Ultimo consiglio comunale del mandato dell’amministrazione Pasqui.  Presenti per la minoranza i consiglieri Trojani, Caprodossi e Fanelli, all’ordine del giorno dell'assise erano tra gli altri l’approvazione dei verbali dei Consigli comunali del 4 e 10 aprile scorsiin quanto all’epoca assenti,sul primo Fanelli e sul successivo punto  tutti e tre consiglieri dell’opposizione, si sono espressi con l’astensione. La maggioranza non ha ritenuto di inserire invece all’ordine del giorno, le due interrogazioni, presentate nei tempi dal gruppo “ Comunità e territorio”. L’una aveva ad oggetto chiarificazioni sul trattamento dei dati e sulla modalità di reperimento dei numeri di telefonia mobile dei cittadini, chiamati per essere invitati alla presentazione della lista “ Radici al futuro” con la quale il sindaco Pasqui si ricandida. Presentato lo scorso 4 maggio invece il secondo quesito dell'’opposizione riferito al rischio e tutela della salute pubblica sull’ubicazione del Centro Ada di Vallicelle, stante il parere d’incompatibilità che Terna aveva dato nel maggio dello scorso anno, in considerazione della presenza in zona di linee elettriche ad alta tensione. Sul mancato inserimento all’ordine del giorno delle due interrogazioni, Trojani ha ravvisato una grave violazione del regolamento del consiglio comunale, obiettando che la presentazione e trattazione, è  prevista al primo consiglio utile, a patto che, come appunto avvenuto, l’interrogazione pervenga dieci giorni prima della data dell’assise. Non essendo all’’ordine del giorno, sul quesito non si è potuta aprire discussione, ma  il sindaco ha comunque ritenuto riportare il dato della  perizia sul campo elettromagnetico, effettuata da una ditta specializzata e trasmessa all’associazione Ada il 26 giugno 2018, dalla quale si evince che in tutte le aree interessate, le emissioni elettromagnetiche sono entro i limiti di legge, senza che ne derivino rischi sanitari. Voto contrario dell’opposizione sul successivo punto relativo all’approvazione del rendiconto sulla gestione dell’ente per l’anno 2018. Alla data del 31 dicembre 2018 il rendiconto di gestione presenta un risultato e una chiusura in avanzo di amministrazione pari a 297.885 euro. Nelle considerazioni conclusive all’illustrazione, l’assessore al bilancio Roberto Mancinelli, ha ribadito che quello del comune di Camerino è un bilancio difficile che merita la massima attenzione, pur sussistendo comunque i margini per migliorare e non correre rischi di sbandamento. “Per chi si troverà in futuro a gestirlo, posso dire che si tratta di un bilancio che ha in pancia tutte le qualità e potenzialità, anche se occorrerà gestire bene tutte le partite contabili in entrata e in uscita; dovrà effettuarsi un intelligente turn over del personale e guardare con attenzione ad altri particolari, come al fato che nel 2020 si presenterà la questione del pagamento dei mutui sospesi della Cassa Depositi e Prestiti. Diverse le sospensioni che il comune ha dovuto accettare nel post sisma e che riprenderanno nell’anno 2019, tuttavia, riprenderanno anche altre situazioni che apporteranno beneficio all’ente comunale”. Motivando  il voto contrario della minoranza, il consigliere Fabio Trojani, ha sottolineato la "chiusura di una mandatura difficile nel corso della quale abbiamo sempre criticato la politica finanziaria e di bilancio che la maggioranza ha portato avanti. Situazione che oggi, alla luce degli eventi sismici, si presenta ancora più opaca, in quanto le criticità e i dati di consistente indebitamento, mostrano che occorrerà rimettervi mano”. Se all’indomani delle elezioni sarà prioritario pianificare la politica finanziaria dell’ente, altrettanto prioritario secondo Trojani, sarà garantire una decente sede al comune che possa costituire la base per la ripartenza e per lanciare la ricostruzione; il consigliere ha aspramente criticato la maggioranza di non aver pensato ad una sede comunale all'indomani del sisma . “Sarà necessario – ha aggiunto – anche mettere mano alle entrate, operando una seria bonifica. Quello che più mi preoccupa è la gestione delle spese, fatte senza una pianificazione seria e senza una coerenza; sono stati anche rinnovati degli incarichi dei quali o si sarebbe potuto fare a meno, o comunque limitarli alla durata della mandatura senza oltrepassarla, azione che peraltro non è stata neanche troppo corretta da parte della maggioranza”. Quanto alla sede comunale, Lucarelli ha sottolineato che il filtro che non è stato possibile superare è stato quello della Protezione civile regionale; il fatto di non essere riusciti ad avere una sede temporanea idonea per lo svolgimento delle funzioni del comune, più che all’amministrazione comunale che se ne è occupata più volte, reiterando a chi di dovere richiesta di soluzioni alternative all’unica via dei container, è imputabile alla regione Marche che le ha sempre rigettate adducendo l’inesistenza di norme per una delocalizzazione temporanea della sede comunale, diversa da quella dei container. Per la serietà e la professionalità dimostrata, il vice sindaco ha ringraziato l'assessore al bilancio, tutta la macchina comunale e,  in particolare il Contram per aver messo a disposizione i suoi locali già dal 24 agosto 2016. Astensione della minoranza sulla seconda variazione al bilancio di previsione contenente una nota di aggiornamento al Documento Unico di Programmazione. Tra le motivazioni della variazione anche la necessità di recuperare delle economie necessarie a far fronte alla visita del Papa del prossimo 16 giugno le cui spese, sulla base di stime fornite dall’ufficio, sono nell’ordine di 180 mila euro. “ Le economie che siamo andati a cercare nel bilancio di previsione ci hanno permesso di ricoprire questa voce di spesa che è molto vicina. Chi si troverà ad amministrare a quella data, dovrà far fronte un impegno di spesa che questa variazione gli permetterà di fare". Approvazione definitiva a maggioranza con l’astensione dell’opposizione sull’ultimo punto relativo al piano di lottizzazione di iniziativa privata PL8 Montagnano in variante parziale al Piano Regolatore generale vigente. Sulla variante, Lucarelli ha detto che sono stati acquisiti tutti i pareri necessari; con decreto del 18 aprile 2019 è intervenuta anche l’approvazione con prescrizioni da parte della provincia di Macerata .Recepite tutte le prescrizioni e regolarmente trasmesse all’ufficio in data 7-5-2019 il segretario ha attestato che in ordine ad essa non è pervenuto alcun tipo di osservazioni.

