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Incidente sul lavoro a Tolentino in contrada Cisterna. Un operaio della Cipef, R.C. 45 anni di Castelraimondo, è rimasto folgorato dai cavi dell'alta tensione, urtati accidentalmente dal mezzo con cui stava lavorando. Immediato l'intervento dei vigili del fuoco e del personale del 118 che hanno disposto il trasporto dell'operaio in eliambulanza all'ospedale regionale di Torrette, dove si trova ricoverato in gravi condizioni. Sulle cause e sulla dinamica dell'incidente indagano i carabinieri e personale dell'ispettorato del lavoro.

Una scarpa "intelligente" sta muovendo i suoi primi passi. E non poteva farlo che nella provincia di Macerata, distretto calzaturiero per eccellenza. A produrla il calzaturifico Montebove di Tolentino, azienda specializzata nella produzione di linee per l'antinfortunistica, i settori alimentare ed ospedaliero, i corpi militari, la Protezione Civile e le Forze Armate. Il progetto "Smart shoes", presentato in anteprima al Matching 2012 della Compagnia delle opere alla fiera di Rho (Milano) quale prima tappa di un vero e proprio tour mondiale tra Europa e Medio Oriente, nasce dalla collaborazione fra diverse aziende marchigiane. Si tratta di una scarpa che si auto alimenta, in grado di essere rintracciabile attraverso il satellite senza bisogno di alcuna batteria che ne alimenti il funzionamento. "Una calzatura che avrà lo scopo di permettere la localizzazione delle persone nel territorio – così l'ingegnere Gino Battellini, dirigente della Montebove spa – La calzatura, infatti, avrà all'interno una tecnologia che permette alle persone di essere tracciate tramite i sistemi gps o le reti cellulari in qualsiasi posto esse si trovino. Interessante il fatto che essa non necessita di alcuna batteria, ma si auto alimenta con il semplice gesto del camminare. Durante il normale movimento umano, infatti, vengono sollecitati dei particolari materiali che, se flessi, hanno la caratteristica di emettere energia. In tal modo si può dare energia ad un sistema di localizzazione che comunica in ogni momento l'esatta posizione della persona che indossa la calzatura". Un sistema che, in sostanza, permette di riutilizzare, recuperandola, l'energia meccanica sfruttata per il movimento del corpo. Un concetto, quello sviluppato, di particolare importanza in un momento in cui si presta sempre maggiore attenzione al recupero di energie pulite. La "scarpa intelligente", pensata per tutto il mercato del lavoro e della sicurezza, per quello medicale e per applicazioni in calzature militari, ha quale fulcro un dispositivo chiuso, inamovibile e perenne che invia localizzazioni ad un sistema centrale, che permette il controllo delle posizioni di persone e gruppi. Il primo sviluppo creato per questo prodotto è la localizzzione dei malati di malattie degenerative del cervello, come l'Alzheimer, che spesso si perdono, ma innumerevoli possono essere gli ambiti di applicazione. "Stiamo testando il prototipo – conclude l'ingegner Battellini – Pensiamo di andare in industrializzazione entro la prima metà di quest'anno per avere la possibilità, entro la fine del 2013, di proporre a tutti i mercati, nazionali e internazionali, questo tipo di calzatura".

 

Nel corso dell'attività di controllo sul territorio posta in essere dai carabinieri della compagnia di Camerino, guidati dal capitano Vincenzo Orlando, i militi della stazione di Matelica hanno arrestato un giovane ventottenne, Lorenzo Colonnelli, sorpreso in un bar cittadino con indosso 5 grammi di cocaina e circa 300 euro in contanti, ritenuti provento dello spaccio. Nel corso della successiva perquisizione domiciliare nell'abitazione del giovane sono stati rinvenuti altri 15 grammi di marijuana, sostanze da taglio, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento delle dosi e un'ulteriore somma di denaro pari a 500 euro, tutto sottoposto a sequestro. Processato per direttissima Colonnelli è stato condannato a 8 mesi di reclusione e a 2.000 euro di ammenda, pena commutabile in lavori socialmente utili nel comune di Matelica.

Una folla immensa quella che si è ritrovata oggi alle ore 15.00 nella Chiesa di Francesco a Macerata per dare l'ultimo saluto a Roberto Scocco.

La chiesa era stracolma di persone che avevano conosciuto Roberto Scocco sia per le sue attività lavorative (come pubblicitario e in ultimo come amministratore del Castello Pallotta) sia per il suo impegno politico (nell'msi e in fiamma tricolore poi). Il parroco ha voluto ricordare Roberto come un uomo buono e, anche se inconsapevolmente, testimone del vangelo perché lui agiva in maniera altruista.

