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Tra i due litiganti, Sarnano e Civitanova Marche, il terzo gode: il Liceo Sportivo si farà a Camerino. La notizia è stata data dall'assessore provinciale Giovanni Torresi, intervenuto nella città ducale all'iniziativa promossa dal Contram "Lavoriamo per il futuro con uno sguardo al passato". "La Giunta provinciale – così Torresi – ha optato per la scelta di Camerino. Ora questa proposta dovrà essere approvata dal Consiglio. Credo, comunque, che non ci saranno problemi perchè la città di Camerino ha tutti i presupposti per avere questo Liceo Sportivo, oggi sperimentale, ma che avrà sicuramente successo negli anni futuri". La recente previsione dei Licei Sportivi, per i quali è prevista una sola sede in ambito provinciale, con preferenza per i licei scientifici che hanno un basso numero di iscritti e che sono situati nei luoghi dove ci sono tutte le strutture disponibili, potrebbe a breve divenire un vero e proprio fiore all'occhiello per la città ducale. "Sarebbe la realizzazione di un sogno – dichiara l'assessore comunale all'istruzione Enrico Pupilli – Un progetto su cui l'amministrazione comunale e la dirigenza scolastica, con la collaborazione del Contram e del Centro Universitario Sportivo, hanno fortemente puntato. Ritengo sia un'occasione importante per il territorio soprattutto per la novità dell'indirizzo che, speriamo, possa attrarre numerosi studenti. I nostri impianti sportivi sono il biglietto da visita migliore che abbiamo potuto presentare, ma non va dimenticato che intorno c'è tutto un territorio che mette a disposizione strutture, trasporti e quant'altro possa servire per l'istituzione di una scuola. Siamo felici e speriamo che l'iter vada avanti e giunga a buon fine". La palla, è proprio il caso di dirlo, passa ora alla Conferenza delle Autonomie e al voto dei sindaci che ne fanno parte, con l'ultima parola che spetterà alla regione Marche, chiamata a non distanziarsi dalle istanze che provengono dal territorio provinciale.

“Ci eravamo posti l'ambizioso obiettivo di realizzare una struttura che aumentasse la voglia di andare a scuola. Ebbene, l'entusiasmo dimostrato dai bambini che da settembre frequentano il nuovo polo scolastico ci fa dire che l'obiettivo è stato raggiunto. E non solo. Una prova di apprezzamento è anche il fatto che stanno arrivando ulteriori richieste di iscrizione per poter frequentare questo plesso”.Il sindaco Giancarlo Carbini non nasconde la soddisfazione per aver condotto in porto, non senza difficoltà per i vincoli imposti da Patto di stabilità, un'opera di edilizia scolastica paragonabile sicuramente a poche altre in Italia. In una nazione dove il 38 per cento degli edifici scolastici non è a norma e non può essere oggetto di interventi di manutenzione straordinaria per la mancanza di fondi, il comune ha realizzato una struttura ex novo, con tecniche d'avanguardia, l'unica del territorio in linea con l'ultima normativa antisismica, per cui saranno investiti complessivamente 14 milioni di euro.Fondi ottenuti dai proventi della discarica, con i quali è stato realizzato anche il complesso culturale “eFFeMMe23” con annessa la biblioteca La Fornace. Sia il complesso “eFFeMMe23” che il Polo scolastico fanno parte del progetto “MICS: Moie Istruzione Cultura e Sport”, che si completerà con la costruzione del nuovo palazzetto dello Sport. Si tratta del progetto più qualificante e importante della Giunta Carbini. Un piano unico nella nostra regione per originalità e peculiarità, che presenta con una visione comune e omogenea la zona della cittadina di Moie dove sono previste le principali realtà in tema di Istruzione, Cultura e Sport.Il nuovo polo scolastico, che sorge in via Venezia, è entrato in funzione a settembre, con l'inizio delle attività didattiche della scuola primaria, ma l'inaugurazione ufficiale, alla presenza delle autorità regionali, fra cui il presidente della giunta regionale Gian Mario Spacca, provinciali e comunali, è prevista sabato 27 ottobre alle ore 10.Questa mattina, intanto, c'è stata la presentazione della struttura alla stampa da parte del sindaco Giancarlo Carbini, del dirigente scolastico Nicola Brunetti, degli assessori ai Lavori pubblici Umberto Domizioli, all'Istruzione Silvia Badiali, alla Cultura Sandro Grizi, dell'architetto Nazzareno Petrini e di Monica Zaffini dell'agenzia di comunicazione Ma:d. Tanti gli elementi di interesse e in alcuni casi di unicità della struttura. L'assessore e vicesindaco Domizioli ha sottolineato “l'attenzione al risparmio energetico (l'edificio è di classe A) e al verde, con i tanti alberi previsti e i giardini pensili”, l'assessore Badiali ha ricordato il grande impegno della macchina comunale per un risultato che valorizza l'istruzione “con locali non solo idonei ma anche belli dal punto di vista estetico”, l'assessore Grizi ha parlato di “esempio di buona politica”, mentre il dirigente Brunetti ha evidenziato la stretta collaborazione con il Comune. Zaffini, dell'agenzia Ma:d, ha spiegato come quello di Moie sia un caso unico in Italia di un “progetto di comunicazione per una scuola, dove la grafica è al servizio dell'architettura. Un altro progetto di questo tipo ci è stato appena richiesto dall'Università La Sapienza di Roma”.