Don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e di Libera, sacerdote da tempo in prima linea nella lotta contro le mafie, sarà a Camerino giovedì 16 maggio per incontrare i sacerdoti della diocesi ai quali parlerà di legalità e trasparenza. Quindi nel pomeriggio, all’auditorium Benedetto XIII, incontrerà gli studenti degli istituti superiori con cui discuterà sui temi della legalità e costituzione.

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Serata affollatissima al D Quadro di Camerino per la presentazione della lista “ Ripartiamoper Sandro Sborgia sindaco. Tracciate le linee direttrici della squadra, composta da otto uomini e quattro donne le cui motivazioni sono state singolarmente esposte, di seguito all’introduzione del candidato. Scelta combattuta e a lungo ragionata quella di impegnarsi costruttivamente a favore della comunità per Sandro Sborgia che, nel ripercorrerne all’indietro i passi, ha rivelato come decisiva, una frase pronunciata da Don Lorenzo Milani: “A che serve avere le mani pulite, se si tengono in tasca”. Proveniente da una brillante carriera militare esercitata ai massimi livelli nell’Arma, con una vita dedicata alle istituzioni e al servizio del Paese e della collettività, Sandro Sborgia si è trovato a riflettere sulla possibilità di essere utile alle persone di un territorio in cui vive da 25 anni, da dove è partito il suo lavoro e che racchiude tutti i suoi più profondi affetti e le sue amicizie. “Qui ho costruito la mia vita; qui è la mia famiglia e penso che quando le persone che ti stanno attorno ti chiedono un impegno, credo sia doveroso restituire quello che si è ricevuto e che forse nemmeno meritavi; è per questi motivi che ho deciso di accettare questa candidatura. Ho accettato di incamminarmi in questo percorso, innanzitutto a condizione di essere sganciato da qualsiasi tipo di appartenenza politica e che le persone con le quali avrei dovuto affrontare la sfida fossero scelte da me”.

