Vaccinazioni, una missiva alla Regione. "Priorità ai caregivers e accorgimenti sulle prenotazioni"

Venerdì, 30 Aprile 2021 10:29 | Letto 595 volte   Clicca per ascolare il testo Vaccinazioni, una missiva alla Regione. "Priorità ai caregivers e accorgimenti sulle prenotazioni" Attenzioni particolari da riservare alla categoria di caregivers e conviventi delle persone disabili e estremamente vulnerabili, per permettere loro di organizzare meglio la vaccinazione.La presidente di Alzheimer Uniti Italia, Manuela Berardinelli, si è fatta portavoce dei famigliari dei malati e ha riassunto in una missiva inviata al presidente della Regione, Francesco Acquaroli ed allassessore alla Sanità, Filippo Saltamartini, le rchieste che ha raccolto con lassociazione in questultimo periodo.In primis - scrive - coloro che hanno prenotato chiedono quali saranno i tempi di attesa per essere ricontattati dagli operatori sanitari per concordare l’appuntamento in quanto è per un caregiver è impossibile lasciare il proprio caro di cui si prendono cura h.24 senza avere il tempo di organizzare la sostituzione. Altro aspetto per cui i familiari ci contattano è legato alla categoria entro cui fare richiesta. Infatti, all’interno del documento di soggetti estremamente vulnerabili non è espressa in maniera chiara la diagnosi di demenza (Alzheimer, Fronto-Temporale, Corpi di Lewy, Parkinson etc.); questa potrebbe essere inclusa nella sezione Malattie neurologiche. Un ultimo aspetto da chiarire - aggiunge - (magari attraverso una nota esplicativa) riguarda le condizioni che consentono il riconoscimento dello stato di vulnerabilità (tanto del soggetto quanto del caregiver).A tal proposito la proposta è quella di inserire una voce specifica per la diagnosi di demenza e dare dei riferimenti ai soggetti e ai caregivers rispetto alle condizioni di accoglimento dell’adesione alla campagna vaccinale.La presidente chiude la missiva con una richiesta che riguarda le priorità della vaccinazione: Prima di aprire alle adesioni della vaccinazione per i 60-65enni  le chiedo formalmente di dare la priorità ai caregivers, non solo per l’Alzheimer ma ovviamente per i tanti che si prendono cura delle molteplici patologie che danno disabilità e che non consentono autonomia, se si ammala uno di loro, anche se la persona malata è vaccinata, si rischia ugualmente la tragedia perché nessuno se ne potrà occupare.GS
Attenzioni particolari da riservare alla categoria di caregivers e conviventi delle persone disabili e estremamente vulnerabili, per permettere loro di organizzare meglio la vaccinazione.
La presidente di Alzheimer Uniti Italia, Manuela Berardinelli, si è fatta portavoce dei famigliari dei malati e ha riassunto in una missiva inviata al presidente della Regione, Francesco Acquaroli ed all'assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini, le rchieste che ha raccolto con l'associazione in quest'ultimo periodo.
"In primis - scrive - coloro che hanno prenotato chiedono quali saranno i tempi di attesa per essere ricontattati dagli operatori sanitari per concordare l’appuntamento in quanto è per un caregiver è impossibile lasciare il proprio caro di cui si prendono cura h.24 senza avere il tempo di organizzare la sostituzione. Altro aspetto per cui i familiari ci contattano è legato alla categoria entro cui fare richiesta. Infatti, all’interno del documento di soggetti estremamente vulnerabili non è espressa in maniera chiara la diagnosi di demenza (Alzheimer, Fronto-Temporale, Corpi di Lewy, Parkinson etc.); questa potrebbe essere inclusa nella sezione Malattie neurologiche. Un ultimo aspetto da chiarire - aggiunge - (magari attraverso una nota esplicativa) riguarda le condizioni che consentono il riconoscimento dello stato di vulnerabilità (tanto del soggetto quanto del caregiver).
A tal proposito la proposta è quella di inserire una voce specifica per la diagnosi di demenza e dare dei riferimenti ai soggetti e ai caregivers rispetto alle condizioni di accoglimento dell’adesione alla campagna vaccinale".
La presidente chiude la missiva con una richiesta che riguarda le priorità della vaccinazione: "Prima di 'aprire' alle adesioni della vaccinazione per i 60-65enni  le chiedo formalmente di dare la priorità ai caregivers, non solo per l’Alzheimer ma ovviamente per i tanti che si prendono cura delle molteplici patologie che danno disabilità e che non consentono autonomia, se si ammala uno di loro, anche se la persona malata è vaccinata, si rischia ugualmente la tragedia perché nessuno se ne potrà occupare".

GS

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