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Incidente intorno alle 5:15 di stamane. Un 71enne perde il controllo della sua vettura e rimane gravemente ferito. È avvenuto a San Severino, lungo la provinciale 127, al bivio che conduce alla frazione di Parolito. 

Stando ad una prima ricostruzione, l’auto, una Fiat 600 rossa, sarebbe finita fuori strada sul campo ai lati della carreggiata per poi andare a schiantarsi contro un albero. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e i vigili del fuoco che hanno provveduto ad estrarre l’uomo dalla macchina. Il 71enne è stato portato all’ospedale di Macerata ma viste le sue condizioni gravi è possibile che venga trasferito al Torrette di Ancona.
g.g.

“L’azione del volontariato per una società giusta” è il tema del convegno, organizzato in ricordo di Marta Bellomarì, che si terrà venerdì 11 maggio, alle 21, al teatro Italia di San Severino. 

Dopo il saluto del sindaco, Rosa Piermattei, interverrà il professor Roberto Mancini, docente di Filosofia all’Università degli studi di Macerata. La cittadinanza e le associazioni di volontariato sono invitate a prendere parte all’iniziativa promossa dal Comune, dai Teatri di Sanseverino e dal gruppo Scout San Severino 1.

Marta Bellomarì, allergologa, poetessa, volontaria molto attiva nel mondo degli scout (è stata fondatrice del gruppo San Severino 1 insieme al martio Delio Stortini e a don Aldo Romagnoli) e dell’associazionismo settempedano, è morta nel novembre dello scorso anno a causa di un male incurabile all’età di 78 anni.
g.g.

"Una scelta in Comune" per la donazione degli organi. Un bilancio assolutamente positivo quello che ha registrato a partire dal maggio 2017 l'ufficio Anagrafe di San Severino. Il Comune, dallo scorso anno ha infatti aderito all'iniziativa "Una scelta in Comune", promossa dal Ministero della Sanità per indicare, sulla carta d'identità, il consenso o il diniego alla donazione degli organi in caso di morte. Un'iniziativa, va ricordato, che non comporta alcuna spesa da parte del Comune o del cittadino. In pratica, all’atto del rinnovo della carta d’identità l’ufficiale dell’Anagrafe, dopo aver informato il cittadino, chiede di esprimere o meno il consenso. Successivamente si procede alla comunicazione al Centro Nazionale Trapianti per il successivo inserimento nel sistema informativo.

“In un anno - spiegano dall’ufficio Anagrafe di San Severino – abbiamo rilasciato 1.494 carte d’identità. Di questi 1.123 non si sono espressi o non potevano esprimersi perché minorenni, ma 302 settempedani hanno dato il proprio consenso mentre 69 si sono opposti. Questi numeri fanno registrare una percentuale di consenso pari all’81,4% mentre le opposizioni sono al 18,6%. Si tratta di un numero importante ma soprattutto veritiero perché gestito in base a un apposito programma informatico”.

La donazione di organi, come quella dei tessuti e del sangue rappresenta un atto di amore nei confronti della società e di coloro che ne hanno bisogno, ed una valida testimonianza del proprio impegno civico. 

Complessivamente nel Maceratese sono 17 i Comuni che hanno aderito all’iniziativa. La media dei consensi è del 69,2%, quella dei dinieghi del 30,8%. Uno standard eccellente per tanti settempedani che, ancora una volta, dimostrano di avere un cuore veramente grande. Per chi è in lista d’attesa, infatti, spesso non si hanno altre possibilità di guarigione se non il trapianto.
g.g.

'Parliamo di..'. "La raffigurazione del cibo nell'arte", ha aperto ufficialmente le iniziative dedicate alla Corsa alla Spada 2018. 

Il ciclo di incontri divulgativi ,organizzato con la collaborazione di Amore per Amore Camerino Archeoclub d'Italia -

Sede di Camerino, proseguirà fino al mese di giugno. Nell’aula magna dei Licei di Camerino,la presidente dell'Archeoclub Fiorella Paino, ha condotto un interessante excursus sulle cibarie del ‘400 e del ‘500, utilizzando la narrazione contenuta negli

stessidipinti più famosi dell’epoca. Attraverso le opere d’arte, si è fatta una interessante carrellata che ha mostrato le differenze tra cucina povera e cucina ricca, fra la dieta della gente comune e quella naturalmente

ricca dei ceti più abbienti e via via fino al ‘500 epoca del fiorire della cucina moderna e dei piatti che noi conosciamo oggi,grazie all’apporto di nuovi prodotti e alimenti importati dalle Americhe. Si sono colte anche le diversità di certi periodi e

delpassaggio da tavole imbandite di frutta e verdura a pranzi e cene in cui abbondavano pezzature di carni, in seguito andatefinire in elaborati pasticci.