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In un periodo storico in cui l’impegno richiesto, è molto più gravoso rispetto ad una situazione ordinaria di partecipazione alla vita cittadina, Sborgia ha spiegato che non è stato semplice trovare persone disposte a seguirlo, sacrificando affetti, famiglia, interessi, per una sfida che richiederà l’assunzione di grandi responsabilità: “Quello che è successo nel 2016 è qualcosa di drammatico ed è proprio con la responsabilità che sentiamo, consapevoli che quello che ci aspetta è un lavoro difficile e pieno di complicazioni che abbiamo deciso di metterci al servizio della comunità. Tutti i componenti la mia squadra hanno scelto come me di impegnarsi in questa avventura, di mettersi in gioco per il bene di questa comunità, spinti da una sola motivazione quella di partecipare, di donare, il proprio contributo per la rinascita di questo territorio e di Camerino. Abbiamo voluto chiamarci “Ripartiamo”, perché come voi, veniamo da un momento difficile ed è necessario che da questo momento noi ci risolleviamo, che ci rimbocchiamo le maniche e cominciamo a ridare la speranza di una prospettiva che di sicuro, non sarà immediata e questo lo sappiamo tutti, però vogliamo donarvi qualcosa di noi, per fare in modo che le capacità della città e del territorio, comincino a riacquistare fiducia. Questo è il motivo che ci spinge, che sarà la guida e la forza che noi ci metteremo per poter restituire speranza alla città, al territorio, alla nostra gente, alle nostre famiglie. Oggi ognuno di noi si presenta qui con la sua storia, con caratteristiche proprie, fatte di pregi e difetti. Abbiamo delle idee e siamo pieni di orgoglio, di caparbietà e ostinazione, pieni di voglia di fare, consapevoli delle difficoltà e della responsabilità ma anche delle nostre capacità e della nostra determinazione. Questo è l'impegno che io prendo adesso formalmente con voi; nessuno ci potrà fermare nessuno ce lo impedirà; ognuno di noi si presenta con la sua competenza e la sua esperienza e insieme abbiamo la determinazione di poterci sedere ai tavoli che contano per far valere le nostre ragioni. Noi- ha ribadito Sborgia- non saremo assistiti da nessuno; ci presenteremo con le nostre caratteristiche e ci metteremo le nostre facce. E dovranno dialogare con noi perché rappresentiamo una comunità che non va ad elemosinare niente ad alcuno, ma che pretende il rispetto delle persone, il rispetto di una condizione drammatica che ci è caduta addosso e che pretende anche che sia riconosciuta la dignità delle persone normali che tranquillamente vivono con il loro lavoro con i loro problemi e lo pretendiamo. Ecco perché ho voluto dire che la parola d'ordine è “Discontinuità”. Dobbiamo uscire da un immobilismo che ha tante ragioni ma che purtroppo ha caratterizzato la vita di questi due anni e mezzo; dobbiamo uscire dall'improvvisazione e dalla mancanza di coraggio”. Come più volte annunciato, la ricostruzione è tra i primi obiettivi della lista “Ripartiamo”, non solo quella materiale degli edifici ma soprattutto quella sociale.” Occorre ristabilire un tessuto sociale, fatto di relazioni, di incontro, di condivisione. Ma per poter avviare una ricostruzione- ha sottolineato Sborgia- , a due anni e mezzo di distanza dal terremoto, non abbiamo ancora una situazione di quello che è il livello operativo del danno. Conosciamo  il livello del danno determinato dalle schede aedes che distingue in danno pesante o leggero ma, non sappiamo all'interno di questa categoria qual è il livello del danno in senso stretto.  Per poter far tornare ad abitare una casa, non sappiamo se l'abitazione necessita di essere abbattuta, di interventi pesanti o di interventi poco invasivi o magari di nulla.  Non lo sappiamo, perché per due anni e mezzo si è stati fermi a discutere se fosse meglio fare o non fare le perimetrazioni e credo che un’ amministrazione debba necessariamente prendersi la responsabilità di fare delle scelte, giuste o sbagliate che siano. Il dovere di un amministratore è quello di assumersi le responsabilità, avere il coraggio di rispondere delle proprie scelte davanti alla popolazione; non può delegare altri a prendere scelte che gli sono proprie. Un amministratore è scelto ed eletto perché si assuma delle responsabilità e noi ce le assumeremo e del coraggio delle nostre scelte, giuste o sbagliate che siano, ne risponderemo davanti a tutti voi, dal primo all'ultimo. Quello che è certo  è che ascolteremo la voce di tutti e soprattutto degli ultimi;  ritengo che compito di un'amministrazione comunale sia quello di rendere sempre partecipe tutta la propria comunità.   