Radioc1inBlu

Erano circa le 11,00 di una domenica calda di Agosto quando due ragazze di Mosciano Sant'Angelo in provincia di Teramo, percorrendo la superstrada 77 direzione monti- mare, all'altezza dello svincolo di Caccamo, per cause ancora in corso di accertamento da parte delle polizia Stradale di Macerata, hanno perso il controllo della vettura che ha tamponato i gard-rail sia di destra che di sinistra, "rimbalzando " da una parte all'altra della carreggiata fermandosi a circa 100 metri dall'uscita.

Per fortuna in qul momento non transitavano altre auto e la macchina si è fermata al cenrtro della carreggiata.

Immediatamente sul posto sono arrivate due ambulanze del 118 la prima da Camerino e la seconda di Tolentino. I sanitari, vista le gravi cvondizioni della ragazza che era al volante hanno richiesto l'intervento dell'eliambulanza che ha trasportato la giovane ragazza all'ospedale di Torrette dove si trova ricoverata.

 

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Per l'altra occupante della vettura si è deciso il trasporto all'ospedale di Macerata per verificare le sue condizioni decisamente meno gravi.

Sembra che le due ragazze provenivano da Montelago dove avevano trascorso la notte e stavano facendo ritorno a casa.

Sul posto anche i Vigili del Fuoco di Camerino per la rimozione della vettura. La circolazione in supestrada è stata sempre regolare tranne la chiusura per circa 1 ora dello svincolo.

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ambulanze svincolo caccamo 

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incidente caccamo prima

 

 

“Il futuro riparte dal passato”. Con un convegno introdotto dalla relazione della professoressa Emanuela Di Stefano a Caldarola si sono aperte le manifestazioni de “La Giostra de le Castella”, rievocazione storica giunta quest’anno alla sua 29à edizione.

“Per noi questa edizione rappresenta l’anno zero di una manifestazione che, nata agli inizi degli anni ’80, ha avuto alti e bassi, con un lungo periodo di sospensione prima del suo rilancio – dichiara il presidente della Pro Loco Eleonora Carducci – Abbiamo voluto fortemente che la Giostra ripartisse per dare un forte segnale di rinascita, dopo che lo scorso anno la disputa del Palio non si è tenuta a causa del terremoto e del lutto che ha colpito il nostro paese con la morte di Milena Nardi e la risposta è stata al di sopra di ogni più rosea aspettativa. Con il convegno introduttivo – continua la presidente – abbiamo voluto dare un impulso per la rinascita dei nostri territori montani, che in modo particolare oggi rischiano lo spopolamento”.

 

eleonora carducci

 

“La montagna può ripartire, anzi è sempre ripartita – il pensiero del la relatrice Emanuela Di Stefano – perché questi luoghi hanno in sé una storia di oltre 3mila anni. I terremoti in queste zone non sono una novità, ma queste sono comunità che hanno risorse da valorizzare, come le tipicità, i boschi, le acque, le tradizioni manifatturiere. Quindi è una montagna che deve prendere coscienza del proprio passato e delle proprie potenzialità”.

“Nonostante le difficoltà ho chiesto alla Pro Loco di continuare a tenere alta la guardia e di mettere in campo le forze necessarie per la riedizione della Giostra de le Castella – così il sindaco di Caldarola Luca Giuseppetti – Le manifestazioni producono ottimismo e fiducia nel futuro, favoriscono l’aggregazione che costituisce il motore dello stare insieme anche per disegnare e capire la Caldarola del post terremoto, nella speranza che il nostro paese possa risorgere e tornare quello che era prima del sisma. Per questo è fondamentale l’appoggio, l’entusiasmo, la vicinanza e l’amore per il proprio paese da parte di tutti i nostri concittadini. Il valore dell’identità e dell’appartenenza ad un territorio di quanti hanno vissuto e continua a vivere nel territorio è l’arma vincente per superare la crisi”.

 

giostra2017

Segni di rinascita. Da domenica 6 e per l’intero mese di Agosto riapre al culto il Santuario di Macereto a quasi un anno dal terremoto della notte del 24 agosto 2016.

Ogni domenica alle ore 16.30, nel piazzale antistante il Santuario, sarà celebrata la santa messa.

A darne l’annuncio don Gilberto Spurio, parroco di Visso, uno dei paesi maggiormente colpiti dal sisma, che in questi mesi non ha mai abbandonato il paese e che, anche attraverso le celebrazioni estive al Santuario di Macereto, intende alimentare i semi di speranza.

