La rappresentazione, realizzata in collaborazione con la Scuola Danza "El Duende", ricorda il rientro dei 300 ginesini esuli per anni a Siena, dove ricevettero accoglienza e rispetto e dove essi seppero guadagnarsi apprezzamento e considerazione. L'opera è un dialogo tra un consigliere dei Savi senese e un messo ginesino la notte prima dell'arrivo a casa: è un confronto sulla nostalgia della terra natale, la tolleranza, la giustizia, il potere, la religione e l'istruzione, sola arma che può riparare dalla barbarie.
Lo spettacolo, introdotto dal vicesindaco senese Andrea Corsi alla presenza del sindaco ginesino Giuliano Ciabocco, è stato un successo, tanto che i contatti con Siena continuano per organizzare una replica nei prossimi mesi a teatro. Lo spettacolo avrebbe dovuto esordire a San Ginesio il 20 giugno, ma motivi organizzativi ne hanno impedito la messa in scena, che sarà programmata nelle prossime settimane; successivamente, toccherà vari teatri del territorio.
f.u.
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