I cittadini hanno diritto di essere informati e conoscere le scelte che un'amministrazione fa perchè le ricadute dei provvedimenti riguardano la loro vitaNon si può giocare con la vita delle persone;  qui abbiamo scherzato anche troppo e solo chi vive la condizione di sfollato, chi ha dovuto lasciare  la propria abitazione o i propri affetti più cari, può capire quali sono le difficoltà e il dolore che si prova. Noi questi sentimenti li abbiamo vissuti e vogliamo che siano giustamente rappresentati e soprattutto vogliamo e pretendiamo che siano rispettati da chiunque ha la responsabilità di governo: ho parlato di rilevamento operativo del danno- ha continuato Sborgia-  perché solo se sapremo quali sono le condizioni degli edifici del centro storico e delle frazioni e quelli che devono essere abbattuti o necessitano di interventi leggerii o pesanti che siano, solo una volta apprese queste informazioni, potremo immaginare di programmare un intervento all'interno del centro storico e delle frazioni, che purtroppo sappiamo essere complesso Una situazione complicata che però necessita di essere affrontata e ragionata e ha bisogno del concorso di professionalità tecniche e giuridiche  ed è per questo che io e la mia squadra ci presentiamo a voi con delle capacità mettendole a disposizione della collettività. E se la ricostruzione è  priorità, non dobbiamo dimenticare che abbiamo a che fare con un altro problema che è quello dello spopolamento che non è iniziato con il terremoto del 2016, ma era già partito nel 2011; il terremoto costituisce un fattore di accelerazione di quel processo e noi dobbiamo fermarlo, dobbiamo invertire la rotta perché, altrimenti, ci troveremo tra qualche anno sicuramente una città ricostruita bellissima forse anche più bella di quella di prima, ma vuota e morta e questo, non ce lo possiamo permettere. Prima di tutto occorre fermare il processo di spopolamento e creare  le condizioni perché si interrompa; l'amministrazione comunale deve creare le condizioni perché le famiglie e i giovani  di Camerino trovino nel nostro territorio la possibilità di poter organizzare e costruire una famiglia e di poter vivere in maniera serena; occorre  poter offrire ai nostri figli la prospettiva di una vita serena e Camerino queste potenzialità ce le ha sempre avute ed è una città sicuramente privilegiata rispetto a tante altre parti d'Italia e noi dobbiamo sfruttare queste potenzialità.   Occorre  anche pensare al concetto di impresa che non è qualcosa che appartiene solo al proprietario e all'imprenditore; l'impresa è un bene sociale è il patrimonio di una comunità è patrimonio di tutti le imprese vanno salvaguardate vanno supportate e, l'amministrazione comunale ha il dovere di attivarsi perché chiunque abbia deciso di rischiare del proprio in questo territorio abbia però allo stesso tempo le condizioni per poterlo fare e le condizioni per poter restare.  Questo può ottenersi assicurando funzionalità dei servizi, sollecita definizione e snellimento delle attività burocratiche, ragionando sui tributi o operando una fiscalità di favore. Ma Camerino e questo territorio hanno anche l'università, il bene più prezioso, da salvaguardare con le unghie e con i denti.  L'università è Camerino e, Camerino è  l'università;  io non mi risparmierò mai nel dire che le due entità non sono e non debbono essere  due cose separate ma, sopravvivono l'una se sopravvive l'altra,  per questo  è necessario che coloro i quali hanno delle responsabilità, gli amministratori comunali e il magnifico rettore,  necessariamente si siedano attorno a un tavolo per  instaurare un dialogo;  devono pensare che il bene assoluto è la comunità e devono operare per la comunità. L'amministrazione comunale deve predisporre gli strumenti perché l'università sia attrattiva, creando le condizioni perché gli studenti, primi fruitori dell'ateneo, trovino nel territorio di Camerino la possibilità di poter venire a studiare,  per vivere appieno il loro ciclo di studi e perché no, anche fermarsi a vivere in città una volta completata la formazione. E'  necessario però che l'ateneo sia  più integrato con il tessuto economico di questo territorio e, a parer mio, deve entrare nelle aziende; l'università deve poter portare quel bagaglio di ricerca conoscenza e sviluppo di cui le aziende hanno bisogno per poter rimanere sul mercato e poi poter crescere. In  tutto questo, l' amministrazione  può  e deve giocare un ruolo principale da primo attore, non da solo da spettatore.  Mi riferisco in particolare ad esempio al settore agricolo, oggi uno dei settori trainanti in grado di offrire le maggiori possibilità e prospettive di sviluppo. Proprio attraverso l'università, noi abbiamo la possibilità  di entrare all'interno delle aziende, supportare e assicurare quel sostegno di cui le aziende hanno bisogno;  attraverso l'università è dunque possibile  esaltare i tratti distintivi dei nostri prodotti e poter cercare di innestare un circuito virtuoso che fa sì che i nostri prodotti possano ottenere anche dei riconoscimenti, come la tutela del marchio e, diventare sempre più  attrattivi sul mercato. Queste sono le principali direttrici sulle quali noi intendiamo muoverci".