L'esigenza è dovuta ai tanti turisti che nel mese di agosto preferiscono trascorrere delle ore in montagna e non  vogliono perdere un momento importante per un cristiano, partecipare all'Eucaristia.

 

nella foto il Santuario di Macereto

santuario macereto

Come in una partita di bowling fa strike di auto parcheggiate lungo la via. Curiosa disavventura di una giovane automobilista nel centro di Castelraimondo. La donna, una volta salita nella sua auto, è partita a grande velocità senza tener conto delle macchine parcheggiate lungo il viale principale del centro cittadino che sono state tutte colpite come se si trattasse di birilli. Allertata è giunta sul posto anche una pattuglia dei carabinieri, la cui auto è stata addirittura tamponata dalla vettura che procedeva la sua corsa come impazzita. I carabinieri, però, sono riusciti a bloccare l’auto della donna grazie alla fortuita presenza, all’imbocco di un vicolo, di un camion della nettezza urbana che bloccava la strada di accesso. La donna, che sembra soffra di disturbi psichici, è stata fermata dai militari e accompagnata in una farmacia per le cure del caso prima di essere condotta in caserma per accertamenti.

Di seguito le foto della movimentata mattinata a Castelraimondo  (di Cinzia Buldorini )

Arrivo del 118

castelraimondo donna tampona auto arrivo 118

 

castelraimondo donna tampona auto carabinieri

 

castelraimondo donna tampona auto corso principale

 

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castelraimondo donna tampona auto tamponate

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Serata d’estate da incorniciare quella andata in scena da piazza della repubblica a Castelraimondo per l’edizione 2017 di Marche in vetrina. Atmosfera di vitalità e partecipazione quella che si è respirata proprio da sotto la torre del monumento del Cassero, segnale della voglia di ripartire e di trovare motivazioni sempre nuove per darsi da fare.  Solide radici e storie di successo per consolidare la memoria della nota capacità di organizzare e riorganizzare che la gente delle Marche porta in dote; etica dell’eccellenza come fondamento del successo e della carica positiva delle opportunità da cogliere, per affrontare con fiducia anche i terreni più difficili. “Il fatto che qui sotto ci sia stato l' inferno, testimonia che le Marche sono il paradiso- ha detto in apertura  il presentatore Maurizio Socci alternatosi alla conduzione con l’assessore Elisabetta Torregiani-. Sul palco grandi protagonisti e belle storie, iniziate con ” Un canto per ricominciare” realizzato per raccogliere fondi da destinare alla costruzione di un centro aggregativo per i giovani. Giovani su cui puntare per la ripresa e lo sviluppo di un territorio martoriato dal sisma e che, dall’esempio di chi ce l’ha fatta, possono cogliere un bel segnale di sfida. Parole di speranza d’incitamento a non mollare, da tutte le ricchezze della Regione Marche rappresentate, simbolo del territorio e per il territorio, il cui valore è stato premiato con il Cassero d'Argento. A catturare l’attenzione l’indiscutibile bellezza dell’attrice Manuela Arcuri, che ha fatto da madrina alla serata fregiatasi della presenza del cantautore e percussionista Toni Esposito, dell’ex campione mondiale dei pesi medi Nino Benvenuti e del bravissimo duo Opera Pop.

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Toni Esposito e la sua band

Intrattenimento, musica e spettacolo  a fare da cornice alla premiazione degli imprenditori scelti dalla giuria presieduta da Mauro Canil titolare di Fidea srl e presidente dell' S.S. Matelica Calcio

A ricevere il Cassero d’Argento, sono stati  National Service Company di Vincenzo Taffo, Fabrizio Curcio e Roberto Oreficini per la Protezione Civile Nazionale, NewTech, ASCOOP Cooperativa, LUBE, Luigi Formaggi Srl, Umani Ronchi vini,  Delsa. Smack Pubblicità.

Tra i personaggi cui la giuria del premio ha voluto rendere onore, c’erano Federico Maccari, amministratore delegato de La Pasta di Camerino, Sandro Tiberi, artigiano della carta realizzata a mano; la Provincia Autonoma di Bolzano nelle persone di Michele Di Puppo, Arno Kompatscher e Luis Durnwalder, l'imprenditore Brunello Cucinelli, re del cachemire, l'ex pugile campione del mondo Nino Benvenuti . Dulcis in fundo nella rosa dei premiati, l’Associazione Infiorata di Castelraimondo presieduta dall’imprenditore Sandro Parcaroli di Med.

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Da sinistra Parcaroli, Arcuri, Pesarfini e le spose di Delsa

 

 Accolta favorevolmente dal pubblico la notizia della raccolta fondi del Macerata Opera festival a beneficio del Lanciano Forum.

