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Completato il trasferimento ad Ancona dell'archivio storico comunale di Visso, Sono stati salvati 500 metri lineari di carte, pergamene , falconi e registri che coprono un periodo cronologico tra il XV e il XX secolo.  Una documentazione molto ricca, che conserva la memoria storica della cittadina  e che si trova ora presso la sede dell'Archivio di Stato di Ancona. L'operazione è stata condotta dai tecnici delle squadre di rilevamento danni dell'Unità di crisi delle Marche, assistiti dai restauratori dell'Istituto centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio archivistico e librario, dal sovrintendente e dai funzionari della Sovrintendenza Archivistica e Bibliografica dell'Umbria e delle Marche e dal personale dell'Archivio di Stato di Ancona.
Con loro i vigili del fuoco, i carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, i militari dell'Esercito italiano e la Protezione civile di Ancona

Sono state firmate in Regione due Convenzioni tra Consorzio di Bonifica delle Marche, Università di Urbino e Università di Camerino per le attività di ricerca connesse alla redazione del Piano di Bonifica del territorio regionale, previsto dalla legge 13/2013. Erano presenti l’assessore regionale all'Ambiente, Angelo Sciapichetti, il presidente del Consorzio di Bonifica delle Marche, Claudio Netti, il rettore dell’Università di Urbino, Vilberto Stocchi, il docente dell’Università di Camerino, Andrea Spaterna. “L’attività del Consorzio di Bonifica delle Marche – ha detto Sciapichetti – è fondamentale per rafforzare la messa in sicurezza del territorio regionale, uno dei più esposti al rischio idrogeologico nel panorama nazionale. Il patrimonio conoscitivo che queste convezioni ci danno è di grande rilievo per fornire risposte concrete alle necessità del territorio”. Tecnici e ricercatori delle due Università saranno impegnati nello studio delle criticità geologiche dei corsi d’acqua e nelle modellazioni del rischio idraulico atteso per tempi di ritorno di 50, 100 e 200 anni, oltre che nello studio delle criticità strutturali e della componente paesaggistica dei corsi d’acqua. “Queste convenzioni – ha detto Netti - permettono di estendere lo studio idraulico a tutte le Marche, dopo che il lavoro svolto negli anni passati ci ha dato informazioni su metà del territorio. Poniamo attenzione sulle precipitazioni eccezionali e sui loro effetti, sulla sicurezza dei ponti, delle infrastrutture pubbliche e sulle abitazioni private. Il tutto per progettare opere e ridurre il rischio. Bonifica oggi assume un significato diverso rispetto al passato, riguardando la salubrità ambientale a 360 gradi. Entro l’estate del 2017 saranno portate a termine le attività previste dalle convenzioni”. Ruolo fondamentale giocano le Università di Camerino, che ha avviato in passato lo studio sulle aste fluviali dell’Esino, del Tenna, del Potenza e del Chienti, e l’Università di Urbino, che curerà soprattutto lo studio sui fiumi a Nord della Regione. Al termine delle attività anche i fiumi Foglia, Metauro e Cesano, Tenna, Tronto e Tesino verranno approfonditi dal punto di vista idrogeologico. “Le università – ha detto Stocchi – sono sempre più strumenti scientifici al servizio del territorio in cui sono inserite. Tramite l’attività in collaborazione con il Consorzio di Bonifica e la Regione possiamo individuare le aree a rischio con criticità che purtroppo caratterizzano in modo trasversale tutto il territorio regionale”. “Unicam – ha detto Spaterna -  coordina 41 comuni, tre Unioni montane e una fondazione bancaria nell’ambito della Consulta permanente per lo sviluppo. Da puntuali segnalazioni dei sindaci, abbiamo fatto sopralluoghi e verifiche sulle aste fluviali principali dell’area. Ne è nato un progetto la cui validità è stata riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente, dalla Regione e dal Consorzio di Bonifica e che ora con queste convenzioni può essere esteso a tutte le Marche

 