 

19 voti favorevoli, 17 contrari, 1 astenuto. Con questi numeri l'assemblea legislativa delle Marche ha approvato, a stretta maggioranza, la proposta di riordino delle province che prevede un assetto a 4: Pesaro Urbino, Ancona, Macerata, Ascoli Piceno-Fermo. "Sono soddisfatto – ha commento a caldo il presidente della provincia di Macerata Antonio Pettinari – Riconosco che il consiglio regionale ha agito non sulla base di spinte localistiche, ma sul piano della razionalità individuando la migliore riorganizzazione, sulla base di aree vaste, del nostro territorio. Stante l'esiguità delle risorse, per mantenere la qualità dei servizi è necessario che il territorio sia organizzato sulla base di omogeneità e affinità. E la riorganizzazione in quattro province è l'unica strada percorribile". La questione ora passa al governo e il presidente Pettinari si dichiara fiducioso, soprattutto dell'opera che può essere svolta dal Parlamento. "L'assemblea parlamentare – continua Pettinari – dovrà legiferare sulla base delle proposte che perverranno dalle regioni. La legge, dunque, dovrà essere in linea con le necessità che ciascun territorio regionale proporrà attraverso i suoi organismi". Alla soddisfazione di Pettinari si aggiunge anche quella del consigliere Francesco Massi. "Era il risultato che ci aspettavamo – le sue parole – Ora non resta che vedere se il governo continuerà ad essere intransigente sull'ipotesi delle tre province. Sono comunque soddifatto dell'esito della votazione che ha tagliato trasversalmente tutti i partiti e tutte le forze politiche. Se le province debbono continuare ad esserci, non è giusto che il centro sud delle Marche abbia una provincia di oltre 740000 abitanti, come avverrebbe nella riorganizzazione proposta dal governo. Occorre che nel territorio ci sia una situazione di equità". “Ha prevalso il buon senso”. Questo il commento di Angelo Sciapichetti. “È stata rispettata la volontà del Cal - dice il consigliere regionale del Partito Democratico - delle forze sociali, economiche e culturali che si erano espressi per il ritorno alle quattro Province storiche. Adesso la partita si sposta a Roma e spetta al Governo e al Parlamento recepire la proposta di riordino avanzata dalla Regione Marche, mentre ad Ancona non è più rinviabile una verifica all'interno della maggiornaza di governo”.

