Festa della Madonna della Còna: Icona della Montagna

Lunedì, 05 Luglio 2021 16:42 | Letto 789 volte   Clicca per ascolare il testo Festa della Madonna della Còna: Icona della Montagna Una festa e una tradizione mai interrotta. Domenica 4 luglio è stata celebrata la Festa della Madonna della Cona in occasione del 499° anniversario della Battaglia del Pian Perduto. La chiesa più alta delle Marche, distrutta dal sisma del 2016 e risorta grazie alla generosità di tanti.Una giornata particolarmente toccante ed emozionante per chi ha avuto la pazienza e la voglia di esserci e di pregare in uno dei luoghi più incatevoli dei monti Sibillini, difronte a scenari e panorami mozzafiato.La Pro Loco di Castelsantangelo sul Nera, guidata dalla Presidente Angela Cesaretti, ha gestito levento in modo impeccabile. La prima grande emozione è stata riservata all’arrivo della statua della Madonna della Còna, trasportata sino ai 1.500 metri dal Colonello dei Carabinieri Carmelo Grasso del Nucleo per il patrimonio culturale di Ancona che aveva recuperato l’opera d’arte dopo il crollo della chiesa a seguito del terremoto.Ancora emozioni forti all’arrivo della processione con le Confraternite di Castelluccio di Norcia e di Gualdo che hanno rievocato l’incontro e la pace della battaglia del Pian Perduto. Poi la celebrazione della Santa Messa, presieduta da Mons. Francesco Massara, Arcivescovo di Camerino e San Severino e Vescovo di Fabriano e Matelica che ha richiamato i valori della pace e dellimportanza di tutelare il territorio montano. Larcivescovo ha auspicato che la statua della Madonna della Còna,venga portata nel museo diocesano di Camerino in attesa di riportarla, entro settembre, nel suo luogo originale.  La mattinata è proseguita con i saluti delle autorità presenti. Il Sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci ha posto laccento sulla mozione, approvata all’unanimità in consiglio regionale Marche e ha auspicato, per il prossimo anno, in occasione dei 500 anni della Battaglia del Pian Perduto, l’elaborazione di una Carta della Madonna della Còna, a condizione che contenga una proposta legislativa per la rielaborazione della famosa legge n°97 del 1994.Un legge per lintera montagna italiana mai applicata per carenza di emanazione dei decreti legislativi attuativi.Il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari ha sottolineato la bellezza e l’armonia dei paesaggi, l’impegno dell’ente per la viabilità e la solidarietà che ha consentito il restauro della chiesa. Erano presenti e sono intervenuti anche il consigliere regionale Romano Carancini cha ha presentato la mozione in Consiglio regionale e il Presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche Dino Latini, il quale ha condiviso lintervento del primo cittadino Falcucci, che da sempre si è contraddistinto per la tutela e la salvaguardia della montagna.. Hanno partecipato all’evento anche il Presidente del Parco dei Monti Sibillini Andrea Spaterna, il Direttore generale del Cosmari Giuseppe Giampaoli, il Sindaco di Camerino Sandro Sborgia, il Presidente del Contram Stefano Belardinelli, il Consigliere comunale di Visso Filippo Sensi, la direttrice artistica di Macerata Opera Festival Barbara Minghetti. Molto nutrita la delegazione del CAI con il Presidente regionale Bruno Olivieri, il presidente della sezione di Macerata Marco Ceccarani, della sezione di San Severino Marche Marino Scattolini, della sezione di Camerino Giulio Tomassini. Alcuni soci sono giunti alla Madonna della Cona percorrendo alcuni sentieri tra i monti. Alla festa hanno anche partecipato i tecnici Luca Maria Cristini, Romualdo Mattioni e Fabio Facciaroni che stanno seguendo i lavori di restauro della chiesetta simbolo che unisce i Comuni di Castelsantangelo sul Nera e Castelluccio di Norcia, le province di Macerata e Perugia e quindi Marche e Umbria. L’intervento di ricostruzione, salvo imprevisti, dovrebbe terminare entro la metà di settembre. Altra emozione forte, al termine della festa l’esecuzione dell’Ave Maria di Schubert che ha commosso tutti i presenti, del mezzosoprano Valeria Tornatore, accompagnata al piano da Cesarina Compagnoni a cura del Macerata Opera Festival. Il progetto di restauro della Madonna della Còna è una iniziativa delle sezioni CAI di Macerata, San Severino Marche e Camerino, sostenuto dal Cosmari, dal Macerata Opera Festival oltre che da enti, aziende e tanti volontari.M.S.
Una festa e una tradizione mai interrotta. Domenica 4 luglio è stata celebrata la Festa della Madonna della Cona in occasione del 499° anniversario della Battaglia del Pian Perduto.
La chiesa più alta delle Marche, distrutta dal sisma del 2016 e "risorta" grazie alla generosità di tanti.
Una giornata particolarmente toccante ed emozionante per chi ha avuto la pazienza e la voglia di esserci e di pregare in uno dei luoghi più incatevoli dei monti Sibillini, difronte a scenari e panorami mozzafiato.
La Pro Loco di Castelsantangelo sul Nera, guidata dalla Presidente Angela Cesaretti, ha gestito l'evento in modo impeccabile.
La prima grande emozione è stata riservata all’arrivo della statua della Madonna della Còna, trasportata sino ai 1.500 metri dal Colonello dei Carabinieri Carmelo Grasso del Nucleo per il patrimonio culturale di Ancona che aveva recuperato l’opera d’arte dopo il crollo della chiesa a seguito del terremoto.

