Costituito il Comitato Salviamo l'ospedale di Camerino

Sabato, 25 Settembre 2021 17:56 | Letto 1973 volte   Clicca per ascolare il testo Costituito il Comitato Salviamo l'ospedale di Camerino Oltre cento persone hanno risposto allappello, lanciato dal camerte Angiolo Napolioni promotore di Salviamo lospedale Santa Maria della pietà di Camerino  presenziando allassemblea costitutiva del Comitato tenutasi nei giardini della Rocca borgesca. Alla riunione, nel corso della quale è stata ribadita lesigenza di unirsi insieme per far sentire la voce di un territorio di fronte al depauperamento della struttura sanitaria, sono intervenuti i sindaci di Montecavallo Pietro Cecoli, di Muccia Mario Baroni, di Fiastra Sauro Scaficchia e lex primo cittadino di Serrvalle di Chienti Venanzo Ronchetti. Nel tornare a sensibilizzare la popolazione su quella che è stata nel tempo la condizione di eccellenza dellospedale, passando alla situazione attuale e a quella che potrebbe essere per il futuro, lincontro ha anche rappresentato la prima occasione per attivare la raccolta firme a salvaguardia della sanità  di tutto il territorio servito dal nosocomio di Camerino comprendente ben 23 comuni. A tranquillizzare la popolazione non sono infatti bastate le recenti rassicurazioni dei vertici regionali sullassunzione di infermieri e sul concorso bandito per il primario di ortopedia. Chiarezza e fatti concreti tali da rappresentare una garanzia per il futuro è quanto si augurano il promotore e i tanti sostenitori del gruppo social, determinato oggi ad essere più incisivo attraverso la costituzione di un vero e proprio organismo regolamentato da statutoNapolioni ha quindi ripercorso gli ultimi due anni della struttura, dalla prima fase di emergenza pandemica sfociata nella riconversione in Covid Hospital, alla seconda fase in cui lattività stava riprendendo eci sono stati anche atti di generosità da parte di enti e di privati che hanno dotato la struttura di strumentazioni e attrezzature davanguardia- ha evidenziato Napolioni-. Oggi va dunque tenuto in considerazione anche il fatto che mancano operatori che facciano funzionare queste attrezzature diagnostiche e comunque di primordine come lo è la stessa struttura ospedaliera, unico nosocomio totalmente antisismico nella Regione Marche che non può essere ridimensionato nei suoi servizi e ridotto ad un maxi prontosoccorso, in unarea oltretutto colpita dal sisma dove sta partendo la ricostruzione e dove è presente unantica Università.  Il Comitato è dunque essenziale perché di fronte al silenzio assordante che regna intorno, non cera altro mezzo.  Libero, spontaneo e apartitico: queste le caratteristiche dellorganismo del quale sono state presentate le parti integranti dello statuto costitutivo e, la finalità prioritaria che è quella di chiedere che lospedale Santa Maria della Pietà torni alle condizioni di servizio e funzionalità ante-Covid . Ad oggi, nonostante i segnali, scontiamo ancora una situazione di poca chiarezza. Il Piano sanitario regionale è in corso di preparazione, proprio per questo, dobbiamo  far sentire forte la nostra voce che non deve venire dalla politica che potrebbe raccogliere in maniera non esaustiva le istanze della popolazione- ha detto Napolioni- . Il diritto alla salute è sancito dalla Costituzione e deve essere  garantita laccessibilità a tutti a prescindere dal colore politico e attraverso adeguate strutture. La costituzione di un comitato è dunque una necessità per unirci insieme e poterci dedicare maggiormente alla raccolta di firme e ottenere conseguente credito dagli interlocutori regionali. Ruolo del Comitato è quello di mettere in atto tutte le possibili azioni legali volte a scongiurare la chiusura da parte della Regione Marche dellospedale di Camerino e il suo ripristino alle condizioni operative ante-covid, in essere al 1 gennaio 2019.Ci riconosciamo inoltre  come punto di riferimento per i cittadini che vogliano presentare  proposte per migliorare la sanità pubblica - ha aggiunto Napolioni-. Inizialmente il consiglio direttivo