“ Fino al 1400- ha spiegato Fiorella Paino- c’è addirittura la figura importantissima del ‘trinciante’, cioè della persona che in

tavola, usando coltelli e particolari tipi di forchette, tagliava la carne e la offriva ai diversi commensali. Nel ‘500, anche per una 

motivazione estetica, il taglio della carne in tavola viene abbandonato, in favore di pasticci ricchi di carne. I poveri mangiavano 

pane nero, zuppe di legumi, formaggi carne di agnello e di capretto cioè carni che derivavano in pratica dall'economia curtense; 

i ricchi invece mangiavano soprattutto selvaggina, manzo, paste secche, paste ripiene, formaggi con miele e frutta fresca. La

frutta fresca era infatti una prerogativa del Signore e le primizie venivano portate in tavola e offerte agli ospiti di maggior riguardo”.

Prossimo appuntamento di “Parliamo di..” venerdì 11 maggio alle ore 21:30 presso la sala riunioni del Contram  con Luciano Birocco e Ulisse Costantini. Tema della serata : "Vestire il Quattrocento".

 

Milano per Camerino”, diventa realtà. Così si intitola il concerto del 20 maggio, nato dal buon cuore e dalla disponibilità della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milano come risposta alla richiesta di aiuto da parte della Cappella Musicale del Duomo- Coro universitario di Camerino. Ospite del capoluogo lombardo, il Coro di Camerino si esibirà nella Chiesa di S. Fedele domenica 20 maggio alle ore 17,00 , insieme ai Cori e all’orchestra della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado. Un concerto dedicato a Mozart e Rutter che riunirà, in un ideale gemellaggio, 100 coristi e 40 elementi orchestrali e che vedrà presenti i sindaci di Milano Giuseppe Sala e di Camerino Gianluca Pasqui.

Ad innescare la piccola scintilla che ha alimentato il fuoco della solidarietà, è stata la lettera commossa inviata dalla corista Roberta Grifantini, alla prestigiosa rivista musicale Amadeus che l’ha pubblicata a marzo dello scorso anno. Tristezza, dolore e smarrimento, nel descrivere la situazione drammatica della sua città, chiedendo la possibilità di realizzare il sogno di avere uno spazio per cantare quel Requiem di Rutter rimasto in sospeso dal 2016. Alla fine, l’appello è stato raccolto proprio dalla Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, il cui direttore Andrea Melis, insieme al direttore Mario Valsecchi, hanno voluto recarsi di persona nella città ducale, anche per rendersi conto di persona, delle ferite inferte dal sisma del 2016. Poco prima della conferenza stampa di presentazione dell’evento, cui hanno preso parte il vicesindaco Lucarelli, il rettore Pettinari, il direttore Luciani,Sonia Cavirani e Roberta Grifantini in rappresentanza del Coro camerte,  la loro visita nella ‘zona rossa’.

“ Per me un’esperienza completamente nuova – ha commentato con commozione Valsecchi- Mi ha impressionato il silenzio legato all’assenza; assenza di persone, di animali e, non so se anche assenza di speranza. Quello che mi auguro è che Camerino possa rivivere con tutte le sue persone dentro ,così fortemente appartenenti ad una città che appartiene a loro. Direi che l’evento musicale di domenica 20 maggio può essere proprio un’espressione in un certo senso facile e impegnativa nello stesso tempo e anche la più intensa per creare un’unità di intenti tra realtà lontane, almeno dal punto di vista del territorio”.

Lo stesso Requiem di Rutter, che il Coro di Camerino aveva già studiato per poterlo eseguire nel 2016 e che ora ha ripreso per l’occasione di questa bellissima adozione - dichiara il neo direttore e maestro preparatore Luciano Feliciani- esula un po’ dalla consuetudine drammatica dei requiem e, con i suoi momenti dolci e melodiosi, apre alla speranza e alla luce”.

“ Un sodalizio dal quale si ricava un abbraccio reciproco- a detta del direttore Melis- Da questa esperienza, ciascuno di noi prende e apprende un qualcosa; trovo che sia semplicemente doveroso e intrinseco con l'idea stessa di fare musica. La musica si fa insieme e, aiuta a tenere insieme anche delle comunità. Capisco le emergenze che affliggono la città di Camerino e credo vi sia anche la grande necessità di tenere insieme una comunità. E’ per questo che siamo estremamente felici di poter dare il nostro contributo”.