Applausi scroscianti per l’esibizione del giovane musicista Andrea Cioli che ancora una volta ha saputo dimostrare tutto il suo talento. Note irresistibili quelle dei grandi successi di Toni Esposito che hanno scatenato la voglia di ballare, a testimoniare che la forza di rialzarsi è viva e reale.

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  Andrea Cioli

 “ Abbiamo grandi possibilità- ha detto l’imprenditore  Cucinelli, farcendo il suo intervento di erudite  citazioni- Se torniamo ad investire nella bellezza e nella creatività il mondo intero sarà affascinato da noi. Si può partire anche  da qualcosa di molto basso ma, prima di tutto, dobbiamo essere delle brave persone. Ripartiamo dall’anima, dal trasmettere positività  sentendoci  responsabili delle bellezze del mondo. Dobbiamo andare alla ricerca dei grandi ideali che abbiamo, perché vengono da una storia antica”.

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                                        Brunello Cucinelli

Per Nino Benvenuti la partecipazione alla serata è stata una nuova occasione per incontrare l’ex compagno di guantoni Miro Riga, uno dei suoi amici più cari. L’ex campione mondiale conosce bene le Marche; nel 1954 veniva ad allenarsi a Porto Recanati e ha assicurato che il premio ricevuto a Castelraimondo troverà posto accanto a tutti gli altri trofei della sua carrera

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 Da sinistra Vladiniro Riga, la vicesindaco Esperia Gregori e il campione Nino Benvenuti

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   l'assessore Torrregiani e Benvenuti

Orgoglioso di aver radunato tanti personaggi importanti per una serata di grande impatto,l’organizzatore Vladimiro Riga- “. Abbiamo cercato di portare una goccia nel grande mare delle eccellenze delle Marche, un piccolo contributo da parte nostra nel farle conoscere. La forza di reagire a quello che è successo dimostra che ci sono tutte le potenzialità per riuscire a vincere la sfida”.

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Protagonisti del parterre e delle premiazioni anche numerosi sindaci del territorio,

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         Sindaci del territorio sul palco 

 

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   Folla in piazza e corso Italia

“ Bellissima serata d’estate in un momento in cui più che mai si sente il bisogno di situazioni che facciano  pensare in positivo  – ha commentato il vicesindaco di Camerino Roberto Lucarelli - La nostra terra è da sempre segno di qualità e del saper fare e lo stiamo vedendo anche  in questi giorni di grande difficoltà. Il condividere è un bel segno di vicinanza e il vedere tanti amministratori della zona seduti vicini, è un bel segnale d’unione e della qualità di un territorio, gravemente ferito ma fortemente deciso ad andare avanti con competenza”.  

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                        Manuela Arcuri e Mauro Canil

 “ Un’idea brillante quella del sindaco Marinelli di ospitare un premio alle eccellenze marchigiane, aziende di tutti i livelli, da quelle più grandi a quelle composte da una sola persona,ma accomunate dal distinguersi per il lavoro che fanno e dal loro ’impegno per il territorio” Così  Mauro Canil presidente della giuria del premio. “ Da anni ospitiamo Marche in vetrina ma, questa volta, la situazione è particolare- ha detto il sindaco Marinelli- Fare ancora meglio è stato il nostro motto; abbiamo voluto  lanciare un messaggio di speranza un’’iniezione di fiducia a tutto il territorio”.  Onorata di premiare personaggi e imprese che hanno dato tanto, la stessa Manuela Arcuri:  “ Distinguersi e fare del bene al Paese in un momento di crisi e di grave difficoltà è qualcosa di prestigioso. Da questa serata si irradia un messaggio positivo e di incitamento rivolto ai giovani e alle loro potenzialità. A loro dico di essere determinati e crederci fortemente”,