Al termine della funzione ci sono stati diversi interventi per ricordare la figura di Roberto Scocco. Particolarmente commovente il saluto del fratello che ha ringraziato tutti quelli che hanno partecipato al dolore della famiglia e vedere una Chiesa così gremita è stata la testimonionza migliore di quanto Roberto Scocco fosse apprezzato e amato. Ha ribadito con orgoglio di essere il fratello di Roberto Scocco:  lui si presentava sempre così agli altri perché, quando diceva di essere il fratello di Roberto Scocco, riscontrava sempre un segno d'apprezzamento per una persone in grado di lasciare un ricordo positivo in tutti.

Un animo buono e generoso quello di Roberto Scocco, così come ricordato da un'amica di famiglia che ha detto che questo è il momento di stare vicino e di aiutare la famiglia di Roberto e i suoi figli che erano il suo sole. Lui lo avrebbe fatto per la famiglia di chiunque, ha sempre teso una mano a tutti aiutando anche persone che non conosceva.

Roberto Scocco amava dire di aver vissuto tante vite ed oggi tutto l'entusiasmo con cui lui aveva vissuto la sua esistenza si è riversato nella Chiesa di san Francesco per accompagnarlo nel suo ultimo viaggio sulla terra, proprio lui che nella vita aveva viaggiato tanto.

Al termine della funzione, mentre il feretro lasciava la Chiesa c'è stato il saluto rispettoso degli amici di tante battaglie politiche. Qualcuno, che magari non lo conosceva di persona, non riuscirà ad andare oltre, sottolineando il gesto del saluto romano registrandone con aridità il numero  e le parole che venivano dette senza pensare, senza contestualizzare, che quelli, sbagliati o giusti che fossero, erano i suoi amici che oggi erano lì per testimoniare di non averlo dimenticato. Voglio riportare qui le parole che lui aveva usato nel 2007 per parlare della sua esperienza politica e di orgoglioso cantautore militante perché spiegano il suo percorso politico meglio di qualunque cosa:

"Mi chiamo Roberto Scocco e sono l'autore di questa canzone. Vi ringrazio per avermi pubblicato ma non condivido molto i commenti del sig. V*** che probabilmente non riesce a liberarsi da dei retaggi piuttosto superati.
Sono nato nel 1956 e quindi non ho niente di repubblichino e sono anche uno storico e sotto questa veste faccio da supervisore ad alcune pubblicazioni riguardanti il periodo storico della RSI. Ho collaborato con molte case editrici ed il giornalista Pansa ha attinto molto dall'archivio che mi è stato affidato." [...] "
Vorrei chiudere subito la questione affermando che ho vissuto quei tempi e credo di esserne stato un protagonista e mi riferisco chiaramente agli anni '70. Anche se avessi fatto errori non rinnego niente anzi sono fiero di aver partecipato ad un epoca mentre i soliti stavano a guardare. Il mio strumento di lotta era la chitarra e nessuno mi ha mai impedito di cantare anche in piazze di fuoco come Milano e Bologna. Ricordo quei tempi....per lo meno, giusta o sbagliata la parte, ho vissuto con intensità come del resto ho sempre fatto nella mia vita."

 

 

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Si svolgeranno questo sabato alle ore 15 nella chiesa di san Francesco a Macerata i funerali di Roberto Scocco, pubblicitario, organizzatore di eventi e, da ultimo, amministratore del castello Pallotta di Caldarola, tragicamente scomparso la mattina del 2 gennaio. Un colpo di fucile al petto autoinflitto la causa della morte, ragione per cui, dopo l'ispezione cadaverica, il magistrato non ha ritenuto di dover disporre l'autopsia. Profonda commozione ha suscitato la notizia del decesso tra quanti, a diverso titolo, lo hanno conosciuto e che non hanno mancato di far pervenire alla famiglia il loro affetto e il loro cordoglio. Non fiori, ma donazioni all'Anffas di Macerata è quanto chiesto dai familiari per ricordare Roberto Scocco, particolarmente legato a tale associazione. Frattanto continuano le indagini per stabilire con esattezza l'accaduto e, soprattutto, i motivi che hanno spinto l'uomo al tragico gesto, anche se cominciano a farsi strada indiscrezioni circa il difficile momento economico che Scocco stava vivendo. Molti dicono di aver notato il furgone di Scocco nella zona di villa lauri da diversi giorni prima del tragico gesto, sicuramente quello era un luogo caro a Scocco perché lì aveva frequentato le scuole medie. In attesa dei funerali la salma è stata composta all'obitorio dell'ospedale di Macerata dove in tanti si sono recati per l'ultimo omaggio a una persona molto conosciuta e stimata.