La proposta lanciata la scorsa settimana di accorpare i Licei in un unico edifico, ovvero il polo didattico di Madonna delle carceri e trasferire, invece, l'Istituto Antinori nell'attuale sede del liceo Classico e Scientifico, non ha ovviamente lasciato indifferente il preside dell'Istituto tecnico, Giancarlo Marcelli che ha esposto la sua posizione in merito. «Questa proposta non è malvagia, ma, a mio avviso, è fuori tempo – commenta il dirigente scolastico Marcelli – Sono stato in settimana a fare un sopralluogo con l'ingegnere della provincia, l'ingegner Fraticelli, per verificare l'organizzazione degli uffici, dei laboratori e delle aule nel polo di Madonna delle carceri. Si può discutere e verificare come proposta, m anche io ho il corpo docente e tutto il personale scolastico che sta aspettando ormai da tempo la sede nuova, quindi insomma attuare una cosa del genere darebbe il senso di stare in mano a qualcuno che dice una cosa, poi ne attua un'altra. La competenza della localizzazione è della provincia e quest'ultima ha già redatto un piano di attività, sta completando i lavori all'interno in virtù dei laboratori e delle caratteristiche dell'istituto tecnico, quindi da qui sentire la suddetta proposta mi lascia un po' costernato. Io sono un uomo d'istituzione e penso che tutto debba avere le caratteristiche della regolarità, dell'opportunità e dell'efficacia però un elemento di efficacia caratteristico è sempre quello che le cose dette vanno attuate, il ripensamento non porta da nessuna parte». Parlando poi di come la scuola si inserisca nelle dinamiche del territorio, il professor Marcelli incalza subito affermando che « l'Istituto tecnico Antinori ha grandi titoli perché ciò avvenga. La scuola è ben inserita nel territorio ed è necessario innanzitutto portarla via dall'attuale sede perché i ragazzi non possono più stare in quelle condizioni e deve essere resa operativa nel modo giusto. Dal punto di vista logistico, dunque, è importante, che si realizzi al più presto il polo scolastico che è ormai in fase conclusiva. Si tratta di riorganizzare il lavoro fatto fino al 2008. Entro l'inizio del prossimo anno scolastico, probabilmente si potranno spalancare le porte della nuova costruzione. L'indirizzo che sarà richiesto per la sezione Geometri è “geotecnica” e il polo didattico ha a disposizione un laboratorio di prova dei materiali molto valido. L'altro indirizzo è quello commerciale, dei sistemi informativi, ovvero il futuro». Certo, portare altri studenti di scuola superiore in periferia significa allontanare altra gioventù che può rendere più vitale il centro storico, anche se occorre in primis rendere efficienti le reali esigenze di ogni scuola. Tra le altre idee c'è anche quella di portare nella nuova struttura l'asilo, le scuole elementari e medie, lasciando al centro, invece, tutti gli istituti superiori. Anche su quest'ultima idea il dirigente scolastico Marcelli è ben chiaro «se è vero che il centro è il luogo più vitale di una comunità – afferma – se è riservato a ragazzi che hanno bisogno di grandi spazi e laboratori come quelli dell'Istituto Professionale, d'altronde, o dell'Istituto Antinori, la questione sicurezza non sarebbe rispettata. Se invece è riservato a scuole dove il laboratorio non è l'elemento centrale, per la quale le condizioni di sicurezza possono essere mantenute senza grandi difficoltà, allora può essere una buona scelta».

Anche il consiglio regionale delle Marche da giorni, come noto, è sotto la lente di ingrandimento della Guardia di Finanza, dopo i recenti scandali che hanno coinvolto diverse assemblee legislative nel territorio nazionale. In particolare le fiamme gialle hanno visionato materiale informatico e rendicontazioni cartacee sulle spese dei 15 gruppi consiliari e dei singoli consiglieri, in base all'indagine conoscitiva aperta dalla procura di Ancona. Sotto la lente i bilanci, le spese per attivita' convegnistica e di rappresentanza e per consulenze. “Finalmente! Controlli del genere sarebbero opportuni con cadenza annuale”. La pensa così il capogruppo in regione del Pdl Francesco Massi, che rincara la dose. “Le somme del nostro gruppo, non certo roboanti come quelle viste in altre regioni, vengono utilizzate effetivamente per l'attività politica sul territorio. Per cui siamo stati ben lieti di mettere a disposizione tutta la documentazione richiestaci richiestoci e abbiamo anche augurato buon lavoro al personale della Guardia di Finanza. Certamente – rincara la dose Massi – se questi controlli fossero stati fatti prima, in via preventiva, casi come quelli di Fiorito nel Lazio sarebbero stati scoperti prima. D'altronde il nostro è uno strano Paese nel quale si corre dietro ai problemi anziché prevenirli. Nella tangentopoli della Prima Repubblica, lo vorrei ricordare, un'intera classe dirigente è stata spazzata via perchè si scoprì che un 10% di politici rubavano. Anche in quella circostanza, come ora, i controlli avrebbero dovuto essere fatti prima”.