Prova ne siano i risultati raggiunti da Federico Maccari, giovanissimo amministratore delegato dell’azienda di famiglia La pasta di Camerino, tra i premiati con il Cassero d’Argento. “ Mettiamo tanta passione sul lavoro che facciamo e questo  si traduce nel prodotto di alta qualità che ne esce, confezionato con materie prime italiane, e , proprio per questo, riconosciuto in tutto il mondo. Un anno difficile per un territorio che il sisma ha duramente colpito anche nella riduzione di posti di lavoro, il che ci  ha motivato a fare un investimento importante.per dare in questo senso un respiro al territorio L’azienda La Pasta di Camerino ha voluto dare un segnale e  Il prossimo 15 settembre inaugureremo ufficialmente il nuovo stabilimento e l’ampliamento della nostra azienda. Io e la mia famiglia siamo costantemente impegnati a cercare di  crescere e far sempre meglio. Ogni giorno ci dedichiamo a migliorare il nostro prodotto, il che ci permette di acquisire un numero sempre maggiore di consumatori. La ricerca continua riguarda anche nuove soluzioni e materie prime innovative come il farro, le farine integrali o i prodotti realizzati con semole particolari ad alto contenuto proteico. L’azienda realizza circa il 20 per cento del fatturato all’estero e i Paesi principali sono gli USA, Germania e Spagna, Attualmente i prodotti vengono esportati con successo anche in Brasile, Argentina,e ci accingiamo a conquistare anche il mercato russo” 

Carla Campetella

420 metri quadrati per la nuova sede di otto attività commerciali del comune di Fiastra localizzate a seguito del sisma in un piccolo parco commerciale realizzato alle porte del paese. Il costo dell’operazione è stato finanziato dalla Regione Marche con 277mila euro per sette esercizi, mentre una donazione ha permesso già da qualche mese il trasferimento ad un’ulteriore attività. Il presidente della Regione Luca Ceriscioli e l’assessore alla Protezione civile Angelo Sciapichetti, hanno preso part alla cerimonia di inaugurazione della nuova sede. Erano presenti all’evento il sindaco di Fiastra, Claudio Castelletti, il presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, rappresentanti delle forze dell’ordine, cittadini.

La più grande catastrofe che ha colpito i nostri territori dal dopo guerra – le parole del governatore Ceriscioli – Il rischio più grande era la dispersione delle comunità, a Fiastra oggi è un bel giorno perché si dimostra che tra infinite difficoltà è possibile ricostruire una vita sociale. La realizzazione nel centro di Fiastra di questo piccolo parco commerciale naturale racconta la voglia di ripartire e di far sapere che i nostri borghi seppur feriti tornano a vivere e sono pronti ad accogliere, come hanno sempre fatto, turisti e visitatori. La speranza si costruisce e oggi abbiamo messo un mattone importante”.

Abbiamo voluto fortemente questo piccolo centro commerciale diffuso – così il sindaco Castelletti – perché attorno agli esercizi commerciali riprende la quotidianità di gente che si incontra. Non è stato semplice, per trovare l’area adatta abbiamo dovuto sacrificare i giardini pubblici, ma senza una piazza la comunità di Fiastra non sarebbe stata la stessa. Un ringraziamento va a tutti quelli che si sono spesi per questo risultato”.

Oggi mettiamo un tassello per la speranza – fa eco il presidente della provincia Pettinari – nell’ottica della solidarietà e della coesione. Anche le comunità più piccole meritano la massima attenzione. C’è ancora molto da fare, ma insieme al territorio le istituzioni sostengono le comunità locali, a partire da quelle più colpite e più periferiche”.

In particolare le attività accolte nelle nuove sedi sono due ristoranti, un alimentari-macelleria, un bar, due studi tecnici, un’attività artigianale di confezioni, una lavanderia, per un totale di 420 metri quadrati. La delocalizzazione ha comportato oneri di urbanizzazione per complessivi 89mila euro, mentre il costo dei moduli è stato di 188mila euro. Nell’area attrezzata ci sono anche altri servizi, come le poste, una farmacia e una banca.

 

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Suscita discussioni e reazione la notizia della decisione del sindaco di Camerino di assumere un dipendente “a tempo determinato e part-time 50% qualifica Istruttore direttivo amministrativo da inserire nell’ufficio di Staff del sindaco, ai sensi e per gli effetti dell’art.90 del D. Lgs. 267/2000, alle dirette dipendenze del Sindaco, che supporti e coadiuvi il Sindaco nel soccorso ed assistenza alla popolazione come tramite tra organo politico e collettività” e “che supporti il Sindaco nell’attuazione dei processi utili al superamento dell’emergenza sismica con particolare riferimento alla gestione dei rapporti con la cittadinanza e nell’attività di raccordo tra vertice politico e la base”