Sono poi seguiti gli interventi stimolanti di tutti i candidati della squadra, presentatisi ufficialmente alla comunità, con l'entusiasmo delle loro proposte.

Di "Ripartiamo" fanno parte: Marco Fanelli, Lucia Jajani, Vincenzo Luzi, Luca Marassi, Marco Marsili, Anna Ortenzi, Maria Giulia Ortolani, Riccardo Pennesi, Giovanna Sartori, Roberto Scalla, Stefano Sfascia, Sauro Tromboni.  

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Si rinsalda il legame d'amicizia nato all’indomani del sisma, tra le comunità di Camerino e Potenza.  Nuova iniziativa di solidarietà da parte del gruppo teatrale dell’associazione Giocasogni, a favore dell’Istituto Comprensivo Betti. La scorsa settimana, il dirigente Maurizio Cavallaro e la sua vice Iole Alma, insieme a Germano Eustacchi della Pro Camerino, sono stati ospiti del capoluogo della Basilicata. Accolta dallo staff dell’associazione Giocasogni, nei due giorni di permanenza,  la delegazione camerte ha avuto modo di incontrare e rafforzare i rapporti anche con l’assessore alla cultura Roberto Falotico e il presidente della Pro Loco Antonio Barbalinardo. Di particolare emozione la serata di mercoledì 24 aprile , animata dallo spettacolo  “Apriamo il libro…Sipario”, andata in scena al Teatro Stabile di Potenza , quale saggio di fine anno del corso teatrale. Sul palco, i piccoli attori “Giocasogni”  hanno liberato tutta la loro creatività e bravura , testimoniando ancora una volta l’affetto per la città di Camerino. E’ così che, grazie alla generosità della comunità potentina, si è messa in movimento una nuova iniziativa di raccolta libri, pronta ad andare ad arricchire la biblioteca dell’Istituto Betti di Camerino.  

I Carabinieri Forestali di Camerino, nell’ambito di specifiche attività di controllo finalizzate al contrasto dell’abbandono illecito di rifiuti, hanno individuato in località Letegge un notevole quantitativo di rifiuti abbandonati nella boscaglia. Analoga scoperta è stata fatta dagli agenti forestali di Serravalle di Chienti lungo una scarpata della Strada Provinciale 17. All’esito delle indagini i militari hanno scoperto, attraverso indizi ricavati dall’esame dei rifiuti, i responsabili ai quali è stata elevata una sanzione amministrativa con l’obbligo di ripulire l'area imbrattata.

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Quale rinascita del territorio” il titolo della tavola rotonda tenutasi questa mattina nella Geotenda dell’area ex City Park a Camerino. Vi hanno preso parte Elio Cerri, Segretario Spi Cgil Marche, Daniel Taddei, Segretario Cgil Macerata, Stefano Tordini, segretario SPI Cgil Macerata, Sara Spuntarelli, docente Unicam in diritto amministrativo, Valerio Valeriani, coordinatore degli Ambiti Territoriali sociali 16-17-18 e il segretario nazionale Spi Cgil Ivan Pedretti. Poco prima l’inaugurazione della nuova struttura della Camera del Lavoro in località San Paolo, alla quale cittadini e pensionati, potranno rivolgersi e realizzata grazie alla raccolta fondi attivata dal Sindacato Pensionati Nazionale e Regionale.  

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Ad aprire il convegno- dibattito, moderato dalla giornalista Barbara Olmai, è stato l’intervento di Elio Cerri che ha inteso sottolineare la necessità di offrire opportunità ai giovani come stimolo a restare sul territorio e a credere nel futuro. Il segretario Spi Cgil Marche ha citato la positiva esperienza di due progetti nati per iniziativa di giovani subito dopo il sisma, quali quelli della “Favalanciata”, crema di fave che porta il nome di una frazione di Acquasanta Terme e del “Furgoncinema” un progetto itinerante che, grazie al sostegno di Unicam, raggiunge i paesi terremotati con film da proiettare, raccogliendo anche memorie e testimonianze degli abitanti per farle diventare documentari di vita. Tra i segnali di solidarietà a favore delle terre ferite, Cerri ha anche annunciato che il prossimo 14 giugno verrà consegnata la somma di 115 mila euro all’Unione Montana di Camerino per l’ampliamento del Centro diurno Alzheimer Millecolori. Un risultato raggiunto grazie ad una positiva campagna di raccolta fondi destinata ai servizi sociosanitari del territorio dell’entroterra.