avrebbe dovuto essere composto dai sindaci di tutti i comuni che gravitano sul nosocomio camerte; lassenza evidente di molti primi cittadini ha tuttavia portato ad un direttivo costituito di persone che hanno dimostrato particolare sensibilità su tutta la problematica. Presidente protempore è lo stesso Angiolo Napolioni, affiancato dai sindaci  Sauro Scaficchia, Mario Baroni e Pietro Cecoli, dallex sindaco Venanzo Ronchetti e da Ottavio Bottoni, Luisella Tamagnini, Emanuela Di Stefano, Oriana Ciuffetti e Mimmi Macchiati   Diversi i sindaci e i cittadini che hanno ritirato i moduli per incentivare la raccolta firme nei propri comuni di provenienza. Testimone che per Castelraimondo, è stato raccolto dallex manager Costantino Mariani, candidato in lizza alle prossime elezioni con la lista civica Castelraimondo insieme,  il cui programma prevede espressamente la difesa dei presidi sanitari del comune e quella dellospedale di Camerino. La mia - ha detto Mariani - è una dichiarazione impegnativa, indipendentemente dallesito che avranno le elezioni. Molto applaudito lintervento della dottoressa Luisella Tamagnini. In pensione dal 2015, per 6 anni responsabile del reparto di cardiologia dellospedale di Camerino dove ha lavorato per 40 anni. la dottoressa Tamagnini ha ricordato che il declino del nosocomio camerte ha avuto inizio molto prima del 2019:  Per la cardiologia in particolare, da sempre abbiamo dovuto combattere e soffrire per poter avere e mantenere il personale dovuto. Molto difficile è stato portare avanti un discorso di qualità e di presenza e, questo risale a diversi anni fa, a partire dal 1990 allorché fu fondata e messa in funzione la Terapia Intensiva Cardiologica Utic, che le necessità del territorio imponevano. Ottenere questo traguardo è stata una dura lotta ma, mi duole dirlo, forse la cittadinanza di Camerino non ha mai voluto approfondirne e apprezzarne limportanza. Eppure in cardiologia non cerano liste dattesa, ed era facile poter parlare con un medico che ti seguiva nonostante si trattasse di attività pubblica e non privata. Purtroppo debbo dire che questo tentativo di sminuire e di dare poco peso allattività della Cardiologia di Camerino cè sempre stato; il tracollo è poi avvenuto nel 2010 con listituzione del CUP che, a noi che eravamo in numero ridotto, non ha dato la possibilità di poter svolgere un servizio ambulatoriale con una certa regolarità nei diversi giorni della settimana. Avevamo chiesto di poterla gestire noi stessi ma non ci è stato permesso, nonostante avessimo dimostrato che nel giro di sei mesi avevamo completamente azzerato  le liste dattesa. Le difficoltà dunque erano nate da tempo, perché da tempo si minavano le fondamenta dellospedale di Camerino e soprattutto del reparto di Cardiologia.  Analisi pienamente condivisa dal sindaco di Fiastra Sauro Scaficchia, il quale ha tuttavia sottolineato che il passato non va rivangato ma deve servire da maestro per andare avanti e guardare più in là: Non dico che dobbiamo dimenticare, bensì tendere a migliorare quello che è stato. E ricordando lincontro al Lanciano Forum che ha visto i reggenti della sanità regionale illustrare di una sanità che sarebbe stata portata ai massimi livelli anche attraverso il Piano sanitario da presentarsi  a gennaio 2021 coinvolgendo tutti i sindaci del territorio, ha aggiunto siamo arrivati alla fine di settembre e non si è visto alcun Piano e il benché minimo coinvolgimento dei sindaci. Eppure ho ancora fiducia - ha concluso Scaficchia- ; il 90 per cento di chi attualmente ci amministra, ha vinto le elezioni proprio sulla sanità che era un capitolo che non andava. Per cui andiamo avanti. Dobbiamo difendere questo territorio e mi auguro che la nascita di questo comitato significhi anche un maggiore ascolto dellintero territorio che fa riferimento a questa indispensabile struttura, che non è solo l’ospedale di Camerino ma ospedale di tutto il territorio. A chiusura dellassemblea, numerose sono state le firme raccolte dal neonato ComitatoSalviamo lospedale di Camerino.  c.c.
