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Fin dal lontano 1987 la Comunità Montana di Camerino, nell'ottica di valorizzazione, promozione ed incremento delle risorse presenti nel territorio, ha avviato un'attenta ed efficace attività di sostegno alla tartuficoltura. Da allora l'Ufficio Agricoltura dell'Ente montano ha supportato i tartuficoltori nell'impianto e nella gestione di tartufaie artificiali e nel controllo e miglioramento di quelle naturali.

I “numeri” ottenuti a seguito di questa attività rappresentano, senza ombra di dubbio, un forte stimolo a proseguire nella strada intrapresa:

  • 730 tartufaie autorizzate (tra controllate e coltivate);

  • Circa 2.000 ettari dedicati;

  • Oltre 400.000 piantine micorrizzate impiantate;

  • Tuber melanosporum, aestivum e uncinatum prodotti nelle tartufaie coltivate;

  • Tuber melanosporum, aestivum, uncinatum, bianco e bianchetto prodotti nelle tartufaie controllate.

Un comparto di grande rilievo, ma caratterizzato da una serie di problematiche di difficile soluzione. Se da una parte l'andamento climatico degli ultimi anni sta creando gravi difficoltà alla produzione (ingenti nevicate, scarsità delle piogge e lunghi periodi di siccità), dall'altra il settore è affetto dall'annoso problema relativo al “sommerso”.

Da sempre il tartufo prodotto nella “Marca di Camerino”, piuttosto che creare benefici al territorio ed alle tavole di riferimento, va ad arricchire altri mercati, contribuendo in maniera decisiva a dare lustro e fascino a località e territori vicini e lontani, impoverendo il nostro.

Da queste considerazioni è scaturita la necessità di dare la massima visibilità a questo prezioso fungo ipogeo attraverso un progetto di valorizzazione e promozione, caratterizzato da indagini e studi sfociati nella manifestazione “Le Terre del Tartufo” la cui ottava edizione avrà luogo il 22 e 23 dicembre prossimi a Camerino.

Dalla settima edizione l'antica città ducale ha simbolicamente preso il testimone dal suggestivo borgo di Visso, storico mercato del tartufo, con testimonianze storiche relative alla vendita del tartufo che risalgono addirittura al medioevo.

Si tratta di un'iniziativa finalizzata alla promozione e valorizzazione del territorio e delle sue risorse con l'obiettivo principe di far in modo che il prodotto principe della nostra gastronomia, il tartufo nero pregiato, venga proposto e venduto nella zona di produzione, e possa diventare volano per il turismo anziché essere proposto altrove con la conseguente gravissima perdita dell'identità del “Tartufo della Marca di Camerino”.

Storia a lieto fine per una ragazza di Sarnano dispersa in località Lame Rosse, nel territorio del comune di Fiastra, all'interno del Parco Nazionale Monti Sibillini. La giovane, P.M. di 37 anni, si è recata in escursione sui sentieri della Valle del Fiastrone, quando è stata sorpresa da un cinghiale di grosse dimensioni che l'ha costretta a fuggire e a rifugiarsi nel fitto del bosco. Qui però ha perso l'orientamento, non riuscendo più a ritrovare il sentiero. Fortunatamente con il cellulare è riuscita a chiamare la madre, che a sua volta ha allertato il personale del Comando Stazione Forestale di Fiastra. Gli uomini del corpo forestale, esperti dei luoghi, sono prontamente intervenuti mettendosi in contatto telefonico con la malcapitata, rassicurandola e dando precise indicazioni che hanno consentito di raggiungerla e metterla in salvo in poche ore. L'avventura si è così felicemente conclusa.