 

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Nei pressi di Villa Lauri di Pollenza, vicino a dove era stato ritrovato il suo furgoncino, è stato trovato il corpo senza vita di Roberto Scocco. Più precisamente il corpo sarebbe stato ritrovato in una torretta all'interno del parco di Villa Lauri. La causa della morte è dovuta ad un colpo d'arma da fuoco (un fucile) e gli inquirenti pensano al suicidio, visto che da casa della vittima manca un fucile da caccia, ma si cerca di fare chiarezza ricostruendo tutta la vicenda. Dentro il Doblò sono stati ritrovati oltre al telefonino anche i soldi degli incassi delle ultime serate del Castello che in mattinata Scocco avrebbe dovuto versare in banca dove invece non si è mai presentato.

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E' stata ritrovata nel territorio del comune di Pollenza (nei pressi di villa Lauri) l'auto, una fiat Doblò bianca, di Roberto Scocco, l'amministratore del Castello Pallotta di Caldarola, di cui non si avevano più notizie dalla mattina del 2 gennaio. La macchina era parcheggiata sul bordo della strada. La zona era stata passata al setaccio anche con l'elicottero della polizia e all'interno del veicolo è stato ritrovato il cellulare dell'uomo. Sul posto si sono recati i vigili del fuoco e le forze dell'ordine, che battono la zona nella speranza di ritrovare l'uomo, la cui denucia di scomparsa era stata presentata alla questura di Macerata, la sera del 2 gennaio, dalla moglie e dal fratello. 

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Le ricerche sono inziate con le operazioni dei vigili del fuoco di Macerata e Tolentino, che si sono mossi utilizzando più squadre; mentre gli esperti Saf, reparto Speleo Alpino Fluviale, stanno passando al setaccio la zone del fiume Chienti.
 
Le ricerche si stanno muovendo in base alle celle telefoniche agganciate dal telefonino di Roberto Scocco e per questo sono iniziate nella zona della Divina Pastora, frazione di Tolentino, dove il cellullare dell'uomo è stato localizzato in un primo momento. Ora si starebbero spostando verso la zona dell'Abbadia di Fiastra. Per il momento non sono stati ritrovati né il cellulare né la macchina dell'uomo, una fiat Doblò bianca.
Roberto Scocco, 56 anni, sposato e padre di due bambini piccoli, aveva lavorato il 31 dicembre al cenone di Capodanno organizzato nella gendarmeria del Castello e ha lavorato, sempre al Castello, anche il 1 gennaio, occupandosi delle vistite guidate per i turisti.
 
Le ricerche dello scomparso proseguiranno per tutta la notte e, in caso di esito negativo, saranno intensificate anche con l'aiuto dei volontari della protezione civile, mentre non viene escluso neppure l'utilizzo dei sommozzatori per esplorare i numerosi canali e vasche presenti nella zona.
 
 
Nella foto Scocco intervistato da Gianfranco Vissani per la trasmissione di Rai 1 "Sabato e domenica"