Oltre cento persone hanno risposto all'appello, lanciato dal camerte Angiolo Napolioni promotore di Salviamo l'ospedale Santa Maria della pietà di Camerino  presenziando all'assemblea costitutiva del Comitato tenutasi nei giardini della Rocca borgesca.
Alla riunione, nel corso della quale è stata ribadita l'esigenza di unirsi insieme per far sentire la voce di un territorio di fronte al depauperamento della struttura sanitaria, sono intervenuti i sindaci di Montecavallo Pietro Cecoli, di Muccia Mario Baroni, di Fiastra Sauro Scaficchia e l'ex primo cittadino di Serrvalle di Chienti Venanzo Ronchetti.
Nel tornare a sensibilizzare la popolazione su quella che è stata nel tempo la condizione di eccellenza dell'ospedale, passando alla situazione attuale e a quella che potrebbe essere per il futuro, l'incontro ha anche rappresentato la prima occasione per attivare la raccolta firme a salvaguardia della sanità  di tutto il territorio servito dal nosocomio di Camerino comprendente ben 23 comuni. A tranquillizzare la popolazione non sono infatti bastate le recenti rassicurazioni dei vertici regionali sull'assunzione di infermieri e sul concorso bandito per il primario di ortopedia. Chiarezza e fatti concreti tali da rappresentare una garanzia per il futuro è quanto si augurano il promotore e i tanti sostenitori del gruppo social, determinato oggi ad essere più incisivo attraverso la costituzione di un vero e proprio organismo regolamentato da statuto
Napolioni ha quindi ripercorso gli ultimi due anni della struttura, dalla prima fase di emergenza pandemica sfociata nella riconversione in Covid Hospital, alla seconda fase in cui l'attività stava riprendendo e"ci sono stati anche atti di generosità da parte di enti e di privati che hanno dotato la struttura di strumentazioni e attrezzature d'avanguardia- ha evidenziato Napolioni-. Oggi va dunque tenuto in considerazione anche il fatto che mancano operatori che facciano funzionare queste attrezzature diagnostiche e comunque di prim'ordine come lo è la stessa struttura ospedaliera, unico nosocomio totalmente antisismico nella Regione Marche che non può essere ridimensionato nei suoi servizi e ridotto ad un maxi prontosoccorso, in un'area oltretutto colpita dal sisma dove sta partendo la ricostruzione e dove è presente un'antica Università.  Il Comitato è dunque essenziale perché di fronte al silenzio assordante che regna intorno, non c'era altro mezzo". 
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Libero, spontaneo e apartitico: queste le caratteristiche dell'organismo del quale sono state presentate le parti integranti dello statuto costitutivo e, la finalità prioritaria che è quella di chiedere che l'ospedale Santa Maria della Pietà torni alle condizioni di servizio e funzionalità ante-Covid .
"Ad oggi, nonostante i segnali, scontiamo ancora una situazione di poca chiarezza. Il Piano sanitario regionale è in corso di preparazione, proprio per questo, dobbiamo  far sentire forte la nostra voce che non deve venire dalla politica che potrebbe raccogliere in maniera non esaustiva le istanze della popolazione- ha detto Napolioni- . Il diritto alla salute è sancito dalla Costituzione e deve essere  garantita l'accessibilità a tutti a prescindere dal colore politico e attraverso adeguate strutture. La costituzione di un comitato è dunque una necessità per unirci insieme e poterci dedicare maggiormente alla raccolta di firme e ottenere conseguente credito dagli interlocutori regionali".
Ruolo del Comitato è quello di mettere in atto tutte le possibili azioni legali volte a scongiurare la chiusura da parte della Regione Marche dell'ospedale di Camerino e il suo ripristino alle condizioni operative ante-covid, in essere al 1 gennaio 2019."Ci riconosciamo inoltre  come punto di riferimento per i cittadini che vogliano presentare  proposte per migliorare la sanità pubblica" - ha aggiunto Napolioni-.