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Difficoltà, perdita di lavoro, stordimento iniziale e coraggio ritrovato, nelle storie portate al tavolo da Sauro Bravi di Gagliole e dall’insegnante Clara Maccari di Camerino, che hanno riacquistato fiducia e stimolo nel mettersi al servizio degli altri, seppure evidenziando che tutto lo sforzo è stato sostenuto in perfetta solitudine e senza alcun sostegno da parte delle istituzioni.

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Di fronte al coraggio e alla capacità di resistenza delle persone che hanno subito un dramma, il Segretario di Cgil Macerata Daniel Taddei ha lamentato non solo la mancanza di prospettive e certezze ma soprattutto il fatto che le persone siano state umiliate “ portano avanti la loro lotta quotidiana nell’assenza e latitanza delle istituzioni e il loro senso di frustrazione si trasforma in rabbia, in intolleranza o rassegnazione. E’ questa la più grande preoccupazione- ha detto- Le persone si sentono sempre più sole e sempre meno rappresentate”. Della necessità di una tenuta sociale dei territori ha parlato anche Stefano Tordini, sottolineando la condizione di vita inaccettabile delle persone che si ritrovano private di tanti servizi e, richiamando alla necessità di mettere in campo azioni concrete che, da un lato siano capaci di superare la mancanza di coordinamento che porta a disperdere energie e, dall’altro possano garantire un futuro possibile per i territori: “ Bisogna creare le condizioni per far ritornare i cittadini ancora lontani dalle loro terre”. La professoressa Sara Spuntarelli ha poi ricordato le collaborazioni che l’università di Camerino, già dal 2014 porta avanti grazie alla Consulta per lo sviluppo, dalla quale potrebbero venire anche nuove esperienze da mettere a frutto insieme. La docente ha poi ricordato che di recente Giurisprudenza Unicam ha ricevuto nuovo accreditamento per il Corso di “Legalità, diritti e senso civico” ed è stato avviato il Centro interscuola di ricerche e formazione per lo studio delle mafie e fenomeni sociali devianti.

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Nell’approfondire il tema della ricostruzione, lo psicologo Valerio Valeriani, ha portato l’attenzione su casa, lavoro e servizi, evidenziando la necessità di pungolare la politica a fare le scelte opportune. “ Manca la funzione di ascolto e partecipazione delle persone- ha sottolineato- La conflittualità che si avverte sempre di più, parte dal sentirsi fortemente e doppiamente frustrati. La partecipazione nel decidere quale sarà la sorte delle nostre case è un bisogno vitale. Non si può espropriare le persone dal partecipare a questo processo decisionale. Questa è una fonte importante di frustrazione. Quello che manca è un’idea condivisa di futuro e di dove vogliamo andare ”. E i servizi sociali scivolati a valle hanno reso la comunità più fragile e , in uno skyline completamente cambiato c’è bisogno di una pianificazione integrata da costruire da qui a 20 anni.

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Le conclusioni finali sono state tratte da Ivan Pedretti, tornato a sottolineare come l’apertura della nuova sede della camera del lavoro di Camerino, rappresenti una resistenza sociale del territorio. “ E’ un segnale importante che testimonia come in un paese delle aree interne dove c'è stato il terremoto si può continuare a vivere ma bisogna investirci.”. Per il segretario nazionale Spi, occorre costruire un'idea di futuro partendo dall'ascolto dei bisogni delle persone residenti..Lo stesso, ha evidenziato la necessità di costituire una piattaforma sociale. "Il sindacato è un agitatore sociale che deve chiamare i soggetti competenti a fare scelte e provare a costruire delle risposte innovative.” Pedretti ha parlato dell'università di Camerino come di un punto di attrazione per sviluppare quella spinta innovativa necessaria, capace di favorire le nuove generazioni fornendogli i giusti strumenti. "L’energia incontenibile dei ragazzi rappresenta la forza, il motore del cambiamento che tiene conto della sua storia e della sua memoria. Il Segretario ha inoltre evidenziato che in questi territori martoriati dal sisma molte istituzioni se ne vanno, mentre lo Spi Cgil resta guardando avanti e cercando di usare l'energia che ha a disposizione per creare una comunità sociale da reinventare.

