di differenze di metodo. “Vorremmo essere molto più inclusivi, partecipativi e trasparenti di quanto l’amministrazione non lo sia stata fino ad oggi. Con la cittadinanza è mancato il confronto”.

Poi uno sguardo alla campagna elettorale caratterizzata non tanto dal comportamento della lista avversaria quanto, secondo Mariani, da un modo di fare proprio di Castelraimondo: “In paese – spiega - , indipendentemente dalla campagna elettorale, si respira un clima un po’ divisivo, settario, con una forte sottolineatura degli elementi di appartenenza da una parte all’altra. Credo ci sia po’ troppa intolleranza, ma fa parte della cultura di questo centro che si riflette quindi anche sul periodo che precede le elezioni”.

Non lo preoccupa, invece, il risultato ottenuto da Renzo Marinelli alle elezioni regionali, in quello che potrebbe essere un termometro anche per le amministrative visto che la squadra a sostegno di Leonelli vede in campo diversi nomi che prima governavano con l’ex sindaco.

“Quella è la squadra che governa da 25 anni a questa parte – dice - e anche per questo vedo la mia candidatura come una opzione di verifica e di cambiamento, se i cittadini la vorranno cogliere.

Ma non è il successo di Renzo (Marinelli, ndr) che mi preoccupa, anzi mi conforta. Bisogna fare le valutazioni su due piani diversi: su quello regionale è andata bene e su quello comunale ora si vedrà.

Certamente il risultato che Marinelli ha ottenuto sul territorio è un merito che lui ha saputo costruirsi nel tempo. Averlo come punto di riferimento – conclude - sarà utile per chiunque governerà il Comune”.

GS
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Treia sul Garda. Non è una nuova frazione sul lago, ma quello che accadrà nel prossimo fine settimana. In occasione del Festival dei Borghi più belli d’Italia, infatti, anche la Città del Bracciale avrà il suo stand. Un’occasione che regala al Comune treiese la possibilità di “spingere ancora una volta il piede sull’acceleratore in campo turistico”, come ha commentato il vicesindaco, David Buschittari.

Gardone Riviera e Tremosine sul Garda, dal 10 al 12 settembre, ospiteranno tre giorni di eventi, fra convegni, spettacoli, degustazioni e intrattenimento. Treia è chiamata a farne parte e a sfoggiare le sue eccellenze e i suoi racconti. Proprio il vicesindaco Buschittari ne ha parlato soddisfatto: “Un appuntamento importantissimo per le eccellenze che i borghi italiani sanno offrire. Daremo particolare spazio alle nostre peculiarità enogastronomiche, su tutte il calcione treiese. Offriremo anche diversi contenuti multimediali che sappiano raccontare la nostra città, i suoi luoghi più significativi e il gioco del pallone al bracciale. Credo – continua Buschittari – che questo sia un ottimo modo di fare sinergia tra le piccole realtà come le nostre: il festival sarà davvero un importante volano per il turismo nei borghi. Quest’estate, come la precedente, è stata davvero produttiva per il settore, con afflussi considerevoli e ottimi risultati anche per le attività ricettive. È un solco che abbiamo tracciato: siamo contenti di essere stati capaci di accogliere molti turisti dal nord Europa e da diverse zone d’Italia. Puntiamo a crescere ancora – chiude il vicesindaco di Treia – , per continuare a valorizzare e a far conoscere la nostra splendida città”.

l.c.
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Condannata per concorso in violenza sessuale su minori continuata, si spostava sul territorio nel tentativo di eludere l’arresto e la carcerazione. Questo fino a ieri, quando una donna quarantenne, di cui gli inquirenti hanno reso note le iniziali (F.R.W.), è stata rintracciata a Tolentino.

La donna, su cui grava una pena a sette anni e sei mesi di reclusione, dopo essere stata condannata con sentenza passata in giudicato, era destinataria di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Pesaro, luogo in cui viveva al tempo dei fatti. Proprio per eludere la misura detentiva si era spostata nel maceratese, dove sono stati i militari del Comando di Tolentino, in collaborazione con quelli della Stazione di Caldarola, a rintracciarla e provvedere ad associarla alla Casa Circondariale di Bologna.

l.c.
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Nell’ambito delle attività e dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando provinciale di Macerata i Carabinieri della stazione di Corridonia, in esecuzione di un ordine di revoca dell’affidamento in prova emesso dall’ufficio di sorveglianza di Macerata, hanno arrestato un cittadino italiano, 43enne, nativo di Lecco ma residente a Serravalle di Chienti, già ospite di una comunità di prevenzione ed assistenza per il reinserimento sociale, in relazione a precedenti condanne in materia di sostanze stupefacenti. L'uomo è stato trasferito alla casa circondariale di Fermo.

I Carabinieri dell’aliquota operativa della compagnia di Tolentino unitamente a quelli della stazione di Caldarola hanno arrestato, su ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del tribunale di Pesaro, una donna italiana, 40enne, residente a Tolentino. La donna infatti doveva espiare 7 anni e 6 mesi di reclusione per concorso in violenza sessuale ed è stata associata alla casa circondariale di Bologna. (articolo approfondito al seguente link http://www.appenninocamerte.info/notizie-cronaca/item/15149-condannata-per-violenza-sessuale-su-minori-40enne-fermata-a-tolentino)

Infine i militari della stazione di Matelica hanno denunciato in stato di libertà un cittadino italiano 23enne, romano d’origine ma residente a Esanatoglia. Il giovane, a seguito di controllo, è stato trovato in possesso di alcune dosi di cocaina ed hashish.

c.c.

  
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“Il nostro centro storico è uno dei più belli d’Italia, resterà tale e tornerà com’era”. Lo ha detto il sindaco di Visso, Gian Luigi Spiganti Maurizi, in merito alla polemica sorta sui social per l’ipotesi di una nuova piazza per il Comune vissano. Ad accendere la discussione, la nascita di uno spazio dedicato alle attività commerciali e alla socialità, nell’area dell’ex Park Hotel. Su alcuni gruppi Facebook, in molti hanno manifestato disappunto per quella che era stata intesa come una “delocalizzazione” della piazza.

Una visione “tendenziosa – ha spiegato il sindaco Spiganti Maurizi – . Le nostre intenzioni non sono assolutamente quelle di toccare il nostro centro storico, svuotandolo della sua dimensione sociale. Anzi, non vediamo l’ora che si possa procedere con la ricostruzione e poter tornare a viverlo. Nel frattempo – prosegue il sindaco – era però necessario uno spazio da dedicare ai nostri commercianti e alle nostre attività. Quella dell’ex Park Hotel ci è sembrata la zona migliore”.

Poi la frecciata a chi ha scatenato una polemica “sterile – afferma il primo cittadino vissano – . Credo che sia assurdo anche solo presumere che ci sia l’intenzione di delocalizzare una tra le cento piazze più belle d’Italia. Spesso, nonostante ci sia chiarezza nelle spiegazioni, qualcuno preferisce capire ciò che vuole e montare delle polemiche che non hanno ragione di esistere. Visso tornerà senz’altro com’era, intanto percorriamo delle soluzioni necessarie per continuare a vivere”.

l.c.
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