Inizialmente il consiglio direttivo avrebbe dovuto essere composto dai sindaci di tutti i comuni che gravitano sul nosocomio camerte; l'assenza evidente di molti primi cittadini ha tuttavia portato ad un direttivo costituito di persone che hanno dimostrato particolare sensibilità su tutta la problematica. Presidente protempore è lo stesso Angiolo Napolioni, affiancato dai sindaci  Sauro Scaficchia, Mario Baroni e Pietro Cecoli, dall'ex sindaco Venanzo Ronchetti e da Ottavio Bottoni, Luisella Tamagnini, Emanuela Di Stefano, Oriana Ciuffetti e Mimmi Macchiati  
Diversi i sindaci e i cittadini che hanno ritirato i moduli per incentivare la raccolta firme nei propri comuni di provenienza. Testimone che per Castelraimondo, è stato raccolto dall'ex manager Costantino Mariani, candidato in lizza alle prossime elezioni con la lista civica " Castelraimondo insieme",  il cui programma prevede espressamente la difesa dei presidi sanitari del comune e quella dell'ospedale di Camerino. " La mia - ha detto Mariani - è una dichiarazione impegnativa, indipendentemente dall'esito che avranno le elezioni".
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Molto applaudito l'intervento della dottoressa Luisella Tamagnini. In pensione dal 2015, per 6 anni responsabile del reparto di cardiologia dell'ospedale di Camerino dove ha lavorato per 40 anni. la dottoressa Tamagnini ha ricordato che il declino del nosocomio camerte ha avuto inizio molto prima del 2019:  "Per la cardiologia in particolare, da sempre abbiamo dovuto combattere e soffrire per poter avere e mantenere il personale dovuto. Molto difficile è stato portare avanti un discorso di qualità e di presenza e, questo risale a diversi anni fa, a partire dal 1990 allorché fu fondata e messa in funzione la Terapia Intensiva Cardiologica Utic, che le necessità del territorio imponevano. Ottenere questo traguardo è stata una dura lotta ma, mi duole dirlo, forse la cittadinanza di Camerino non ha mai voluto approfondirne e apprezzarne l'importanza. Eppure in cardiologia non c'erano liste d'attesa, ed era facile poter parlare con un medico che ti seguiva nonostante si trattasse di attività pubblica e non privata. Purtroppo debbo dire che questo tentativo di sminuire e di dare poco peso all'attività della Cardiologia di Camerino c'è sempre stato; il tracollo è poi avvenuto nel 2010 con l'istituzione del CUP che, a noi che eravamo in numero ridotto, non ha dato la possibilità di poter svolgere un servizio ambulatoriale con una certa regolarità nei diversi giorni della settimana. Avevamo chiesto di poterla gestire noi stessi ma non ci è stato permesso, nonostante avessimo dimostrato che nel giro di sei mesi avevamo completamente azzerato  le liste d'attesa. Le difficoltà dunque erano nate da tempo, perché da tempo si minavano le fondamenta dell'ospedale di Camerino e soprattutto del reparto di Cardiologia".  
Analisi pienamente condivisa dal sindaco di Fiastra Sauro Scaficchia, il quale ha tuttavia sottolineato che il passato non va rivangato ma deve servire da maestro per andare avanti e guardare più in là: "Non dico che dobbiamo dimenticare, bensì tendere a migliorare quello che è stato". E ricordando l'incontro al Lanciano Forum che ha visto i reggenti della sanità regionale illustrare di una sanità che sarebbe stata portata ai massimi livelli anche attraverso il Piano sanitario da presentarsi  a gennaio 2021 coinvolgendo tutti i sindaci del territorio, ha aggiunto "siamo arrivati alla fine di settembre e non si è visto alcun Piano e il benché minimo coinvolgimento dei sindaci. Eppure ho ancora fiducia - ha concluso Scaficchia- ; il 90 per cento di chi attualmente ci amministra, ha vinto le elezioni proprio sulla sanità che era un capitolo che non andava. Per cui andiamo avanti. Dobbiamo difendere questo territorio e mi auguro che la nascita di questo comitato significhi anche un maggiore ascolto dell'intero territorio che fa riferimento a questa indispensabile struttura, che non è solo l’ospedale di Camerino ma ospedale di tutto il territorio".
A chiusura dell'assemblea, numerose sono state le firme raccolte dal neonato Comitato"Salviamo l'ospedale di Camerino".  
c.c.

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