festa cona 2

Ancora emozioni forti all’arrivo della processione con le Confraternite di Castelluccio di Norcia e di Gualdo che hanno rievocato l’incontro e la pace della battaglia del Pian Perduto. Poi la celebrazione della Santa Messa, presieduta da Mons. Francesco Massara, Arcivescovo di Camerino e San Severino e Vescovo di Fabriano e Matelica che ha richiamato i valori della pace e dell'importanza di tutelare il territorio montano. L'arcivescovo ha auspicato che la statua della Madonna della Còna,venga portata nel museo diocesano di Camerino in attesa di riportarla, entro settembre, nel suo luogo originale. 


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La mattinata è proseguita con i saluti delle autorità presenti. Il Sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci ha posto l'accento sulla mozione, approvata all’unanimità in consiglio regionale Marche e ha auspicato, per il prossimo anno, in occasione dei 500 anni della Battaglia del Pian Perduto, l’elaborazione di una Carta della Madonna della Còna, a condizione che contenga una proposta legislativa per la rielaborazione della famosa legge n°97 del 1994.
Un legge per l'intera montagna italiana mai applicata per carenza di emanazione dei decreti legislativi attuativi.

Il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari
ha sottolineato la bellezza e l’armonia dei paesaggi, l’impegno dell’ente per la viabilità e la solidarietà che ha consentito il restauro della chiesa.
Erano presenti e sono intervenuti anche il consigliere regionale Romano Carancini cha ha presentato la mozione in Consiglio regionale e il Presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche Dino Latini, il quale ha condiviso l'intervento del primo cittadino Falcucci, che da sempre si è contraddistinto per la tutela e la salvaguardia della montagna.
Hanno partecipato all’evento anche il Presidente del Parco dei Monti Sibillini Andrea Spaterna, il Direttore generale del Cosmari Giuseppe Giampaoli, il Sindaco di Camerino Sandro Sborgia, il Presidente del Contram Stefano Belardinelli, il Consigliere comunale di Visso Filippo Sensi, la direttrice artistica di Macerata Opera Festival Barbara Minghetti.

festa cona

Molto nutrita la delegazione del CAI con il Presidente regionale Bruno Olivieri, il presidente della sezione di Macerata Marco Ceccarani, della sezione di San Severino Marche Marino Scattolini, della sezione di Camerino Giulio Tomassini. Alcuni soci sono giunti alla Madonna della Cona percorrendo alcuni sentieri tra i monti. Alla festa hanno anche partecipato i tecnici Luca Maria Cristini, Romualdo Mattioni e Fabio Facciaroni che stanno seguendo i lavori di restauro della chiesetta simbolo che unisce i Comuni di Castelsantangelo sul Nera e Castelluccio di Norcia, le province di Macerata e Perugia e quindi Marche e Umbria. L’intervento di ricostruzione, salvo imprevisti, dovrebbe terminare entro la metà di settembre.

Altra emozione forte, al termine della festa l’esecuzione dell’Ave Maria di Schubert che ha commosso tutti i presenti, del mezzosoprano Valeria Tornatore, accompagnata al piano da Cesarina Compagnoni a cura del Macerata Opera Festival.
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