Non finisce di stupire la Fiera dell'Usato di sabato e domenica prossimi, 13 e 14 ottobre, giunta all'edizione numero 26 al Centro Fiere di Macerata, in località Villa Potenza. Gli organizzatori della Service Promotion, che godono del patrocinio della Provincia e del Comune di Macerata per la manifestazione in linea con il momento economico volto al risparmio ed al riciclo di quanto può risultare ancora utile, oltre a proporre una mostra che si annuncia davvero interessante dal punto di vista filatelico-storico sul “Papa Innovatore”, Giovanni Paolo II, dall'esauriente titolo “I viaggi di Papa WojtyÅ‚a nel mondo”, presentano altri due padiglioni di grande stimolo. Una citazione particolare merita il Salone del Modellismo. Un appuntamento che è costantemente lievitato grazie alla collaborazione con la Service Promotion, tanto da essere arrivato all'ottava edizione e da meritarsi l'appellativo di maggiore evento del settore nella regione Marche. In collaborazione con gli amici del Gruppo Ferromodellistico Cluentino, il Salone del Modellismo, oltre alla parte espositiva della mostra-scambio, offre un'innovativa panoramica sul “modellismo in movimento”. Trenini, automobili, aeroplani, oltre alle gare di subbuteo, nonché il più tradizionale “modellismo statico” con plastici, treni, auto e gli indimenticabili soldatini, fidi compagni dei bimbi di qualche decina di anni fa, saranno un'indiscussa attrazione per i piccoli e per quanti si avvicinano con curiosità, di edizione in edizione, a tale mondo. Ma non finisce qui. La novità dell'ultim'ora è costituita dalla sezione riservata all'usato del mondo agricolo, forestale e del giardino. “Agri-Usato” sarà uno spazio dove poter trovare trattori, macchine agricole, attrezzature, tagliaerba e tanto altro ancora, rigorosamente di occasione. Esemplari che possono soddisfare ogni necessità. Sarà quindi una possibilità di risparmio sia per gli operatori professionali che per tutti quelli che si dilettano nella cura del proprio orto o del proprio spazio verde. Come sempre il programma della manifestazione prevede la presenza di altri settori, quali la rigatteria, il modernariato, l'antiquariato e l'oggettistica, per i quali si conterà la presenza di circa 200 espositori. Lo spazio “Auto… in Fiera”, riservato a tutti i tipi di veicolo, sarà a disposizione dei singoli privati che avranno la possibilità di esporre gratuitamente. Il “Salone della Creatività” riserva invece l'esposizione dei prodotti “dell'ingegno e della fantasia”. Occasione quindi da non perdere, sabato prossimo, 13 ottobre, dalle 14.30 alle 19.00 e domenica 14, dalle 9.30 alle 19.00.