Ritorno graduale alla normalità anche per gli studenti dell’Istituto Tecnico

Tecnologico “Eustachio Divini”. Il sindaco di San Severino Marche, Rosa

Piermattei, ha autorizzato il ritorno sui banchi da lunedì prossimo (14 novembre) di

undici classi del quarto e quinto anno che si trasferiranno dalla loro sede di viale

Mazzini, danneggiata dal terremoto e di proprietà della Provincia di Macerata, in sedi

alternative. Con l’aiuto del Comune sono state individuati spazi temporanei presso la

sede dell’Uteam, l’Università della Terza Età dell’Alto Maceratese, e presso la sede

dell’Istituto Professionale “Pocognoni”, in via Salimbeni. Quanto prima verrà

comunicato il riavvio anche delle lezioni per le restanti classi dell’Itts.

Si allunga di giorno in giorno la lista dei danni provocati dal sisma.

Cresce il numero delle zone rosse a rischio crolli nei 122 comuni marchigiani colpiti dal sisma: si passa da 294 a 296 (162 Mc; 20 Fm; 28 Ap; 14 An). 53 sono invece i municipi inagibili (26 nella provincia di Macerata, 7 di Fermo, 19 di Ascoli Piceno e 1 di Ancona). Conclusi i sopralluoghi di verifica, salgono a 85 le scuole inagibili ( classificate C- D- E): ( 37 Mc; 8 Fm; 32 Ap; 5 An). Le attività produttive dichiarate inagibili sono invece 945, di cui 883 nel maceratese, 24 nel fermano, 34 nell’ascolano e 4 nell’anconetano. Le stalle inagibili raggiungono quota 252, ( 153 nella provincia di Macerata, 8 in quella di Fermo, 34 nel Piceno e 57 nella provincia di Ancona. Le persone assistite sono ad oggi 25.012 in totale : di cui 11.885 in loco( palestre, capannoni, palazzetti ); 5371 in autonoma sistemazione e 7753 in albergo.

Si allunga di giorno in giorno la lista dei danni provocati dal sisma.

Cresce il numero delle zone rosse a rischio crolli nei 122 comuni marchigiani colpiti dal sisma: si passa da 294 a 296 (162 Mc; 20 Fm; 28 Ap; 14 An). 53 sono invece i municipi inagibili (26 nella provincia di Macerata, 7 di Fermo, 19 di Ascoli Piceno e 1 di Ancona). Conclusi i sopralluoghi di verifica, salgono a 85 le scuole inagibili ( classificate C- D- E): ( 37 Mc; 8 Fm; 32 Ap; 5 An). Le attività produttive dichiarate inagibili sono invece 945, di cui 883 nel maceratese, 24 nel fermano, 34 nell’ascolano e 4 nell’anconetano. Le stalle inagibili raggiungono quota 252, ( 153 nella provincia di Macerata, 8 in quella di Fermo, 34 nel Piceno e 57 nella provincia di Ancona. Le persone assistite sono ad oggi 25.012 in totale : di cui 11.885 in loco( palestre, capannoni, palazzetti ); 5371 in autonoma sistemazione e 7753 in albergo.

Prendono forma le linee d'indirizzo che il comune di Caldarola attuerà nei prossimi giorni.

Da oggi è attiva la procedura per richiedere i moduli, il sindaco Luca Giuseppetti ha più

volte ribadito che dovranno essere richiesti solo ed esclusivamente da coloro che non

possono dormire lontano da Caldarola, chi invece ha già una alloggio negli alberghi,

strutture ricettive o autonome sistemazioni è invitato a rimanere dov'è per evitare di

dover richiede troppi moduli ed occupare una superficie che diversamente può essere

utilizzata per le casette di legno che verranno istallate non prima di 8 mesi.

Nonostante i modelli “FAST” che snelliscono i tempi di reingresso nelle case agibili

purtroppo ad oggi la Regione non ha ancora inviato sul territorio comunale i tecnici che

sono autorizzati a compilarli quindi i tempi si stanno ulteriormente allungando, se ne

prevede l'arrivo per domani. Anche se non sono dati certi si auspica che almeno il 40-

45% delle case nella zona più nuova del comune di Caldarola siano agibili e quindi abitabili.