Ha ottenuto un grande successo da parte del pubblico la presentazione del libro “La leggenda del Santo Petroliere – Enrico Mattei e Matelica, l'ultimo sogno marchigiano” (Ilari Editore) di Maurizio Verdenelli, lo scorso 28 dicembre, nella Sala dei Priori di palazzo Bongiovanni. Un libro che, come lo stesso autore ha dichiarato, è ricco di “scoop” e presenta un Enrico Mattei sotto diverse sfaccettature. “Tra i tanti c'è anche quello di un giornalista di Camerino – spiega Verdenelli – importante non solo a livello locale, ma anche nazionale: Alberto Sensini quando era ancora docente nel Maceratese. Poi gli scoop sono rappresentati da testimonianze dell'ex guardia del corpo di Mattei che parla della presenza dello scià di Persia, Reza Pahlavi,  addirittura a Senigallia, nella villa di Mattei, quando tutti lo davano per morto o chissà dove in esilio a Roma. C'è inoltre l'intervista a Francesco Merloni che parla, per la prima volta, degli inizi del gruppo Merloni che ha cambiato la storia e l'industria marchigiana, il modo di lavorare, ma soprattutto ha fermato l'immigrazione. Francesco Merloni racconta proprio che quando assunsero gli operai dello stabilimento delle bombole di gas di Matelica, tutti avevano il passaporto e nessuno la carta d'identità, proprio a significare che tutti erano pronti ad andarsene e nessuno aveva pensato di rimanere nel luogo in cui era nato. Ecco, tutto questo con Mattei cambiò e la storia avrebbe avuto un grande futuro e cambiamento se non ci fosse stato tolto questo grande marchigiano troppo presto”.
E' stata del sindaco Dario Conti l'apertura del piacevole pomeriggio. Il primo cittadino camerte ha sottolineato l'importanza della figura di Enrico Mattei, “un conterraneo che tanto si è fatto valere a livello nazionale”, ma anche omaggiando il giornalista Verdenelli e sottolineando la stima nutrita nei suoi confronti. L'intervento del Professor Dino Jajani ha poi evidenziato “la freschezza della figura di Mattei che non stanca mai nonostante siano ormai 50 anni che si parla di lui. Una freschezza che è possibile grazie al suo contatto col popolo. Maurizio Verdenelli – ha concluso il professor Jajani – ha saputo ben affrontare questo tema perché oltre ad essere un grande giornalista è anche un uomo di grande cultura”. E proprio questo aspetto è stato affrontato anche dall'avvocato Giuseppe De Rosa che ha sostenuto come “Verdenelli sia stato in grado di scrivere un libro estremamente ricco e completo nel quale non si accontenta di fare un'intervista, ma ne fa 50; non si accontenta di sentire i piani alti, ma arriva all'operaio”. L'avvocato De Rosa ha poi spiegato l'arrivo di Mattei a Camerino e “l'occasione persa” di rimanere nella città ducale a causa del costo degli affitti troppo elevato per la sua famiglia, nonché il pensiero di Mattei verso Camerino che, proprio in occasione de conferimento della Laurea Honoris Causa, nel 1962, definì “la città tanto sognata”.

Tragedia sfiorata a Pievefavera di Caldarola. Un uomo, Nicola Paletta 50 anni di Perugia, stava atterrando con il suo parapendio, dopo un volo compiuto con alcuni amici, quando, in fase di atterraggio, il mezzo si è impigliato tra i rami di un albero determinando l'impatto con il suolo. Subito allertati sul posto giungevano i carabinieri della locale stazione e del nucleo radiomobile di Tolentino insieme al personale del 118 per prestare i primi soccorsi. Poco dopo giungeva anche l'eliambulanza per il trasporto di Paletta, sempre rimasto cosciente, all'ospedale regionale di Torrette dove gli veniva diagnosticata la frattura ad entrambi gli arti inferiori. Un hobby, dunque, che avrebbe potuto trasformarsi in un autentico dramma risoltosi, per fortuna, con conseguenze non gravissime.

Messa prenatalizia in fabbrica per le maestranze della Nuova Simonelli. A celebrarla, all'interno del moderno stabilimento di Belforte del Chienti, è stato l'arcivescovo di Camerino, mons. Francesco Giovanni Brugnaro, il quale nel corso dell'omelia ha rivolto particolari espressioni di augurio ai titolati, ai dirigenti, alle maestranze ed ai collaboratori dell'azienda, intervenuti in gran numero insieme ai loro familiari.
Presenti anche diversi ospiti, tra i quali il direttore della Banca d'Italia, Carmine Centrone e il presidente di Confindustria Macerata, Sandro Bertini, succeduto dalla scorsa estate a Nando Ottavi, quando il presidente di Nuova Simonelli ha assunto la guida della Confindustria regionale.
Il tradizionale incontro per gli auguri natalizi, oltre che dalla celebrazione della S. Messa, è stato preceduto da una breve esposizione, da parte del direttore di produzione Mauro Parrini, del responsabile della qualità, Jonathan Mazzaferro e del coordinatore dell'ufficio progettazione e manutenzione, Lauro Fioretti, dei risultati del “Progetto Qualità”. Un'iniziativa, quest'ultima, che durante il 2012 ha coinvolto in modo diretto tutti i dipendenti impegnati quotidianamente nella produzione delle macchine da caffè espresso esportate in tutto il mondo. Nell'occasione, il presidente di Nuova Simonelli, Nando Ottavi e gli altri contitolari dell'azienda, Sandro Feliziani e Graziano Boldrini, hanno premiato tre operai che, partecipando al “Progetto qualità”, si sono fatti ideatori di soluzioni innovative volte a migliorare il processo produttivo. “L'Idea Oro 2012”, premiata con un week end per due persone in una capitale europea, è stata del giovane collaudatore Andrea Albani. Premiati anche altri due dipendenti: Andrea Capradossi (collaudatore) e Gabriella Manfrini, addetta al montaggio dei componenti elettronici. I loro suggerimenti sono stati giudicati particolarmente meritevoli di attenzione da parte della direzione aziendale.