Razionalizzazione della situazione esistente, promozione di un'offerta formativa all'avanguardia, nessun aumento dei costi. Sono questi gli obiettivi che si propone il progetto per la riorganizzazione dell'offerta formativa delle scuole secondarie superiori del territorio della comunità montana dei Monti Azzurri, presentato a Tolentino dal presidente dell'ente Giampiero Feliciotti. In particolare i comuni di Sarnano e San Ginesio si stanno mettendo insieme per dar vita a qeusto nuovo progetto, il cui iter è stato seguito in modo particolare dal professor Elio Carfagna, dirigente scolastico in pensione, membro di commissione ministeriale ed anche uno dei consulenti del ministro Profumo. "Il progetto riguarda essenzialmente il riordino di tutta l'offerta formativa all'interno del territorio della comunità montana dei Monti Azzurri – esordisce il professor Carfagna – Siamo partiti dall'analisi dell'esistente, verificando le situazioni di criticità e le eccellenze. Le criticità riguardano soprattutto le scuole ad indirizzo meccanico, articolate su tre sedi in condizioni asfittiche, il liceo linguistico di San Ginesio e il liceo delle Scienze Sociali, che hanno carenza di iscritti, considerata anche l'offerta formativa molto diluita sul territorio". Dopo aver esaminato quelli che sono i bisogni formativi del territorio, anche con riferimento al progetto "Excelsior 2011" dell'Unioncamere, le necessità di cui il territorio ha bisogno e le strutture che, nell'ambito del territorio stesso, presentano le caratteristiche di disponibilità e di utilizzabilità, il professor Carfagna, tenendo anche in debito conto il previsto riordino delle scuole secondarie superiori, ha definito il progetto. "Punti di forza – continua Carfagna - saranno la costituzione di un Liceo Classico Europeo a San Ginesio, che risponda alle esigenze non solo della comunità montana, ma anche della regione Marche e, perchè no, del territorio dell'Italia centrale, la riduzione da tre a due delle sedi di meccanica, mantenendo in vita quelle di Tolentino e San Ginesio, la promozione dei percorsi del benessere, già esistenti a Sarnano, e la valorizzazione del percorso arredamento e restauro ligneo di San Ginesio, unico esistente a livello regionale. La recente previsione dei cosiddetti Licei Sportivi, per i quali è prevista una sola sede in ambito provinciale, con preferenza per i licei scientifici che hanno un basso numero di iscritti e che sono situati nei luoghi dove ci sono tutte le strutture disponibili, mi hanno portato ad individuare in Sarnano la sede che risponde a tutte queste esigenze.". Il progetto, dopo aver incontrato il favore dei rappresentanti delle forze economiche e del mondo del lavoro, deii responsabili della provincia e della regione, degli amministratori e dei consigli di istituto interessati, è stato approvato, alla presenza dell'assessore provinciale Leonardo Lippi e del vice presidente della commissione istruzione in regione Francesco Massi, all'unanimità dal consiglio della comunità montana dei Monti Azzurri. "Un progetto innovativo e di avanguardia – lo definisce il sindaco di Sarnano Franco Ceregioli – che riguarda non solo i comuni di Sarnano e San Ginesio, ma l'intero nostro territorio montano. Anche la previsione di un'unica dirigenza scolastica è un qualcosa che va nel senso della razionalizzazione delle spese richiesta dal governo. E' estremamente importante aver individuato percorsi formativi estremamente innovativi con il superamento di sterili campanilismi che oggi appaiono anacronistici". Tutto ciò, come detto, è stato fortemente voluto dal presidente dell'ente montano Giampiero Feliciotti. "Credo che i tempi siano maturi per organizzarci e tutelarci da quello che sarà il prossimo colpo di mannaia sull'entroterra. Dallo studio fatto dal professor Carfagna – continua Feliciotti – è emerso che bisognava rivedere alcuni indirizzi, in quanto le classi non erano supportate da numeri sufficienti di studenti. Tutto ciò ha condotto ad una sintesi ben precisa: avendo Sarnano impianti sportivi di prim'ordine, con San Ginesio che mette a disposizione il centro Fit, oltre ad un ostello di oltre 230 posti per l'accoglienza, e con la possibilità, per gli sport nautici, di utilizzare il bacino del lago di Caccamo, ciò permette di supportare questo liceo scientifico ad indirizzo sportivo a Sarnano, mentre a San Ginesio, patria di Alberico Gentili, si avrà il Liceo Classico Europeo, dando anche soddisfazione agli altri corsi di eccellenza presenti nei due comuni".

È dal 16 dicembre 2011 il nuovo comandante dei Vigili del fuoco del dipartimento provinciale di Macerata. L'ingegner Dino Poggiali, elegante e disponibilissimo ci apre le porte del suo ufficio, della “sua” caserma permettendoci di capire come si svolge il lavoro del vigile del fuoco e cosa significa dover coordinare ogni giorno interventi diversi tra loro.


Ingegner Poggiali, da ormai dieci mesi si è trasferito da dalla sede di Rimini a Macerata..
«Si, il passaggio dal comando di Rimini a quello di Macerata è stato abbastanza semplice in quanto a Macerata ho trovato una situazione ottimale date le caratteristiche dei singoli che operano tra loro con molta passione nel territorio; inoltre per me ha rappresentato anche il ritorno alla mia regione d'origine, quindi una sorta di ritorno a casa».

Com'è stato andare via dal suo territorio, per poi ritornarvi?
«Devo dire estremamente arricchente. Spostandomi per lavoro io sono stato 16 anni nella sede di Ancona, tre anni a Roma e due anni a Rimini per arrivare a Macerata. Vivendo, dunque, ambienti diversi si riesce a fare dei confronti ed è possibile prendere il meglio di quanto si coglie da realtà differenti. È un momento, ripeto, di arricchimento che per fortuna vede coinvolti non solo i Comandanti dei Vigili del Fuoco, ma tutti i vigili dall'assunzione e nei diversi passaggi della loro carriera, per esempio è recente il rientro di tre capisquadra in provincia che sono stati negli anni scorsi in Lombardia proprio per arricchire il loro bagaglio d'esperienza».