Ci sono altre case agibili ma che ricadono nella zona rossa, nei prossimi giorni si lavorerà

per restringere il più possibile l'area interdetta e mettere in sicurezza alcune strade.

L'Emilia Romagna invierà, probabilmente già da domani, alcuni volontari specializzati

nelle problematiche sociali, forniranno sostegno agli anziani e ai bambini dai 3 ai 5 anni che

sono ospiti nelle strutture alberghiere della costa.

In breve è previsto un incontro con l'architetto Marinelli che in passato ha predisposto il

piano regolatore del comune di Caldarola, il meeting servirà per studiare le aree su cui far

installare i moduli, quelle per le casette di legno e anche come inserire in tali contesti le

attività commerciali.

Domani è la festa di San Martino santo Patrono di Caldarola, ogni anno il sindaco invitava

tutta la cittadinanza nelle scuderie del Castello Pallotta e cucinava per loro, purtroppo

questa tradizione non potrà essere rispettata ma i cuochi della Protezione Civile, saputo

della festa patronale, hanno deciso di cucinare dei dolci per tutti coloro che vorranno

festeggiare con loro. Rimarrà salda invece la tradizione della Santa Messa che si svolgerà

nella solita tensostruttura alle ore 11.00 e alle ore 15.00.

Infine per i cittadini che sono rimasti a Caldarola sono funzionati e operativi, oltre alla

mensa allestita dalla Protezione Civile dell'Emilia Romagna, anche l'ambulatorio

medico e la farmacia, proprio per essere vicini ai caldarolesi in ogni loro esigenza.

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 I rappresentanti regionali delle sigle sindacali CGIL, Cisl e Uil, delle associazioni di categoria

e di Confindustria Marche hanno incontrato il Rettore dell’Università di Camerino Flavio

Corradini nella nuova sede del Rettorato al Campus universitario.

“Era importante che anche le parti sociali, sindacati e associazioni di categoria, - ha

dichiarato il segretario generale di Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo - fossero vicine

all’Università di Camerino. Siamo convinti che l’Università di Camerino sia una

infrastruttura della cultura e della conoscenza strategica per questo territorio e per la

rinascita di tutta l’area interna: per questo ci siamo impegnati a un monitoraggio costante

e a incontri periodici, nonché a sostenere, con una sottoscrizione che stiamo facendo in

tutta Italia, progetti di sviluppo e di consolidamento dell’Università di Camerino”.

“E’ incredibile che l’Ateneo, sotto la guida del Rettore Corradini, - ha dichiarato il

Presidente di Confindustria Marche Bruno Bucciarelli - sia riuscito a ripartire già a poche

ore dal sisma. L’Università di Camerino è un patrimonio che noi marchigiani sentiamo un

po' tutti nostro, ed è un patrimonio che non possiamo assolutamente permetterci di

perdere. Faremo quindi tutti gli sforzi per sostenere le iniziative che vorrete mettere in

campo per accogliere, ancora meglio di prima, gli studenti e farli crescere, trasformare il

disastro in opportunità affinché Camerino diventi torni ad essere il polo culturale e

scientifico di eccellenza che è sempre stato”.

“E’ per noi una grande soddisfazione – ha sottolineato il Rettore Corradini – che i

rappresentanti delle parti sociali e del sistema produttivo della nostra Regione Marche

abbiano voluto manifestare la loro vicinanza al nostro Ateneo. Voglio esprimere loro un

sentito ringraziamento: in questo momento è per noi fondamentale poter contare sul

sostegno di tutti coloro con i quali abbiamo sempre attivamente collaborato per poter

proseguire ad attuare la nostra mission, che è quella di formare giovani preparati da

inserire prontamente nel mercato del lavoro”,

Al termine del lungo incontro, tutti i partecipanti insieme al Rettore, hanno indossato la

maglietta del progetto #ilfuturononcrolla, volto a sostenere la costruzione di un campus

internazionale per studenti meritevoli.

vigili del fuoco sono intervenuti a Fabriano nella chiesa di Sant'Agostino, attualmente inagibile, per recuperare tre grandi tele della misura di 180 x 350 cm.