"Il sindaco continua ad anteporre proprio interesse personale a quello collettivo – sottolinea in una nota il Gruppo Consiliare “Comunità e territorio” - Ora ci chiediamo in questa situazione in cui l’ufficio tecnico è oberato di lavoro, invece di assumere una persona col solo scopo di aiutare il Sindaco a far passare i messaggi tra il vertice e la base nella fase di “emergenza” (a più di 8 mesi dal terremoto!), non sarebbe stato meglio inserire personale qualificato che potesse agevolare ed accelerare le pratiche relative alla messa in sicurezza, ai puntellamenti, alle demolizioni (che a Camerino non esistono), alle certificazioni richieste dall’Ufficio Speciale Ricostruzione ai fini delle concessioni dei contributi relativi alla ricostruzione leggera, che è partita in altri comuni e sembra ancora ferma a Camerino?”. “Tra l’altro – continua la nota - il Comune ha già a disposizione graduatorie da cui attingere soggetti per tale posizione, quindi perché indire un’altra selezione? E ancora, se la figura doveva servire a fronteggiare “l’emergenza” perché deliberare i primi di maggio e fare uscire la questione a metà luglio?”.

Chiude con alcuni interrogativi al primo cittadino il proprio intervento il gruppo consiliare di minoranza. “Al Sindaco – si legge - sono state proposte consulte, commissioni; ci sono camerti e non che si sono messi a disposizione per lavorare in Comune. Ma niente, solo rifiuti, pure mal motivati. E mentre i pochi tecnici comunali deputati alle pratiche relative al sisma, dopo quasi un anno, sono ancora accatastati negli uffici del CONTRAM o nei container, mentre le pratiche e le azioni concrete vanno a rilento, il Sindaco vede come priorità l’assunzione di una figura che curi e comunichi le Sue esternazioni alla popolazione. L'egocentrismo del Sindaco non ha misura”.

Pochi giorni fa il Commissario Straordinario per la Ricostruzione, Vasco Errani, ha firmato una nuova ordinanza riguardante la rimodulazione delle modalità di selezione delle imprese interessate a partecipare ai bandi di gara per i lavori relativi agli edifici scolastici.

Lo scarso numero di imprese partecipanti ai bandi pubblici, come sottolineato da Errani, è infatti un problema effettivo che va però ricondotto al fatto che spesso, tra le imprese da sorteggiare per le gare d’appalto, ci sono molte aziende fuori Regione che rinunciano a partecipare proprio a causa di difficoltà oggettive, quali la distanza, la diseconomicità e le molteplici difficoltà nell’organizzazione del personale.

Confartigianato a tutela e supporto delle proprie imprese e soprattutto per velocizzare le fasi della ricostruzione post sisma, torna di nuovo sul tema con una proposta che risolverebbe anche il problema dell’esiguo numero di richieste di partecipazione ai bandi sollevato dal Commissario Errani.

Come previsto dalla Legge 45/2017 all’art.2, per l'affidamento delle opere di urbanizzazione, primaria e secondaria, connesse alla realizzazione delle strutture abitative d'emergenza (SAE), ovvero le cosiddette “casette”, le stazioni appaltanti possono derogare la scelta delle imprese per la partecipazione alle gare d’appalto pubbliche, anche nell'ambito degli elenchi regionali.

Accogliendo la proposta del Commissario Errani relativamente agli edifici scolastici che punta anche ad accelerare i processi della ricostruzione post sisma, Confartigianato chiede quindi che venga applicato lo stesso principio di deroga previsto dalla citata Legge, indistintamente per tutte le opere di ricostruzione pubblica, riservando gli inviti alle gare, se non alle sole imprese della Regione, almeno ad un 50% di esse.

Come appurato infatti dai risultati del nuovo progetto di Confartigianato “Imprese per la Ricostruzione” – afferma il Presidente provinciale, Renzo Leonori - ci sono moltissime aziende pronte per la ricostruzione, ne contiamo ben 300, numero in continuo aumento. Aziende locali, iscritte all’Anagrafe Antimafia, in regola con tutti i requisiti previsti, che non avrebbero nessuna delle difficoltà invece riscontrate dalle imprese fuori regione, e che vogliono ripartire e far ripartire il nostro territorio”.

 

 

 

Ha colto l'occasione di toccare più temi il direttore dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni, intervenuto a Camerino per la presentazione del nuovo primario di Ortopedia. Ad incalzarlo anche le domande rivoltegli dall'ex sindaco di Camerino Dario Conti. Rassicurazioni sono venute dalla discussione, sul mantenimento del presidio di Camerino e sulla copertura degli organici.