Non appena assunto il comando dei Vigili del Fuoco del capoluogo provinciale ha dovuto far fronte all'emergenza neve…
«Esatto, subito dopo il mio insediamento c'è stato questa eccezionale nevicata a cui abbiamo dato risposta impegnando tutte le nostre risorse. Durante i dieci giorni più impegnativi dell'evento, in particolare, abbiamo addirittura raddoppiato la presenza dei Vigili del Fuoco sul territorio quindi da Camerino a Tolentino, fino a Civitanova dal momento che l'intervento ha riguardato anche la fascia costiera della nostra provincia. È stata una condizione difficile che ha visto circa cinquanta persone presenti 24 ore su 24 per far fronte a una situazione d'emergenza».

Dall'inverno all'estate in cui, invece, ha dovuto fare i conti con gli incendi. Come avete affrontato la stagione calda?
«L'organizzazione dei Vigili del fuoco d'estate ha un potenziamento perché l'estate porta con sé un notevole aumento di interventi per estinzioni d'incendi che vanno dai più gravi a quelli di arbusti e sterpaglie. I Vigili del Fuoco, anche sulla base di specifici finanziamenti che la regione Marche mette loro a disposizione nella provincia di Macerata, hanno un incremento di circa 10 unità per tutto il periodo tra luglio e agosto. Con queste andiamo a coprire le zone che riteniamo potenzialmente più critiche sotto il profilo dello sviluppo di incendi boschivo: la zona del Parco dei Sibillini, in particolare a Visso, e quest'anno per la prima volta abbiamo sperimentato il posizionamento di un gruppo di vigili del fuoco nella zona di San Severino Marche in quanto zona logisticamente idonea per poter intervenire rapidamente. Quest'anno, nonostante la stagione calda e asciutta c'è stato un numero limitato di incendi di bosco, cosa che non si può dire purtroppo di arbusti e sterpaglie: ricordiamo quello nella seconda metà di agosto in cui abbiamo chiuso per diverse ore la SS 77 a causa di un incendio di sterpaglia che ha interessato cinque ettari di territorio. A questo proposito bisogna ricordare ai cittadini che gli incendi non nascono mai da soli quindi a parte l'intervento dei vigili del fuoco l'azione principale deve essere di prevenzione avendo assoluta attenzione nell'evitare che ci possa essere un innesto, a volte basta una sigaretta non spenta per poter dare vita a un incendio».

La figura del Vigile del Fuoco è speso associata a un eroe, cosa ne pensa?
«Noi facciamo solo il nostro lavoro come altrettanta gente lo fa in maniera seria. L'impegno dei Vigili del fuoco è costante, non solo quando si sentono le sirene. L'intervento noi lo costruiamo quando siamo in caserma. Il nostro intervento, seppur raro in questo senso per fortuna, è anche verso il rilascio di sostanze chimiche o radioattive, di ricerca di persone scomparse o disperse che può sembrare una cosa banale, ma richiede specifiche procedure. Cerchiamo solo di fare il nostro dovere nella maniera migliore possibile».

Lunedì 8 ottobre la 1° Commissione Affari Istituzionali inizierà l'esame della proposta del CAL per il riordino delle province con la soluzione a 4.

E' sorprendente che il Presidente della Regione in una recente intervista ad un quotidiano ha testualmente dichiarato: “la Regione chiederà il ritorno a 4 con l'accorpamento di Ascoli e Fermo, ma siccome il Governo ha intenzione di porre la fiducia sulla Spending Review il problema non sussisterà perché finirà che ne saranno 3: Ancona, Pesaro ed Ascoli Piceno”.

La dichiarazione è semplicemente sconcertante!

Mi chiedo per quale motivo Spacca si è rifiutato di inoltrare il ricorso alla Corte Costituzionale per ottenere la dichiarazione di incostituzionalità delle norme emanate dal Governo.

Peraltro la richiesta di tale ricorso era stata condivisa e sollecitata da tutti i componenti del CAL, compresi anche gli Amministratori di Ascoli.

Con questa dichiarazione finora non smentita Spacca sembra volersi lavare le mani per le fasi successive alla deliberazione del Consiglio Regionale.

Invece aveva sempre sostenuto di confidare di più sulla trattativa politica con il Governo anziché sull'efficacia del ricorso.

Cercheremo di ottenere spiegazioni perché non vorremmo che le posizioni di Spacca e Ucchielli e la conseguente posizione assunta dai componenti del PD di Ancona e Pesaro nel CAL siano state espresse solo per una sorte di onore di firma nei confronti di Pettinari e dell'UDC regionale.

Di seguito la lettera aperta inviata al presidente Pettinari:

Presidente Pettinari, stiamo per affrontare le scadenze previste dalla legge per il riordino delle province.