"Bisogna ragionare come comunità; occorre un percorso partecipato ma è necessaria la volontà politica e una pianificazione partecipata.Tanti sono i bisogni necessari, dalla sanità al lavoro, dall’assistenza alle esigenze della scuola a quelle della popolazione più anziana e, da parte nostra, vogliamo essere presenti e provare a dare il nostro contributo”.

A conclusione dell’incontro, Ivan Pedretti ha consegnato le bandiere dell'Europa,ai rappresentanti delle sedi provinciali 

C.C.

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Firmata dal sindaco Gianluca Pasqui l'ordinanza che riduce la zona rossa, con la riapertura al traffico di Via Varino Favorino a Camerino. Il tratto interessato è quello che va da piazza Cavour al Polo didattico Enzo Granelli.La riapertura è stata resa possibile dalla conclusione delle messe in sicurezza degli edifici che avrebbero rappresentato pericolo sulla viabilità. Il ripristino della sicurezza renderà possibile la circolazione dei mezzi impegnati nei cantieri e agevolerà l'ingresso delle famiglie e degli studenti universitari che abitano in via Ugo Betti. Ad annunciare il nuovo passo, lo stesso primo cittadino in una nota: "  Ritroviamo un altro pezzetto: ho appena firmato l'ordinanza di revisione della Zona Rossa che consentirà la riapertura di via Varino Favorino. Sono passati anni ed è chiaro che c'è poco da festeggiare, ma quando si è soli e ci si trova a fare tutto da soli, ogni traguardo è una conquista".

Foto sotto, la via prima della messa in sicurezza

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Il palcoscenico del Centro polifunzionale Benedetto XIII di Camerino, si appresta ad accogliere ben 140 bambini della Scuola primaria Betti. Recitazione, ballo, canto, in un crescendo di emozioni, li vedranno protagonisti del musical -spettacolo “Alice nel paese delle meraviglie”, in programma  nella serata di mercoledì 17 aprile all’auditorium Benedetto XIII. Uno spettacolo che per qualcuno segna il passaggio alla scuola secondaria di primo grado e che per tutti, vuol essere un segnale di forza e volontà per un ritorno alla normalità. E’ attraverso il linguaggio teatrale che dirigente scolastico, maestre e bambini, hanno inteso veicolare messaggi forti di rinascita, invitando la cittadinanza tutta a condividerli. Del resto, quella di “Alice nel paese delle meraviglie” è una storia che suggerisce tante metafore rivolte a tutte le fasce di età.

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"Sarà uno spettacolo magico e – preannuncia la maestra e regista Sabrina Conocchioli-, lo sarà innanzitutto per la presenza di tutti i bambini della Scuola primaria Betti di Camerino, ognuno dei quali, avrà il suo importante ruolo. Di particolare rilievo sarà la recitazione dei bambini della classe quinta che vivono il passaggio dalle primarie alla scuola secondaria; sono la loro insegnante e debbo dire che, sin da subito, hanno vissuto questa esperienza con grande entusiasmo. Ormai è diventato di rito chiedere ogni giorno di provare il copione e, i ragazzini più piccoli che nello spettacolo balleranno, nei confronti dei più grandi alle prese con la preparazione delle scene, nutrono un senso di ammirazione e un pizzico d’invidia. Con le mie colleghe- spiega l’insegnante – abbiamo deciso di portare in scena questo testo, proprio perché rappresenta una crescita e, ci auguriamo che i bambini riescano a bene interpretarlo. Per i bambini – sottolinea Sabrina Conocchioli – il coinvolgimento è stato di particolare significato in quanto, dà una chiave di lettura ad ogni passaggio che loro stanno vivendo e, in questo, il teatro è salvifico. Per loro anche l’opportunità di sperimentare nuove tipologie di linguaggio, capaci di far scaturire emozioni forti. Lo spettacolo è ad ingresso gratuito e, la scuola primaria Betti, sarà felice di condividere questa esperienza con l’intera comunità ”.

C.C.