Massimo Cervigni è stato ritrovato questa mattina sul lungomare di Mazzocca in buone condizioni. Sembra che l'uomo abbia camminato tutta la notte da Porto Potenza fino alla località in provincia di Ancona dove questa mattina è stato ritrovato. Ieri in spiaggia erano stati trovati i calzini e le scarpe, dettaglio che aveva fatto concentrare le ricerche via mare, invece l' uomo ha camminato scalzo fino a Marotta. Questo è il messaggio con cui il fratello Francesco sul suo profilo facebook ha annunciato la notizia:

"GRAZIE A CHI HA CONDIVISO E CHI HA DATO UNA MANO,A CHI MI E' STATO VICINO E CHE MI HA FATTO SENTIRE IL LORO APPOGGIO
MASSIMO CERVIGNI E' VIVO E VEGETO 
GRAZIE PER L'APPOGGIO"

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Il precedente articolo sulla scomparsa di Massimo Cervigni del 24/11/2012

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Continuano le ricerche del 38enne di San Severino, Massimo Cervigni. Non si hanno più notizie di lui da venedì 23, l'uomo doveva recarsi per lavoro a Porto Sant.Elpidio. Le ricerche sono iniziate la scorsa notte, dopo l'allarme lanciato dalla famiglia che si era preoccupata non avendolo visto tornare a casa.  Le prime perlustrazioni sarebbero iniziate all'alba via terra anche se ora tutte le indagini sembrerebbero concentrarsi soprattutto in mare. Il furgone è stato ritrovato nel parcheggio di uno chalet nel lungomare di Porto Potenza. Per tutto oggi pomeriggio, l'uomo è stato cercato in mare sia con i sommozzatori sia tramite l'elicottero, le ricerche si sono interotte a causa del buio e riprenderanno domani. Per il momento, è stato possibile effetturare le perlustrazioni in acqua fino a tre metri in profondità. Sono coinvolti nelle ricerche i carabinieri, la guardia costiera e i pompieri.  Le condizioni del mare sono tranquille e le acque sono calme, l'unico problema è rappresentato dal buio visto che quella zona è assolutamente priva di illuminazione. Il furgone non si trova più a Porto Potenza in quanto è stato portato via dai familiari dell'uomo. Stando alle prime ricostruzioni nel veicolo sarebbe stato trovato un biglietto, forse d'addio, ma su questo particolare non ci sono ancora conferme. Massimo Cervigni di professione artigiano ha una ditta d'infissi, sposato con un'insegnante da cui ha avuto 2 figli, è residente a San Severino, in località Barbari.

Questo è l'appello lanciato su facebook dal fratello, Francesco Cervigni, alle 4 della scorsa notte:

 

"DA VENERDI 23 NOVERMBRE 2012 MIO FRATELLO MASSIMO CERVIGNI E' SCOMPARSO DA SAN SEVERINO MARCHE E NON SE NE HA PIU TRACCIA SI DOVEVA RECARE A LAVORO VERSO PORTO SANT ELPIDIO CON UN FURGONE BIANCO FIAT SCUDO TARGATO ### SO CHE MAGARI NON E' LA TARGA COMPLETA MA AL MOMENTO E IL PRIMO AVVISO DI RICERCA CONFIDO IN TUTTI VOI GRAZIE DI CUORE. PER FAVORE CONDIVIDETE."

 

 

 

 

 

È stata presentata, in Provincia, la mostra diffusa denominata TROUBLING SPACE. A fare gli onori di casa l'assessore Massimiliano Bianchini che ha salutato l'evento con molto piacere sottolineandone le peculiarità ed il genere di grande caratura artistica. Presente anche l'assessore Simone Tardella, assessore alla cultura di San Ginesio, una delle città che ospita la mostra (opere di Luigi ferretti esposte nel chiostro municipale) insieme a San Severino Marche (Ravi Agarwa, Justin Cooper e Monia Marchionni) e Pievebovigliana (Monia Marchionni ed Andrea Panarelli), l'artista Luigi Ferretti e Fabrizio Orsini, creatore, insieme a Camilla Boemo dell'Associazione Arte Conteporanea che organizza e cura la realizzazione delle mostre.

Camilla Boemo ha illustrato il progetto che indaga il rapporto dell' arte contemporanea con la storia dell' arte.

Dice la critica d'arte: “Con una finalità non di rottura, ma di armonia tra le architetture storiche e paesaggistiche del territorio della provincia di Macerata ed i linguaggi della contemporaneità. Saranno realizzate tre mostre, le quali vanno lette in un percorso che vuole abbracciare: tradizione/innovazione, l'arte contemporanea nello spazio pubblico, Arte/Scienza, scultura/Installazioni, cultura/turismo, rilettura del territorio.