Siamo costretti a chiudere anche Via Farnese” – Lo ha annunciato il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, a seguito del sopralluogo effettuato questa mattina dall’ingegner Marco Orioli, dell’Ufficio Tecnico comunale. “Questa mattina (7 maggio) – ha proseguito Pasqui – abbiamo ricevuto a mezzo PEC la segnalazione di un peggioramento danni dell’edificio denominato Arco Vannucci, da parte dell’ingegner Sauro Liberati a seguito delle scosse degli ultimi giorni di aprile. Immediatamente abbiamo disposto il sopralluogo da parte del nostro ufficio tecnico, che ha confermato quanto già riscontrato dall’ingegner Liberati. Ci troviamo, quindi, costretti a chiudere via Farnese e, vista l’importanza dell’arteria, abbiamo provveduto in somma urgenza ad avviare le procedure di messa in sicurezza, così da poter ripristinare la normale circolazione nel minor tempo possibile”.

Travolto un sacerdote in bicicletta. E' accaduto stamattina intorno alle 9 a Montelupone, in zona Santa Caterina. L'uomo, don Francesco Cocilova, 79enne, era in bici sulla strada che porta a Macerata quando un'auto, una Fiat Panda è sopraggiunta e lo ha colpito in pieno. La caduta è stata fatale per il sacerdote, originario di Cingoli ma operante da diversi anni nella parrocchia del Sacro Cuore di Macerata. Immediato è stato l'intervento del 118 che però non ha potuto far altro che constatarne il decesso, e la Polizia Locale. Sul posto è subito arrivato anche il vescovo di Macerata Nazareno Marconi.
g.g. 

 

La Guardia di Finanza di Macerata ha partecipato all’operazione “Aphrodite”, gestita dall’Italia in collaborazione con Belgio, Bulgaria, Cipro, Irlanda, Portogallo, Spagna e Regno Unito, sotto l’egida dell’Ufficio Europeo per la Proprietà Intellettuale (E.U.I.P.O.) e dell’Europol, per contrastare efficacemente il fenomeno della contraffazione ed in particolar modo la vendita on-line di prodotti non genuini. 

In due distinte operazioni condotte dalla Compagnia di Civitanova Marche, sono stati sequestrati circa mille articoli riportanti il marchio d’impresa contraffatto: orologi, capi di abbigliamento, borse, scarpe ed accessori moda, perfettamente identici agli originali, rinvenuti all’interno di due abitazioni nella disponibilità di extracomunitari di origine senegalese che proponevano in vendita la merce attraverso i social media.  Nel corso dell’attività di polizia giudiziaria sono state rinvenute e sequestrate anche quattro banconote da 50 euro ed una da 100 euro, risultate false. Quattro le persone denunciate a piede libero alla locale Procura della Repubblica, tutte di origine senegalese

Internet continua ad essere un importante veicolo per la commissione di reati contro la proprietà intellettuale, in quanto utilizza nuovi ed emergenti piattaforme, come i social media, che hanno semplificato e velocizzato la pubblicazione e la condivisione delle offerte di prodotti contraffatti e pirata ad un pubblico sempre in maggiore espansione. 

In tale ambito l’Europol ha il delicato ruolo di esaminare la portata del fenomeno, monitorare i social media e le piattaforme di vendita per raccogliere elementi investigativi che diventano, poi, oggetto di approfondimento a cura delle “law enforcement” nazionali. 

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La crescita esponenziale di piattaforme internet ha colpito anche lo sviluppo dei mercati online o e-store che possono essere considerati canali alternativi alla vendita al dettaglio e che, spesso, usufruiscono di questi nuovi mercati per perpetrare attività illecite. 

Le merci contraffatte vengono pubblicizzate con semplici messaggi che indicato prodotto e prezzo. I dettagli della transazione sono definiti attraverso altri canali di comunicazione, le spedizioni vengono affidate ai corrieri e il pagamento viene solitamente effettuato tramite carte prepagate o paypal.

E’ importante una corretta informazione dei consumatori sul corretto uso dei social e su come queste piattaforme possano essere appannaggio di reti criminali.  
g.g.

“Perché nessun sindaco del maceratese non spariglia le carte della chimera dell’ospedale unico?”. L’avvocato Marco Massei, vicepresidente del comitato per la difesa dell’ospedale di San Severino, torna a riflettere su un argomento importante come quello dell’ormai mitologico ospedale unico. 