Dario Conti è tornato a chiedere un potenziamento della struttura sanitaria a servizio, non solo della città ma di un vasto territorio che comprende tutta la zona montana da Visso a Matelica

" Essere riusciti ad avere tre primari- ha detto Conti- significa che c'è considerazione per il nosocomio camerte. Più volte anche da sindaco ho sollecitato la regione ad un potenziamento della struttura che, ora che il terremoto ha devastato la realtà e la comunità, diventa ancora più importante. Tra poco- ha aggiunto- queste zone diventeranno un cantiere per la ricostruzione ed è fondamentale ricoprire i posti vacanti dei settori medici, paramedici, infermieristici; qualcuno dalla regione ha risposto che questa esigenza non c'è perchè ormai la popolazione è diminuita consistentemente. Credo che un politico o un amministratore non possa dare una risposta del genere. Tante persone che oggi si trovano ancora sulla costa, tra poco torneranno ad abitare le Sae e, se non completiamo l'organico, un domani queste stesse persone si ritroveranno senza un servizio sanitario efficiente".

" Per completare le piante organiche- ha detto Maccioni- ci stiamo adoperando. Per la Farmacia ad esempio, rispetto all'organico attuale,abbiamo considerato una dottoressa in più, All'Ufficio del Lavoro è stata chiesta poi la procedura per assumere magazzinieri , tramite ufficio di collocamento e, una procedura d'urgenza, per assumerne 4 a tempo determinato solo per l'ospedale di Camerino. Cercheremo così di ricoprire tutte le caselle e, anche se ci sono dei problemi oggettivi da affrontare,esperiremo tutte le procedure. Così è stato fatto anche a San Severino Marche dove il dott. Oddi, andato in pensione, il 1 agosto scorso è già stato sostituito da un nuovo chirurgo. Sono dunque in grado di dare la più ampia rassicurazione sul fatto degli organici da riempire e sostituire, perchè abbiamo un piano occupazionale deliberato dall'Asur regionale che ci autorizza su questo. Le difficoltà semmai riguardano il reperimento di alcune figure professionali come medici ginecologici, pediatri, medici per il Pronto Soccorso però, tutto sommato, credo che riusciremo a mettere a punto ogni settore".

Altra questione molto attuale quella dell'Ospedale Unico della provincia di Macerata che ha fatto nascere non pochi timori e molte voci di possibile chiusura del presidio di Camerino.

" Quanto all'Ospedale Unico – ha risposto Maccioni- essendo io non un semplice cittadino che esprime opinioni ma, fino al 1 agosto 2018, il direttore dell'Area Vasta 3, è chiaro che mi è richiesto attenermi agli strumenti programmatori dell'Azienda Regionale Asur e delle risorse che vengono messe a disposizione per la gestione (budget di 508 milioni di euro). Posso dire tuttavia che la semplificazione dell'organizzazione ospedaliera è da auspicare; è lì infatti che possiamo trovare le risorse da investire sul territorio. Con l'aumentare dei costi, per riuscire a fare di più occorre infatti ottimizzare e trovare risparmi, cosicchè le risorse che si liberano possano essere reinvestite sul territorio per affrontare le esigenze dei cittadini ( con maggiore attenzione dunque per le Rsa- Assistenza domiciliare- Disturbi mentali ecc.) e questo è quello che stiamo cercando di fare. L'Ospedale Unico di Area Vasta- ha spiegato ancora Maccioni- in sostanza significa di due farne uno ( tra Macerata e Civitanova) ma , da direttore di Area Vasta , posso dire che solo un pazzo può pensare di smantellare un ospedale sicuro, certificato e antisismico come quello di Camerino (tutelato anche dal decreto 70) che continuerà ad essere un importante punto di aggregazione e di riferimento di tutta una comunità. Non mi sembra che sia una Regione che sulla sanità stia arretrando, tagliando o cercando di risparmiareOrganici e mantenimento Ospedale. Maccioni rassicura

 

 

Ha colto l'occasione di toccare più temi il direttore dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni, intervenuto a Camerino per la presentazione del nuovo primario di Ortopedia. Ad incalzarlo anche le domande rivoltegli dall'ex sindaco di Camerino Dario Conti. Rassicurazioni sono venute dalla discussione, sul mantenimento del presidio di Camerino e sulla copertura degli organici.

Dario Conti è tornato a chiedere un potenziamento della struttura sanitaria a servizio, non solo della città ma di un vasto territorio che comprende tutta la zona montana da Visso a Matelica

" Essere riusciti ad avere tre primari- ha detto Conti- significa che c'è considerazione per il nosocomio camerte. Più volte anche da sindaco ho sollecitato la regione ad un potenziamento della struttura che, ora che il terremoto ha devastato la realtà e la comunità, diventa ancora più importante. Tra poco- ha aggiunto- queste zone diventeranno un cantiere per la ricostruzione ed è fondamentale ricoprire i posti vacanti dei settori medici, paramedici, infermieristici; qualcuno dalla regione ha risposto che questa esigenza non c'è perchè ormai la popolazione è diminuita consistentemente. Credo che un politico o un amministratore non possa dare una risposta del genere. Tante persone che oggi si trovano ancora sulla costa, tra poco torneranno ad abitare le Sae e, se non completiamo l'organico, un domani queste stesse persone si ritroveranno senza un servizio sanitario efficiente".