Si inizierà a metà Novembre a San Ginesio, con la mostra dello sculture Luigi Ferretti per proseguire nel periodo di Natale a San Severino con la mostra dei noti artisti internazionali: Justin Cooper Australiana, residente a New York e dell' Indiano Ravi Agarwal. Sarà esposta anche, l' installazione ‘In Difesa' di Monia Marchionni.

La mostra “Saved By Science” vedrà la collaborazione con l'Università Politecnica delle Marche .

Completerà il ciclo, sempre a Dicembre la doppia personale al Museo Civico di Pievebovigliana con i lavori site – specific, che dialogheranno con la collezione permanente del museo, di: Monia Marchionni (premio della stampa ‘Arte Laguna' 2011) e di Andrea Panarelli”.

Il progetto si avvale della collaborazione di importanti aziende e del sostegno della provincia di Macerata e di Banca Marche.

Molto importante questa sinergia fra pubblico e privato – afferma l'assessore Massimiliano Bianchini – che rimane l'unica strada per organizzare eventi di livello. L'ente pubblico soffre molto in questi periodi, mentre invece si fa sempre più necessaria la messa in evidenza ed il sostegno di progetti culturali destinati alla collettività. Mi congratulo con l'Associazione che ha organizzato questa mostra itinerante che ci dota, grazie agli artisti impegnati, anche di un respiro anche internazionale”.

La mostra di San Ginesio (Chiostro Municipale) resterà aperta fino al 9 dicembre (orari: tutti i giorni dalle 10 alle 20), quella di San Severino Marche (Palazzo Manuzzini/Pinacoteca Civica) dal 22 dicembre al 6 gennaio(orari: tutti i giorni dalle 10 alle 20 e quella di Pievebovigliana (Museo del territorio) dal 15 dicembre al 6 gennaio(orari: tutti i giorni dalle 10 alle 20 .

 

Mercoledì 21 Novembre, a Camerino, è stata celebrata la festa della “Virgo Fidelis”, patrona dell'Arma dei Carabinieri. La cerimonia religiosa si è tenuta nella bellissima cornice della chiesa cattedrale con la messa celebrata dall'arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro, che con parole significative ha salutato tutti i carabinieri riservando loro espressioni di lode per l' importante opera svolta giornalmente nel quotidiano servizio, sempre segnato da silenzio e spirito di sacrificio. Presenti le autorità militari e civili, l'assessore Lucarelli in rappresentanza del sindaco Conti e dell'amministrazione comunale, i comandanti delle stazioni con i militari e le rispettive famiglie, i rappresentanti dell'Arma in congedo e le altre associazioni combattentistiche e d'Arma. La cerimonia è stata impreziosita dalle musiche e dai canti liturgici del “Coro Universitario della Cappella del Duomo” che ha poi concluso la celebrazione con l' “Inno alla Virgo Fidelis” mentre un maresciallo dava lettura della Preghiera del Carabiniere. Al termine, il capitano Vincenzo Orlando, comandante della Compagnia, dopo aver ringraziato tutti gli intervenuti, ha ricordato la sanguinosa battaglia di Culqualber (Africa Orientale 1941), quando un intero battaglione di carabinieri si immolò in nome dei sacri valori civili e militari, toccando importanti argomenti quali l'amor di patria, il senso dell'onore, il sentimento del dovere, accostandole alla fede cristiana. Ha poi anche commemorato la “Giornata dell'Orfano”, istituita nel 1996 per dare assistenza ai figli dei carabinieri caduti in servizio ricordando i militari che hanno perso la vita nello svolgimento del loro dovere.

 

Giovedì 8 novembre, presso il Palazzo ex Genio Civile di Macerata, si è svolto il primo incontro di concertazione tra la Provincia di Macerata e gli stakeholders nell'ambito dell'iniziativa progettuale “Green Mountain - A sustainable development model for green mountain areas”.