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Riapertura delle indagini per il crollo del campanile di Santa Maria in via. La procura di Macerata aveva chiesto l’archiviazione del caso nel luglio del 2018, non ravvisando l’ipotesi di negligenze o errori che ne avrebbero determinato il terribile cedimento. Tramite i loro legali, nell’agosto dello stesso anno, Cinzia Braghetti e la famiglia Luzi, proprietari dell’immobile su cui la sera del 26 ottobre 2016 è avvenuto il crollo della torre campanaria (che solo per miracolo non ha provocato vittime), avevano presentato opposizione. Va detto che già all’indomani del sisma del 24 agosto, più volte la diocesi e, in particolare il parroco don Mariano Blanchi, avevano tanto invocato la tutela del bene ecclesiastico, lamentandone la grave pericolosità, senza tuttavia essere mai ascoltati e soprattutto senza che nessuno con un semplice accesso alla torre, avesse provveduto ad appurare lo stato dei luoghi nella criticità che veniva evidenziata. Si fosse agito in qualche modo per una messa in sicurezza, probabilmente le cose sarebbero andate diversamente. E comunque, della triste vicenda si apre adesso un ulteriore capitolo. A seguito dell’udienza tenutasi infatti la scorsa settimana presso il tribunale di Macerata, proprio questa mattina il Giudice per le indagini preliminari Manzoni, ha emesso il provvedimento di riapertura delle indagini. A motivare la decisione del magistrato una fotografia scattata da un cittadino camerte subito dopo il sisma del 24 agosto e prima delle scosse dell’ottobre 2016, dalla quale si evince con evidenza la sussistenza di un pericolo di crollo del campanile. Sulla base di questi elementi, il giudice ha dunque rafforzato il suo convincimento e dichiarato il caso riaperto. A seguire l’opposizione, su incarico dei proprietari, gli avvocati camerti Luca Belardinelli e Sabrina Carnevali.

Carla Campetella

Colpo di scena per la Corsa alla Spada. Sandra Gentili ritorna alla presidenza del Comitato. Sono stati giorni di fuoco, polemiche e di frenetiche trattative dopo le dimissioni della stessa Sandra Gentili e le garanzie del sindaco Pasqui che aveva assunto il ruolo di traghettatore della manifestazione che rappresenta un vanto non solo per la città ducale, ma anche per l’intero territorio. Al termine di un incontro, promosso dall’arcivescovo Francesco Massara presso i locali della Curia Arcivescovile, cui hanno preso parte il parroco di San Venanzio, don Marco Gentilucci, il sindaco Gianluca Pasqui, il presidente dell’Unione Montana di Camerino, Alessandro Gentilucci, e i presidenti dei tre Terzieri di Sossanta, Paolo Paternesi, Muralto, Giampiero Carradori, Di Mezzo, Laura Camoni, è arrivata la fumata bianca del ritiro delle dimissioni da parte di Sandra Gentili che, dunque, continuerà a presiedere il Comitato e ad occuparsi dell’intera manifestazione. L’arcivescovo ha anche omaggiato Sandra Gentili di un mattone, su cui compare la scritta Amore, che gli era stato donato di recente dal gruppo del corso dei fidanzati.

Di seguito il comunicato emesso dal sindaco di Camerino Pasqui:

Il dialogo e il confronto pagano sempre, anche quando un ultimo incontro di dialogo e confronto sembra inutile. Con questa premessa sono lieto di annunciare il ritorno di Sandra Gentili al suo ruolo di presidente della Corsa alla Spada. Questa mattina, tutti i membri del comitato direttivo e la presidente sono stati convocati insieme al sottoscritto dall'arcivescovo Massara. Un'ulteriore occasione di confronto che ha permesso a tutte le parti di ritrovare il dialogo e condividere la necessità di proseguire verso l'organizzazione della prossima Corsa alla Spada senza stravolgimenti. Ringrazio l'arcivescovo, per il ruolo di mediatore che ha voluto avere, e per un intervento che ci consente di mettere alle spalle divisioni e polemiche, come sempre chiesto e ribadito anche dal sottoscritto. In tutte le occasioni, condividendo una convinzione che era anche di tutti e tre i terzieri, ho detto che la rievocazione storica con tutte le sue iniziative andava garantita e che, per evitare nefasti annullamenti, avrei assunto il ruolo di traghettatore, ribadendo però sempre che avrei accolto con grande piacere e assoluta fiducia il ritorno della presidente dimissionaria. Dopo giorni di confronto, anche vivace, questo ripensamento è arrivato e, ora, tutti al lavoro per un'indimenticabile Corsa alla Spada 2019.

Fabio Ubaldi

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