Nella zona designata dall’algoritmo (un terreno in zona Pieve, Macerata) utilizzato dalla Regione per individuare l’area più baricentrica per la provincia, sono state recentemente trovate tracce di diossina e questo ritrovamento ha spinto Massei ad esternare un’idea che “da tempo mi frulla in testa. Perché nessun sindaco scombina le carte? Nonostante appare ovvio che la Regione Marche non reperirà mai gli oltre 100milioni di euro necessari per costruire l’ospedale unico - spiega - nessuno dei sindaci ha fatto notare che il problema vero per i cittadini (tutelare il diritto alla salute) non è stabilire dove si dovrà erigere il nuovo ospedale ma, invece, contestare proprio il concetto di ospedale unico, cioè bocciare il ragionamento impostato a monte. Infatti, per lo scaltro governatore marchigiano - aggiunge -  la lotta in corso tra i vari sindaci per accaparrarsi la struttura è funzionale ad almeno due obiettivi evidenti”. Quali sarebbero questi obiettivi? “Innanzitutto far beccare tra loro i primi cittadini come i polli di Renzo di manzoniana memoria”. Così facendo, sostiene Massei, regnerebbe il dividi et impera. Secondo obiettivo, quello di spostare l’attenzione dal problema a “monte” (cioè migliorare la tutela del diritto alla salute tenendo in considerazione la particolarità di una Regione diversa da territorio a territorio,  con distinte realtà di viabilità, di economia) a quello a “valle” (cioè dove ubicare quello che poi rimarrà solo una chimera, l’ospedale unico).
“Credo che allora la vera mossa del cavallo sarebbe quello di unire i territori - torna a dire - quantomeno i più disagiati, e con una voce unitaria pretendere di destinare le risorse ingenti che si dovrebbero spendere per la costruzione dell’ospedale unico, sulla ristrutturazione delle buone strutture esistenti, mettendole in rete, al fine di valorizzare le specializzazioni già presenti.
Anziché un polo unico - propone - creare dei poli territoriali (ognuno con delle specializzazioni) da mettere in rete: sarebbe una soluzione più economica, più vicina ai cittadini, e in sostanza più equa”.

Infine, aggiunge Massei, a completamento di una politica di tutela della salute decentrata, attenta ai territori, (“anziché accentatrice”), munire le aree vaste di personalità giuridica autonoma, in maniera da originare un’autonomia gestionale più aderente alle esigenze del territorio.

“Che la diossina sia l’occasione per aprire gli occhi e per mettere la salute al primo posto dell’azione politico-amministrativa - conclude - senza abboccare all’amo di turno lanciato nei singoli piccoli stagni”.
g.g.

A Porto Recanati, una cena solidale per il Centro diurno Alzheimer “Tempo alle famiglie” di Camerino. E’ l’ennesima iniziativa dell’associazione New Social Group, presieduta da Pasquale Telera che, ancora una volta, ha trovato un prezioso alleato nello Chalet Davide, sempre disponibile a supportare momenti di condivisione per finalità benefiche.

Numerose le persone che, con la loro presenza alla serata, hanno risposto positivamente all’appello dell’associazione, attenta e sensibile nell’arrecare aiuto alle situazioni di bisogno.

Amicizia, vicinanza e solidarietà, protagoniste del bellissimo momento conviviale, grazie al quale, è stato possibile raggiungere lo scopo concreto di una raccolta benefica a favore al Centro” Millecolori” di Camerino, attivo nel servizio di assistenza alle patologie di Alzheimer e demenza. La somma raccolta, servirà ad acquistare un nuovo computer fisso, utile per lo svolgimento delle attività di assistenza ai pazienti seguiti dal Centro . Un gesto concreto , accolto dalla stessa direttrice del centro socio educativo riabilitativo Susanna Cipollari  e dai suoi collaboratori, come un forte segnale che rafforza il sentimento di speranza, in una situazione ancora difficile. Dalla sua sede nel quartiere Vallicelle, il Centro Alzheimer di Camerino svolge un importante servizio che, in collaborazione con Asur, ambiti sociali 17 e 18 e Israa di Treviso, si concretizza nella sperimentazione di programmi innovativi di riabilitazione.

Dalla cena solidale è arrivato anche un contributo a favore della creazione dell'area giochi e relax di Valfornace; presente alla serata, l'insegnante della Scuola dell'Infanzia di Pievebovgliana Paola Gerini, ha potuto direttamente ringraziare a nome del paese, per il bellissimo gesto. 

Nella foto sotto, Pasquale Telera e Susanna Cipollari presso la scuola dell'infanzia di Pieve Bovigliana.

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