Il progetto, finanziato dall'UE all'interno del Programma di cooperazione transnazionale South East Europe (SEE) è finalizzato a sviluppare e a trasferire congiuntamente un modello di sviluppo e gestione sostenibile delle aree montane, specie se protette e sensibili. La Provincia di Macerata è l'ente promotore del progetto ed il partenariato coinvolto include il Parco Nazionale dei Monti Sibillini ed enti provenienti da altri Stati membri Ue, quali: Austria, Bosnia ed Herzegovina, Bulgaria, Grecia, Ungheria, Montenegro, Romania, Slovacchia. Scopo dell'incontro è stato quello di inaugurare una concertazione di livello territoriale al fine di realizzare iniziative di sviluppo sostenibile nel territorio della Provincia di Macerata e mettere in atto le stesse in modo armonico ed efficace, così come previsto dal progetto Green Mountain.

L'incontro, al quale hanno partecipato attori di enti locali, atenei, associazioni ed imprenditori del territorio, si è aperto con i saluti dell'Assessore alla cooperazione internazionale e alle politiche europee della Provincia di Macerata, Leonardo Lippi che ha tenuto a precisare “l'importanza di sostenere l'antropizzazione della aree montane ed il lavoro a favore di forme di turismo rurale in cui il prodotto tipico sia da venire a gustare sul posto”.

Le principali iniziative che sono state proposte per lo sviluppo sostenibile del territorio della Provincia riguardano:

  • Il recupero produttivo dei castagneti da frutto;

  • La produzione della Genziana Lutea per la creazione di una filiera corta locale;

  • La valorizzazione economica del tartufo nero pregiato e del tartufo bianco dei Sibillini;

  • La riscoperta di itinerari, cultura e tradizioni delle aree montane;

  • La valorizzazione dei gusti e dei sapori della “Terra delle armonie”;

  • La valorizzazione dei bovini della razza Marchigiana nelle aree del Sud Est Europa.

 

Per la realizzazione di tali iniziative si investiranno parte dei 550 mila euro stanziati dall'UE alla Provincia di Macerata per la realizzazione dell'intero progetto Green Mountain e si farà affidamento sull'attivazione degli oltre 2,3 milioni di euro di fondi del Programma di Sviluppo Rurale (PSR 2007-2013) resi disponibili dalla Regione Marche per la Provincia di Macerata al fine di realizzare il proprio Progetto Integrato Territoriale (PIT).

Ancora un'operazione condotta dai carabinieri di Matelica nell'ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando della Compagnia di Camerino agli ordini del Capitano Vincenzo Orlando. I militi hanno intimato l'alt ad una 53 enne di Matelica al volante di un'utilitaria che guidava in maniera pericolosa. Sottoposta ad etilometro la donna è risultata con un tasso alcolemico nel sangue superiore ai limiti previsti. Immediato il ritiro della patente di guida e la denuncia alla Procura della Repubblica. Nel corso del controllo, però, la donna, con mossa repentina, cercava di nascondere una busta che aveva nella tasca della portiera del veicolo tentando di collocarla nel bagagliaio posteriore. L'azione non sfuggiva al Comandante della Stazione che, notando la stranezza nel comportamento, recuperava la busta che conteneva circa 300 euro in contanti ed un telefono cellulare. Il Maresciallo riconosceva il telefono cellulare per quello che, la sera prima, una giovane gli aveva descritto, con dovizia di particolari, in sede di denuncia per un furto da lei subito all'interno di un negozio di Muccia. La 53 enne dovrà ora rispondere anche del reato di furto aggravato. La refurtiva è stata restituita alla legittima proprietaria.

