Tolentino, comitato centro storico: “La zona si sta svuotando”

Venerdì, 14 Agosto 2020 11:51 | Letto 1268 volte   Clicca per ascolare il testo Tolentino, comitato centro storico: “La zona si sta svuotando” “Il nostro centro storico subisce una fase di svuotamento di funzioni. Con i servizi de localizzati da 20 anni assistiamo ad un costante declino”. L’allarme, ma anche proposte e idee, arrivano dal consiglio di quartiere centro storico presieduto da Luigino Luconi. A loro avviso la zona starebbe pagando il prezzo di una politica volta alla delocalizzazione verso le zone periferiche dei servizi principali. Per questo dicono di essere “rimasti con tanti dubbi” nel venire a conoscenza, attraverso documenti e interviste, degli obiettivi per i prossimi anni per il centro. “Vogliamo far conoscere le nostra posizione e le nostre perplessità, perché avvertiamo un pericolo, l’isolamento del centro storico dal resto della città. Tolentino – proseguono – come tante altre città a livello nazionale, aveva nel suo centro storico il suo cuore pulsante, per quanto riguardava le attività sociali, culturali, imprenditoriali e commerciali, ed era lo spazio urbano più ambito sia per le abitazioni che per i visitatori. Oggi, il nostro centro storico subisce una fase di svuotamento di funzioni con la delocalizzazione di servizi di interesse pubblico, come uffici, scuole, attività commerciali, ambiti sportivi e ospitalità. Assistiamo ad un declino che ha avuto origine circa 20 anni fa”. Per il comitato, ad incidere sarebbero innanzitutto scelte urbanistiche, politico-programmatiche e strutturali, che hanno portato alla creazione di insediamenti nelle zone periferiche con tanto di servizi che “hanno modificato in maniera considerevole l’equilibrio strutturale del centro”. Accanto a questo ci sarebbe anche “la mancanza di piani per la manutenzione, e riqualificazione del tessuto urbano. Tutto questo ha messo e mette a rischio la sopravvivenza del centro storico”. A tal proposito il comitato sostiene di aver presentato due relazioni, una nell’aprile 2017 e una nel febbraio 2018 con idee e proposte, con il proposito di collaborare. “Dobbiamo cogliere ogni possibile occasione, realizzando un cronoprogramma di rigerazione e riqualificazione di spazi presenti ed edifici convertendo gli stessi a spazi o ambienti polifunzionali, come per esempio l’ex sede dei Licei. Vogliamo collaborare perché è fondamentale la partecipazione dei cittadini nella costruzione d’iniziative o progetti, non solo come semplici spettatori, ma anche come veri coprogettisti”.g.g.(sul prossimo numero di Appennino Camerte del 27 agosto, lintervento completo del comitato con idee e proposte) 
“Il nostro centro storico subisce una fase di svuotamento di funzioni. Con i servizi de localizzati da 20 anni assistiamo ad un costante declino”. L’allarme, ma anche proposte e idee, arrivano dal consiglio di quartiere centro storico presieduto da Luigino Luconi. A loro avviso la zona starebbe pagando il prezzo di una politica volta alla delocalizzazione verso le zone periferiche dei servizi principali. Per questo dicono di essere “rimasti con tanti dubbi” nel venire a conoscenza, attraverso documenti e interviste, degli obiettivi per i prossimi anni per il centro.

“Vogliamo far conoscere le nostra posizione e le nostre perplessità, perché avvertiamo un pericolo, l’isolamento del centro storico dal resto della città. Tolentino – proseguono – come tante altre città a livello nazionale, aveva nel suo centro storico il suo cuore pulsante, per quanto riguardava le attività sociali, culturali, imprenditoriali e commerciali, ed era lo spazio urbano più ambito sia per le abitazioni che per i visitatori. Oggi, il nostro centro storico subisce una fase di svuotamento di funzioni con la delocalizzazione di servizi di interesse pubblico, come uffici, scuole, attività commerciali, ambiti sportivi e ospitalità. Assistiamo ad un declino che ha avuto origine circa 20 anni fa”. Per il comitato, ad incidere sarebbero innanzitutto scelte urbanistiche, politico-programmatiche e strutturali, che hanno portato alla creazione di insediamenti nelle zone periferiche con tanto di servizi che “hanno modificato in maniera considerevole l’equilibrio strutturale del centro”. Accanto a questo ci sarebbe anche “la mancanza di piani per la manutenzione, e riqualificazione del tessuto urbano. Tutto questo ha messo e mette a rischio la sopravvivenza del centro storico”. A tal proposito il comitato sostiene di aver presentato due relazioni, una nell’aprile 2017 e una nel febbraio 2018 con idee e proposte, con il proposito di collaborare. “Dobbiamo cogliere ogni possibile occasione, realizzando un cronoprogramma di rigerazione e riqualificazione di spazi presenti ed edifici convertendo gli stessi a spazi o ambienti polifunzionali, come per esempio l’ex sede dei Licei. Vogliamo collaborare perché è fondamentale la partecipazione dei cittadini nella costruzione d’iniziative o progetti, non solo come semplici spettatori, ma anche come veri coprogettisti”.
g.g.

(sul prossimo numero di Appennino Camerte del 27 agosto, l'intervento completo del comitato con idee e proposte) 

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