Ci rivolgiamo a Lei per pretendere da parte di chi ha le responsabilità di maggioranza al governo della Regione e della Provincia di Macerata, la chiarezza delle posizioni e delle opinioni che, tutti, dobbiamo ai cittadini della nostra comunità.

In questi giorni è aumentata la confusione e la contraddizione riscontrate negli interventi di diversi Assessori regionali, in ripetuti interventi del Segretario Regionale del PD Ucchielli e di diversi esponenti del PD, dell'UDC e dell'IDV.

Di fronte alla richiesta degli Amministratori delle Province di Fermo e di Macerata, e dei Rappresentanti del CAL, per un ricorso da inoltrare alla Corte Costituzionale, per ottenere la dichiarazione di illegittimità costituzionale di alcune norme emanate dal governo sul riordino delle province, non si è ottenuta alcuna risposta ufficiale da parte del Presidente Spacca; anzi egli ha più volte anticipato che non sarebbe sua intenzione presentare il ricorso.

Non le sfuggirà che in mancanza di un pronunciamento della Corte Costituzionale o di una marcia indietro del governo sulla normativa che ha emanato, sarà molto difficile che eventuali proposte del CAL e del Consiglio regionale sul salvataggio della Provincia di Macerata potranno essere accolte.

Abbiamo registrato proposte dell'On. Ciccanti per una soluzione utile a Macerata: il passaggio di Fabriano o di Castelfidardo e Filottrano alla nostra provincia.

Senza una azione politica forte e congiunta da parte dei politici provinciali e regionali eletti nella nostra provincia aumenteranno la demagogia e i giochetti furbi di chi non ha certamente a cuore il destino della Provincia di Macerata.

Pertanto, Sig. Presidente è venuto il momento di riunire intorno ad un tavolo i Consiglieri regionali eletti nella Provincia di Macerata insieme con i Parlamentari per concordare una strategia comune e, soprattutto, per chiedere ad ognuno di essi se se la sentono di prendere posizioni anche in disaccordo o contrarie alle direttive dei rispettivi Partiti regionali.

Sig. Presidente, in virtù di quell'accordo politico (PD-UDC) che ha consacrato Lei e Spacca come presidente della Provincia e della Regione, Lei oggi ha il sacrosanto diritto dovere di pretendere dal Presidente Spacca la necessaria e non più rimandabile chiarezza ed anche la possibilità di dimostrare che dietro alle formule e agli accordi per le cariche politiche ci può essere anche un inequivocabile e leale sostegno al proprio territorio.

Noi Consiglieri regionali del Centrodestra eletti nella Provincia di Macerata siamo a disposizione per questa missione e le chiediamo di acquisire la disponibilità uguale da parte di tutti i Consiglieri del Centrosinistra.

 

Ancona, 12 settembre 2012

 

Acquaroli Marinelli Massi

 

Il tema degli opposti caratterizzerà la nuova stagione della discoteca Much More di Matelica, l'unica rimasta nell'entroterra ovest maceratese grazie a tanti anni ricchi di pienoni. Un riferimento amato anche dai giovani del vasto territorio fabrianese e persino da quello di Gubbio.

Il via a mesi di balli e divertimento al chiuso è imminente: sabato 6 ottobre. Come detto l'armonia degli opposti, le due anime di qualsiasi cosa vivente, dominerà la scena sia nei contenuti che negli arredi.

Rinnovato lo staff, la discoteca di borgo Nazario Sauro ha invece mantenuto la sua struttura duplice, con la sala principale (denominata white room) che avrà una grande parete luminosa con disegnate scene da Eden. Qui verrà proposta musica house con dj Phil come resident, voce Veronica Key e il noto dj producer Davide Domenella. Pubblico adulto over 24 anni e colore nero, opposto, per il privè (back to black) dove pomperanno hit del passato e musica happy Diego Domenella, i deejays Poldo e Aris coadiuvati dal vocalist Biso.

Tutto ideato e realizzato dallo storico inimitabile patron Luciano Beniani, matelicese doc reduce da un'altra estate di feste al Covo Nord Est di Ponza.

Non mancheranno serate con ospiti dello star system, ma saranno più frequenti gli arrivi di grandi nomi delle consolle europee seguendo la moda diffusa nei club dance più popolari.

 

 

-in foto un sabato della scorsa stagione-

 

 

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