 

I carabinieri della Compagnia di Camerino, guidati dal capitano Vincenzo Orlando, sono intervenuti nella zona industriale di Muccia dove, all'interno di un capannone di proprietà di una società avente sede nella capitale, è stato rinvenuto un elicottero modello AS 350 B3 del valore commerciale di circa 1.500.000 euro. L'aeromobile si presentava in buone condizioni e regolarmente munito dei documenti di bordo e del libretto con le caratteristiche tecniche. Gli accertamenti condotti hanno portato gli agenti a verificare che il velivolo costituiva corpo di reato, poiché risultato oggetto di appropriazione indebita da parte di una cooperativa operante in Calabria che non aveva provveduto alla restituzione nonostante fosse intervenuta una risoluzione di un contratto di locazione stipulato con una società di Leasing dell'Emilia. Quest'ultima, malgrado i tentativi attivati per la restituzione del bene non pagato aveva sporto denuncia a carico del responsabile dell'appropriazione. L'elicottero è stato sottoposto a sequestro penale e messo a disposizione della Procura della Repubblica di Camerino in attesa di eventuali disposizioni circa la sua destinazione.

 

 

Il presidente Antonio Pettinari, dietro sollecitazione del sindaco di Camerino Dario Conti, in merito al piano carceri, che potrebbe risultare rivisitato nel suo contenuto, con possibile intervento anche sulla decisione di realizzare un nuovo plesso penitenziario nella città di Camerino, ha scritto al Ministro Paola Severino per sollecitare un'attenzione particolare che prenda in esame la possibilità della realizzazione della struttura penitenziaria presso la città camerte. È evidente, infatti, che la mancata realizzazione della struttura penalizzerebbe ulteriormente un comprensorio dell'entroterra che è stato già privato del tribunale.

Per questa realizzazione la Regione Marche ha sottoscritto apposita intesa istituzionale con il Commissario delegato per l'emergenza da sovrappopolamento degli istituti penitenziari del territorio nazionale, finalizzata alla realizzazione di una nuova realtà penitenziaria a Camerino, ricorrendo per l'attuale struttura già esistente i presupposti di sovraffollamento di soggetti detenuti. È stata altresì convocata da parte del Commissario delegato apposita conferenza dei servizi per l'approvazione del progetto preliminare con la verifica dell'insussistenza di motivi ostativi alla realizzazione della struttura.

Inoltre la Regione Marche ha anche sottoposto il progetto di realizzazione dell'intervento a tutte le componenti sociali ed istituzionali del territorio interessato, ricevendo piena condivisione per l'obiettivo proposto che sicuramente favorirà la finalità del reinserimento dei detenuti nella società civile e valorizzerà le professionalità che operano presso le strutture penitenziarie.

 

È stata una sorpresa la visita in Provincia di don Luigi Ciotti, accompagnato dall'assessore provinciale Sport Bianchini ed impegnato a Macerata per alcuni appuntamenti pubblici, nel corso dei quali ha anche tenuto una lezione su etica e legalità. Don Ciotti è presidente dell'associazione Libera, organizzazione dedita a sollecitare e coordinare la società civile nella lotta contro tutte le mafie. Ad accogliere don Luigi il presidente Pettinari e la giunta provinciale, impegnati in una seduta, immediatamente sospesa, per accogliere il graditissimo ospite.

Il presidente, che ha accolto il sacerdote nel suo ufficio, ha fatto dono a don Luigi di una pubblicazione fotografica del territorio maceratese, non mancando di sottolinearne le bellezze naturalistiche, architettoniche, storiche e artistiche.

Don Ciotti si è mostrato molto interessato e quasi sorpreso di scoprire quanto di bello e di interessante questa provincia contenga.

Non poteva mancare, da parte di Pettinari, un accenno alla situazione delle province; in particolare il presidente ha denunciato la spoliazione costante dell'ente dovuta ai mancati trasferimenti statali.

E come fate ad amministrare senza soldi?” ha esclamato don Ciotti dopo la puntuale lettura del cahier des doléances del presidente.

E non era una battuta, vista la faccia seria del sacerdote che ha mostrato segni di evidente preoccupazione per l'amministrazione dei territori delle province e si è informato, con interesse, alle sorti del riordino in itinere al Parlamento.

Pettinari ha spiegato la difficile situazione dell'ente ed ha, inoltre, sollecitato il Parlamento ad occuparsi della questione con ragionevolezza e massima attenzione: non si devono mortificare i territori, i loro governi, la loro organizzazione, la loro storia.

Don Ciotti si è poi congedato, anche per i suoi impegni successivi, salutato da tutta la giunta che ha ripreso la propria seduta.

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