Un matrimonio da "C'era una volta..." quello che si é tenuto tra il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi e la sarnanese Veronica De Minicis.

Il primo sindaco della città che si sposa in carica; era circa mezzogiorno quando, tra gli applausi, é arrivata l'auto che lo ha accompagnato alla Concattedrale di San Catervo a Tolentino; Pezzanesi é sceso insieme alla madre, con indosso l'abito che lui stesso aveva disegnato, ispirandosi al principe azzurro delle favole.

Con più di mezz'ora di ritardo, sopra una carrozza trainata da cavalli bianchi, é arrivata lei, Veronica De Minicis, con la classe e l'eleganza che la contraddistinguono indossava un abito avorio che ricordava quello della Duchessa di Cambridge, Kate Middleton.

La cerimonia é stata celebrata dal priore di San Nicola, padre Massimo Giustozzo; era presente tutta l'amministrazione comunale di Tolentino al completo, il consigliere provinciale Franco Capponi e il consigliere regionale Francesco Massi.

Una cerimonia semplice ed elegante che alla fine ha visto il sindaco ringraziare quanti avevano dimostrato affetto a lui e a sua moglie.

Il 2012 é stato, dunque, un anno importante per Giuseppe Pezzanesi: é stato eletto alle elezioni comunali di maggio scorso e dopo sette mesi da sindaco ha coronato un traguardo importante con la persona che lui stesso definisce "ideale".

Durante l'ultima seduta del Consiglio comunale, tutti i consiglieri gli hanno porto gli auguri ufficiali; ci uniamo agli auguri più sinceri, con la speranza che questo matrimonio abbia il finale degno della favola con cui é iniziato.

 

Giulia Sancricca

Per i primi Natale e Capodanno del CorridoMnia Shopping Park impazzerà la musica. Questo sabato, ultimo prima della festività religiosa, il nuovo Parco commerciale di Corridonia allieterà i tanti clienti non soltanto con i suoi store, ma anche con un originale concerto itinerante. Sarà realizzato dal coro Gospel “Equi-voci” di Urbisaglia che girerà a piedi per tutta la struttura portando buona musica e tanto buon umore. Un simpatico, ulteriore, tocco natalizio. Come avvenuto lo scorso fine settimana, saranno inoltre presenti volontari di associazioni locali che operano nel sociale che forniranno aiuto per incartare i regali.

Per l'imminente Capodanno ci sarà un evento speciale. Grazie allo staff Fabbrica Eventi il Parco diventerà una location di movida con una proposta identica a quella di una discoteca. Gli ampi e confortevoli spazi del piano sopraelevato, al chiuso e dotati di spettacolare terrazza panoramica, ospiteranno infatti la festa per brindare al 2013. Si comincerà dalle 21.30 con il cenone e dopo la mezzanotte si ballerà con revival anni ' 70 e '80, commerciale ed house music. E grande regalo in consolle ci sarà Alex Farolfi, il giovane ma storica colonna portante al fianco di Linus e Nicola Savino nel programma di Radio Deejay “Deejay Chiama Italia”. Nel corso della notte gireranno i dischi di dj Mas 360°, dj Sheik e poi allegria con David Voice Romano.

 

 

Nonostante le più pessimistiche profezie relative a questi giorni, in Comunità Montana a Camerino si respira un'aria pregna di ottimismo. In barba alle più nere previsioni si sta da tempo lavorando all'organizzazione dell'ottava edizione de “Le Terre del Tartufo” che quest'anno, proprio per questa ragione, darà il massimo di sé, proponendo ai turisti un programma molto variegato studiato davvero per tutti i gusti.

Il mercatino di Natale animerà l'intera città, nei sotterranei del Palazzo Arcivescovile g.c. si potranno degustare ed acquistare prelibatezze gastronomiche e tartufi, laboratori didattici, lezioni di cucina, iniziative di animazione per i bambini.

Un plauso particolare va all'Associazione Turistica Pro Camerino e all'Associazione Commercianti di Camerino Art.com per la preziosa collaborazione fornita nelle varie fasi organizzative della manifestazione.

L'appuntamento è quindi per sabato 22 e domenica 23 dicembre per un week end per tutti i gusti che traghetterà espositori e visitatori nella calda ed avvolgente atmosfera delle imminenti festività natalizie.


 


 

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