M5S: “Vogliamo l’intervalliva ma non ecomostri”. Sabato incontro pubblico

Martedì, 18 Febbraio 2020 08:51 | Letto 524 volte   Clicca per ascolare il testo M5S: “Vogliamo l’intervalliva ma non ecomostri”. Sabato incontro pubblico Noi vogliamo lintervalliva San Severino-Tolentino ma non ecomostri che potrebbero rimanere incompiuti. Lo ribadiscono e lo sottoscrivono gli attivisti del Movimento 5 Stelle di San Severino e Tolentino che, per sabato alle 16, hanno organizzato un incontro pubblico a cui prenderà parte anche il senatore Mauro Coltorti, presidente della commissione Lavori Pubblici. Lappuntamento è al Cinema Italia. Potremmo raggiungere la sintesi - sostengono i due gruppi - solo facendo ciò che serve nei modi più consoni e nel rispetto di principi fondamentali come economicità ed ecocompatibilità. I rappresentanti politici locali dovranno mettere la faccia sulla scelta di un tracciato ed eventualmente sul fallimento di una infrastruttura che i cittadini chiedono da tempo. Da parte loro, i grillini hanno evidenziato le criticità del progetto di Luigi Zura-Puntaroni e Michele Cruciani ed hanno presentato un’alternativa a loro avviso credibile e fattibile sulla base di un vecchio progetto della provincia adattato alle esigenze odierne: Il tracciato sarà meno lungo e con una sola galleria di modesta entità. Avrà un raccordo diretto con la superstrada SS77 in corrispondenza di uno svincolo gi esistente a Tolentino e un raccordo diretto a San Severino nei pressi dellospedale che evita di intasare la strada statale con il traffico di mezzi pesanti, una bassa pendenza, nessun movimento franoso e un costo nettamente inferiore (60 milioni).Va detto che il progetto a cui si rifanno gli attivisti fu presentato allAnas nel 1990 e venne bocciato poiché non trovava il parere favorevole di Tolentino. Oggi è stato riadattato. Invece il tracciato di Zura e Cruciani, stando alla descrizione che ne fanno i grillini, ha un percorso più lungo con due gallerie di cospicua lunghezza e di cui una si sviluppa al di sotto di una zona edificata, la cui stabilità potrebbe essere compromessa dallo scavo, dato lesiguo spessore di copertura. Peraltro ancora nessuno si è premurato di chiedere ai cittadini che vi abitano cosa ne pensino. Presenta - aggiungono - un lungo tratto rettilineo nella porzione settentrionale che non risponde alle moderne esigenze di viabilità, intercetta una frana le cui caratteristiche sono ignoti e che molto probabilmente farà lievitare i costi di realizzazione ben oltre la cifra stanziata (98 milioni), Interagisce con il ponte della ferrovia esistente e confluisce sulla viabilità ordinaria di Tolentino con un notevole aggravio per la circolazione. g.g.

"Noi vogliamo l'intervalliva San Severino-Tolentino ma non ecomostri che potrebbero rimanere incompiuti". Lo ribadiscono e lo sottoscrivono gli attivisti del Movimento 5 Stelle di San Severino e Tolentino che, per sabato alle 16, hanno organizzato un incontro pubblico a cui prenderà parte anche il senatore Mauro Coltorti, presidente della commissione Lavori Pubblici. L'appuntamento è al Cinema Italia. "Potremmo raggiungere la sintesi - sostengono i due gruppi - solo facendo ciò che serve nei modi più consoni e nel rispetto di principi fondamentali come economicità ed ecocompatibilità. I rappresentanti politici locali dovranno mettere la faccia sulla scelta di un tracciato ed eventualmente sul fallimento di una infrastruttura che i cittadini chiedono da tempo". Da parte loro, i grillini hanno evidenziato le criticità del progetto di Luigi Zura-Puntaroni e Michele Cruciani ed hanno presentato un’alternativa a loro avviso credibile e fattibile sulla base di un vecchio progetto della provincia adattato alle esigenze odierne: "Il tracciato sarà meno lungo e con una sola galleria di modesta entità. Avrà un raccordo diretto con la superstrada SS77 in corrispondenza di uno svincolo gi esistente a Tolentino e un raccordo diretto a San Severino nei pressi dell'ospedale che evita di intasare la strada statale con il traffico di mezzi pesanti, una bassa pendenza, nessun movimento franoso e un costo nettamente inferiore (60 milioni)".
Va detto che il progetto a cui si rifanno gli attivisti fu presentato all'Anas nel 1990 e venne bocciato poiché non trovava il parere favorevole di Tolentino. Oggi è stato riadattato. Invece il tracciato di Zura e Cruciani, stando alla descrizione che ne fanno i grillini, "ha un percorso più lungo con due gallerie di cospicua lunghezza e di cui una si sviluppa al di sotto di una zona edificata, la cui stabilità potrebbe essere compromessa dallo scavo, dato l'esiguo spessore di copertura. Peraltro ancora nessuno si è premurato di chiedere ai cittadini che vi abitano cosa ne pensino. Presenta - aggiungono - un lungo tratto rettilineo nella porzione settentrionale che non risponde alle moderne esigenze di viabilità, intercetta una frana le cui caratteristiche sono ignoti e che molto probabilmente farà lievitare i costi di realizzazione ben oltre la cifra stanziata (98 milioni), Interagisce con il ponte della ferrovia esistente e confluisce sulla viabilità ordinaria di Tolentino con un notevole aggravio per la circolazione". 
g.g.

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