Circolare Servizio Protezione civile ai comuni: “Non ci sono fondi”. Pasqui: “ Un pugno sullo stomaco”

Venerdì, 12 Ottobre 2018 00:22 | Letto 4810 volte   Clicca per ascolare il testo Circolare Servizio Protezione civile ai comuni: “Non ci sono fondi”. Pasqui: “ Un pugno sullo stomaco” “Così non si può più andare avanti. I nostri territori sono al totale abbandono”. Lo dice a chiare lettere il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, riferendo con apprensione dell’arrivo nelle ultime ore di una circolare a firma del dott. David Piccinini, direttore della Protezione Civile delle Marche, che sottolinea l’indisponibilità di fondi. Ne parla sul Corriere della Sera, anche un articolo a firma del giornalista Mario Sensini. Vi si legge che il blocco dei finanziamenti, riguarderebbe la copertura del contributo di autonoma sistemazione, il pagamento degli albergatori che ancora ospitano sfollati, i puntellamenti e le demolizioni delle abitazioni nei centri storici colpiti dal sisma dell’Italia centrale. Non solo le Marche ma anche le altre regioni. “L’invito ai comuni è ad esempio a terminare i lavori iniziati sulle messe in sicurezza, senza andare oltre con impegni di spesa, stante la mancanza di fondi. Ricevere una circolare del genere- continua Pasqui- è come prendere un pugno sullo stomaco perché, sta ad attestare che è impossibile andare avanti. E non si procede di un passo anche per gli altri motivi che sto sostenendo a gran voce nelle ultime ore,  riferiti alla mancanza di personale e all’esistenza di tante norme sulle quali non discuto, perché se ci sono quelle norme e quei regolamenti da rispettare, evidentemente a qualcosa servono , tuttavia, è anche vero che per poter adempiere agli obblighi, cè bisogno di personale numericamente sufficiente. È un momento di grande difficoltà, eppure c’è anche tanta positività che non può essere bloccata: stanno rientrando le persone nelle SAE; le nostre scuole sono a norma sismica e i nostri figli possono continuare a seguire le lezioni senza fare nemmeno i doppi turni; l’ università sta andando avanti, ma la ricostruzione no. E’ tutto fermo. E’ lì che bisogna ancora lavorare con gli uomini di governo, per far comprendere bene quello che ad oggi, nei fatti, non è stato affatto compreso”. C.C.

“Così non si può più andare avanti. I nostri territori sono al totale abbandono”. Lo dice a chiare lettere il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, riferendo con apprensione dell’arrivo nelle ultime ore di una circolare a firma del dott. David Piccinini, direttore della Protezione Civile delle Marche, che sottolinea l’indisponibilità di fondi. Ne parla sul Corriere della Sera, anche un articolo a firma del giornalista Mario Sensini. Vi si legge che il blocco dei finanziamenti, riguarderebbe la copertura del contributo di autonoma sistemazione, il pagamento degli albergatori che ancora ospitano sfollati, i puntellamenti e le demolizioni delle abitazioni nei centri storici colpiti dal sisma dell’Italia centrale. Non solo le Marche ma anche le altre regioni. “L’invito ai comuni è ad esempio a terminare i lavori iniziati sulle messe in sicurezza, senza andare oltre con impegni di spesa, stante la mancanza di fondi. Ricevere una circolare del genere- continua Pasqui- è come prendere un pugno sullo stomaco perché, sta ad attestare che è impossibile andare avanti. E non si procede di un passo anche per gli altri motivi che sto sostenendo a gran voce nelle ultime ore,  riferiti alla mancanza di personale e all’esistenza di tante norme sulle quali non discuto, perché se ci sono quelle norme e quei regolamenti da rispettare, evidentemente a qualcosa servono , tuttavia, è anche vero che per poter adempiere agli obblighi, c'è bisogno di personale numericamente sufficiente. È un momento di grande difficoltà, eppure c’è anche tanta positività che non può essere bloccata: stanno rientrando le persone nelle SAE; le nostre scuole sono a norma sismica e i nostri figli possono continuare a seguire le lezioni senza fare nemmeno i doppi turni; l’ università sta andando avanti, ma la ricostruzione no. E’ tutto fermo. E’ lì che bisogna ancora lavorare con gli uomini di governo, per far comprendere bene quello che ad oggi, nei fatti, non è stato affatto compreso”.

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