" Per completare le piante organiche- ha detto Maccioni- ci stiamo adoperando. Per la Farmacia ad esempio, rispetto all'organico attuale,abbiamo considerato una dottoressa in più, All'Ufficio del Lavoro è stata chiesta poi la procedura per assumere magazzinieri, tramite ufficio di collocamento e, una procedura d'urgenza, per assumerne 4 a tempo determinato solo per l'ospedale di Camerino. Cercheremo così di ricoprire tutte le caselle e, anche se ci sono dei problemi oggettivi da affrontare, esperiremo tutte le procedure. Così è stato fatto anche a San Severino Marche dove il dott. Oddi, andato in pensione, il 1 agosto scorso è già stato sostituito da un nuovo chirurgo. Sono dunque in grado di dare la più ampia rassicurazione sul fatto degli organici da riempire e sostituire, perchè abbiamo un piano occupazionale deliberato dall'Asur regionale che ci autorizza su questo. Le difficoltà semmai riguardano il reperimento di alcune figure professionali come medici ginecologici, pediatri, medici per il Pronto Soccorso però, tutto sommato, credo che riusciremo a mettere a punto ogni settore".

Altra questione molto attuale quella dell'Ospedale Unico della provincia di Macerata che ha fatto nascere non pochi timori e molte voci di possibile chiusura del presidio di Camerino.

" Quanto all'Ospedale Unico – ha risposto Maccioni- essendo io non un semplice cittadino che esprime opinioni ma, fino al 1 agosto 2018,il direttore dell'Area Vasta 3, è chiaro che mi è richiesto attenermi agli strumenti programmatori dell'azienda regionale Asur e delle risorse che vengono messe a disposizione per la gestione (budget di 508 milioni di euro). Posso dire tuttavia che la semplificazione dell'organizzazione ospedaliera è da auspicare; è lì infatti che possiamo trovare le risorse da investire sul territorio. Con l'aumentare dei costi, per riuscire a fare di più occorre infatti ottimizzare e trovare risparmi, cosicchè le risorse che si liberano possano essere reinvestite sul territorio per affronatre le esigenze dei cittadini ( con maggiore attenzione dunque per le Rsa- Assistenza domiciliare- Disturbi mentali ecc.) e questo è quello che stiamo cercando di fare. L'Ospedale Unico di Area Vasta- ha spiegato ancora Maccioni- in sostanza significa di due farne uno ( tra Macerata e Civitanova) ma , da direttore di Area Vasta , posso dire che solo un pazzo può pensare di smantellare un ospedale sicuro, certificato e antisismico come quello di Camerino (tutelato anche dal decreto 70) che continuerà ad essere un importante punto di aggregazione e di riferimento di tutta una comunità. Non mi sembra che sia una Regione che sulla sanità stia arretrando, tagliando o cercando di risparmiare. Sta cercando di ottimizzare, perché tra  fondi finanziari nazionali, europei, pareggio di bilancio, la Regione sa che è molto difficile  mettere risorse aggiuntive per aumentare le spese correnti annuali. L’esigenza è dunque quella di risparmiare all’interno delle strutture dove c’è un’organizzazione che può essere resa più efficiente, per investire risorse ".

