Covid-19: preoccupazione anche per i più giovani. L'appello della direttrice Corsi

Lunedì, 22 Marzo 2021 16:19 | Letto 882 volte   Clicca per ascolare il testo Covid-19: preoccupazione anche per i più giovani. L'appello della direttrice Corsi Una festa di laurea, svolta in un comune della provincia di Macerata, ha visto il contagio di 15 giovani partecipanti. Con Daniela Corsi, direttrice dell’ Area Vasta 3, abbiamo approfondito il discorso del contagio da covid-19 specie nella popolazione più giovane. “Con la comparsa delle varianti, la contagiosità specialmente nelle età più giovani, è aumentata e, contrariamente a quello che credevamo allinizio che si trattasse solo di contagiosità, è aumentata anche l’ importanza della malattia, che colpisce gravemente, tra laltro con ripercussioni anche su quello che è il danno polmonare, molto importanti. E’ aumentato anche il grado di letalità, perché le fasce, in particolare anche più giovani tra i 40 e 50 anni, hanno visto anche dei decessi. Li abbiamo visti tra i 50 e i 55 anni, dai casi che sono intercorsi nelle scorse settimane. Quindi occorre fare molta attenzione, evitare tutte quelle che sono le riunioni e il non rispetto degli assembramenti, portare la mascherina, lavarsi le mani. Questo è un dato importante perché effettivamente stiamo assistendo ad immagini molto tristi di giovani che arrivano al pronto soccorso con la paura di non respirare più, non è un allarme eccessivo ma è la cruda realtà che vediamo in tutti i pronto soccorsi.” Con l’Ema, Agenzia Europea per i medicinali, che ha dato il via libera ad Astrazeneca, alla Corsi abbiamo chiesto se anche nel nostro territorio si riscontrano reticenze nella popolazione alla somministrazione di questo tipo di vaccino. “Ho potuto notare che, sebbene il fatto di ripartire sia stato un po più lento, perché sono state registrate minori presenze, già a partire da ieri le persone che si recano nei punti vaccinali sono nettamente aumentate, perché effettivamente alla luce di quelli che sono stati gli eventi che hanno oggettivamente dimostrato lalta presenza numerica di pazienti colpiti dal covid e gravemente malati, ha fatto convincere che forse è meglio vaccinarsi. E’ questo il messaggio che deve passare sempre, perché ricordiamoci che ancora non esiste una vera terapia per il covid e quindi il vaccino è un elemento importante di difesa, perché anche se sono stati riportati casi di positività in pazienti vaccinati, comunque il vaccino protegge da quella che è la aggressività del virus e quindi dalla manifestazione della malattia.”  
Una festa di laurea, svolta in un comune della provincia di Macerata, ha visto il contagio di 15 giovani partecipanti. Con Daniela Corsi, direttrice dell’ Area Vasta 3, abbiamo approfondito il discorso del contagio da covid-19 specie nella popolazione più giovane.

“Con la comparsa delle varianti, la contagiosità specialmente nelle età più giovani, è aumentata e, contrariamente a quello che credevamo all'inizio che si trattasse solo di contagiosità, è aumentata anche l’ importanza della malattia, che colpisce gravemente, tra l'altro con ripercussioni anche su quello che è il danno polmonare, molto importanti.

E’ aumentato anche il grado di letalità, perché le fasce, in particolare anche più giovani tra i 40 e 50 anni, hanno visto anche dei decessi. Li abbiamo visti tra i 50 e i 55 anni, dai casi che sono intercorsi nelle scorse settimane. Quindi occorre fare molta attenzione, evitare tutte quelle che sono le riunioni e il non rispetto degli assembramenti, portare la mascherina, lavarsi le mani. Questo è un dato importante perché effettivamente stiamo assistendo ad immagini molto tristi di giovani che arrivano al pronto soccorso con la paura di non respirare più, non è un allarme eccessivo ma è la cruda realtà che vediamo in tutti i pronto soccorsi.”

Con l’Ema, Agenzia Europea per i medicinali, che ha dato il via libera ad Astrazeneca, alla Corsi abbiamo chiesto se anche nel nostro territorio si riscontrano reticenze nella popolazione alla somministrazione di questo tipo di vaccino.

“Ho potuto notare che, sebbene il fatto di ripartire sia stato un po' più lento, perché sono state registrate minori presenze, già a partire da ieri le persone che si recano nei punti vaccinali sono nettamente aumentate, perché effettivamente alla luce di quelli che sono stati gli eventi che hanno oggettivamente dimostrato l'alta presenza numerica di pazienti colpiti dal covid e gravemente malati, ha fatto convincere che forse è meglio vaccinarsi.

E’ questo il messaggio che deve passare sempre, perché ricordiamoci che ancora non esiste una vera terapia per il covid e quindi il vaccino è un elemento importante di difesa, perché anche se sono stati riportati casi di positività in pazienti vaccinati, comunque il vaccino protegge da quella che è la aggressività del virus e quindi dalla manifestazione della malattia.”
 

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