Fabriano

 

Altri interventi di messa in sicurezza sono stati effettuati a Sarnano con il salvataggio di tele e oggetti sacri.
   

Il presidente della Regione Marche ha incontrato le associazioni di categoria e le parti sociali in merito alla situazione post sisma.

Nel corso dell'incontro si è fatto il punto sui decreti che il governo ha preparato, elencando i provvedimenti, concentrandosi nella prima fase post emergenza. “La situazione attuale non corrisponde a  quella del 24 agosto - ha spiegato il presidente Ceriscioli  - si è ampliato il perimetro delle aree colpite, si sono allargati e sono cambiati i temi, quindi bisogna mettere in gioco modelli e strumenti adeguati. Il nuovo decreto, in uscita in questi giorni, quindi, stabilisce e rafforza i criteri di emergenza per l’avvio delle ricostruzioni”.

Le associazioni che hanno aderito e partecipato all'iniziativa: Associazione italiana allevatori, CIA, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Casartigiani, Claai, CNA, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, AGCI, Confcooperative, Legacoop, UE.Coop, Unci, Confapi, Confindustria, confservizi Cispel, CGIL, Cisl, UIL, Ugl, centro Agroalimentare di Macerata.

“Le piccole attività commerciali – aggiunge - che hanno necessità di rimettersi subito in moto sono ovviamente il cuore di questa fase”. Con il nuovo decreto si allargherà la possibilità di assistenza alle imprese e per i lavoratori. Come regione intendiamo integrare nelle agevolazioni quelle imprese che si troveranno fuori dal cratere, per offrire a tutti gli stessi strumenti. Anche rispetto alle situazioni minori intendiamo fornire risposte significative, utilizzando le donazioni”.  Allo stesso modo un lavoro importante da parte della regione si sta facendo nei confronti dei cittadini con disabilità o non autosufficienti.

Inoltre si è fatto il punto sulle richieste di cassa integrazione in deroga per i lavoratori. Sono infatti arrivate ancora poche domande, circa una ventina. Il dirigente della regione che era presente all’incontro ha invitato le parti sociali ad informare rispetto a questo prezioso strumento.

Intanto, ha annunciato il presidente, “per ricollocare le piccole attività commerciali, gli uffici regionali stanno partendo, in contatto con i sindaci, con una ricognizione per valutare il posizionamento di container nei borghi colpiti dal sisma. In questi casi, per esempio,  il meccanismo del lucro cessante potrà essere molto utile. Invece per chi non ha possibilità di riprendere la propria attività in loco potremmo prevedere meccanismi analoghi alla cassa integrazione in deroga”.

Nel corso dell’incontro è stato trattato anche il tema degli alberghi che insieme con le amministrazioni comunali della costa stanno accogliendo ormai ottomila cittadini colpiti dal sisma, “per quanto riguarda il pagamento delle fatture agli alberghi, la Regione Marche ha finora evaso tutte le fatture complete. Per velocizzare ulteriormente i pagamenti, sarà inviato un vademecum che consentirà di produrre il documento corretto, completo di tutte le autocertificazioni richieste”.

Prosegue ormai dal 24 agosto scorso, quando sono cominciate le prime scosse di terremoto, l'opera quotidiana dei Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio artistico di Ancona di messa in sicurezza delle opere a rischio negli edifici, chiese e musei, lesionati o distrutti dal sisma.
   Mercoledi 9 novembre non è stato portato a termine, per la complessità dell'operazione, il recupero di una statua di Urbano VIII del Bernini, ospitata nel Palazzo comunale di Camerino. In corso interventi a Sarnano e nei giorni scorsi i carabinieri, con vigili del fuoco e esperti della Soprintendenza, sono intervenuti a Visso, dove sono stati portati in salvo i capolavori custoditi nel Museo diocesano, tra cui il Trittico in legno della scuola Paolo da Visso (XV-XVI secolo).
   

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