Per quel che riguarda la situazione del personale all’ospedale di Camerino, a detta del dirigente amministrativo AV3 Fabrizio Trobbiani,partendo dal 2016 si è avuto un Piano Occupazionale che di fatto prevedeva il cento per cento del Turn Over e, quello del 2017 prevede lo stesso il cento per cento del T.O.cui si aggiungono assunzioni straordinarie per le aree terremotate. Il Piano 2017 recupera anche tutte le mancate assunzioni del 2016 dovute a procedure andate a vuoto o che non si è riusciti a portare a termine. “ Oggi- ha detto Trobbiani- qualsiasi unità, dal personale O.S. al primario, salvo problemi tecnici, potenzialmente siamo in grado di ricoprire i posti  dal giorno dopo.  In generale e per il territorio, nel frattempo c’è stata una grossa riorganizzazione e sono state ridisegnate le strutture e ciò ha comportato ad esempio la realizzazione di una Diabetologia per territorio che è struttura a se stante che verrà implementata e una  Oncologia per il territorio che non è più una diramazione ma struttura a sè.per la quale andranno ridistribuite le risorse dell’unica struttura che c’era a Macerata, cosa che si sta già facendo”. Contestualmente al Piano Occupazionale inoltre Trobbiani  ha riferito che l’altro obiettivo è ridurre, se non superare totalmente,il precariato. “ Questo significa che stiamo stabilizzando posti- ha spiegato – Se parliamo ad esempio della Medicina di Camerino, dal 1 agosto è in linea tutta l’equipe di 5 medici più il primario a tempo indeterminato e, lo stesso per la Chirurgia dove il posto del dott. Oddi è stato ricoperto così come verrà fatto per il dott. Manzi che ha deciso di sviluppare la sua carriera in altra sede e che da settembre verrà sostituito da altro chirurgo. Con l’assetto funzionale che andremo a fare verrà definita la dotazione della Pianta Organica di Camerino rispetto a San Severino mentre è già stato richiesto un progetto al Dipartimento di Chirurgia affinché la Direzione faccia una proposta. .Con  l’assetto funzionale che verrà fatto a settembre, Camerino dovrà avere un certo numero di chirurghi e possibilmente in pianta stabile. Per Ginecologia a Camerino e San Severino il problema è il reperimento dei medici ginecologi che finora non abbiamo trovato. La scorsa settimana si è conclusa una graduatoria a Fermo e già siamo in accordi per cercare di coprire queste mancanze che sono riferite soprattutto all’ospedale di San Severino. Altre sofferenze riguardano Radiologia, e il 7 agosto ci sarà il colloquio  del concorso per l’assunzione a tempo determinato e ci auguriamo di poter assumere il radiologo in più che serve per Camerino e San Severino dopo due graduatorie bruciate”.

La dotazione base di personale O.S. e infermieristico dell’ospedale di Camerino, secondo quanto riferito dalla Dott,ssa Buccolini è a posto. “ La proposta- ha detto – doveva venire con la riorganizzazione del Pronto Soccorso ma dobbiamo lavorarci con la riorganizzazione, recuperando quelle risorse che al momento non ci sono. Nel frattempo però abbiamo garantiti i servizi sia del Pronto Soccorso che della Rianimazione che fanno gruppo unico. Abbiamo valutato i campi di lavoro in confronto ad altre realtà e stiamo lavorando per garantire di notte un servizio più efficiente”.

Oltre 300 funzionari dei comuni del cratere tra personale tecnico, amministrativo e contabile impegnato nella rendicontazione, hanno partecipato a Macerata, nei locali messi a disposizione dall’università, al corso organizzato da Anci Marche e Regione Marche. Divisi per competenze in tre aule, il corso è stato tenuto da funzionari della Regione Marche, del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile e dello staff del Commissario Straordinario Vasco Errani. Il significato dell’iniziativa è stato presentato dal presidente di Anci Marche, Maurizio Mangialardi e dall’assessore alla Protezione Civile, Angelo Sciapichetti. 

“Si è iniziato un cammino formativo congiunto tra Anci Marche e Regione Marche in considerazione della chiarezza del quadro normativo che tiene conto dei Decreti Leggi, delle ordinanze e delle leggi regionali. Prevederli quando gli strumenti normativi non erano approvati non avrebbe avuto senso” ha detto il presidente Mangialardi. “D’intesa con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Boschi e con il Commissario Errani – ha aggiunto - si è lavorato per organizzare questi corsi che consentono, specialmente a coloro che sono stati assunti proprio per rafforzare la capacità di risposta dei Comuni, di essere adeguatamente formati”. “La straordinaria partecipazione voluta dai sindaci, anche oltre le attese – ha concluso Mangialardi – rimarca la volontà da parte di tutti i livelli istituzionali di essere a disposizione della comunità per accelerare la ricostruzione”. “Si tratta – ha aggiunto l’assessore Sciapichetti – del primo di una serie di incontri che riguardano l’applicazione concreta delle norme nell’interesse della ricostruzione e delle comunità. Ne seguiranno altri a conferma della sinergia forte tra Regione Marche ed Anci Marche che si sta concretizzando anche attraverso riunioni periodiche convocate per fare il punto sulla situazione”. All’organizzazione dell’evento hanno lavorato congiuntamente il segretario generale della Regione Marche, Deborah Giraldi, il direttore di Anci Marche, Marcello Bedeschi e il Responsabile Area Sicurezza e Protezione Civile di Anci Marche, Roberto Oreficini.

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